Wegovy: come funziona, dosaggio e risultati
Il Wegovy è un farmaco che viene utilizzato per la perdita di peso in soggetti con obesità o sovrappeso e che viene prescritto in presenza di specifici criteri. Scopriamo come funziona e quali risultati permette di ottenere.

Il Wegovy è un medicinale iniettabile a base di semaglutide che viene utilizzato per la gestione del peso in soggetti con obesità o sovrappeso con comorbidità.
Cos'è Wegovy?
Il Wegovy è un farmaco per la gestione del peso corporeo nei soggetti adulti e adolescenti con obesità o sovrappeso associato a complicanze.
Contiene la cosiddetta semaglutide, ovvero un principio attivo che agisce imitando l’azione del GLP-1. Quest’ultimo è un ormone intestinale coinvolto in particolare nel senso di fame nella regolazione dell’appetito.
Il farmaco viene somministrato una volta a settimana tramite iniezione sottocutanea, e agisce riducendo la sensazione di fame. Di conseguenza, in genere vi è diminuzione dell’apporto calorico e perdita di peso progressiva.

A cosa serve?
Wegovy serve per favorire la perdita di peso in situazioni di obesità o di sovrappeso associato a condizioni mediche potenzialmente pericolose. A differenza di prodotti come la berberina per dimagrire si tratta di un vero e proprio farmaco, e non di un integratore alimentare.
Come tale, la sua azione va integrata all’interno di un percorso strutturato che va concordato e controllato con il supporto continuativo di un medico e deve includere:
- Cambiamenti e nell’alimentazione, concordati con il supporto di un nutrizionista;
- Attività fisica;
- Abbandono di eventuali abitudini dannose come fumo e uso di alcoolici;
- Supporto psicologico qualora necessario.
Perdita di peso corporeo: i risultati
La semaglutide alla dose di 2,4 mg/settimana (Wegovy®) è associata a una significativa riduzione del peso corporeo nei pazienti con obesità o sovrappeso con comorbidità. Tuttavia, i risultati ottenuti possono variare in modo rilevante tra studi controllati e contesti reali.
Nei trial clinici randomizzati e controllati (RCT), come lo studio STEP 1 e successivi, Wegovy ha dimostrato una riduzione media del peso corporeo compresa tra il 15% e il 17% a 68 settimane in soggetti adulti con obesità, senza diabete, in associazione a dieta ipocalorica ed esercizio fisico. Alcuni sottogruppi altamente responsivi hanno raggiunto perdite superiori al 20%. Questi dati, però, derivano da contesti sperimentali con monitoraggio intensivo, alta aderenza e selezione rigorosa dei partecipanti.
Nella pratica clinica quotidiana (real-world evidence), l’efficacia osservata è generalmente inferiore: la perdita di peso media varia tra il 6% e il 12%, a seconda di variabili come:
- la compliance terapeutica (regolarità di somministrazione e adesione alle raccomandazioni dietetico-comportamentali);
- la presenza di comorbidità metaboliche, come il diabete tipo 2 o la sindrome metabolica;
- il profilo psicologico del paziente e la capacità di sostenere modifiche comportamentali prolungate;
- eventuali intolleranze o sospensione precoce per effetti avversi gastrointestinali.
È quindi importante sapere che la risposta terapeutica alla semaglutide può essere soggettiva, e che il raggiungimento di un risultato favorevole dipende in larga misura dalla gestione multidisciplinare (nutrizionale, farmacologica, comportamentale) e dal coinvolgimento attivo del paziente nel percorso terapeutico.
Chi può assumere Wegovy: criteri e requisiti
Wegovy viene prescritto in base a criteri specifici e stringenti che si basano principalmente sull'indice di massa corporea. Wegovy può essere prescritto ad:
- adulti con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 30 kg/m²;
- adulti con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 27kg/m² e <30kg/m² se in presenza di condizioni correlate, come prediabete, diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa, colesterolo alto, disturbi cardiovascolari o apnea ostruttiva del sonno;
- adolescenti tra i 12 e i 17 anni con obesità diagnosticata dal medico (che solitamente corrisponde ad un BMI ≥ 95° percentile per età e sesso) e un peso corporeo ≥ 60 kg.
