Peperoncino: benefici e controindicazioni
In questo articolo vediamo cos'è il peperoncino e le proprietà di questa spezia ma anche in quali condizioni è consigliato evitare di consumarla.

Il peperoncino è il frutto di piante del genere Capsicum, noto per la sua piccantezza dovuta alla presenza di una sostanza chiamata capsaicina.
Alcuni studi suggeriscono che possa favorire il metabolismo e avere proprietà antinfiammatorie; tuttavia, un consumo eccessivo può irritare lo stomaco e peggiorare disturbi come gastrite, reflusso e colon irritabile.
Cos'è il peperoncino?
Il peperoncino è il frutto di alcune piante del genere Capsicum, appartenenti alla famiglia delle Solanacee, come i peperoni, le patate e le melanzane. Si tratta di un alimento conosciuto (e amato) per via della sua piccantezza. Quest’ultima è dovuta alla presenza della capsaicina, una sostanza chimica che stimola i recettori del dolore dei tessuti con cui entra a contatto.
Il peperoncino è utilizzato praticamente in tutte le cucine del mondo, sia fresco sia essiccato, sotto forma di spezia.
In Messico e Centro America è ingrediente chiave di salse come il chili e il mole, mentre in India è impiegato in particolare per preparare il curry e altri piatti speziati, spesso in combinazione con altri ingredienti come la curcuma, lo zenzero e il pepe.
Anche in Italia lo usiamo moltissimo, sia come condimento per la pasta e per la pizza - basti pensare alla pizza diavola e alla pasta all’arrabbiata -, sia in alimenti regionali come la 'nduja calabrese.
Le varietà di peperoncini
Esistono diverse varietà di peperoncini, che si differenziano per forma, colore, dimensioni, aroma e grado di piccantezza.
Tra i più celebri possiamo ricordare.
- Habanero. Si tratta di uno dei peperoncini più piccanti al mondo, assieme al Carolina reaper;
- Bishop crown, così chiamato per la sua forma particolare, che ricorda vagamente il copricapo di un vescovo;
- Cayenna, disponibile in varietà lunghe o corte;
- Tabasco, famoso poiché ingrediente di base per la salsa piccante omonima;
- Jalapeño, moderatamente piccante.
Come si determina la loro piccantezza?
La piccantezza del peperoncino è dovuta dalla quantità di capsaicina presente nel frutto, e viene misurata tramite la cosiddetta scala di Scoville, che quantifica la sensazione di bruciore percepita.
Il peperoncino più piccante al mondo è la varietà Pepper X, che ha un punteggio di circa 2.600.000 sulla scala di Scoville.
Valori nutrizionali del peperoncino
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di peperoncino fresco sono pari a:
Nutriente | Quantità |
Calorie | 40 kcal |
Acqua | 88 g |
Proteine | 1,87 g |
Lipidi | 0,44 g |
Carboidrati | 8,8 g |
Fibre | 1,5 g |
Zuccheri | 5,3 g |
Vitamina A | 952 UI |
Vitamina C | 143,7 mg |
Vitamina E | 0,69 mg |
Vitamina B6 | 0,51 mg |
Niacina (B3) | 1,24 mg |
Folati (B9) | 23 µg |
Vitamina K | 14,0 µg |
Potassio | 322 mg |
Fosforo | 43 mg |
Magnesio | 23 mg |
Calcio | 14 mg |
Ferro | 1,03 mg |
Zinco | 0,26 mg |
I benefici del peperoncino
Il peperoncino può apportare tutta una serie di potenziali benefici per la salute, grazie alla sua composizione. In particolare:
- Può migliorare la digestione, in quanto il suo consumo stimolerebbe la produzione di succhi gastrici;
- È ricco di antiossidanti, come del resto altre spezie, ad esempio la cannella e i chiodi di garofano.
Vale inoltre la pena mettere in evidenza che la capsaicina avrebbe degli effetti anestetici, e viene utilizzata all’interno di creme e pomate per il trattamento del dolore.
