Tiroide: cos'è, a cosa serve e patologie correlate
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo, responsabile della produzione di ormoni che regolano metabolismo, temperatura, frequenza cardiaca e sviluppo cerebrale.

Punti chiave:
- Funzioni della tiroide: la tiroide produce ormoni che regolano metabolismo, frequenza cardiaca, temperatura corporea e sviluppo del sistema nervoso. Inoltre, attraverso la calcitonina, contribuisce a mantenere l’equilibrio dei livelli di calcio e fosforo.
- Disturbi della tiroide: tra le principali patologie troviamo ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroidite, gozzo e tumori. Queste condizioni possono derivare da carenze nutrizionali, malattie autoimmuni o fattori genetici, con sintomi che variano dal rallentamento del metabolismo a una produzione eccessiva di ormoni.
- Tiroide e alimentazione: lo iodio è un elemento indispensabile per la produzione di T3 e T4. Una dieta bilanciata, con il giusto apporto di iodio e un controllo degli alimenti che possono interferire con i farmaci, è fondamentale per prevenire e gestire i disturbi tiroidei.
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nel collo, responsabile della produzione di ormoni che regolano metabolismo, temperatura, frequenza cardiaca e sviluppo cerebrale.
Tra le patologie più comuni ad essa collegate ricordiamo ipotiroidismo, ipertiroidismo, gozzo, tiroidite e tumori, spesso legati a infiammazioni, malattie autoimmuni o squilibri nutrizionali.
Cos’è la tiroide?
La tiroide è una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo. la sua forma è simile a quella di una farfalla, poiché è composta da due lobi uniti da un “ponte” di tessuto detto istmo. È composta da cellule follicolari chiamate tireociti, che sono responsabili della produzione e “conservazione” degli ormoni tiroidei. Sono inoltre presenti le cosiddette cellule C, il cui compito è produrre l’ormone calcitonina.
Il suo peso solitamente è di 15-50 grammi.
La sua funzione è, soprattutto, produrre e rilasciare gli ormoni tiroidei, in particolare la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4). La produzione di tali ormoni è regolata dall’ipofisi, tramite il rilascio dell’ormone tireostimolante (TSH).
Dove si trova la tiroide?
La tiroide si trova tra la laringe e la trachea, nella parte anteriore del collo, sotto il pomo d’Adamo. È coperta da una sorta di “capsula”, fibrosa e ricca di vasi sanguigni.
Dietro la tiroide, sono invece presenti le ghiandole paratiroidi, due coppie di ghiandole che producono e secernono il paratormone, la cui funzione principale è tenere sotto controllo e regolare il metabolismo dei minerali, in particolare il calcio.
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A cosa serve la tiroide?
La tiroide è una ghiandola endocrina, ovvero produce ormoni fondamentali per il benessere del nostro organismo. Gli ormoni prodotti dalla tiroide, in particolare, regolano o contribuiscono a regolare funzioni corporee come:
- Il metabolismo, ovvero il modo in cui il nostro corpo “usa” l’energia che produce;
- La respirazione;
- La frequenza cardiaca;
- La temperatura corporea;
- La salute della pelle;
- La salute delle ossa;
- La fertilità;
- La digestione;
- Il corretto sviluppo e la salute cerebrale.
Un’altra funzione importante della tiroide è la produzione e il rilascio della calcitonina da parte delle cosiddette cellule C.
Si tratta di un ormone fondamentale per mantenere il corretto equilibrio (la cosiddetta omeostasi) dei livelli di calcio e fosforo all’interno del sangue e dei tessuti.
In particolare, la calcitonina inibisce il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti, ovvero le cellule responsabili della degradazione del tessuto osseo e del rilascio di calcio nel circolo sanguigno.
Gli ormoni tiroidei: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3)
La tiroxina (T4) è l’ormone “principale” prodotto dalla ghiandola. È importante poiché, una volta rilasciato nel flusso sanguigno, può essere convertito nell’ormone T3, la triiodotironina.
Le loro funzioni comprendono:
- La regolazione del metabolismo;
- Lo sviluppo corporeo e la maturazione del sistema nervoso, in particolare durante gli anni dello sviluppo;
- La regolazione e il funzionamento del sistema nervoso;
- La sintesi delle proteine;
- La termogenesi e la termoregolazione, ovvero la regolazione e il mantenimento della temperatura corporea.
La produzione degli ormoni tiroidei: l’importanza dello iodio
La corretta produzione degli ormoni tiroidei è collegata all’assunzione di iodio.
