Il diabete di tipo 2 è la forma di diabete più comune. Si tratta di una malattia cronica causata da livelli eccessivi di glucosio nel sangue.
Cos’è il diabete di tipo 2? Le principali caratteristiche
Il diabete di tipo 2 è la forma di diabete più comune. Viene anche chiamato diabete dell’adulto, poiché, appunto, nella maggior parte dei casi si manifesta in età adulta.
È una malattia cronica, la cui caratteristica principale è l’iperglicemia: livelli eccessivi di glucosio nel sangue, causati da poca quantità o malfunzionamenti nella produzione di insulina – ormone che gestisce il metabolismo degli zuccheri – da parte del pancreas.
Tra le cause del diabete di tipo 2, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, vi sono un’alimentazione e uno stile di vita errato, caratterizzati dall’assunzione eccessiva di zuccheri e grassi, sedentarietà e sovrappeso.
Aspettativa di vita
Ad oggi questa forma di diabete può essere tenuta sotto controllo e trattata in maniera efficace.
L’aspettativa di vita può risultare minore per via delle complicanze causate dalla malattia se non individuata o adeguatamente trattata. Quest’ultima infatti rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo di malattie renali, cardiovascolari o del sistema nervoso.
Tuttavia, con una terapia seguita in maniera rigorosa, e controlli periodici dei livelli di glucosio presenti nel sangue, non abbassa particolarmente l’aspettativa di vita rispetto a chi, invece, non ha sviluppato la malattia (Ioacara et al., 2011).
Dunque, quanto si può vivere con il diabete di tipo 2? Potenzialmente, se trattato adeguatamente, tanto quanto un individuo “sano”.
Ereditarietà del diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 non è ereditario nel senso stretto del termine. A giocare un ruolo fondamentale è, piuttosto, la familiarità: risulta infatti che circa il 40% delle persone con diabete di tipo 2 abbia parenti di primo grado – genitori e fratelli – affetti dallo stesso disturbo.
Questo non significa, però, che un figlio di genitori diabetici svilupperà sicuramente la malattia. Tuttavia, poiché lo stile di vita ha un ruolo importante tra le cause, è consigliabile che chi ha parenti stretti affetti da diabete si sottoponga a controlli regolari e mantenga uno stile di vita sano e attivo.
Differenze con gli altri tipi di diabete
Quali sono le differenze tra diabete di tipo 2 e diabete di tipo 1?
In primis, quest’ultimo è una malattia causata da meccanismi autoimmuni: il sistema immunitario va infatti ad “attaccare” le cellule del pancreas responsabili della produzione di insulina, rendendole meno efficienti o distruggendole del tutto.
Il diabete di tipo 2 è invece maggiormente legato a fattori di rischio.
Diabete di tipo 1 | Diabete di tipo 2 | |
Cause | Autoimmuni. Il sistema immunitario, per ragioni ancora non del tutto note, attacca erroneamente le cellule del pancreas che producono insulina. | Legato principalmente a fattori di rischio, in particolare alimentazione errata ricca di grassi e zuccheri, sovrappeso e/o obesità. Il pancreas dunque produce regolarmente insulina, ma in maniera insufficiente, oppure il corpo diviene “resistente” ai suoi effetti (insulinoresistenza). |
Velocità nell’insorgenza | Molto rapida. | Piuttosto lenta. Un paziente può sviluppare diabete di tipo 2 e, potenzialmente, non accorgersene per mesi o anni. |
Trattamento | Iniezioni quotidiane di insulina, con monitoraggio della glicemia. | Cambiamenti nello stile di vita – ad esempio cambiamenti nella dieta – talvolta adottando diete specifiche per l’insulino resistenza -, esercizio fisico regolare e/o perdita di peso. Spesso non sono necessari farmaci aggiuntivi. |
Quali sono i sintomi del diabete di tipo 2?
I più comuni sintomi del diabete di tipo 2 sono:
- Intolleranza al glucosio;
- Stanchezza;
- Malessere generalizzato;
- Aumento apparentemente ingiustificato del senso di sete, legato ad un aumento della diuresi;;
- Aumento del senso di fame, accompagnato da una perdita di peso apparentemente ingiustificata;
- Senso di nausea e vomito;
Come accennavamo, la sintomatologia appare in maniera lenta ed estremamente graduale. Inoltre, molti di questi sintomi sono comuni ad altre malattie, e possono non essere ricondotti immediatamente al diabete.
Per questo è importante un monitoraggio tempestivo, da effettuare soprattutto qualora vi sia familiarità.
Cause del diabete di tipo 2
Oltre alla già accennata familiarità, tra le cause che concorrerebbero a sviluppare il diabete di tipo 2 ricordiamo:
- Stile di vita poco sano, caratterizzato soprattutto da alimentazione errata, ricca di grassi e zuccheri semplici, e sedentarietà;
- Sovrappeso o obesità;
- Età avanzata. Il diabete di tipo 2 infatti tende a comparire durante l’età adulta o da anziani;
- Ipertensione;
- Livelli di trigliceridi eccessivamente elevati, e livelli di colesterolo “buono” HDL eccessivamente bassi.
Diagnosi del diabete di tipo 2
Per diagnosticare il diabete di tipo 2 si utilizza solitamente il cosiddetto test dell’emoglobina glicata. Si tratta di un esame del sangue che rileva il livello medio di glucosio presente nel sangue negli ultimi tre mesi circa.
Più alta è la glicemia, maggiore sarà la quantità di emoglobina glicata (ovvero emoglobina legata al glucosio).
Solitamente, questo test viene poi ripetuto una seconda volta: se in entrambi i casi il valore dell’emoglobina glicata supera il 6,5% rispetto ai valori considerati normali, si conferma la diagnosi.
Come si cura il diabete di tipo 2?
Da questo tipo di diabete non si può guarire.
Dunque, non esiste una vera e propria “cura”. Tuttavia, ad oggi tenendo monitorata la glicemia e seguendo le indicazioni del medico è possibile vivere una vita normale, senza particolari rinunce.
Inoltre, può essere trattato in maniera efficace tramite dieta e cambiamenti nello stile di vita: nella maggior parte dei casi non sono necessari farmaci, né iniezioni di insulina.
Fonti:
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.