Saxenda: cos'è? Perché fa dimagrire?

Saxenda è un medicinale a base di liraglutide utilizzato per il trattamento dell'obesità che agisce come antagonista del glp-1 riducendo la fame e aumentando il senso di sazietà.

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saxenda

Saxenda è un medicinale iniettabile a base di liraglutide, che viene utilizzato per la gestione del peso in adulti, bambini e adolescenti con obesità o sovrappeso e patologie correlate in abbinamento ad un percorso nutrizionale personalizzato e a cambiamenti nello stile di vita, come l'attività fisica regolare.

Cos'è Saxenda? A cosa serve?

Saxenda è un medicinale iniettabile a base di liraglutide, che viene utilizzato per la gestione del peso. È indicato 

  • per persone adulte con obesità (ovvero con un indice di massa corporea pari o superiore a 30) oppure con sovrappeso (BMI da 27 a 30), associato a patologie o complicazioni.
  • per adolescenti (>=12 anni) con obesità e peso >= 60 kg.
  • per bambini (6-12 anni)  con obesità e peso >= 45 kg

È un farmaco soggetto a prescrizione medica, e può essere utilizzato solo sotto stretto controllo da parte di un medico. Non si tratta infatti di un semplice integratore per dimagrire.

Saxenda si usa per perdere peso in aggiunta ad una corretta alimentazione e all’esercizio fisico: da solo non è sufficiente a perdere peso in maniera duratura e dunque il suo utilizzo viene prescritto in genere all’interno di un percorso nutrizionale personalizzato.  

Scheda informativa su Saxenda

Come funziona e come agisce Saxenda: perché fa dimagrire?

Saxenda® contiene liraglutide, un analogo del peptide-1 glucagone-simile (GLP-1), un ormone incretinico endogeno che regola l’appetito, l’assunzione alimentare e il metabolismo glucidico. Liraglutide si lega ai recettori del GLP-1 a livello centrale (ipotalamo) e periferico, mimando gli effetti del GLP-1 fisiologico con un’emivita più lunga.

Il principale meccanismo d’azione nella gestione del peso è la modulazione dei circuiti neuroendocrini dell’appetito: liraglutide aumenta la sazietà postprandiale, riduce la fame e ritarda lo svuotamento gastrico, determinando una riduzione dell’introito calorico complessivo. A questi si aggiunge un secondo meccanismo chiave: la correzione dell’insulino-resistenza, comune nei soggetti con obesità o sovrappeso.

Liraglutide migliora la sensibilità insulinica nei tessuti periferici, contribuendo così a una riduzione compensatoria dell’insulinemia basale e postprandiale. Questo doppio effetto — sul comportamento alimentare e sull’omeostasi insulinica — promuove un calo ponderale e un miglioramento del profilo glicemico. In soggetti con prediabete o diabete tipo 2, liraglutide riduce la glicemia a digiuno e postprandiale, stimola la secrezione insulinica glucosio-dipendente e sopprime il glucagone inappropriato, migliorando così il compenso metabolico in modo integrato.

In sintesi, liraglutide agisce attraverso due canali sinergici: corregge l’iperalimentazione mediata da segnali centrali e periferici e migliora la resistenza insulinica, favorendo la perdita di peso e il controllo glicemico in modo interdipendente.

Chi può utilizzare Saxenda?

Saxenda può essere utilizzato solo su prescrizione medica da adulti, bambini e adolescenti con obesità o sovrappeso associato a patologie correlate.

Nello specifico, è indicato per:

  • adulti con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 30 kg/m²;
  • adulti con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 27kg/m² e <30kg/m² se in presenza di condizioni correlate, come prediabete, diabete di tipo 2ipertensione arteriosadislipidemiaapnea ostruttiva del sonno;
  • adolescenti tra i 12 e i 17 anni con obesità diagnosticata dal medico (che solitamente corrisponde ad un BMI ≥ 30kg/m²) e un peso corporeo ≥ 60 kg.
  • Bambini i tra i 6 e i 11 anni con obesità diagnosticata dal medico (che solitamente corrisponde ad un BMI ≥ 95°percentile) e un peso corporeo ≥ 45 kg

Saxenda è sconsigliato a pazienti:

  • di età superiore ai 75 anni;
  • insufficienza renale grave insufficienza epatica severa
  • con gravi problemi allo stomaco (gastroparesi)malattie infiammatorie intestinali;
  • in gravidanza o durante l'allattamento.
  • Insufficienza cardica NYHA IV
  • Allergia a farmaco o eccipienti

In tutti questi casi, ma anche in presenza di problematiche della tiroide o del pancreas, è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante e valutare insieme la situazione. 