Lo iodio è un microelemento già di per sé presente nell’organismo in piccole quantità, ma che assumiamo anche con una dieta corretta e bilanciata, essendo presente in molti alimenti. Il suo fabbisogno raccomandato, in media, si aggira sui 150 microgrammi, che possono aumentare a circa 200-300 microgrammi durante la gravidanza. In generale, è utile la consulenza con un nutrizionista endocrinologo.
Lo iodio è così importante per le funzionalità della tiroide poiché quest’ultima lo “assorbe” grazie all’azione dell’ormone TSH e lo utilizza per produrre gli ormoni T3 e T4, formati rispettivamente da tre e quattro atomi di iodio, appunto.
Dei livelli sbilanciati di questo microelemento nel nostro organismo possono influenzare negativamente la funzionalità della tiroide, andando quindi a comprometterne il funzionamento.
Se desideri ricevere consigli su come gestire al meglio l'assunzione di iodio e la salute della tiroide, Serenis può darti una mano. Prenota ora colloquio gratuito, comodamente da casa tua.
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Le malattie della tiroide
La tiroide può, purtroppo, sviluppare diverse malattie e patologie, che ne causano dei malfunzionamenti. Essendo una ghiandola così importante per il nostro benessere, quando non funziona correttamente può compromettere diverse funzioni dell’organismo.
Le malattie tiroidee più comuni, che andremo a vedere nel dettaglio nei prossimi paragrafi, sono:
- La tiroidite;
- La tiroidite di Hashimoto;
- L’ipotiroidismo;
- L’ipertiroidismo;
- Il gozzo;
- I tumori della tiroide.
Vediamole più nel dettaglio nei prossimi paragrafi.

La tiroidite e la tiroidite di Hashimoto
La tiroidite è un’infiammazione della ghiandola tiroidea, che può causare un eccesso o una carenza nella corretta produzione ormonale. Può presentarsi in forma acuta o in forma cronica.
In quest’ultimo caso tende a compromettere l’attività tiroidea e a causare ipotiroidismo, ovvero una ridotta attività della ghiandola con conseguente diminuzione degli ormoni prodotti.
Il termine "tiroidite" raggruppa diverse tipologie di infiammazione, tra cui la tiroidite di Hashimoto, una delle forme più comuni.
Si tratta di una patologia di natura autoimmune: il sistema immunitario attacca erroneamente la tiroide, danneggiandola e compromettendone il corretto funzionamento.
Ipotiroidismo e ipertiroidismo
Sono disfunzioni della tiroide che causano uno squilibrio nella produzione degli ormoni tiroidei:
- L’ipotiroidismo si verifica quando la tiroide non produce ormoni a sufficienza.
Questa carenza rallenta soprattutto il metabolismo, causando sintomi che possono essere sia fisici che psicologici. Poiché la condizione si sviluppa spesso lentamente, è facile che i segnali iniziali passino inosservati. Le cause possono variare: la più comune è la già citata tiroidite di Hashimoto, ma altre possibili cause includono difetti congeniti, carenze nutrizionali o danni alla tiroide provocati da trattamenti medici, come la radioterapia. Chiunque può sviluppare ipotiroidismo, ma il disturbo tende ad essere più frequente nelle donne e, più in generale, nelle persone che hanno superato i 60 anni. - L’ipertiroidismo, al contrario, si verifica quando la tiroide produce una quantità eccessiva di ormoni. Può essere causata da varie condizioni, tra cui dieta sbilanciata ricca di iodio, malattie autoimmuni, presenza di noduli, tiroidite, abuso di farmaci tiroidei. Una delle cause principali è la cosiddetta malattia di Graves, autoimmune, in cui il sistema immunitario “stimola” la tiroide a produrre ormoni.
Il gozzo
Si tratta di un aumento di volume della ghiandola tiroidea, ed è solitamente causato da una carenza di iodio o da malattie autoimmuni, come le già citate tiroidite di Hashimoto o la malattia di Graves.
Può essere asintomatica, oppure causare difficoltà di deglutizione e/o di respirazione se l’alterazione nelle dimensioni è importante, e in diversi casi ipotiroidismo o ipertiroidismo. È facilmente diagnosticabile sia tramite palpazione, sia tramite ecografia.
Se il gozzo non causa sintomi né disagi, il trattamento si limita ad un controllo periodico tramite ecografia.
Il tumore alla tiroide
Si stima che il tumore alla tiroide sia il secondo tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni.
Viene distinto in diverse tipologie:
- Papillare, il più comune. Tende a crescere in maniera lenta e a diffondersi ai linfonodi del collo;
- Follicolare, più presente nei soggetti in età avanzata. Può diffondersi anche ad organi distanti, ad esempio i polmoni;
- Anaplastico, molto raro e più aggressivo;
- Midollare, ha origine nelle cellule C ed è associato a livelli elevati di calcitonina nel sangue.
Uno dei principali fattori di rischio è la carenza di iodio.
In generale, comunque, il tumore della tiroide nelle forme più comuni presenta un alto tasso di sopravvivenza: l’AIRC riporta che oltre il 90% dei pazienti che seguono le cure prescritte sia vivo a 10 anni o più dalla diagnosi.
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Come prevenire le malattie tiroidee?
Sebbene in alcuni casi i fattori di rischio siano la familiarità o la presenza di alcune malattie autoimmuni, è comunque possibile prevenire molte malattie della tiroide seguendo alcuni accorgimenti, in particolare una corretta alimentazione ed esami di controllo frequenti.
Esami di prevenzione e di controllo
È fondamentale sottoporsi ad esami di controllo periodici presso un endocrinologo, soprattutto in presenza di fattori di rischio importanti - ad esempio familiari stretti che soffrono di malattie tiroidee.
Generalmente gli esami di controllo della tiroide che vengono effettuati sono:
- il dosaggio ormonale, degli ormoni tiroidei T3, T4, TSH, che permettono di comprendere se ci sia ipotiroidismo o ipertiroidismo, come mostrato nell'infografica qui sotto;
- la verifica della presenza di eventuali anticorpi che possono “colpire” la tiroide;
- la quantità di calcitonina presente nell’organismo;
- l'osservazione e la palpazione, per verificare le dimensioni della ghiandola e la presenza di eventuali noduli o alterazioni.
L'esame dell'ormone tireostimolante o TSH è particolarmente utile nell'indagine sulle funzioni tiroidee: il suo compito è quello di stimolare la tiroide e quindi risulta essere il miglior indicatore della funzionalità tiroidea. Nello specifico il suo livello:
- è alto quando la tiroide è attiva in maniera insufficiente e ha bisogno di più stimolazione. Si parla di ipotiroidismo;
- è basso quando la tiroide è attiva in maniera eccessiva e ha bisogno di minore stimolazione. Si parla di ipertiroidismo.
Se questi esami e la palpazione restituiscono risultati preoccupanti, viene solitamente svolta anche un'ecografia per misurare le dimensioni della tiroide e verificare la natura delle eventuali masse avvertite durante la palpazione.
Alimentazione e salute della tiroide
Una corretta alimentazione è essenziale per la salute della tiroide e per prevenire alcune malattie.
In particolare è essenziale assumere le corrette quantità di iodio, fondamentale per una corretta produzione ormonale da parte della ghiandola (Shulhai et al., 2024).
Il suo fabbisogno raccomandato si attesta sui 150 microgrammi giornalieri, che tendono ad aumentare considerevolmente (circa il doppio o poco meno) durante la gravidanza e l’allattamento.
Quando si parla di alimentazione e tiroide, spesso si fa riferimento anche all'effetto della soia sulla tiroide: molti ritengono che la soia possa avere un effetto inibitorio sulla produzione di ormoni tiroidei, ma studi scientifici confermano soltanto la possibile interazione farmacologica tra soia ed Eutirox.
L'alimentazione gioca un ruolo fondamentale non solo nella prevenzione ma anche nella gestione delle malattie che interessano la tiroide. Se soffri di una di queste patologie, puoi rivolgerti ad un nutrizionista che ti aiuterà a costruire abitudini alimentari sostenibili per prenderti cura della tua tiroide.
Se vuoi parlare con un nutrizionista online, puoi farlo con Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online e puoi provare il nostro servizio grazie al primo colloquio gratuito con uno dei nostri nutrizionisti.
Fonti:
- Tumore alla tiroide: Sintomi, prevenzione, cause, diagnosi | AIRC. (n.d.).
- Shulhai, A., Rotondo, R., Petraroli, M., Patianna, V., Predieri, B., Iughetti, L., Esposito, S., & Street, M. E. (2024). The role of nutrition on thyroid function. Nutrients, 16(15), 2496.
- Williams, G. R., & Bassett, J. H. D. (2017). Thyroid diseases and bone health. Journal of Endocrinological Investigation, 41(1), 99–109.
- Fröhlich, E., & Wahl, R. (2019). Microbiota and thyroid interaction in health and disease. Trends in Endocrinology and Metabolism, 30(8), 479–490.
- Boucai, L. (2024, February 9). Panoramica sulla funzione tiroidea. Manuali MSD Edizione Professionisti.
- EpiCentro, & EpiCentro. (n.d.). Tiroide - Istituto Superiore di Sanità. EpiCentro. https://www.epicentro.iss.it/tiroide/