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Curry: cos’è e dove si usa

Il curry è una miscela di spezie originaria dell’India, particolarmente apprezzata per insaporire le carni bianche. Ad oggi viene utilizzata in tutto il mondo.

Il curry è una miscela di spezie originaria dell’India, particolarmente apprezzata per insaporire le carni bianche. Ad oggi viene utilizzata in tutto il mondo.

Cos’è il curry?

Il curry, contrariamente a quanto si pensa, non è una singola spezia ma una miscela di spezie. Si stima sia originaria dell’India, ed è usata in particolare nella cucina asiatica, per insaporire e “colorare” i piatti.

Il termine “curry” viene colloquialmente utilizzato non solo per indicare la miscela di spezie, ma anche per riferirsi ai piatti preparati con essa.

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Quali sono gli ingredienti del curry?

Gli ingredienti del curry indiano possono variare anche in maniera consistente, a seconda della zona d’uso – nonché delle preferenze personali, qualora venga preparato in casa.

Tuttavia, gli ingredienti principali comprendono:

  • Le foglie di curry, che danno il nome all’intera miscela;
  • La curcuma, che di solito costituisce il suo ingrediente principale;
  • La cannella;
  • Lo zenzero;
  • Il pepe nero;
  • La noce moscata;
  • I semi di senape;
  • I semi di cumino;
  • In alcune preparazioni, i chiodi di garofano.

Nelle preparazioni tradizionali questa miscela viene poi mescolata al latte di cocco o a dei brodi per creare delle salse con cui insaporire i vari piatti.

Dove si usa il curry?

Il curry viene utilizzato principalmente per insaporire piatti di carne, e in particolare con la carne bianca. Quest’ultima ha infatti un sapore tendenzialmente delicato, che ben si sposa con quello più forte del mix di spezie. 

Tuttavia viene spesso utilizzato anche nelle preparazioni a base di pesce, in particolare il pesce azzurro, dal sapore delicato, e con la verdura.

Meno comunemente viene utilizzato all’interno dei dolci, in particolare dei prodotti da forno come i biscotti, e per aromatizzare le tisane.

Le proprietà del curry

Il curry possiede delle proprietà potenzialmente benefiche, e in particolare:

  • È ricco di antiossidanti;
  • Si ipotizza possa aiutare ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue(Kwon, 2016);
  • Si ipotizza possa avere proprietà antibatteriche e antifungine (Liu et al., 2017).

I valori nutrizionali

Il curry è una miscela di spezie, dunque i valori nutrizionali possono variare. Tuttavia, in media, per 100 grammi di curry sono suddivisi come segue.

ComponenteQuantità per 100g
Calorie325 kcal
Acqua9 g
Proteine14 g
Lipidi14 g
Carboidrati55 g
Fibre53 g
Zuccheri2 g
Calcio525 mg
Ferro19 mg
Magnesio255 mg
Fosforo367 mg
Potassio1170 mg
Sodio52 mg
Zinco4,7 mg
Vitamina C0,7 mg
Tiamina (Vitamina B1)0,17 mg
Riboflavina (Vitamina B2)0,20 mg
Niacina (Vitamina B3)3,2 mg
Vitamina B60,1 mg
Acido Folico (Vitamina B9)56 µg
Vitamina A1 µg
Vitamina E25 mg
Vitamina K99,8 µg

I potenziali benefici

Il curry contiene curcumina, che viene considerata un antinfiammatorio e si ipotizza possa avere, se consumata adeguatamente e all’interno di uno stile di vita sano, effetti benefici sulla longevità.

Inoltre:

  • Viene considerato un digestivo, in quanto favorirebbe l’attività dell’apparato gastrointestinale;
  • Stimolerebbe la circolazione sanguigna grazie alle proprietà vasodilatatorie;
  • Avrebbe degli effetti positivi sul gonfiore addominale.

Vale comunque la pena ricordare che non esistono spezie o alimenti “miracolosi” o benefici di per sé. La (potenziale) efficacia dipende sostanzialmente dal modo in cui viene consumato all’interno di un regime alimentare complessivo. È sempre consigliabile adottare un approccio olistico alla salute, che include un’alimentazione variegata e adatta alle proprie esigenze, esercizio fisico regolare e un adeguato riposo.

Integrare il curry in questo contesto può essere – lo ripetiamo: potenzialmente – un valido supporto per la salute, ma non deve essere visto come una soluzione “unica”, né tantomeno come un medicinale.

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Le controindicazioni

Il curry, se consumato in quantità elevate, può causare sintomi gastrointestinali e in particolare irritazione o bruciore di stomaco.

Inoltre, viene consigliato di evitare o di limitare il consumo di questa miscela di spezie qualora si soffra di:

  • Reflusso gastroesofageo;
  • Gastrite;
  • Disturbi gastro-intestinali;
  • Patologie del tratto urinario;
  • Sindrome del colon irritabile.

In quanto un consumo eccessivo potrebbe peggiorarne i sintomi.

Fonti:

  • Ng, T. P., Shwe Zin Nyunt, Gao, Q., Xinyi Gwee, Qian, D., & Yap, K. B. (2023). Curcumin-rich curry consumption and life expectancy: Singapore longitudinal ageing study. GeroScience, 46(1), 969–980. https://doi.org/10.1007/s11357-023-00842-1
  • Kwon, Y. (2016). Association of curry consumption with blood lipids and glucose levels. Nutrition Research and Practice, 10(2), 212–212. https://doi.org/10.4162/nrp.2016.10.2.212
  • Liu, Q., Meng, X., Li, Y., Zhao, C.-N., Tang, G.-Y., & Li, H.-B. (2017). Antibacterial and Antifungal Activities of Spices. International Journal of Molecular Sciences, 18(6), 1283–1283. https://doi.org/10.3390/ijms18061283