L’endocrinologo è un medico che si occupa di diagnosticare e trattare le patologie delle ghiandole endocrine e i disturbi ormonali.
Chi è e cosa fa l’endocrinologo
L’endocrinologo è un medico specialista, che si occupa in particolare delle malattie che interessano il sistema endocrino.
Quest’ultimo, le cui caratteristiche principali approfondiremo nel paragrafo seguente, è composto da una serie di ghiandole che rilasciano gli ormoni essenziali per la buona riuscita di tutta una serie di funzioni vitali, tra cui la crescita e lo sviluppo, il metabolismo, la regolazione dell’umore e così via.
Se il sistema endocrino non funziona correttamente, viene potenzialmente compromessa la funzionalità di uno o più organi, causando malattie più o meno gravi o più o meno invalidanti.
Cos’è il sistema endocrino
Il sistema endocrino è composto dalle varie ghiandole, all’interno del corpo umano, che producono e rilasciano ormoni all’interno del sangue. La circolazione sanguigna li trasporta poi all’interno degli organi e dei tessuti.
Le ghiandole endocrine si dividono in due gruppi:
Le ghiandole endocrine maggiori, che svolgono dei ruoli cruciali nel mantenere l’omeostasi dell’organismo. L’omeostasi è la capacità di un organismo di mantenere “stabile” il proprio equilibrio interno, tramite la preservazione di tutti i sistemi del corpo e anche, eventualmente, in risposta a stimoli esterni.
Le ghiandole endocrine maggiori includono:
- L’ipotalamo;
- L’ipofisi;
- La tiroide;
- Le paratoroidi;
- Il pancreas;
- Le gonadi;
- Le ghiandole surrenali.
Le ghiandole endocrine minori, invece, svolgono delle funzioni più specifiche e contribuiscono in maniera cruciale al funzionamento dell’organismo stesso. Tra le ghiandole endocrine minori ricordiamo:
- Il tessuto adiposo;
- Il cuore;
- L’intestino;
- Lo stomaco;
- L’intestino.
Cosa sono e a cosa servono gli ormoni?
Gli ormoni sono delle molecole prodotte dalle ghiandole endocrine, e poi rilasciate nel sangue. Tramite il flusso sanguigno, vanno poi a raggiungere i vari organi e tessuti. Si tratta di molecole, per così dire, “messaggere”: infatti, coordinano e regolano alcuni processi fondamentali per il benessere dell’organismo.
Gli ormoni si occupano di regolare diverse funzioni importanti, tra le quali:
- Il metabolismo, soprattutto tramite gli ormoni tiroidei, prodotti appunto dalla tiroide, e tramite l’insulina, prodotta dal pancreas. Se gli ormoni prodotti dalla tiroide o l’insulina non funzionano in maniera corretta, o non vengono prodotti in quantità adeguate, possono insorgere malattie come il diabete;
- La regolazione del ciclo sonno-veglia, tramite la melatonina, un ormone prodotto dalla ghiandola pineale e che ci fa “sentire” o meno il sonno;
- La crescita e lo sviluppo, tramite l’ormone della crescita e gli ormoni sessuali;
- La funzionalità riproduttiva, tramite, appunto, gli ormoni sessuali prodotti dalle gonadi. Questi ultimi controllano il ciclo mestruale, la produzione di spermatozoi e la gravidanza;
- La regolazione dell’umore, tramite il cortisolo, la serotonina e la dopamina.

Come diventare endocrinologo
Prima di capire cosa fa l’endocrinologo, qual è il percorso che occorre seguire, in Italia, per diventare e operare come endocrinologo?
In primis, occorre laurearsi in Medicina e Chirurgia. L’endocrinologo è infatti un medico a tutti gli effetti, e può dunque diagnosticare malattie e prescrivere farmaci.
In seguito, occorre superare l’apposito esame di ammissione per iscriversi alle Scuole di Specializzazione in Medicina (SSM) e, nello specifico, per iscriversi ad una Scuola di Specializzazione in Endocrinologia. Il percorso dura quattro anni, durante i quali il medico si specializza, appunto, in tutto ciò che riguarda il sistema endocrino e il funzionamento ormonale.
