Dieta per la sindrome dell'ovaio policistico (PCOS)

Seguire una dieta equilibrata e avere uno stile di vita sano e attivo è essenziale per gestire i sintomi della sindrome dell'ovaio policistico e migliorare il benessere metabolico, riproduttivo e la qualità della vita della donna. 

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PCOS o sindrome dell'ovaio policistico

Punti chiave:

  • Dieta per la PCOS: una dieta per la sindrome dell’ovaio policistico deve essere equilibrata, ipocalorica e a basso indice glicemico. Aiuta a ridurre l’insulino-resistenza, migliorare il profilo ormonale e controllare il peso.
  • Consigli alimentari per la PCOS: preferire cibi freschi e non processati: proteine magre, legumi, cereali integrali, frutta a basso indice glicemico e grassi buoni. Da limitare zuccheri raffinati, farine bianche, latticini in eccesso e cibi confezionati.
  • Dieta chetogenica per la PCOS: la dieta chetogenica può migliorare la sensibilità insulinica e regolarizzare il ciclo mestruale nelle donne con PCOS. Va seguita per un periodo breve e solo sotto supervisione medica, non è indicata in gravidanza.

 

Dieta per l'ovaio policistico: linee guida generali

L'approccio nutrizionale è fondamentale nella gestione della sindrome dell'ovaio policistico, specialmente per ridurre l'insulino-resistenza e controllare il peso corporeo.

La ricerca suggerisce che una dieta equilibrata normo o ipocalorica e a basso indice glicemico può migliorare il profilo ormonale e metabolico nelle donne che soffrono di questa sindrome cronica.

Cibi poco processati e alimenti freschi come cereali integrali, legumi, pesce e verdure sono gli alimenti da preferire sia per le donne con PCOS che vogliono dimagrire, mantenere un peso corporeo sano, ma soprattutto durante la gravidanza per prevenire complicanze verso le quali si è particolarmente a rischio, tra cui il diabete gestazionale.

Un fattore chiave per la gestione della sindrome dell'ovaio policistico è il movimento fisico che, se eseguito in maniera regolare, alternando attività cardiovascolare come la camminata veloce o il nuoto con attività di potenziamento muscolare, come il sollevamento pesi, è stato dimostrato migliorare la sensibilità insulinica e ridurre il grasso corporeo.

Ad oggi non esistono farmaci e integratori specifici che abbiano un effetto diretto sulla sindrome dell’ovaio policistico, ma una combinazione di farmaci e integratori che, se assunti sotto prescrizione medica, possono gestire i sintomi e potenziare gli effetti positivi della dieta e del corretto stile di vita.

Breve panoramica sulla PCOS o Sindrome dell'Ovaio Policistico

La sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) è un disturbo endocrino di natura cronica che colpisce circa il 5-10% delle donne in età fertile.È caratterizzata dall'ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche come iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia.

Sintomi tipici della PCOS sono: 

  • presenza di una disfunzione ovulatoria che comporta irregolarità mestruali o mestruazioni che comportano dolore severo.
  • evidenza biochimica e/o clinica di iperandrogenismo (eccesso di ormoni maschili, visibili tramite esami di laboratorio)
  • numero di follicoli per ovaio superiore a 10 e una disposizione delle cisti lungo la superficie esterna dell’ovaio che va a formare una struttura simile ad una collana di perle, visibile durante esame ecografico.
  • eccesso di peluria sul viso e sul corpo (irsutismo, solitamente di lieve entità);
  • eccesso di grasso, specialmente nella regione addominale;
  • assenza di mestruazioni per periodi prolungati;
  • presenza di cisti ovariche.

Indicazioni generali per una dieta per la PCOS

Gestire al meglio la propria alimentazione è un aspetto fondamentale e spesso complesso nella gestione della PCOS. L'insulino-resistenza e gli squilibri ormonali possono rendere difficile la perdita di peso ma un approccio dietetico mirato può fare una grande differenza. 

