Scopri qual è il tuo rischio cardiovascolare.
Inserisci i dati e ricevi subito il risultato.
Questo calcolatore è stato sviluppato per il Progetto CUORE dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il rischio cardiovascolare che otterrai rappresenta la probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari (come infarto miocardico o ictus). Identificare precocemente il rischio elevato è importante per intervenire precocemente, attraverso cambiamenti dello stile di vita o trattamenti farmacologici.
Test validato scientificamente. Pagina revisionata da Margherita Penna.
Referente clinica per Serenis Nutrizione
Non affidarti al fai-da-te
Molte problematiche legate all'alimentazione possono essere affrontate con un percorso nutrizionale personalizzato.
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Il colloquio sarà gratuito, in videochiamata e non ti obbligherà a prenotare delle sedute.
La valutazione del rischio cardiovascolare è importante perché permette di identificare precocemente le persone con un'alta probabilità di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore, anche in assenza di sintomi.
No, il calcolo del rischio cardiovascolare non è una diagnosi.
È una stima della probabilità di sviluppare un primo evento cardiovascolare maggiore nei 10 anni successivi, così da poterlo prevenire.
È possibile ridurre il rischio cardiovascolare modificando i fattori di rischio controllabili: è importante adottare abitudini alimentari più sane, fare attività fisica regolarmente e imparare a gestire lo stress. Insomma, nella maggior parte dei casi è possibile ridurre il rischio di sviluppare un evento cardiovascolare maggiore modificando il proprio stile di vita.
In alcuni casi, invece, è necessario un intervento farmacologico per gestire condizioni mediche che possono avere delle ripercussioni sull’apparato cardiocircolatorio, come l'ipertensione arteriosa, la dislipidemia e il diabete.
Monitorare periodicamente i fattori di rischio è importante per valutare l'efficacia dei cambiamenti nello stile di vita e delle strategie che sono state adottate.
Le abitudini alimentari di una persona hanno un ruolo fondamentale nella gestione del rischio cardiovascolare. Una dieta non equilibrata può portare a ipercolesterolemia totale o HDL-colesterolemia, e può aumentare la pressione arteriosa.
Un'alimentazione sana e bilanciata, invece, può contribuire a mantenere i fattori di rischio sotto controllo, ad esempio abbassando il colesterolo.
Se il tuo rischio cardiovascolare è alto, comincia dalla tavola: un nutrizionista può guidarti verso le scelte alimentari giuste.
Per calcolare il rischio cardiovascolare basta rispondere a 7 domande, alcune delle quali richiedono delle misurazioni. Se hai tutti i dati necessari alla mano, ti basterà poco tempo per completarlo e scoprire il risultato.
Valgono le stesse raccomandazioni di cui abbiamo parlato: non sono pensati per auto-valutarsi. Se vuoi completarli, ricorda che non ti daranno una diagnosi, ma una semplice indicazione della presenza di eventuali sintomi.