Terminati i quattro anni è poi possibile specializzarsi ulteriormente in un ambito specifico, ad esempio in endocrinologia pediatrica (tutto ciò che riguarda lo sviluppo di bambini e adolescenti), diabetologia (che si focalizza, appunto, sulla diagnosi, la prevenzione e il trattamento del diabete) e così via.
Quanto tempo occorre per diventare endocrinologo, dunque? Bisogna tenere presente che il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ha una durata di sei anni, cui poi seguono i quattro anni per la specializzazione. Per diventare endocrinologo occorrono, dunque, almeno dieci anni di studio.
Cosa cura l’endocrinologo
Arrivati a questo punto è naturale chiedersi cosa curi esattamente l’endocrinologo.
Come abbiamo visto, è specializzato nel diagnosticare e curare tutte le malattie legate al sistema endocrino. Può, dunque, trattare gli squilibri ormonali, le malattie della tiroide, i disturbi del metabolismo, l’infertilità e così via.
Che patologie cura l’endocrinologo
Ma, in particolare, quali patologie cura l’endocrinologo? Tra le più comuni, ricordiamo:
- Il diabete. Si tratta di una delle malattie più comuni per cui ci si rivolge ad un endocrinologo. Si tratta di un disturbo cronico, causato da mancanza o inefficacia dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas che si occupa di “immagazzinare” gli zuccheri all’interno delle cellule, dove poi verranno utilizzati per produrre energia. Il diabete, e in particolare il diabete di tipo I, è una malattia cronica che non ha una cura, ma che va tenuta sotto controllo per tutta la vita, tramite delle terapie apposite;
- L’infertilità. La fertilità dipende dalla corretta produzione di specifici ormoni, e uno squilibrio – sia in eccesso che in difetto – può rendere difficile il concepimento;
- Problematiche legate alla pubertà – precoce o ritardata, per via di uno squilibrio nella produzione di ormoni sessuali;
- Tumori delle ghiandole endocrine;
- L’osteoporosi, una patologia spesso legata a squilibri ormonali, che causa una forte riduzione della densità ossea e un forte aumento della fragilità scheletrica.
L’endocrinologo può poi essere d’aiuto con alcuni sintomi del ciclo mestruale o della menopausa, qualora questi ultimi risultino particolarmente intensi.
Quando rivolgersi ad un endocrinologo
È importante rivolgersi a un endocrinologo quando si sospettano squilibri ormonali o la presenza di patologie legate al sistema endocrino. Spesso, altri specialisti come il medico di base, il nutrizionista o il ginecologo possono consigliare una visita endocrinologica, soprattutto quando i sintomi manifestati dal paziente fanno pensare a un possibile problema endocrino.
Questi professionisti, infatti, sanno riconoscere tutti i segnali e i sintomi che potrebbero indicare la necessità di un approfondimento mirato.
Solitamente il primo campanello d’allarme sono eventuali anomalie, a livello ormonale, rilevate tramite le analisi del sangue. In alternativa, la comparsa di alcuni disturbi o sintomi, che tuttavia possono essere comuni a diverse altre malattie, tra i quali:
- Stanchezza prolungata, apparentemente ingiustificata;
- Variazioni anche importanti nel peso, senza motivo apparente;
- Alterazioni del battito cardiaco;
- Disturbi nella crescita e/o nella pubertà;
- Problemi a concepire;
- Fragilità ossea;
- Ciclo mestruale particolarmente doloroso e/o con sintomatologia particolarmente marcata;
- Irsutismo nelle donne.
Altrettanto, chi sa di avere una malattia endocrina deve solitamente sottoporsi a delle visite periodiche, in modo da valutare l’efficacia dei trattamenti o la necessità di eventuali modifiche. Vi sono patologie croniche, come il diabete, che occorre tenere “sotto controllo” per tutta la vita. Tuttavia, seguendo le indicazioni del proprio professionista di riferimento, la maggior parte dei pazienti riesce comunque a mantenere un’ottima qualità di vita.
Fonti:
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.