Chi la può prescrivere?

La prescrizione di Saxenda può essere effettuata solo da un medico, solitamente un dietologo o endocrinologo, esperto nel trattamento dell’obesità, previa valutazione clinica approfondita. Questo avviene anche per la maggior parte degli altri farmaci per dimagrire.

Prima di avviare la terapia, il medico può eventualmente richiedere degli esami del sangue, per escludere controindicazioni, o eventuali condizioni che renderebbero rischioso procedere con il trattamento. Inoltre, durante la terapia il medico effettua una serie di controlli periodici per verificarne l’efficacia. In media questi controlli avvengono con cadenza mensile, ma la decisione è a discrezione del medico.

Saxenda non può essere assunto senza parere medico e non rientra nei farmaci per l’obesità senza ricetta. I pazienti che con diabete mellito che iniziano a usare Saxenda devono valutare insieme al loro diabetologo eventuali modifiche alla terapia per il diabete. I farmaci per il trattamento del diabete mellito devono essere modificati o sospesi sempre dietro indicazione medica.

Come si usa Saxenda: somministrazione e dosaggio

Saxenda si somministra una volta al giorno (a qualsiasi ora) tramite iniezione sottocutanea. Quest’ultima deve essere effettuata preferibilmente sempre alla stessa ora.

Il farmaco è contenuto all'interno di penne preriempite, che possono essere iniettate direttamente dal paziente nel tessuto sottocutaneo dell’addome, della coscia o della parte posteriore del braccio. 
L'iniezione non deve mai essere eseguita per via endovenosa o intramuscolare.

Ogni penna è in grado di erogare dosi da 0,6 mg, 1,2 mg, 1,8 mg, 2,4 mg e 3,0 mg e una confezione di Saxenda può contenere 1, 3 o 5 penne. 

Il trattamento con Saxenda si svolge in diverse fasi, in cui il dosaggio viene gradualmente aumentato. Solitamente, si inizia con una dose bassa (pari a 0,6 mg al giorno) che viene aumentata ogni settimana fino a raggiungere la dose raccomandata di 3,0 mg una volta al giorno, che viene mantenuta fino al termine del periodo di trattamento.

La procedura è simile nei pazienti adulti, nei bambini e negli adolescenti.

Saxenda
Fonte: Beauty Skin Lab, https://beautyskinlab.ae/

Benefici e risultati con Saxenda

Il principale beneficio dell’uso di Saxenda è la riduzione del peso corporeo.

Oltre alla riduzione del peso, Saxenda ha mostrato benefici sul piano metabolico, in particolare nei pazienti con diabete di tipo 2, ipertensione o dislipidemia. 
In soggetti in attesa di intervento bariatrico, è stato rilevato che l'uso della liraglutide può anticipare e semplificare l'intervento, accorciando i tempi e riducendo i rischi post-operatori.

Il farmaco può quindi rappresentare un supporto utile per raggiungere più rapidamente un ritorno ad una situazione di normopeso, a condizione che venga integrato in un piano personalizzato con una dieta personalizzata, esercizio fisico e monitoraggio medico.

Va sottolineato che i benefici dipendono dalla costanza nel trattamento e dalla risposta individuale del paziente. Il farmaco non è una scorciatoia per dimagrire velocemente, ma uno strumento tanto utile quanto da usare con criterio.

Quanto si dimagrisce con Saxenda?