Alcune strategie e consigli efficaci per la gestione del peso nella PCOS sono:

  1. seguire un modello alimentare a basso indice glicemico;
  2. aumentare l'apporto di fibre;
  3. bilanciare i macronutrienti in ogni pasto, aggiungendo una fonte di proteine magre, come pesce, pollo, legumi o tofu, e una di grassi sani, come avocado, noci o olio d'oliva. Questo permette di rallentare la digestione e mantenere il senso di sazietà più a lungo, stabilizzando nel contempo la glicemia;
  4. gestire le porzioni e la frequenza dei pasti: è consigliabile mangiare pasti più piccoli e frequenti, ad esempio 3 pasti principali e 1 o 2 spuntini, per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue ed evitare i picchi di insulina;
  5. evitare zuccheri raffinati e alimenti ultra-processati, che hanno tipicamente un indice glicemico alto e sono poveri di nutrienti e ricchi di calorie "vuote";
  6. integrare l'esercizio fisico: sebbene la dieta sia cruciale, l'attività fisica regolare è altrettanto importante. L'esercizio, in particolare l'allenamento di forza e l'attività aerobica, migliora la sensibilità all'insulina, aumenta il dispendio calorico e contribuisce alla gestione del peso a lungo termine.

Combinando queste strategie alimentari con uno stile di vita attivo, è possibile non solo perdere peso, ma anche migliorare significativamente i sintomi della PCOS e ridurre il rischio di complicazioni a lungo termine. 

Si consiglia sempre di lavorare con un professionista della salute, come un dietologo o un nutrizionista, per creare un piano personalizzato.

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Dieta a basso glicemico per la PCOS

Spesso si sente parlare dell'importanza di una dieta a basso indice glicemico per gestire l'insulino-resistenza tipica della sindrome dell'ovaio policistico. Ma in che modo una dieta a basso indice glicemico influisce sull'insulino-resistenza nella PCOS?

Una dieta a basso indice glicemico migliora la sensibilità all'insulina nelle donne con PCOS riducendo i picchi di glucosio nel sangue e, di conseguenza, la produzione di insulina. Questo ha un impatto positivo sull'insulino-resistenza, che è un fattore chiave nella sindrome e che costringe il pancreas a produrre più insulina (iperinsulinemia) per mantenere la glicemia entro limiti normali..

Nelle donne con PCOS, l'iperinsulinemia stimola le ovaie a produrre un eccesso di ormoni maschili (androgeni), aggravando i sintomi della sindrome.

Una dieta a basso indice glicemico agisce in questo modo:

  • rallenta la digestione e l'assorbimento: perché gli alimenti a basso IG, come cereali integrali, legumi, verdure non amidacee e la maggior parte della frutta, vengono digeriti e assorbiti più lentamente permettendo un rilascio graduale di glucosio nel sangue ed evitando picchi glicemici improvvisi;
  • riduce la richiesta di insulina: non essendoci picchi di glucosio, il pancreas non ha bisogno di produrre grandi quantità di insulina in una sola volta. Con il tempo, questo riduce il carico di lavoro del pancreas e aiuta a "resettare" la sensibilità delle cellule all'insulina;
  • migliora la risposta cellulare: una produzione più controllata di insulina e la diminuzione dei livelli circolanti migliorano la capacità delle cellule di rispondere all'ormone, permettendo al glucosio di entrare più efficacemente e di essere utilizzato come energia. Ciò si traduce in una riduzione dell'iperinsulinemia e, di conseguenza, della produzione di androgeni, contribuendo ad alleviare sintomi come l'irregolarità mestruale, l'acne e la peluria in eccesso;

dieta a basso indice glicemico per PCOS

Chetogenica, mediterranea o a basso indice glicemico: quale dieta seguire per la PCOS?

