Cos'è la dieta chetogenica e come funziona?

Esplora la dieta chetogenica: un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati che favorisce la perdita di peso, migliorando l'energia e la salute metabolica.

Dieta chetogenica

Punti chiave: 

  • Cos'è la dieta chetogenica: la dieta chetogenica è un regime alimentare a bassissimo contenuto di carboidrati, che spinge il corpo a usare i grassi come principale fonte di energia. È nata nel 1921 come trattamento per l'epilessia ed è oggi diffusa soprattutto per favorire la perdita di peso.
  • Come funziona la dieta chetogenica: la dieta chetogenica induce uno stato chiamato chetosi, in cui il corpo produce energia bruciando i grassi invece del glucosio. Questo processo avviene nel fegato e genera corpi chetonici che alimentano organi e tessuti, riducendo anche la fame e facilitando il dimagrimento.
  • A cosa serve la dieta chetogenica? Serve principalmente per dimagrire velocemente e controllare l'appetito. Viene anche impiegata come supporto in caso di diabete, sindrome metabolica ed epilessia resistente ai farmaci, sempre sotto controllo medico.

 

Cos'è la dieta chetogenica?

La dieta chetogenica, nota anche come dieta keto, è una forma estremamente rigorosa di dieta a basso contenuto di carboidrati, che ha l'obiettivo di facilitare la perdita di peso utilizzando come fonte principale di energia i chetoni derivati dai lipidi anziché il glucosio derivato dai carboidrati.

La definizione di dieta chetogenica fu coniata nel 1921 dal medico Russell Wilder, che la introdusse come trattamento per l'epilessia, dimostrando la sua efficacia nel ridurre la frequenza delle crisi.

Rimasta un'opzione terapeutica predominante per quasi un decennio, il suo utilizzo diminuì con l'avvento dei farmaci antiepilettici. Negli anni '70, la dieta tornò a suscitare interesse scientifico per il trattamento di varie patologie e, recentemente, ha guadagnato popolarità come metodo efficace per la perdita di peso.

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Studi scientifici sulla dieta chetogenica

La dieta chetogenica ha suscitato un crescente interesse nella ricerca scientifica per le sue potenziali applicazioni in numerosi ambiti medici e terapeutici. Questo approccio alimentare è stato studiato in relazione a diverse condizioni di salute, tra cui diabete, malattie cardiache, obesità, malattia del fegato grasso non alcolico, sindrome dell'ovaio policistico, disturbi neurodegenerativi e oncologia.

Alcuni studi hanno evidenziato che questo approccio alimentare può essere efficace nella perdita di peso e nel miglioramento della sensibilità all'insulina, contribuendo così a ridurre il rischio di alcune malattie croniche.

Nonostante i risultati promettenti, esistono ancora preoccupazioni e aree di indagine non completamente esplorate riguardo agli effetti a lungo termine della dieta chetogenica. L'adozione prolungata di questo regime alimentare potrebbe comportare alcuni rischi per la salute tra cui l'impatto sulla funzione renale, sul sistema cardiovascolare, sul possibile sviluppo di acidosi e disidratazione o sull’alterazione del metabolismo osseo.

Caratteristiche della dieta chetogenica

La principale caratteristica della dieta chetogenica è la drastica riduzione dell’apporto giornaliero di carboidrati in favore di un aumentato consumo di grassi e un moderato apporto di proteine (comunque minore rispetto a quello previsto in una dieta proteica).

Questo approccio prevede un'assunzione giornaliera di carboidrati limitata ad un massimo di 50 g, inducendo l'organismo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi, in cui i grassi diventano la principale fonte di energia al posto dei carboidrati.

Nella pratica, ciò significa che circa il 65-75% delle calorie giornaliere proviene dai grassi, il 20-25% dalle proteine, e solo il 5-10% dai carboidrati.

Schema dei macronutrienti nella dieta chetogenica

Come funziona la dieta chetogenica?

I carboidrati sono solitamente la principale fonte di energia per i tessuti dell'organismo. Con una drastica riduzione dei carboidrati, si attiva la chetosi, un processo in cui il corpo utilizza i grassi accumulati nel tessuto adiposo come alternativa al glucosio, rilasciando i corpi chetonici nel sangue. Questi residui metabolici, oltre a fornire un'energia efficiente e capace di attraversare la barriera ematoencefalica, riducono il senso di fame ed hanno un effetto drenante e diuretico, facilitando la perdita di peso iniziale durante la fase di adattamento alla dieta.

