Glicemia: quando misurarla e interpretazione dei risultati

Misurare e interpretare la glicemia è essenziale per la salute e prevenire malattie metaboliche, specialmente per chi è a rischio di diabete.

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Glicemia

Punti chiave:

  • Cos'è la glicemia: la glicemia indica la quantità di glucosio nel sangue, una fonte essenziale di energia per l’organismo. Valori troppo alti o troppo bassi possono segnalare disturbi come il diabete.
  • Come si misura: si misura con un esame del sangue a digiuno o tramite test come la curva glicemica. Può essere eseguita in laboratorio o con dispositivi portatili a casa, seguendo indicazioni mediche.
  • Perché misurarla: monitorare la glicemia aiuta a prevenire e controllare il diabete, identificare squilibri metabolici e intervenire prima che insorgano complicazioni gravi per la salute.

 

Cos'è la glicemia

La glicemia è la quantità di glucosio (zucchero) presente nel sangue. 

Il glucosio è una sostanza fondamentale per il nostro corpo che fornisce energia alle cellule e mantenere un equilibrio adeguato della glicemia è essenziale per la salute. 

I livelli di glicemia sono regolati principalmente dall'insulina, un ormone prodotto dal pancreas che consente al glucosio di entrare nelle cellule per essere utilizzato come energia. Un aumento o una diminuzione eccessiva della glicemia può indicare problematiche legate al metabolismo del glucosio, come nel caso del diabete.

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Come si misura la glicemia?

Misurare la glicemia è un processo semplice e fondamentale per il monitoraggio della salute. Esistono diverse metodologie per effettuare questa misurazione, e la scelta del metodo dipende dal tipo di esame richiesto dal medico e dalla situazione specifica del paziente.

Esame della glicemia: come si misura?

Esame del sangue

L'esame del sangue per la glicemia a digiuno viene generalmente effettuato al mattino, a digiuno, per avere una misurazione più accurata. 

Durante questo esame, un campione di sangue viene prelevato dal paziente e analizzato per determinare la concentrazione di glucosio. I risultati di questo test sono utili per ottenere una panoramica immediata del livello di glicemia a digiuno, che può aiutare a individuare possibili disfunzioni metaboliche come il diabete.

L'esame del sangue può essere eseguito in laboratorio o, in alcuni casi, utilizzando dispositivi portatili che permettono al paziente di misurare i propri livelli di glicemia a casa. È importante seguire le istruzioni del medico per ottenere risultati affidabili.

Questo esame è da non confondere con l'esame HbA1c o dell'emoglobina glicata: la glicemia a digiuno infatti indica la concentrazione di glucosio nel sangue in un dato momento, mentre l'HbA1c è una media nel tempo che indica il livello medio di glucosio nel sangue negli ultimi 2-3 mesi. 

Curva glicemica

La curva glicemica è un test che misura i livelli di glicemia in risposta a un carico glicemico di zucchero nel tempo. 

Il paziente beve una soluzione contenente glucosio e i livelli di glicemia vengono misurati a intervalli regolari (ad esempio, a 30, 60, 90 e 120 minuti) per un periodo di tempo stabilito. Questo test è utilizzato principalmente per diagnosticare il diabete gestazionale (si parla infatti di curva glicemica in gravidanza) e il diabete tipo 2

La curva glicemica consente di osservare come il corpo gestisce l'assimilazione del glucosio nel sangue e di identificare eventuali anomalie nella risposta insulinica.

Infografica sui valori della glicemia

Valori dell'esame della glicemia

I valori normali della glicemia a digiuno possono variare leggermente in base all'età, al sesso, e ad altri fattori individuali. 

Tuttavia, esistono delle linee guida generali per considerare un valore di glicemia come normale.

Valori normali per età

Secondo le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Società Italiana di Diabetologia (SID), i valori di glicemia a digiuno devono essere compresi tra 70 e 100 mg/dL (milligrammi per decilitro). Questo intervallo è considerato normale per un adulto sano. Tuttavia, è importante considerare che gli intervalli normali di glicemia per adulti, bambini e anziani potrebbero variare leggermente. In generale:

  • Glicemia normale: tra 70 e 100 mg/dL
  • Prediabete: tra 100 e 125 mg/dL
  • Diabete: maggiore o uguale a 126 mg/dL (misurata due volte in occasioni separate)

Per i bambini e i neonati, i valori possono essere leggermente più bassi, ma è sempre importante seguire le indicazioni del medico per un'interpretazione corretta dei risultati.

Quando i valori di glicemia risultano superiori o inferiori ai limiti normali, è importante indagare le possibili cause e monitorare attentamente la situazione. Un valore anomalo di glicemia può essere indice di un disturbo metabolico o di altre patologie.

Fattori che influenzano la glicemia

La glicemia è influenzata principalmente dall'alimentazione e dall'attività fisica

In generale, la glicemia tende ad essere più bassa dopo diverse ore di digiuno (ecco perché viene solitamente misurata al mattino, dopo il digiuno notturno) e a salire dopo i pasti. 

L'attività fisica invece, utilizzando lo zucchero nel sangue come fonte di energia, tende ad abbassare la glicemia nel breve periodo. 

