Integratori per dimagrire: rischi e controindicazioni
Gli integratori per dimagrire vengono spesso presentati come pillole o polverine magiche per dimagrire velocemente e senza sforzo. La realtà è purtroppo ben diversa, e queste sostanze possono causare rischi non indifferenti per la propria salute, fisica e mentale.

Nel vasto panorama delle soluzioni per la gestione del peso, gli integratori alimentari per dimagrire occupano uno spazio sempre più rilevante, suscitando interesse e interrogativi.
Cosa sono gli integratori per dimagrire?
Gli integratori per dimagrire sono dei supplementi alimentari che promettono di aiutare nella perdita del peso.
Vengono spesso visti (e talvolta venduti), purtroppo, come dei prodotti “miracolosi” che possono aiutare, appunto, chi li utilizza a dimagrire velocemente senza particolari sforzi. La realtà è decisamente più complessa.
L’utilizzo di integratori alimentari per la perdita di peso senza essere inseriti in un contesto di dieta ipocalorica bilanciata e modifiche dello stile di vita può essere inefficace e potenzialmente dannoso — ad esempio con perdita di massa magra.” Utilizzare questi supplementi nutrizionali come unico metodo per dimagrire può produrre effetti unicamente temporanei, e una perdita di peso spesso dovuta alla perdita di liquidi invece che di grasso.
Tipologie di integratori per dimagrire: meccanismo d'azione
Anche se Spesso vengono chiamati “integratori brucia grassi”, gli integratori per la perdita di peso spesso attribuiscono meccanismi d’azione quali il ridotto assorbimento, la riduzione dell’appetito, il drenaggio dei liquidi o l’aumento della spesa enegetica; tuttavia, nessun integratore può genuinamente “bruciare” il grasso corporeo in modo autonomo e significativo
I principali meccanismi con cui agiscono gli integratori per la perdita di peso sono la diminuzione dell'assorbimento dei nutrienti, la riduzione dell'appetito, il drenaggio dei liquidi e la stimolazione del metabolismo. Vediamoli più nel dettaglio.
- Diminuzione nell’assorbimento dei nutrienti.
Alcuni integratori vanno a limitare l’assorbimento, da parte dell’intestino, di alcuni nutrienti. In particolare, limitano l’assorbimento di grassi e carboidrati. La loro efficacia a lungo termine, specialmente nei soggetti con obesità, rimane poco supportata da dati robusti
- Riduzione dell’appetito.
Alcuni integratori naturali favoriscono il senso di sazietà, portando quindi a mangiare di meno, consumando meno calorie. Occorre però tenere presente che mangiare meno non è sinonimo di mangiare sano;
- Drenaggio dei liquidi.
Questi integratori favoriscono la diuresi o il drenaggio dei liquidi; possono essere utili in caso di ritenzione idrica, ma la diminuzione del peso osservata può riflettere prevalentemente perdita di acqua e non necessariamente riduzione della massa grassa
- Stimolazione del metabolismo.
Alcuni supplementi alimentari, contenenti ad esempio caffeina, promettono di aumentare la spesa energetica dell’organismo, e dunque di consentire un consumo di calorie maggiore, anche a riposo. Diversi studi hanno tuttavia rilevato una loro efficacia estremamente limitata in relazione ad una perdita di peso e ai benefici che promettono (Clark & Welch, 2021).

Ingredienti comuni degli integratori per dimagrire
Tra gli ingredienti frequentemente presenti negli integratori per la perdita di peso vi sono fibre solubili (quali glucomannano, psillio), derivati della caffeina (caffeina, guaranà), estratti di tè verde, carnitina, estratti vegetali con effetto drenante. . In particolare:
- le fibre solubili aumentano il senso di sazietà e possono ridurre l'assorbimento di grassi e zuccheri. Sono fibre solubili il glucomannano e lo psillio;
- La caffeina e l’estratto di tè verde possono contribuire a un modesto aumento della spesa energetica a riposo, attraverso stimolazione del sistema nervoso simpatico e termogenesi. Tuttavia, l’impatto sulla perdita di peso è limitato e variabile tra individui Anche il guaranà, che contiene caffeina, può sortire lo stesso effetto;
- la L-carnitina è un’aminoacido-derivato coinvolto nel trasporto degli acidi grassi nei mitocondri che facilita il metabolismo dei grassi durante l’attività fisica. Tuttavia, le evidenze circa il suo effetto sulla perdita di peso negli individui con sovrappeso/obesità sono limitate e contrastanti;
- tarassaco e centella asiatica sono ingredienti drenanti che possono favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso e quindi la riduzione della ritenzione idrica;
- carbone vegetale, finocchio o cumino vengono usati per ridurre il gonfiore addominale e migliorare la regolarità intestinale.