Semplificando, la dieta chetogenica può essere suddivisa in 4 fasi principali:

  1. privazione dei carboidrati;
  2. insorgenza della chetosi;
  3. accelerazione del dimagrimento e produzione di corpi chetonici;
  4. eliminazione dei corpi chetonici.

Cos’è il metabolismo chetogenico? Come avviene?

Il metabolismo chetogenico è il processo attraverso il quale il corpo, privato di fonti di carboidrati, si vede costretto a produrre glucosio autonomamente, utilizzando i grassi come principale fonte di energia. In questo modo aumenta il consumo energetico e di conseguenza si riduce il grasso che si trova nel tessuto adiposo.

Questo processo metabolico è alla base del funzionamento della dieta chetogenica e dei benefici che molte persone riportano seguendo tale dieta, inclusa la perdita di peso inizialmente rapida e il miglioramento del controllo glicemico.

Come funziona la dieta chetogenica?

Risultati della dieta chetogenica

I risultati della dieta chetogenica possono variare a seconda del livello di restrizione calorica del piano adottato, ma in generale molte persone sperimentano una perdita di peso rapida e significativa nelle prime settimane.

Anche se il dimagrimento con la dieta keto è più immediato, nel lungo termine non emergono vantaggi significativi in termini di quantità di peso perso rispetto a regimi alimentari più equilibrati, come la dieta mediterranea.

La dieta chetogenica può essere una scelta efficace per una perdita di peso rapido e per il controllo di alcune condizioni mediche, ma non è adatta a tutti. È importante prendere in considerazione tutti i pro e i contro e consultare un medico o un nutrizionista per valutare se questo approccio dietetico sia adatto adatta alle proprie esigenze specifiche e per ricevere consigli su come seguirla in modo sicuro ed equilibrato.

Vantaggi e svantaggi della dieta chetogenica

Vantaggi e benefici della dieta chetogenica

La dieta chetogenica può portare alcuni benefici, tra cui:

  1. Perdita di peso: la dieta chetogenica è efficace per una rapida perdita di peso, in gran parte perché induce la chetosi, che aumenta la capacità del corpo di bruciare i grassi accumulati nel tessuto adiposo
  2. Miglioramento della sensibilità all'insulina: riducendo i carboidrati, la dieta chetogenica può migliorare la sensibilità all'insulina, utile per le persone con prediabete o diabete di tipo 2.
  3. Energia mentale migliorata: molte persone riferiscono di avere una maggiore chiarezza mentale e concentrazione durante la chetosi.
  4. Riduzione dell'appetito: la dieta chetogenica è nota per ridurre la fame e i desideri alimentari, facilitando il mantenimento di un deficit calorico.
  5. Controllo dell'epilessia: nei bambini con epilessia resistente ai farmaci, la dieta chetogenica può ridurre significativamente la frequenza delle crisi.

Svantaggi e controindicazioni

Seguire una dieta chetogenica può avere anche alcuni "effetti collaterali" e svantaggi, ad esempio:

  1. Keto flu: all'inizio della dieta, alcune persone sperimentano sintomi simili all'influenza, noti come "keto flu", che possono includere mal di testa, affaticamento, nausea e irritabilità.
  2. Difficoltà di mantenimento: la dieta chetogenica richiede una rigorosa pianificazione e può essere difficile da mantenere a lungo termine.
  3. Rischio di carenze nutrizionali: la limitazione di alcuni gruppi alimentari può portare a carenze di vitamine e minerali, come magnesio, calcio e potassio.
  4. Potenziale impatto sulla salute cardiovascolare: alcuni studi suggeriscono che una dieta ricca di grassi saturi può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari
  5. Non adatta a tutti: la dieta chetogenica non è consigliata per persone con disturbi renali, epatici, o con problemi metabolici specifici.
Domande frequenti sulla dieta chetogenica

Domande frequenti sulla dieta chetogenica

Anche se la dieta chetogenica è sempre più comune e diffusa rimangono moltissime domande a riguardo, trattandosi di un regime alimentare molto particolare.  Vediamo insieme le principali domande e risposte sulla dieta chetogenica.

Cosa si mangia?

Dovendo ridurre il quantitativo di carboidrati al minimo, nella dieta chetogenica, l'alimentazione si basa principalmente su cibi ad alto contenuto di grassi, evitando quelli ad alto contenuto di carboidrati e limitando quelli che ne contengono una quantità minima.

Vengono privilegiati, quindi, alimenti come:

  • pesce;
  • carne grassa;
  • uova;
  • formaggi;
  • oli;
  • burro;
  • noci;
  • semi:
  • avocado.
  • Le verdure non amidacee, come spinaci, broccoli e cavolfiori, sono le scelte preferite per l'apporto di fibre e micronutrienti. 

Vengono, invece, sconsigliati tutti gli alimenti ricchi di carboidrati come cereali e derivati, legumi, amidi, dolci e frutta ad alto contenuto di zuccheri. Sono, inoltre, da evitare alcolici, bibite, salse e condimenti o prodotti industriali che spesso contengono zuccheri nascosti.

Quanto dura la dieta chetogenica?

La durata della dieta chetogenica può variare fortemente dagli obiettivi individuali e dalla restrizione calorica effettiva. Questa dieta viene considerata una strategia a breve termine e può essere seguita da un minimo di 3-4 settimane fino a 3 mesi o più a seconda degli obiettivi individuali.

Alcune persone seguono la dieta per un breve periodo per dimagrire velocemente, mentre altre possono mantenerla per mesi o addirittura anni, sotto stretta supervisione medica, per gestire condizioni di salute specifiche, come l'epilessia. C’è ancora discussione su come mantenere i risultati e tornare a una dieta normale nel lungo periodo. Alcuni studi mostrano che i benefici della dieta chetogenica possono diminuire col tempo rispetto ad altre strategie dietetiche.  

Come capire quando si è in chetosi? Quanti chetoni devono essere presenti nel sangue?

Generalmente la chetosi si raggiunge in circa 2/3 giorni, ma può variare a seconda del metabolismo del soggetto.

Per sapere se si è entrati in chetosi, è possibile osservare alcuni segni comuni, come:

  • alito chetonico
  • aumento della sete
  • riduzione della fame
  • un maggior senso di stanchezza. 

Tuttavia, il modo più preciso per determinare lo stato di chetosi è misurare i livelli di chetoni nel sangue, nelle urine o nel respiro.

I valori normali per i chetoni nel sangue sono generalmente inferiori a 0,6 mmol/L. Livelli superiori indicano uno stato di chetosi nutrizionale in cui il corpo utilizza i chetoni come una fonte alternativa di energia. Livelli di chetoni superiori a 3,0 mmol/L possono indicare un rischio aumentato di incorrere nella chetoacidosi, una condizione pericolosa che richiede una pronta attenzione medica. Per questo motivo durante questo percorso nutrizionale è molto importante tenere sempre monitorati questi valori ematici.

Quando fare una dieta chetogenica?

La dieta chetogenica è impiegata principalmente per la perdita di peso in breve tempo e per il miglioramento della composizione corporea.

Tuttavia, è stata studiata anche per altre applicazioni terapeutiche, come il trattamento di malattie neurologiche, in particolare l'epilessia nei bambini resistenti ai farmaci antiepilettici. Recentemente, è stata esplorata anche nel trattamento di malattie metaboliche, come il diabete di tipo 2, e per migliorare la salute cardiaca.

Esempio di menù settimanale di dieta chetogenica

Esempio di menù settimanale di dieta chetogenica

Trattandosi di una strategia nutrizionale che richiede un equilibrio preciso tra carboidrati, grassi e proteine in tutti i pasti della giornata è essenziale che il piano alimentare venga prescritto e supervisionato da un professionista, come un dietologo o un nutrizionista.

Solo un esperto può creare un piano alimentare sicuro ed efficace, tenendo conto delle condizioni di salute personali e degli obiettivi specifici di ciascun paziente definendo attentamente l’obiettivo da raggiungere ed i tempi massimi di durata.

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Leggi anche il nostro articolo sulla dieta oloproteica.

 

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