La capsaicina ha anche un effetto termogenico, che potrebbe potenzialmente aumentare leggermente la spesa energetica, favorendo il metabolismo dei grassi (LE). Tuttavia, sebbene ci siano diversi studi in corso a riguardo, non esistono prove definitive che il peperoncino aiuti effettivamente a dimagrire.
Come sempre, occorre ricordare che non esistono alimenti miracolosi, e che i potenziali benefici di questi ultimi si raggiungono non tanto con il consumo di un singolo alimento, quanto con il loro inserimento all’interno di una dieta bilanciata. In questo, Serenis può essere di supporto grazie al suo servizio di consulenza nutrizionale.
Può avere effetti sessuali?
Esiste la credenza popolare che il peperoncino abbia effetti afrodisiaci.
Questo deriva dal fatto che la presenza di capsaicina stimolerebbe la circolazione sanguigna e aumenterebbe la temperatura corporea.
Tuttavia, ad oggi non esistono prove scientifiche definitive che ne confermino l'efficacia come stimolante sessuale.
Il peperoncino alza la pressione?
No, il peperoncino non contribuisce ad alzare la pressione sanguigna in modo significativo.
Anzi, alcuni studi suggeriscono l’esatto contrario, ovvero che il consumo regolare di capsaicina possa favorire la vasodilatazione e ridurre il rischio di ipertensione. Anche in questo caso, tuttavia, sono necessarie conferme definitive.
I rischi e le controindicazioni
Il consumo, soprattutto se particolarmente elevato, di peperoncino, può comunque avere alcuni rischi e controindicazioni.
In particolare, può causare il peggioramento dei sintomi di alcune patologie o disturbi, come:
- Il dolore dovuto ad emorroidi e ragadi anali;
- La sintomatologia dell’ulcera gastrica e duodenale;
- La sintomatologia, in generale, delle patologie infiammatorie intestinali.
Chi non dovrebbe mangiare piccante?
Il consumo di peperoncino è tendenzialmente sconsigliato per chi soffre di:
- Gastrite e reflusso gastroesofageo;
- Ulcera gastrica e duodenale;
- Colon irritabile, emorroidi e ragadi anali;
- Problemi o patologie renali, a causa dell'alto contenuto di potassio.
Questa spezia può anche interagire con alcuni farmaci, in particolare anticoagulanti e antiaggreganti;
Si può consumare il peperoncino in gravidanza?
Sì, in gravidanza si può consumare del peperoncino in quantità normali, senza che ciò causi particolari controindicazioni o vada a danneggiare in alcun modo il feto. Nonostante la credenza popolare, non favorisce le contrazioni uterine.
Tuttavia, come accennato consumarlo potrebbe peggiorare i sintomi di alcune condizioni preesistenti, come bruciori di stomaco, oppure la dolorosità delle emorroidi e delle ragadi
Il peperoncino fa male al fegato?
No, attualmente non ci sono prove scientifiche secondo cui il peperoncino possa causare danni al fegato in persone sane.
Tuttavia, un consumo eccessivo e prolungato potrebbe effettivamente avere degli effetti negativi e peggiorare la sintomatologia, specialmente in coloro che soffrono di patologie epatiche preesistenti. In questi casi, è meglio consultare il proprio nutrizionista o il proprio medico di riferimento.
Come alleviare il bruciore da peperoncino?
Se si esagera con il piccante, contrariamente a quanto si possa pensare l'acqua non è efficace per attenuare la sensazione di bruciore. Questo perché la capsaicina è liposolubile, dunque rimedi potenzialmente più utili includono:
- Bere del latte o mangiare un poco di yogurt;
- Mangiare pane o riso, che “assorbono” parte della sostanza piccante e aiutano a sentire meno la sensazione di bruciore.
Se si sta preparando una pietanza con del peperoncino e si desidera “addolcirne” un po’ la piccantezza è possibile utilizzare olio o burro.