- garcinia cambogia è un estratto vegetale contenente acido idrossicitrico (HCA), che si ritiene possa inibire la sintesi degli acidi grassi e ridurre l'appetito. Tuttavia, studi clinici randomizzati mostrano risultati contrastanti e clinicamente modesti, con una perdita media di peso inferiore a 1 kg rispetto al placebo, senza significatività a lungo termine.
- cromo picolinato è un oligoelemento implicato nella regolazione della glicemia e del metabolismo insulinico. È stato proposto per ridurre il desiderio di carboidrati e modulare il peso corporeo. Tuttavia, le meta-analisi più recenti indicano una perdita di peso molto limitata (circa 0,5 kg) e una qualità delle prove generalmente bassa.
- chitosano, derivato dalla chitina (guscio di crostacei), agirebbe legando i grassi a livello intestinale per limitarne l’assorbimento. Nonostante la popolarità nei prodotti dimagranti, gli studi disponibili non dimostrano una riduzione clinicamente rilevante del peso, e l’efficacia resta controversa. Inoltre, in soggetti allergici ai crostacei può indurre reazioni avverse.

Quando possono essere utili gli integratori per dimagrire?
L’uso di integratori per dimagrire non va tuttavia demonizzato del tutto. In alcune specifiche situazioni possono infatti essere utili, e rappresentare un aiuto in un percorso di dimagrimento.
Quest’ultimo tuttavia non può e non deve essere limitato all’assunzione di “integratori magici” che promettono grandi risultati senza sforzo- come spesso accade, ad esempio, per l’uso della berberina per dimagrire.
Deve essere invece parte di un percorso strutturato, fatto di abitudini sane e dieta bilanciata costruita da un professionista su esigenze e obiettivi individuali.
Possono essere, comunque, utili per controllare in parte il senso di fame, oppure qualora si soffra di ritenzione idrica.
Non va inoltre trascurato l’impatto psicologico: sapere di stare, in aggiunta al percorso nutrizionale, assumendo degli integratori specifici può aiutare ad avere maggiore fiducia nella buona riuscita del percorso stesso.
Questo può essere vero soprattutto dopo i 50 anni o durante la menopausa, quando in aggiunta alle difficoltà fisiologiche nel perdere peso si aggiunge un peso psicologico, che talvolta può essere particolarmente gravoso.
Tutto questo purché gli integratori vengano assunti con la guida di un professionista della nutrizione, che possa indicare i prodotti migliori e, soprattutto, la corretta alimentazione e le buone abitudini da adottare per perdere peso.
Quali sono i migliori integratori per dimagrire?
In sintesi, non esistono integratori “migliori” per la perdita di peso rapida; al massimo possono essere utili in contesti specifici (es. sazietà, ritenzione idrica) e con evidenza limitata.
Vediamo dunque alcuni di quelli presenti in commercio.
| Nome del prodotto | Informazioni |
|---|---|
| Hello Fat (La.Ga Pharma) | Integratore che promette di bruciare i grassi, aiutare a ridurre la fame nervosa e stimolare il metabolismo. Contiene arancio amaro, spirulina, tirosina, piperina, cromo picolinato, caffè verde. |
| Revodren (RevoNutri) | Integratore drenante e anticellulite con ingredienti come bromelina, tarassaco, ortosifon, tè verde, centella asiatica, utile per supportare il drenaggio dei liquidi e la microcircolazione. |
| Fast Burn (Jeuks) | Integratore che promette di favorire la riduzione del grasso addominale, stimolare il metabolismo e ridurre l'appetito, utile anche come preworkout. Formula con 120 pillole per risultati rapidi. |
| ZeroFat (Natugea) | Prodotto che promette di favorire il metabolismo dei grassi e drenare i liquidi in eccesso. Contiene caffeina, carnitina, aceto di mele, zenzero, cola di noce, lampone, guaranà per energia e sazietà. |
| Perdita di Peso (Equilibra) | Integratore con fibra di konjac e alga fucus per supportare la perdita di peso. Il glucomannano contribuisce alla sazietà, mentre il fucus favorisce il metabolismo e la funzione tiroidea. |
| DrenaFit (Agocap) | Drenante e integratore che promette di supportare la riduzione del grasso corporeo. Contiene bromelina, ananas, garcinia cambogia, finocchio, carciofo, l-carnitina, centella asiatica, tarassaco. |
| Liposuril Gocce | Liposuril gocce è un integratore alimentare a base di estratti vegetali. Viene utilizzato soprattutto in associazione a diete e altri trattamenti alimentari indicati per la perdita di peso. |
Rischi e controindicazioni degli integratori per dimagrire
Gli integratori per la perdita di peso possono essere generalmente tollerati alle dosi indicate, ma vi sono segnalazioni di effetti avversi gravi, soprattutto in prodotti mal etichettati, con sovradosaggi o interazioni farmacologiche.
I potenziali effetti collaterali e i rischi associati agli integratori per la perdita di peso sono:
- interazioni con alcuni farmaci, motivo per cui è fondamentale consultare il proprio medico prima di procedere all’assunzione;
- tachicardia o aumento della pressione sanguigna, soprattutto per quanto riguarda i supplementi contenenti caffeina o teina, e se assunti in grandi quantità;
- tossicità e nausea, vomito, diarrea, malessere generale o altri effetti indesiderati causati dal sovradosaggio, soprattutto se prolungato;
In presenza di condizioni specifiche (gravidanza, allattamento, insufficienza renale, ipertensione, patologie cardiovascolari) è fortemente sconsigliato l’uso di questi integratori senza supervisione medica
Dobbiamo, infine, ricordare ancora una volta che gli studi hanno dimostrato un’efficacia estremamente limitata degli integratori per dimagrire, se non assunti congiuntamente ad uno stile di vita sano e ad una dieta ipocalorica sana ed adeguata.

Interazioni farmacologiche degli integratori per dimagrire
Come accennato sopra, alcuni integratori potrebbe interagire con l'assunzione di alcuni farmaci, motivo per cui è sempre bene consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi integratore.
Tra le interazioni farmacologiche più comuni ci sono quelle con:
- farmaci anticoagulanti - soprattutto per gli integratori a base di vitamina K, che possono aumentare il rischio di sanguinamento;
- farmaci per il diabete - gli integratori che contengono fibre o cromo possono infatti influenzare i livelli di zucchero nel sangue;
- farmaci per la tiroide - gli integratori contenenti iodio possono avere un impatto sulla funzione tiroidea;
- farmaci antidepressivi - alcuni integratori possono alterare l'efficacia dei farmaci antidepressivi;
- farmaci per il cuore - soprattutto gli integratori che contengono caffeina possono alterare la pressione sanguigna o causare altri problemi cardiovascolari.
Chi non dovrebbe assumere integratori per dimagrire?
Detto questo, chi non dovrebbe assumere gli integratori per dimagrire?
In primo luogo, gli integratori non devono essere visti come unica o principale strategia in assenza di adeguato stile di vita e alimentazione: la sola assunzione non garantisce risultati a lungo termine e può favorire l’effetto yo-yo in cui si perde e aumenta di peso.
Inoltre, non dovrebbero assumere questi supplementi:
- Le donne durante la gravidanza e l’allattamento;
- Le persone con disturbi del comportamento alimentare, o con una storia passata di disturbi del comportamento alimentare. In questi casi è più che mai necessario l’intervento di un professionista della nutrizione, spesso con il supporto di un professionista della salute mentale;
- Persone che soffrono di problemi renali o cardiovascolari;
- Chi, per motivi di salute, assume farmaci regolarmente. Anche in questi casi occorre consultare il proprio medico per assicurarsi che gli integratori non vadano ad interagire negativamente con i farmaci.
Normativa in Italia per gli integratori per dimagrire
Il Ministero della Salute chiarisce che gli integratori alimentari proposti come coadiuvanti di diete per il controllo o la riduzione del peso possono essere commercializzati solo se la loro composizione supporta claim sulla salute autorizzati ai sensi del Regolamento (CE) 1924/2006.
Sottolinea anche che i consumatori interessati a prodotti "dimagranti" sono particolarmente suscettibili a informazioni fuorvianti, data la loro sensibilità a messaggi che promettono risultati facili. Perciò, è fondamentale che la comunicazione non enfatizzi indebitamente il ruolo degli integratori, limitandolo ai benefici specificamente autorizzati.