Nei principali studi clinici negli adulti, la riduzione media del peso con liraglutide 3 mg è stata dell’ordine di ~5-10% rispetto a placebo nella fase di 56 settimane. Se dopo 12 settimane alla dose 3 mg non si è ottenuta almeno una perdita del 5% (per adulti) la terapia va interrotta

Effetti collaterali comuni

Gli effetti collaterali più frequenti di Saxenda (liraglutide) sono nausea, diarreavomito. cefalea, stitichezza.

Questi sintomi si manifestano in genere nelle prime settimane di trattamento e tendono a diminuire nel tempo. In alcuni casi, possono provocare disidratazione. È dunque consigliabile aumentare l’assunzione di liquidi. 

Altri effetti collaterali comuni includono: 

  •   difficoltà digestive con dolore o fastidio allo stomaco (dispepsia)
  • Bocca secca e disgeusia
  • Gonfiore addominale e tensione;
  • Reflusso gastroesofageo e gastrite
  • Eruttazioni frequenti;
  • Flatulenza;
  • Senso di stanchezza persistente e spossatezza;
  • Vertigini e capogiri
  • Insonnia
  • Aumento della frequenza cardiaca.

In pazienti con diabete, l’associazione della liraglutide con insulina o altri antidiabetici può aumentare il rischio di ipoglicemia. In questo caso i sintomi che possono presentarsi sono: 

  • Sudorazione intensa;
  • Senso intenso e improvviso di fame;
  • Tremori;
  • Senso di confusione;
  • Debolezza e/o spossatezza improvvise. 

Possono inoltre comparire delle reazioni cutanee nel punto di iniezione, come rossore, gonfiore  o prurito.

Effetti più rari, ma gravi e che richiedono immediata attenzione medica comprendono:

  • Pancreatite acuta e colecistite, con dolore persistente e intenso nell’area dello stomaco e della schiena;
  • Reazioni allergiche, con gonfiore del volto e/o delle labbra e della lingua e difficoltà respiratorie. In questi casi è necessario contattare subito i soccorsi.

Chi assume la liraglutide deve essere seguito dal medico per monitorare eventuali sintomi e valutare eventuali aggiustamenti terapeutici. 

Una cosa importante

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo divulgativo, e non sostituiscono il parere di un medico. Ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci, e questo vale anche per gli eventuali effetti collaterali.

Per capire cosa è meglio per te, parla con un medico e leggi bene il foglietto illustrativo.

Se hai ancora dei dubbi, puoi trovare una risposta alle tue domande direttamente nel foglio illustrativo di Saxenda.

Farmaci per dimagrire: un confronto per classi

La terapia farmacologica dell’obesità ha compiuto negli ultimi anni un salto qualitativo notevole. Dai farmaci ad azione centrale e dagli inibitori dell’assorbimento si è passati a molecole che agiscono su meccanismi ormonali profondi, modulando appetito e metabolismo.
Nonostante l’efficacia crescente, nessun farmaco può sostituire la terapia comportamentale e nutrizionale, che rimane la base di ogni percorso di riduzione ponderale.

L’approccio più corretto consiste nel selezionare il principio attivo in base al profilo metabolico, alle comorbidità e alla sostenibilità del trattamento.

 

1. Agonisti incretinici (GLP-1 e GIP)

Principi attivi: Liraglutide, Semaglutide, Tirzepatide

Meccanismo d’azione:
Mimano l’azione degli ormoni intestinali GLP-1 (e nel caso di tirzepatide anche GIP), che regolano la secrezione insulinica, lo svuotamento gastrico e il senso di sazietà. Riducendo l’appetito e migliorando il controllo glicemico, favoriscono la perdita di peso in modo fisiologico.

Efficacia comparativa:

  • Liraglutide (Saxenda®): perdita media 6–8% del peso corporeo.
  • Semaglutide (Wegovy®): perdita media 12–15% (trial STEP).
  • Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®): fino al 26% (SURMOUNT-1 e SURMOUNT-5).

Effetti collaterali: nausea, vomito, diarrea, stipsi, raramente pancreatite o colelitiasi.

