La diarrea è un disturbo della defecazione caratterizzato da feci liquide o semiliquide e da un aumento della frequenza delle evacuazioni. Si distingue in acuta, se dura pochi giorni, e cronica, se persiste per oltre un mese.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia un problema passeggero, può essere causata da infezioni, intolleranze alimentari o cambi di dieta repentini. La disidratazione rappresenta una delle principali complicazioni, soprattutto nei bambini e negli anziani.
Cos’è la diarrea?
La diarrea, o dissenteria, è un disturbo della defecazione che si caratterizza per l’emissione di feci liquide o semiliquide, con un aumento nella frequenza delle evacuazioni.
Più nello specifico, solitamente si parla di diarrea quando:
- La consistenza delle feci risulta essere significativamente alterata rispetto al normale;
- Si superano le tre evacuazioni giornaliere.
I tipi di diarrea
Possiamo distinguere due tipi di diarrea: acuta e cronica.
- Il disturbo viene definito acuto quando dura pochi giorni, e solitamente non più di una o due settimane;
- Il disturbo viene definito cronico quando ha una durata più lunga e solitamente sintomi più intensi. Generalmente si parla di diarrea cronica quando dura per oltre un mese.
Le cause della diarrea
La diarrea, acuta o cronica che sia, può avere diverse cause. Tra queste, le più comuni sono:
- Infezioni virali;
- Infezioni batteriche, in particolare causate da salmonella o escherichia coli;
- Infezioni da parte di parassiti (ad esempio, i vermi intestinali);
- Intossicazioni o tossinfezioni alimentari, è questa la causa scatenante della cosiddetta diarrea del viaggiatore, estremamente comune;
- Assunzione di alcuni tipi di farmaci;
- Intolleranze alimentari;
- Cambi di alimentazione, soprattutto se repentini. In questo caso solitamente la diarrea si manifesta in maniera improvvisa, dopo mangiato;
- Alcune patologie o disturbi, come la disbiosi intestinale, il colon irritabile, la colite.
La diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore è un disturbo piuttosto comune: si stima che circa il 20-30% dei viaggiatori ogni anno ne venga colpita.
Si presenta in maniera improvvisa, con un’alterazione importante nella consistenza delle feci, che si presentano acquose e con oltre quattro evacuazioni giornaliere. I sintomi principali sono:
- Feci liquide e talvolta maleodoranti;
- Senso di nausea e/o malessere;
- Vomito;
- Crampi addominali;
- Gonfiore addominale;
- Febbre o febbricola.
Solitamente il disturbo è fastidioso ma non grave. Si risolve nel giro di pochi giorni o una settimana al massimo, periodo durante il quale è fondamentale mantenersi idratati per compensare le perdite di liquidi.
Tuttavia, se i sintomi risultano particolarmente persistenti o violenti, o se la persona interessata è anziana, molto giovane o soffre di patologie preesistenti, può essere comunque opportuno consultare un medico.
Da cosa è causata la diarrea del viaggiatore?
La diarrea del viaggiatore è solitamente causata dal batterio Escherichia coli, che contamina cibo e/o acqua. Per questo, tra le mete “più a rischio” vi sono i paesi in via di sviluppo dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia.
I sintomi della diarrea
Il sintomo principale della diarrea è l’espulsione frequente di feci molli o acquose. Tuttavia, vi sono anche alcuni sintomi associati, che possono essere più o meno forti.
I sintomi associati
I sintomi associati comunemente alla diarrea sono:
- Crampi addominali;
- Urgenza nell’evacuazione;
- Senso di pesantezza e/o di gonfiore;
- Nausea e/o vomito;
- Febbre o febbricola;
- Presenza di sangue o muco nelle feci.

Quanto dura la diarrea?
Nella maggior parte dei casi i sintomi della diarrea durano un paio di giorni e tendono a risolversi spontaneamente.
Cosa fare se la diarrea è dovuta all’alimentazione?
Se un episodio di diarrea è dovuto ad un cambio di alimentazione potrebbe essere opportuno rivolgersi ad un biologo nutrizionista esponendogli il proprio caso. Alcuni alimenti possono infatti irritare l’intestino e causare dei brevi episodi di dissenteria, o più spesso gonfiore e fastidio.
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Quando preoccuparsi?
La diarrea nella maggior parte dei casi non deve destare preoccupazione, poiché si tratta solitamente di una condizione passeggera che tende a passare nel giro di pochi giorni.
Tuttavia, è opportuno allertare al più presto un medico se si presentano sintomi come:
- Dolori particolarmente intensi e persistenti;
- Sangue nel vomito;
- Sangue nelle feci;
- Febbre alta;
- Persistenza dei sintomi per oltre due o tre giorni senza che vi siano miglioramenti;
- Colore nero delle feci;
- Difficoltà nella reidratazione.
In particolare, occorre porre attenzione alla presenza di questi sintomi in persone anziane o già debilitate, e bambini.
Le possibili complicazioni
Alcune complicazioni della diarrea comprendono:
- Disidratazione, che può essere molto pericolosa soprattutto nelle persone debilitate, negli anziani e nei bambini se non trattata;
- Perdita di elettroliti;
- Riduzione dell’efficacia di alcuni medicinali.
Come capire se sono disidratato?
Alcuni sintomi cui fare attenzione per capire se si è disidratati includono:
- Colore scuro delle urine;
- Senso di malessere;
- Mancanza di urinazione;
- Pelle e bocca secche;
- Sensazione di sete.
I rimedi e le cure
Cure e rimedi per la diarrea possono ovviamente variare a seconda delle cause scatenanti. Nella maggior parte dei casi non sono necessarie cure particolari. Alcuni rimedi possono comprendere:
- L’assunzione di liquidi o soluzioni reidratanti per via orale, per prevenire la disidratazione;
- L’assunzione di alimenti “leggeri” e solidi;
- Eventuale uso, sotto consiglio medico, di farmaci antidiarroici, antibiotici o antidolorifici. Fondamentale, in questi casi, attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico.
In caso di diarrea cronica è invece necessario individuare e trattare il disturbo alla base di quest’ultima.
Cosa mangiare o non mangiare con la diarrea?
Alcuni alimenti consigliati comprendono:
- Limone o tisane al limone;
- Carni magre;
- Pesce;
- Formaggi privi di lattosio;
- Carboidrati complessi, ad esempio riso, pasta, patate;
- Cotture “semplici”, ad esempio alla piastra o ai ferri.
Andrebbero invece evitati alimenti:
- Eccessivamente elaborati;
- Ricchi di fibre;
- Di difficile digestione;
- Eccessivamente grassi;
- Latticini;
- Piccanti.
Come prevenire la diarrea?
Per prevenire la diarrea infettiva è possibile mettere in atto alcuni comportamenti, tra cui:
- Porre attenzione a cosa si mangia durante i viaggi, evitando alimenti e bevande che potrebbero risultare contaminati – alimenti poco cotti o acqua di rubinetto, ad esempio;
- Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di mangiare o cucinare e dopo essere andati in bagno;
- Evitare di condividere tovaglioli, posate, bicchieri o asciugamani con altre persone.

Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.