Si sottolinea inoltre che non si devono indurre i consumatori a credere che l'uso di prodotti volti a favorire il transito intestinale, la diuresi o il drenaggio dei liquidi corporei in eccesso porti a una reale riduzione del grasso corporeo.
Afferma inoltre che "occorre riportare in etichetta, tra l’altro, una dicitura relativa all'importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Ove si proponesse l’uso di un integratore alimentare nel contesto di una dieta volta alla riduzione del peso, si invita a riportare in etichetta e nella pubblicità, alla luce di quanto rappresentato, anche informazioni sull’esigenza che la dieta ipocalorica sia nutrizionalmente adeguata e che comunque, se viene seguita per periodi prolungati, è bene sentire il parere del medico.
Infine, la comunicazione e l’etichettatura non devono suggerire l’impiego in presenza di obesità conclamata né attribuire all’integratore un ruolo terapeutico dell’obesità senza autorizzazione
Quindi, come scegliere integratori per la perdita di peso sicuri ed efficaci? È buona cosa consultare il sito del Ministero della Salute o un professionista sanitario e verificare che il prodotto sia legalmente commercializzato in Italia e privi di sostanze vietate.
Confronto tra i principali integratori per dimagrire
| Principio attivo | Meccanismo d’azione | Posologia tipica | Benefici attesi | Evidenza scientifica | Effetti collaterali |
|---|---|---|---|---|---|
| Glucomannano | Fibra solubile: aumenta sazietà, rallenta assorbimento glucidi | 1 g, 3x/die prima dei pasti con molta acqua | Riduzione dell’appetito, supporto a dieta ipocalorica | Moderata; approvato da EFSA come coadiuvante in dieta ipocalorica | Gonfiore, flatulenza, rischio ostruzione esofagea se non assunto con liquidi |
| Tè verde (EGCG) | Aumenta termogenesi e spesa energetica | 250–500 mg EGCG/die | Aumento modesto della spesa calorica, lieve effetto sul peso | Debole; effetto clinico marginale | Nausea, epatotossicità (concentrati), insonnia |
| Caffeina | Stimola sistema simpatico e termogenesi | 100–400 mg/die | Lieve aumento metabolismo basale, energia | Debole; alta variabilità individuale | Tachicardia, ansia, insonnia, dipendenza |
| Garcinia cambogia | Inibizione ATP-citrato liasi → minor lipogenesi; effetto anoressizzante | 500 mg HCA, 2–3x/die prima dei pasti | Lieve calo dell’appetito, possibile blocco sintesi grassi | Contraddittoria; effetti modesti | Mal di testa, nausea, tossicità epatica segnalata in rari casi |
| Cromo picolinato | Migliora sensibilità insulinica, modula glicemia e appetito | 200–1000 µg/die | Riduzione della fame, miglior controllo glicemico | Bassa; perdita di peso < 0,5 kg | Irritabilità, disturbi GI, potenziali interazioni con antidiabetici |
| Carnitina | Trasporta acidi grassi nei mitocondri → ossidazione lipidica | 1–3 g/die | Potenziale uso dei grassi come energia | Inconcludente; effetto non significativo in soggetti non carenti | Odore corporeo, nausea, crampi, diarrea |
| Chitosano | Lega i lipidi a livello intestinale → ne riduce l’assorbimento | 1–3 g/die | Leggera riduzione dell’assorbimento dei grassi | Limitata; perdita di peso clinicamente non significativa | Stipsi, flatulenza, reazioni allergiche (crostacei) |
| Berberina | Riduce glicemia, migliora sensibilità insulinica, regola microbiota | 500 mg x2/die | Miglior controllo glicemico, possibile effetto su grasso viscerale | Moderata; evidenze crescenti per sindrome metabolica | Disturbi GI, interazioni con farmaci ipoglicemizzanti |
| Tè nero/matcha | Simile a tè verde: antiossidante, modula microbiota | 1–2 tazze/die o estratto 250–500 mg | Stimolo lieve metabolismo, supporto generale | Debole | Come per tè verde: insonnia, nausea |
| Tarassaco, ortosifon | Diuretici naturali: aumentano eliminazione liquidi | Variabile; in gocce o compresse | Riduzione ritenzione idrica, calo peso apparente | Nessun effetto sul grasso; solo perdita di liquidi | Disidratazione, ipotensione |
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