Dieta iposodica: cos'è e chi deve seguirla

Il sodio è un minerale essenziale nell'alimentazione, svolgendo diverse funzioni chiave nel corpo umano, ma seguire una dieta iposodica è sempre consigliabile per la salute?

Dieta iposodica

Punti chiave:

  • Cos'è la dieta iposodica: la dieta iposodica prevede una riduzione del sodio nell’alimentazione, per controllare la pressione arteriosa e migliorare la salute cardiovascolare. Non va iniziata senza il supporto di un professionista, poiché livelli troppo bassi di sodio possono causare crampi, debolezza e alterazioni nervose.
  • Chi deve consumare poco sodio? Devono limitare il sodio le persone con ipertensione, insufficienza renale, insufficienza cardiaca o edemi.
    Anche chi segue una dieta terapeutica dovrebbe farlo sotto controllo medico, per evitare squilibri elettrolitici.
  • Dieta iposodica e ipertensione: la riduzione del sodio aiuta a mantenere stabili i valori della pressione arteriosa. Seguire una dieta iposodica è una strategia efficace per prevenire ictus, infarti e complicazioni cardiache legate all’ipertensione.

 

Cos’è la dieta iposodica

La dieta iposodica è un regime alimentare che prevede un apporto ridotto di sodio. La dieta iposodica prevede il consumo di cibi senza sale aggiunto (sia in fase industriale che casalinga) e l'esclusione di tutte le molecole contenenti sodio, come il glutammato di sodio o il bicarbonato di sodio.

Il sodio si trova naturalmente negli alimenti, in quantità variabile, per questo motivo il sale aggiunto attivamente da noi deve essere accuratamente dosato, ma non completamente eliminato, poiché, come di seguito vedremo, non è un cambiamento alimentare da intraprendere fai-da-te.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo non superiore a 5 grammi al giorno di sale per l’adulto sano, che corrisponde a 2 grammi di sodio, tuttavia molte persone ne consumano una quantità molto più elevata, spesso inconsapevolmente.

Va sottolineato che seguire una dieta iposodica non è una scelta che risulta adatta a tutti: una riduzione eccessiva di sodio può causare problemi di diversa entità, come crampi muscolari, cefalea, debolezza e alterazioni della funzione nervosa. Sostenere una dieta caratterizzata da un consumo estremamente povero di sale può portare a gravi problemi di salute, pertanto la dieta iposodica non deve essere intrapresa prima di aver consultato un professionista esperto.

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Caratteristiche della dieta iposodica

La dieta iposodica si basa su alcune fondamentali regole:

  • Riduzione del sale da cucina: L'utilizzo eccessivo di sale è una delle principali fonti di sodio nella dieta quotidiana. Per insaporire i cibi, è possibile ricorrere a spezie, erbe aromatiche e succo di limone.
  • Controllo degli alimenti confezionati: Gli alimenti confezionati, come snack, zuppe istantanee e cibi pronti, contengono spesso elevate quantità di sodio. Leggere attentamente le etichette nutrizionali è essenziale per scegliere prodotti con un basso contenuto di sodio.
  • Prediligere cibi freschi: Optare per frutta, verdura, carne e pesce freschi riduce significativamente l'apporto di sodio rispetto agli alimenti trasformati.
  • Consumare alimenti ricchi di potassio: al fine di mantenere l’equilibrio sodio-potassio che comporta benefici per la pressione sanguigna, per la funzione muscolare, per la corretta trasmissione degli impulsi nervosi e per la salute renale. Tra i cibi che ne contengono una buona concentrazione troviamo: banane, avocado, spinaci, funghi, patate dolci, zucca, lenticchie, melograno, yogurt, pesce (come salmone e tonno freschi).
  • Limitazione dei condimenti ricchi di sodio: Salsa di soia, ketchup e altri condimenti possono contenere grandi quantità di sodio. È preferibile utilizzarli con moderazione o scegliere versioni a basso contenuto di sodio, previa lettura accurata delle etichette.

A cosa serve il sodio

Il sodio è un minerale essenziale che ricopre diverse funzioni chiave nel corpo umano:

  • regolazione dei fluidi corporei: Mantiene l'equilibrio idrico all'interno e all'esterno delle cellule, fondamentale per il corretto funzionamento dei vari processi fisiologici.
  • trasmissione degli impulsi nervosi: Facilita la comunicazione tra le cellule nervose, contribuendo alla funzione del sistema nervoso.
  • contrazione muscolare: Partecipa alla contrazione dei muscoli, compreso il cuore, garantendo battiti regolari e una buona circolazione sanguigna.
  • equilibrio del pH: Aiuta a regolare il pH del sangue, mantenendo l'ambiente interno stabile e favorevole alle reazioni biochimiche.