Controindicazioni (EMA/AIFA) con qualche distinzione a seconda della molecola:

  • Gravidanza e allattamento
  • Ipersensibilità a principio attivo o eccipienti
  • Pancreatite acuta o pregressa
  • Grave insufficienza epatica o renale
  • Malattie gastrointestinali gravi (es. IBD, gastroparesi)
  • Età <12 anni

Nota FDA: carcinoma midollare tiroideo e MEN2 citati come boxed warning negli USA, non presenti come controindicazioni nelle schede tecniche europee.

Punti di forza: efficacia elevata, miglioramento del profilo metabolico e cardiovascolare.
Criticità: costo elevato, terapia di lunga durata, somministrazione iniettabile.
Ruolo clinico: prima scelta nei pazienti con obesità associata a diabete, insulino-resistenza o sindrome metabolica.

 

2. Farmaci antiassorbitivi

Principio attivo: Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)

Meccanismo d’azione:
Inibisce le lipasi gastrointestinali riducendo l’assorbimento di circa il 30% dei grassi alimentari.
Efficacia: perdita media 3–5% del peso corporeo, spesso utile nel mantenimento.
Effetti collaterali: steatorrea, urgenza fecale, flatulenza, deficit di vitamine liposolubili (A, D, E, K).
Controindicazioni: sindromi da malassorbimento cronico, colestasi, gravidanza, allattamento.
Punti di forza: profilo di sicurezza cardiovascolare eccellente, azione locale non sistemica.
Limiti: scarsa aderenza per disturbi gastrointestinali; efficacia dipendente da dieta ipolipidica.
Ruolo clinico: opzione “low-risk” o di mantenimento nei pazienti che non tollerano altre classi.

 

3. Farmaci ad effetto centrale (azione sul SNC)

Principi attivi: Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia® – non approvato in UE)

Meccanismo d’azione:
Agiscono sui circuiti ipotalamici e dopaminergici della fame e della ricompensa.

  • Bupropione/Naltrexone: potenzia la dopamina e la noradrenalina riducendo il craving alimentare.
  • Fentermina/Topiramato: combina effetto anoressizzante e modulazione GABAergica (solo USA).

Efficacia: perdita media 5–10% del peso corporeo.
Effetti collaterali: insonnia, ansia, nausea, cefalea, aumento della pressione arteriosa, parestesie.
Controindicazioni:

  • Ipertensione arteriosa  non controllata
  • Epilessia o storia di convulsioni
  • Disturbi psichiatrici maggiori
  • Gravidanza e allattamento
  • Uso concomitante di oppioidi o sospensione recente di alcol/benzodiazepine


Nota regolatoria:

  • Mysimba® è approvato in Europa e in Italia.
  • Fentermina/Topiramato non è autorizzato in UE.

Ruolo clinico: utile in soggetti con alimentazione compulsiva e craving, previa valutazione psichiatrica e cardiovascolare accurata.

Tabella comparativa per classi farmacologiche

ClassePrincipi attivi (nome commerciale)Meccanismo d’azionePerdita media pesoVia di somministrazioneControindicazioni principali (EMA/AIFA)Status regolatorio (UE)Note cliniche
Agonisti incretinici (GLP-1/GIP)Liraglutide (Saxenda®), Semaglutide (Wegovy®), Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®)Stimolano recettori incretinici → ↑ sazietà, ↓ appetito, ↑ secrezione insulinica8–26%Iniezione SC (giornaliera o settimanale)Gravidanza, allattamento, pancreatite, insufficienza epatica/renale grave, patologie GI gravi, età <12 aaApprovati EMA/AIFAClasse più efficace; monitoraggio per GI e pancreas
AntiassorbitiviOrlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)Inibizione lipasi → ↓ assorbimento grassi3–5%Orale (TID con pasti)Malassorbimento, colestasi, gravidanza, allattamentoApprovato EMA/AIFASicuro, economico, disturbi GI frequenti
Centrali (SNC)Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia®)Modulano dopamina, noradrenalina, GABA → ↓ craving e appetito5–10%OraleIpertensione non controllata, epilessia, disturbi psichiatrici, gravidanza, uso di oppioidiMysimba® approvato EMA/AIFA; Qsymia® solo USAEfficace nei pazienti con fame compulsiva; richiede valutazione CV e psichiatrica

 

 

Fonti:

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