Wegovy deve essere utilizzato sotto stretta supervisione medica, associandovi un’opportuna alimentazione , eventuali correzioni nello stile di vita, ed effettuando attività fisica in maniera regolare.
Prescrizione del Wegovy
Per ottenere Wegovy è necessaria una ricetta medica.Il medico, in particolare, deve verificare che il paziente rientri nei criteri di prescrivibilità, e che non vi siano controindicazioni al trattamento.
Una volta avviata la terapia, è fondamentale un monitoraggio costante per valutare l'efficacia e l’eventuale insorgenza di effetti indesiderati.
Wegovy dunque non rientra tra i farmaci per l'obesità senza ricetta.
Inoltre, non dovrebbe essere abbinato ad integratori per dimagrire senza una valutazione medica .
Come usare Wegovy: somministrazione e dosaggio
La semaglutide, principio attivo di Wegovy®, è un agonista del recettore del GLP-1, ormone incretinico che regola numerosi aspetti del metabolismo energetico. Oltre ad agire a livello pancreatico e intestinale, la semaglutide esercita un’azione diretta sul sistema nervoso centrale, in particolare su aree ipotalamiche coinvolte nel controllo della fame e della sazietà.
L’effetto principale percepito dal paziente è una riduzione fisiologica dell’appetito e un aumento della sazietà post-prandiale, che si traducono in una minore assunzione calorica quotidiana. Tuttavia, questo non avviene “senza sforzo cosciente”, ma in sinergia con un percorso nutrizionale e comportamentale personalizzato.
Oltre agli effetti centrali, la semaglutide induce modificazioni metaboliche favorevoli: migliora la sensibilità insulinica, riduce la lipotossicità e contrasta l’accumulo viscerale di grasso, contribuendo in modo attivo al calo ponderale anche in assenza di aumento del dispendio energetico basale.
È importante sottolineare che Wegovy® non è un farmaco “miracoloso” o ad azione rapida, ma rappresenta uno strumento farmacologico da integrare in un programma terapeutico strutturato, sotto stretto controllo medico, con obiettivi realistici e sostenibili nel tempo.
Quando assumerlo? Per quanto tempo?
Wegovy va assunto una volta a settimana, sempre nello stesso giorno, indipendentemente dai pasti.
L’orario è tendenzialmente flessibile, ma è importante rispettare l’intervallo settimanale, senza assumerlo in anticipo o in ritardo.
La terapia solitamente inizia con una dose di 0,25 mg di farmaco a settimana e prevede un aumento progressivo ogni quattro settimane, fino a raggiungere la dose terapeutica di 2,4 mg.
Seguire questo schema è necessario poiché riduce la probabilità di effetti collaterali gastrointestinali.
Wegovy® è indicato per la gestione cronica del peso corporeo e può essere proseguito a lungo termine, in base alla risposta clinica e alla tollerabilità. Sebbene la maggior parte dei dati provenga da studi fino a 68 settimane, estensioni a 2-4 anni hanno confermato la sostenibilità degli effetti benefici, inclusa la riduzione del rischio cardiovascolare. La decisione di proseguire o interrompere la terapia deve basarsi su una valutazione clinica periodica, considerando l’efficacia, gli effetti collaterali e l’aderenza del paziente

Possibili effetti collaterali e controindicazioni di Wegovy
Gli effetti collaterali più frequenti della Wegovy (semaglutide) sono nausea, diarrea, vomito. Dolore addominale, stitichezza, cefalea e stanchezza.
Questi sintomi si manifestano in genere nelle prime settimane di trattamento e tendono a diminuire nel tempo. In alcuni casi, possono provocare disidratazione. È dunque consigliabile aumentare l’assunzione di liquidi.
Altri effetti collaterali comuni includono:
- difficoltà digestive con dolore o fastidio allo stomaco (dispepsia)
- Gonfiore addominale e tensione;
- Reflusso gastroesofageo e gastrite;
- Eruttazioni frequenti;
- Flatulenza;
- Vertigini e capogiri; ipotensione
- Perdita di capelli
- Altrazioni del gusto e della sensibilità
- Aumento della frequenza cardiaca e ipotensione
In pazienti con diabete mellito, l’associazione della Wegovy (semaglutide) con insulina o altri antidiabetici può aumentare il rischio di ipoglicemia. In questo caso i sintomi che possono presentarsi sono:
- Sudorazione intensa;
- Senso intenso e improvviso di fame;
- Tremori;
- Senso di confusione;
- Debolezza e/o spossatezza improvvise.
Nei pazienti con diabete mellito la semaglutide può favorire insorgenza e progressione di retinopatia diabetica.
Possono inoltre comparire delle reazioni cutanee nel punto di iniezione, come rossore, gonfiore o prurito.
Effetti più rari, ma gravi e che richiedono immediata attenzione medica comprendono:
- Pancreatite acuta e colecistite, con dolore persistente e intenso nell’area dello stomaco e della schiena;
- Reazioni allergiche, con gonfiore del volto e/o delle labbra e della lingua e difficoltà respiratorie. In questi casi è necessario contattare subito i soccorsi.
Chi assume Wegovy ( semaglutide ) deve essere seguito dal medico per monitorare eventuali sintomi e valutare eventuali aggiustamenti terapeutici.
Quando non usare Wegovy?
Wegovy non può essere utilizzato in caso di allergia al principio attivo, oppure a uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale. È controindicato anche durante la gravidanza e l’allattamento e prima dei 12 anni. Particolare cautela deve essere usata:
- Nei pazienti con patologie gastro intestinali severe
- Nei soggetti con episodi pregressi di pancreatite;
- Nei pazienti con Retinopatia diabetica
- Nei pazienti con Insufficienza renale grave
- Nei pazienti con Malattie epatiche gravi.
- Nei pazienti con insufficienza cardiaca grave (NYHA IV)
- Diabete mellito di tipo 1.
- Dopo i 75 anni.

Una cosa importante
Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo divulgativo, e non sostituiscono il parere di un medico. Ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci, e questo vale anche per gli eventuali effetti collaterali.
Per capire cosa è meglio per te, parla con un medico e leggi bene il foglietto illustrativo.
Se ti sono rimasti dei dubbi, puoi consultare il foglio illustrativo di Wegovy.
Farmaci per dimagrire: un confronto per classi
La terapia farmacologica dell’obesità ha compiuto negli ultimi anni un salto qualitativo notevole. Dai farmaci ad azione centrale e dagli inibitori dell’assorbimento si è passati a molecole che agiscono su meccanismi ormonali profondi, modulando appetito e metabolismo.
Nonostante l’efficacia crescente, nessun farmaco può sostituire la terapia comportamentale e nutrizionale, che rimane la base di ogni percorso di riduzione ponderale.
L’approccio più corretto consiste nel selezionare il principio attivo in base al profilo metabolico, alle comorbidità e alla sostenibilità del trattamento.
1. Agonisti incretinici (GLP-1 e GIP)
Principi attivi: Liraglutide, Semaglutide, Tirzepatide
Meccanismo d’azione:
Mimano l’azione degli ormoni intestinali GLP-1 (e nel caso di tirzepatide anche GIP), che regolano la secrezione insulinica, lo svuotamento gastrico e il senso di sazietà. Riducendo l’appetito e migliorando il controllo glicemico, favoriscono la perdita di peso in modo fisiologico.
Efficacia comparativa:
- Liraglutide (Saxenda®): perdita media 6–8% del peso corporeo.
- Semaglutide (Wegovy®): perdita media 12–15% (trial STEP).
- Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®): fino al 26% (SURMOUNT-1 e SURMOUNT-5).
Effetti collaterali: nausea, vomito, diarrea, stipsi, raramente pancreatite o colelitiasi.
Controindicazioni (EMA/AIFA) con qualche distinzione a seconda della molecola:
- Gravidanza e allattamento
- Ipersensibilità a principio attivo o eccipienti
- Pancreatite acuta o pregressa
- Grave insufficienza epatica o renale
- Malattie gastrointestinali gravi (es. IBD, gastroparesi)
- Età <12 anni
Nota FDA: carcinoma midollare tiroideo e MEN2 citati come boxed warning negli USA, non presenti come controindicazioni nelle schede tecniche europee.
Punti di forza: efficacia elevata, miglioramento del profilo metabolico e cardiovascolare.
Criticità: costo elevato, terapia di lunga durata, somministrazione iniettabile.
Ruolo clinico: prima scelta nei pazienti con obesità associata a diabete, insulino-resistenza o sindrome metabolica.
2. Farmaci antiassorbitivi
Principio attivo: Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)
Meccanismo d’azione:
Inibisce le lipasi gastrointestinali riducendo l’assorbimento di circa il 30% dei grassi alimentari.
Efficacia: perdita media 3–5% del peso corporeo, spesso utile nel mantenimento.
Effetti collaterali: steatorrea, urgenza fecale, flatulenza, deficit di vitamine liposolubili (A, D, E, K).
Controindicazioni: sindromi da malassorbimento cronico, colestasi, gravidanza, allattamento.
Punti di forza: profilo di sicurezza cardiovascolare eccellente, azione locale non sistemica.
Limiti: scarsa aderenza per disturbi gastrointestinali; efficacia dipendente da dieta ipolipidica.
Ruolo clinico: opzione “low-risk” o di mantenimento nei pazienti che non tollerano altre classi.
3. Farmaci ad effetto centrale (azione sul SNC)
Principi attivi: Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia® – non approvato in UE)
Meccanismo d’azione:
Agiscono sui circuiti ipotalamici e dopaminergici della fame e della ricompensa.
- Bupropione/Naltrexone: potenzia la dopamina e la noradrenalina riducendo il craving alimentare.
- Fentermina/Topiramato: combina effetto anoressizzante e modulazione GABAergica (solo USA).
Efficacia: perdita media 5–10% del peso corporeo.
Effetti collaterali: insonnia, ansia, nausea, cefalea, aumento della pressione arteriosa, parestesie.
Controindicazioni:
- Ipertensione arteriosa non controllata
- Epilessia o storia di convulsioni
- Disturbi psichiatrici maggiori
- Gravidanza e allattamento
- Uso concomitante di oppioidi o sospensione recente di alcol/benzodiazepine
Nota regolatoria:
- Mysimba® è approvato in Europa e in Italia.
- Fentermina/Topiramato non è autorizzato in UE.
Ruolo clinico: utile in soggetti con alimentazione compulsiva e craving, previa valutazione psichiatrica e cardiovascolare accurata.
Tabella comparativa per classi farmacologiche
| Classe | Principi attivi (nome commerciale) | Meccanismo d’azione | Perdita media peso | Via di somministrazione | Controindicazioni principali (EMA/AIFA) | Status regolatorio (UE) | Note cliniche |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Agonisti incretinici (GLP-1/GIP) | Liraglutide (Saxenda®), Semaglutide (Wegovy®), Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®) | Stimolano recettori incretinici → ↑ sazietà, ↓ appetito, ↑ secrezione insulinica | 8–26% | Iniezione SC (giornaliera o settimanale) | Gravidanza, allattamento, pancreatite, insufficienza epatica/renale grave, patologie GI gravi, età <12 aa | Approvati EMA/AIFA | Classe più efficace; monitoraggio per GI e pancreas |
| Antiassorbitivi | Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®) | Inibizione lipasi → ↓ assorbimento grassi | 3–5% | Orale (TID con pasti) | Malassorbimento, colestasi, gravidanza, allattamento | Approvato EMA/AIFA | Sicuro, economico, disturbi GI frequenti |
| Centrali (SNC) | Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia®) | Modulano dopamina, noradrenalina, GABA → ↓ craving e appetito | 5–10% | Orale | Ipertensione non controllata, epilessia, disturbi psichiatrici, gravidanza, uso di oppioidi | Mysimba® approvato EMA/AIFA; Qsymia® solo USA | Efficace nei pazienti con fame compulsiva; richiede valutazione CV e psichiatrica |
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