Caratteristiche della dieta iposodica

Perché fare una dieta iposodica

Ridurre l'assunzione di sodio aiuta a:

  • Mantenere la pressione arteriosa sotto controllo: Limitare il sodio nella dieta può contribuire a ridurre i valori pressori.
  • Prevenire le malattie cardiovascolari: Una pressione sanguigna più stabile e un minor accumulo di liquidi aiutano a ridurre il rischio di ictus, infarto e contrastare l’insufficienza cardiaca.
  • Gestire alcune patologie specifiche: La dieta iposodica è particolarmente utile per chi soffre di malattie come l’insufficienza renale, specialmente per chi è sottoposto a dialisi, o per chi soffre di edemi.

Chi deve mangiare senza sale

  • ipertensione: Chi soffre di ipertensione arteriosa deve limitare il consumo di sodio per evitare picchi pressori.
  • malattie renali: Ridurre il sodio può aiutare a gestire meglio le malattie renali e prevenire ulteriori danni.
  • insufficienza cardiaca: Una dieta iposodica è raccomandata per chi soffre di insufficienza cardiaca per evitare il ristagno di liquidi.
  • pazienti con edema: Limitare il sodio può aiutare a ridurre l'accumulo di liquidi nel corpo.

Cosa mangiare in una dieta iposodica: alimenti poveri di sodio

Ecco alcuni alimenti da considerare per iniziare ad approcciarsi alla dieta iposodica in modo sano ed equilibrato:

  • frutta fresca: Mela, pera, banana, uva, arancia.
  • verdure fresche: Carote, zucchine, pomodori, spinaci.
  • proteine fresche e al naturale: Pollo, tacchino, tempeh, merluzzo, salmone.
  • cereali integrali: Riso integrale, quinoa, avena.
  • latticini a basso contenuto di sodio come latte, yogurt e ricotta fresca

Dieta iposodica: esempio di menù settimanale

Esempio di una dieta iposodica

Ecco un esempio di menu giornaliero per una dieta iposodica sana ed equilibrata.

Colazionepancake di farina d’avena con composta di mele e cannella
Spuntino di metà mattinayogurt greco al naturale e miele
Pranzoinsalata di riso integrale con pomodorini al forno, ceci, olio extravergine di oliva e basilico fresco
Spuntino pomeridianocarote e noci del Brasile
Cenatrancio di tonno in crosta di sesamo con dadolata di zucchine con olio EVO e due fette di pane Toscano (senza sale)
Spuntino seraleuna pera fresca

Adottare una dieta a ridotto contenuto di sale richiede i dovuti accorgimenti e l’adozione di alcune abitudini quotidiane:

  1. Preparare i pasti in casa, limitando i pasti fuori: Cucinare i pasti a casa permette di controllare meglio l'apporto di sodio.
  2. Leggere attentamente le etichette: Cerca prodotti con meno di 140 mg di sodio per porzione, considerati a basso contenuto di sodio.
  3. Limitare i cibi in scatola o conservati sotto sale: Se si utilizzano, è consigliabile sciacquare l’alimento sotto acqua corrente per ridurre il contenuto di sodio, ad esempio, i legumi in scatola.
  4. Sperimentare con le spezie in cucina: Paprika, curcuma, pepe e altre spezie possono rendere i piatti gustosi senza bisogno di aggiungere sale. 

Inoltre, assumere un corretto quantitativo di acqua durante la giornata può influire sulla concentrazione di sodio ematica e al mantenimento dell’equilibrio idro-elettrolitico che regola il suo trattenimento o espulsione tramite urine e sudore. Infatti chi suda molto, come gli sportivi, deve saper reintegrare liquidi e minerali dopo l'attività, tra cui, appunto, il sodio.

Per sapere quanta acqua assumere può essere utile un consiglio medico per evitare rischi associati all’iponatriemia, ovvero una concentrazione eccessivamente bassa di sodio ematico (< 136 mEq/L).

Sia che si soffra di eventuali patologie o che, semplicemente, si intenda seguire linee guida affidabili per condurre una dieta a ridotto contenuto di sale, è utile consultare un nutrizionista per la costruzione di un piano alimentare sano e pensato per le proprie specifiche esigenze, evitando il rischio di incorrere in pericolosi squilibri elettrolitici. 

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Fonti:

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