Più nello specifico i fattori che alzano la glicemia sono:

  • la quantità di carboidrati e zuccheri semplici assunti all'interno o fuori dal pasto, che aumentano subito la glicemia perché subito disponibili;
  • condurre una vita sedentaria e non praticare attività fisica;
  • lo stress, che tende ad alzare la glicemia;
  • alcune malattie.

Glicemia alta: sintomi e cause

Quando i livelli di glicemia sono superiori alla norma, si parla di iperglicemia. I sintomi comuni della glicemia alta includono:

  • sete eccessiva;
  • continua necessità di urinare;
  • senso di stanchezza generale;
  • debolezza;
  • visione offuscata;
  • perdita di peso inspiegabile.

Le principali cause includono il diabete (di tipo 1 o 2), una condizione cronica in cui il corpo non riesce a regolare adeguatamente i livelli di glucosio nel sangue, a causa di una produzione o utilizzo inefficace dell'insulina, o della resistenza all'insulina stessa. Fattori esterni come stress e una dieta ricca di zuccheri e carboidrati raffinati possono peggiorare la situazione. 

Una dieta ipoglicemica, con alimenti a basso indice glicemico, può aiutare a mantenere i livelli di zucchero nel sangue più stabili, riducendo i picchi glicemici.

Infine, ci sono anche malattie che influenzano la produzione di insulina, che possono alterare il metabolismo del glucosio e contribuire a un innalzamento dei livelli di glicemia.

 

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Come abbassare la glicemia?

Per abbassare la glicemia, l'attività fisica rappresenta un'alleata fondamentale: drante l'esercizio fisico, i muscoli consumano il glucosio presente nel sangue per usarlo come fonte di energia e, al contempo, migliorano la sensibilità del corpo all'insulina.

È per questo motivo che il primo trattamento per la glicemia alta e il diabete di tipo 2 spesso si basa proprio sulla combinazione di una dieta mirata e una regolare attività fisica. 

Una dieta per la glicemia alta deve avere un carico glicemico moderato e porzioni bilanciate e deve essere strutturata con l’obiettivo di evitare picchi glicemici. Strutturare una dieta di questo tipo che aiuti a ridurre i valori della glicemia può non essere semplice, per questo motivo può essere utile rivolgersi ad un nutrizionista che aiuti a comporre dei pasti bilanciati che possano mantenere stabili i livelli di glicemia. 

Se vuoi parlare con un nutrizionista, puoi farlo con Serenis Nutrizione: dopo aver compilato il questionario, potrai svolgere il primo colloquio gratuito con un biologo nutrizionista e capire se il nostro servizio fa al caso tuo. Se ti troverai bene, potrai prenotare la prima visita con il nutrizionista che ti è stato assegnato e continuare con visite periodiche di controllo nei mesi successivi. 

Per quanto riguarda l'attività sportiva, è sufficiente svolgere un'attività moderata e costante, come una camminata veloce quotidiana.

Farmaci per la glicemia alta

Sele modifiche allo stile di vita non danno i risultati sperati nell'abbassamento della glicemia, si può ricorrere ad alcuni trattamenti farmacologici, grazie ai cosiddetti farmaci antidiabetici. 

Per chi è in una situazione di pre-diabete o chi soffre di diabete di tipo 2, viene solitamente consigliata la metformina: un farmaco orale appartenente alla classe delle biguanidi.

In casi più gravi, le alternative farmacologiche sono solitamente l'iniezione di insulina oppure altri farmaci antidiabetici, tra cui i più comuni sono:

  • i biguanidi (di cui fa parte la metformina appunto);
  • le sulfoniluree, che stimolano il rilascio di insulina da parte del pancreas;
  • i glinidi, come la repaglinide, che aumentano la secrezione di insulina in risposta ai pasti. 

Glicemia bassa: sintomi e cause

La glicemia bassa, o ipoglicemia, si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue scendono al di sotto dei valori normali, e può essere una condizione molto pericolosa. 

I sintomi più comuni dell'ipoglicemia includono:

  • sudorazione eccessiva;
  • tremori;
  • confusione mentale;
  • vertigini, che possono addirittura portare a una sensazione di svenimento.
  • fame intensa, che spesso è accompagnata da irritabilità

Questi sintomi sono segnali che il corpo sta cercando di adattarsi a una carenza di glucosio, che è la principale fonte di energia per il cervello e il resto del corpo.

Le cause dell'ipoglicemia possono essere varie. Per chi soffre di diabete, una somministrazione eccessiva di insulina è una delle cause principali, poiché l'insulina riduce i livelli di glucosio nel sangue e, se troppo alta, può causare un abbassamento pericoloso. Altri fattori che contribuiscono all'ipoglicemia sono il salto dei pasti, un'attività fisica intensa senza un'adeguata alimentazione, un consumo eccessivo di alcol. Quando si verifica un episodio di glicemia bassa, è fondamentale intervenire prontamente, assumendo zuccheri rapidamente assimilabili, come bevande zuccherate o caramelle, per evitare complicazioni gravi.

 

Fonti: