Diabete di tipo 2: cause, sintomi e cura
Il diabete di tipo 2 è la forma di diabete più comune. Si tratta di una malattia cronica causata da livelli eccessivi di glucosio nel sangue. Scopri come gestirla grazie a farmaci, stile di vita e alimentazione.

Punti chiave:
- Cos'è il diabete di tipo 2: il diabete di tipo 2 è la forma più comune di diabete, caratterizzata da iperglicemia (eccesso di glucosio nel sangue). Ciò è dovuto a una produzione insufficiente di insulina da parte del pancreas o, più spesso, alla resistenza del corpo ai suoi effetti (insulino-resistenza).
- Differenze tra diabete di tipo 2 e di tipo 1: il Tipo 1 è una malattia autoimmune che distrugge le cellule produttrici di insulina e insorge rapidamente. Il Tipo 2 è legato a fattori di rischio (obesità, dieta scorretta) e insorge lentamente; la cura si basa inizialmente su cambiamenti nello stile di vita.
- Cura e trattamento del diabete di tipo 2: il trattamento si fonda su quattro pilastri: dieta equilibrata, attività fisica regolare, controllo del peso e l'eliminazione del fumo. Se lo stile di vita non è sufficiente, si ricorre a farmaci orali come la Metformina o, in casi più avanzati, all'insulina.
Cos'è il diabete di tipo 2? Le principali caratteristiche
Il diabete di tipo 2 è la forma di diabete più comune. Viene anche chiamato diabete dell’adulto, poiché, appunto, nella maggior parte dei casi si manifesta in età adulta (per distinguerlo dal diabete infantile o dal diabete gestazionale).
È una malattia cronica, la cui caratteristica principale è l’iperglicemia: livelli eccessivi di glucosio nel sangue, causati da poca quantità o malfunzionamenti nella produzione di insulina - ormone che gestisce il metabolismo degli zuccheri - da parte del pancreas.
Tra le cause del diabete di tipo 2, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, vi sono un’alimentazione e uno stile di vita errato, caratterizzati dall’assunzione eccessiva di zuccheri e grassi, sedentarietà e sovrappeso.
Differenze con gli altri tipi di diabete
Quali sono le differenze tra diabete di tipo 2 e diabete di tipo 1?
In primis, quest’ultimo è una malattia causata da meccanismi autoimmuni: il sistema immunitario va infatti ad “attaccare” le cellule del pancreas responsabili della produzione di insulina, rendendole meno efficienti o distruggendole del tutto.
Il diabete di tipo 2 è invece maggiormente legato a fattori di rischio.
Diabete di tipo 1 | Diabete di tipo 2 | |
Cause | Autoimmuni. Il sistema immunitario, per ragioni ancora non del tutto note, attacca erroneamente le cellule del pancreas che producono insulina. | Legato principalmente a fattori di rischio, in particolare alimentazione errata ricca di grassi e zuccheri, sovrappeso e/o obesità. Il pancreas dunque produce regolarmente insulina, ma in maniera insufficiente, oppure il corpo diviene “resistente” ai suoi effetti (insulinoresistenza). |
Velocità nell’insorgenza | Molto rapida. | Piuttosto lenta. Un paziente può sviluppare diabete di tipo 2 e, potenzialmente, non accorgersene per mesi o anni. |
Trattamento | Iniezioni quotidiane di insulina, con monitoraggio della glicemia. | Cambiamenti nello stile di vita - ad esempio cambiamenti nella dieta - talvolta adottando diete specifiche per l’insulino resistenza o una dieta per pazienti diabetici -, esercizio fisico regolare e/o perdita di peso. Spesso non sono necessari farmaci aggiuntivi. |
Sintomi del diabete di tipo 2
I più comuni sintomi del diabete di tipo 2 sono:
- Intolleranza al glucosio;
- Stanchezza;
- Malessere generalizzato;
- Aumento apparentemente ingiustificato del senso di sete, legato ad un aumento della diuresi;;
- Aumento del senso di fame, accompagnato da una perdita di peso apparentemente ingiustificata;
- Senso di nausea e vomito;
Come accennavamo, la sintomatologia appare in maniera lenta ed estremamente graduale. Inoltre, molti di questi sintomi sono comuni ad altre malattie, e possono non essere ricondotti immediatamente al diabete.
Per questo è importante un monitoraggio tempestivo, da effettuare soprattutto qualora vi sia familiarità.
Diagnosi del diabete di tipo 2
Per diagnosticare il diabete di tipo 2 si utilizza solitamente il cosiddetto test dell’emoglobina glicata (e non la curva glicemica). Si tratta di un esame del sangue che rileva il livello medio di glucosio presente nel sangue negli ultimi tre mesi circa.
Più alta è la glicemia, maggiore sarà la quantità di emoglobina glicata (ovvero emoglobina legata al glucosio).
Solitamente, questo test viene poi ripetuto una seconda volta: se in entrambi i casi il valore dell’emoglobina glicata supera il 6,5% rispetto ai valori considerati normali, si conferma la diagnosi.
Possibili complicazioni del diabete di tipo 2
Le complicanze del diabete di tipo 2 sono le stesse del tipo 1 (visto che derivano dal danno causato dall'eccesso cronico di zuccheri nel sangue), ma tendono a manifestarsi più tardi e sono spesso associate a complicanze cardiovascolari aggiuntive.
Tra le complicazioni più comuni troviamo la retinopatia diabetica, che può portare a problemi di vista e cecità, la nefropatia diabetica: ovvero il danno ai reni che ne compromette la funzione, e la neuropatia diabetica, che può portare al piede diabetico.
Ci sono poi complicanze macrovascolari, ovvero che interessano i grandi vasi, e che possono essere più serie e gravi. Tra queste troviamo:
- aumento del rischio di infarto del miocardio;
- aumento del rischio di ictus;
- Malattia Arteriosa Periferica (MAP), che consiste nel restringimento dei vasi sanguigni nelle gambe e nei piedi, che riduce il flusso sanguigno e contribuisce al rischio di Piede Diabetico e, in casi estremi, amputazione.
Si possono poi verificare alcune conseguenze acute, che rappresentano delle emergenze evitabili con un accurato controllo di glicemia, pressione arteriosa e colesterolo. Tra queste le più comuni sono lo Stato Iperosmolare Iperglicemico (SHI), ovvero glicemie estremamente elevate e grave disidratazione, e l'ipoglicemia.

Cause del diabete di tipo 2
Oltre alla già accennata familiarità, tra le cause che concorrerebbero a sviluppare il diabete di tipo 2 ricordiamo:
- Stile di vita poco sano, caratterizzato soprattutto da alimentazione errata, ricca di grassi e zuccheri semplici, e sedentarietà;
- Sovrappeso o obesità;
- Età avanzata. Il diabete di tipo 2 infatti tende a comparire durante l’età adulta o da anziani;
- Ipertensione;
- Livelli di trigliceridi eccessivamente elevati, e livelli di colesterolo “buono” HDL eccessivamente bassi.
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Ereditarietà del diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 non è ereditario nel senso stretto del termine. A giocare un ruolo fondamentale è, piuttosto, la familiarità: risulta infatti che circa il 40% delle persone con diabete di tipo 2 abbia parenti di primo grado - genitori e fratelli - affetti dallo stesso disturbo.
Questo non significa, però, che un figlio di genitori diabetici svilupperà sicuramente la malattia. Tuttavia, poiché lo stile di vita ha un ruolo importante tra le cause, è consigliabile che chi ha parenti stretti affetti da diabete si sottoponga a controlli regolari e mantenga uno stile di vita sano e attivo.
Se hai parenti in famiglia che hanno sviluppato il diabete di tipo 2 e ti stai chiedendo quali siano le probabilità che anche tu sviluppi questa patologia, puoi provare il nostro calcolatore del rischio di diabete che trovi qui sotto.
Come si cura il diabete di tipo 2?
Da questo tipo di diabete non si può guarire. Dunque, non esiste una vera e propria “cura”. Tuttavia, ad oggi tenendo monitorata la glicemia e seguendo le indicazioni del medico è possibile vivere una vita normale, senza particolari rinunce.
Inoltre, può essere trattato in maniera efficace tramite dieta e cambiamenti nello stile di vita: nella maggior parte dei casi non sono necessari farmaci, né iniezioni di insulina.
I quattro pilastri del trattamento del diabete di tipo 2 sono:
- dieta equilibrata che controlli l'apporto di carboidrati, privilegi le fibre, i grassi sani e riduca l'assunzione di zuccheri semplici e grassi saturi e, idealmente, strutturata da un nutrizionista o un dietologo;
- attivitàfisica regolare: l'esercizio aiuta a migliorare la sensibilità all'insulina, riducendo l'insulino-resistenza, e a controllare il peso;
- controllo del peso corporeo: per i pazienti in sovrappeso o obes, una perdita di peso, anche modesta (che si aggira tra il 5% e il 10% del peso corporeo), può migliorare notevolmente il controllo glicemico;
- smettere di fumare: il fumo peggiora tutte le complicanze cardiovascolari associate al diabete.
Se le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti a raggiungere gli obiettivi glicemici, si ricorre ai farmaci.
Farmaci per il diabete di tipo 2
Quando dieta e stile di vita non sono sufficienti, si può ricorrere all'utilizzo di farmaci sempre e solo sotto controllo medico. È infatti fondamentale che un medico valuti la situazione complessiva prima di prescrivere qualsiasi medicinale.
Tra i farmaci più utilizzati per il trattamento del diabete di tipo 2 troviamo medicinali che agiscono con meccanismi molto diversi. Nella tabella qui sotto abbiamo riassunto i più comuni farmaci per la gestione del diabete di tipo 2.
Classe di farmaco | Esempi di principi attivi | Meccanismo d'azione principale | Informazioni importanti |
---|---|---|---|
Biguanidi | Metformina | Riduce la produzione di glucosio dal fegato e migliora la sensibilità all'insulina. | È generalmente la prima linea di trattamento (a meno di controindicazioni). Basso rischio di ipoglicemia. |
Sulfoniluree | Glibenclamide, Gliclazide | Stimolano il pancreas a produrre e rilasciare più insulina. | Farmaci efficaci, ma possono causare ipoglicemia e aumento di peso. |
Inibitori della DPP-4 (Gliptine) | Sitagliptin, Vildagliptin | Aumentano i livelli di ormoni naturali (Incretine) che stimolano l'insulina dopo i pasti. | Ben tollerati, basso rischio di ipoglicemia. |
Agonisti del Recettore GLP-1 (Analoghi GLP-1) | Liraglutide, Semaglutide | Rallentano lo svuotamento gastrico, aumentano il rilascio di insulina e spesso causano una perdita di peso. | Somministrati per iniezione (settimanale o giornaliera). Hanno benefici cardiovascolari dimostrati. |
Inibitori del Cotrasportatore Sodio-Glucosio (SGLT-2) | Empagliflozin, Dapagliflozin | Bloccano il riassorbimento di glucosio nei reni, facendolo eliminare con le urine. | Sono particolarmente importanti perché offrono benefici significativi per la salute cardiaca e renale. |
Insulina | Insulina basale (Lenta), Insulina rapida | Sostituisce l'insulina che il corpo non produce o non utilizza in modo efficace. | Utilizzata quando altri farmaci non bastano. È l'opzione più efficace per abbassare la glicemia, ma richiede attento monitoraggio. |
Aspettativa di vita del paziente con diabete di tipo 2
Ad oggi questa forma di diabete può essere tenuta sotto controllo e trattata in maniera efficace.
L’aspettativa di vita può risultare minore per via delle complicanze causate dalla malattia se non individuata o adeguatamente trattata. Quest’ultima infatti rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo di malattie renali, cardiovascolari o del sistema nervoso.
Tuttavia, con una terapia seguita in maniera rigorosa, e controlli periodici dei livelli di glucosio presenti nel sangue, non abbassa particolarmente l’aspettativa di vita rispetto a chi, invece, non ha sviluppato la malattia (Ioacara et al., 2011).
Dunque, quanto si può vivere con il diabete di tipo 2? Potenzialmente, se trattato adeguatamente, tanto quanto un individuo “sano”.
L'importanza dell'alimentazione per il diabete di tipo 2: il ruolo del nutrizionista
Le evidenze scientifiche confermano che l'adozione di adeguate abitudini alimentari e di un sano stile di vita costituiscono il fondamento sia per la prevenzione che per la gestione terapeutica del diabete mellito di Tipo 2.
La modulazione dell'apporto nutrizionale incide direttamente sull'omeostasi glicemica e sulla riduzione dei fattori di rischio cardiovascolare associati alla patologia. Data la complessità dell'interazione tra dieta, metabolismo e progressione della malattia, risulta cruciale che le modifiche dietetiche siano definite su base individuale.
Per ottenere un controllo metabolico ottimale e mantenere una qualità di vita elevata può essere utile rivolgersi a un nutrizionista o a un dietologo per l'elaborazione di un piano alimentare personalizzato, garantendo la sostenibilità e l'efficacia a lungo termine della gestione dietetica.
Se devi gestire il diabete di tipo 2, puoi rivolgerti a un nutrizionista o dietologo online grazie a Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online dove puoi trovare un team di esperti che ti possono aiutare a costruire abitudini alimentari sane e sostenibili. Compila il questionario e prenota il primo colloquio gratuito.
Fonti:
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- Ioacara, S., Guja, C., Ionescu-Tirgoviste, C., Fica, S., Sabau, S., Radu, S., Micu, A., & Tiu, C. (2011). Improvements in life expectancy in adult type 2 diabetes patients in the last six decades. Diabetes Research and Clinical Practice, 92(3), 400–404. https://doi.org/10.1016/j.diabres.2011.03.022