Esistono diverse teorie riguardo alla dieta più adatta alla gestione della Sindrome dell'ovaio policistico. Vediamo insieme quali sono i regimi alimentari più consigliati per gestire questa patologia

Dieta mediterranea per la PCOS

La dieta mediterranea emerge come un modello alimentare di comprovata efficacia, particolarmente indicato nella gestione della PCOS. Basandosi sul consumo abbondante di frutta e verdura, legumi, cereali integrali, frutta secca, olio EVO e un moderato consumo di pesce, pollame e latticini, offre una serie di benefici specifici che la rendono un'alleata preziosa nella lotta contro la PCOS. I

l suo elevato contenuto di fibre, vitamine, minerali e composti antiossidanti, unito a un basso indice glicemico, contribuisce in modo significativo a contrastare i sintomi tipici della PCOS. In particolare, la dieta mediterranea in una persona con Sindrome dell'ovaio policistico può contribuire:

  • al miglioramento della sensibilità all'insulina: la dieta mediterranea, ricca di alimenti a basso indice glicemico e grassi sani (monoinsaturi e polinsaturi), aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue e a migliorare la sensibilità delle cellule all'insulina, riducendo l'iperinsulinemia e le sue conseguenze;
  • alla riduzione dell'infiammazione cronica: molte donne con PCOS presentano uno stato di infiammazione cronica di basso grado. Il modello alimentare mediterraneo, grazie all'alto consumo di frutta, verdura e olio d'oliva, ricchi di polifenoli e acidi grassi omega-3 (presenti nel pesce), esercita un potente effetto antinfiammatorio, contribuendo a ridurre lo stress ossidativo e a mitigare i sintomi;
  • alla gestione del peso corporeo: l'obesità e il sovrappeso sono frequentemente associati alla PCOS e ne aggravano i sintomi. La dieta mediterranea, grazie all'elevato potere saziante di fibre e proteine e all'equilibrio tra i macronutrienti, facilita il mantenimento di un peso salutare o la perdita di peso;
  • al miglioramento del profilo lipidico: le donne con PCOS hanno spesso un profilo lipidico alterato, che le espone a un maggior rischio cardiovascolare. Il consumo regolare di olio d'oliva, frutta secca e pesce contribuisce a innalzare il colesterolo "buono" (HDL) e a ridurre quello "cattivo" (LDL), proteggendo la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

La dieta mediterranea può avere benefici sulla PCOS anche in virtù dell'elevata quantità di fibre che la caratterizza. Il loro beneficio principale risiede nella capacità di migliorare la sensibilità all'insulina: agendo come un "freno" naturale, le fibre, in particolare quelle solubili, rallentano significativamente l'assorbimento degli zuccheri dal tratto digestivo al flusso sanguigno. Questo impedisce i rapidi e bruschi aumenti dei livelli di glucosio dopo i pasti, evitando così i picchi di insulina che aggravano l'insulino-resistenza. Inoltre, il consumo di cibi ricchi di fibre contribuisce a un maggiore e più duraturo senso di sazietà permettendo di controllare l'appetito, riducendo l'apporto calorico complessivo e facilitando la gestione del peso. Le fibre hanno infine un effetto positivo sul microbiota intestinale.

La dieta chetogenica è consigliata per l'ovaio policistico?

La dieta chetogenica è un regime alimentare caratterizzato da un bassissimo apporto di carboidrati e un alto contenuto di proteine e grassi. 

Studi recenti suggeriscono che la Very Low-Calorie Ketogenic Diet, ovvero la dieta chetogenica con un marcato deficit calorico, possa migliorare la sensibilità all'insulina e ridurre il peso corporeo nelle donne con sindrome dell'ovaio policistico

Tra i principali benefici della dieta chetogenica si osservano:

  • Riduzione dell'insulina e miglioramento della sensibilità insulinica
  • Diminuzione dei livelli di androgeni
  • Miglioramento del ciclo mestruale e della fertilità

Tuttavia, la dieta chetogenica è altamente restrittiva, pertanto deve essere attuata solo per un periodo limitato di tempo e sotto stretto controllo di un professionista della salute ed è sempre sconsigliata durante la gravidanza.

Dieta e PCOS: cosa mangiare e cosa non mangiare

Non esistono alimenti vietati e alimenti che devono essere consumati necessariamente in una dieta per PCOS, ma ci sono comunque alimenti più consigliati e alimenti che sarebbe meglio evitare. 

Vediamo quali sono. 

Dieta per la PCOS: cosa mangiare e cosa evitare

Dieta e PCOS: alimenti consigliati

Ricordando sempre che non esistono alimenti miracolosi, ecco alcuni esempi di alimenti che possono essere inseriti in una dieta per PCOS:

  • Proteine magre: pesce azzurro, salmone o sgombro, pollo, tacchino, uova, in particolare l’albume d’uovo.
  • Legumi: ceci, fagioli, lenticchie e, in generale tutti i legumi sono ricchi di fibre, nutrienti e poveri di grassi, rappresentano sono una fonte di proteine fondamentale per una dieta sana, da alternare alle altre fonti proteiche.
  • Derivati della soia: latte di soia, tofu e tempeh sono ricchi di proteine vegetali e di nutrienti; per alcune donne che soffrono di disfunzioni ormonali, anche legate a malattie tiroidee, sono da inserire in dieta sotto consiglio di un nutrizionista esperto.
  • Grassi sani e alimenti ricchi di acidi grassi omega-3: olio extravergine di oliva, avocado, frutta secca, noci, semi di chia o di lino macinati o olio di lino estratto a freddo.
  • Carboidrati complessi a basso indice glicemico: cereali integrali preferibilmente in chicco come avena, riso integrale, farro, o segale. Se questi cereali vengono consumati sotto forma di farina in prodotti da forno, assicurarsi di leggere bene le etichette dove vengono riportati i valori nutrizionali e scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti e con una buona percentuale di farina integrale.
  • Frutta fresca: prediligere frutta a basso indice glicemico come mele, pompelmo  e frutti di bosco.

Dieta e PCOS: alimenti da evitare

Tra gli alimenti che sarebbe meglio limitare in una dieta per la sindrome dell'ovaio policistico troviamo:

  • Zuccheri raffinati: dolci e bevande zuccherate.
  • Carboidrati ad alto indice glicemico: riso bianco, pasta o pane con farina raffinata; le patate tradizionali a pasta bianca sarebbero da limitare, da preferire altri tuberi come le patate dolci o “Batata” che hanno un indice glicemico inferiore.
  • Grassi trans e saturi: cibi fritti, margarina, snack confezionati e cibi fast food;
  • Latticini e soia in eccesso: possono influenzare i livelli ormonali in alcune donne e i latticini in particolare promuovono anche uno stato infiammatorio dell’organismo.

Esempio di dieta per ovaio policistico

Errori da evitare quando si segue una dieta per la PCOS

La gestione della PCOS attraverso la dieta è un percorso che richiede consapevolezza e costanza e in cui è facile commettere degli errori che possono vanificare gli sforzi. Ecco alcuni degli errori più comuni da evitare:

  • eliminare i carboidrati in modo drastico: questo approccio è spesso insostenibile e può portare a carenze nutrizionali, stanchezza e a una successiva abbuffata. È invece fondamentale scegliere i carboidrati giusti che aiutano a stabilizzare la glicemia;
  • ignorare le proteine e i grassi sani: non includere questi nutrienti porta a sbalzi glicemici e a un senso di fame persistente;
  • mangiare troppo poco: una restrizione calorica eccessiva è infatti controproducente sia perché rallenta il metabolismo sia perché può  aumentare i livelli di cortisolo che a sua volta peggiora l'insulino-resistenza e l'accumulo di grasso addominale;
  • trascurare l'idratazione e la qualità del sonno: bere acqua a sufficienza e dormire bene sono aspetti fondamentali. Una scarsa idratazione può essere scambiata per fame, mentre la mancanza di sonno aumenta lo stress e peggiora l'insulino-resistenza, sabotando tutti gli sforzi dietetici;
  • concentrarsi solo sul peso: per le donne con PCOS, la bilancia non è l'unico indicatore di successo. Ci sono molti altri segnali importanti: un ciclo mestruale più regolare, una pelle più pulita, meno stanchezza, una migliore qualità del sonno e una riduzione dei livelli di androgeni. Focalizzarsi solo sui numeri può essere frustrante e demotivante.

Esempio di dieta per l'ovaio policistico

Di seguito potrai trovare un esempio esclusivamente informativo di dieta settimanale per chi soffre della sindrome dell’ovaio policistico.

Ricorda però che per assicurarsi che la propria alimentazione sia funzionale ed efficace, è sempre consigliabile contattare un nutrizionista per richiedere un piano alimentare personalizzato sulle proprie esigenze e poter mantenere un’alimentazione equilibrata e sostenibile.

 LunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenica
ColazioneYogurt greco al naturale con semi di chia e composta di frutti di bosco senza zuccheri aggiuntiPancakes proteici con albume e farina di mandorle e mirtilliPorridge di avena con semi di lino e fragoleToast integrale con avocado e tofu strapazzato.Frullato di banana, spinaci e latte di mandorlaUova strapazzate con pane integrale e avocadoPancakes integrali con miele e cannella
SpuntinoUna manciata di mandorle e una melaNoci e una peraMandorle e una fetta di aranciaCentrifugato di mela, kiwi e spinacinoUna manciata di anacardi e un mandarinoMandorle e frutti di boscoYogurt di soia al naturale con noci e lamponi
PranzoInsalata di quinoa con salmone, avocado e verdure misteZuppa di lenticchie e insalata di rucola con semi di zuccaInsalata di farro con ceci, pomodorini e rucolaVellutata di zucca con crostini integrali e semi di linoInsalata di pollo con verdure miste e semi di girasoleInsalata di ceci con verdure croccantiCous cous integrale con verdure e gamberi
MerendaHummus di ceci con bastoncini di carote e cetrioliYogurt greco con noci e cannellaSmoothie di avocado e cacaoYogurt di soia con semi mistiCracker integrali con hummusTè verde e un quadratino di cioccolato fondenteMela con burro di arachidi
CenaPollo alla griglia con verdure cotte al vapore e un pugno di riso integraleFiletto di merluzzo al forno con broccoli e quinoaOmelette con spinaci e insalata di cavolo cappuccioTempeh alla griglia con asparagi e quinoaBranzino al cartoccio con zucchine e riso basmatiPollo al curry con verdure e riso venereBistecca di manzo con spinaci saltati in padella con olio evo.

Il ruolo del nutrizionista nella gestione della PCOS

Per gestire i sintomi della PCOS risulta consigliabile valutare con un nutrizionista il miglior approccio alla dieta in base al proprio stile e fase di vita. 

Se soffri di Sindrome dell'Ovaio Policistico e vuoi migliorare le tue abitudini alimentari per gestire al meglio questa condizione, puoi rivolgerti a Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online dove potrai consultare un team di professionisti esperti. Dopo aver svolto il questionario, potrai prenotare il primo colloquio gratuito. Se ti troverai bene con il professionista che ti è stato assegnato potrai continuare con un percorso nutrizionale con visite di controllo online.

 

Fonti:

  • Barrea, L., Verde, L., Camajani, E., Cernea, S., Frias-Toral, E., Lamabadusuriya, D., Ceriani, F., Savastano, S., Colao, A., & Muscogiuri, G. (2023). Ketogenic Diet as Medical Prescription in Women with Polycystic Ovary Syndrome (PCOS). Current Nutrition Reports, 12(1), 56–64. https://link.springer.com/article/10.1007/s13668-023-00456-1 
Alcune domande che potresti avere