L’antropometria, ovvero lo studio delle misure del corpo umano, rappresenta uno strumento fondamentale per valutare la composizione corporea, lo stato di salute e la prestazione fisica di un individuo. Scopriamo cos’è, come si utilizzano le misure antropometriche e perché sono così importanti.
Cos’è l’antropometria
L’antropometria è una disciplina scientifica che studia le dimensioni, le proporzioni e la forma del corpo umano. È nata come parte dell’antropologia per classificare le popolazioni, ma oggi ha applicazioni che spaziano dalla medicina allo sport, passando per la nutrizione sportiva e il design ergonomico.
Antropometria e somatotipi
Uno degli sviluppi più noti dell’antropometria è la classificazione dei somatotipi, introdotta da William H. Sheldon negli anni ’40. Secondo questa teoria, le persone possono essere classificate in tre categorie principali:
- Ectomorfo: caratterizzato da una corporatura longilinea, arti sottili e bassa massa muscolare;
- Mesomorfo: fisico atletico, con muscolatura sviluppata e struttura ossea robusta;
- Endomorfo: corporatura tendenzialmente più robusta, con accumulo di massa grassa maggiore rispetto agli altri somatotipi;
I somatotipi non sono fissi e possono variare nel tempo in base a dieta, allenamento e cambiamenti ormonali. L’antropometria è essenziale per identificare queste tipologie e adattare programmi di allenamento o piani alimentari personalizzati, supportati da strumenti utili come il diario alimentare, che consente di monitorare l’apporto nutrizionale quotidiano e valutare eventuali cambiamenti.
Cosa si intende con “misure antropometriche”
Le misure antropometriche sono rilevazioni oggettive di vari parametri corporei, come peso, altezza, circonferenze e spessori cutanei. Questi dati vengono utilizzati per valutare lo stato nutrizionale, la composizione corporea (rapporto tra massa magra e massa grassa) e il rischio di patologie croniche, come diabete o malattie cardiovascolari.
Grazie alla loro precisione e versatilità, queste misure sono un punto di riferimento per medici, nutrizionisti e personal trainer.
Quali sono le misure antropometriche: definizioni e strumenti
Le misure antropometriche possono essere raccolte con strumenti semplici, di facile utilizzo, o mediante tecnologie avanzate. Di seguito, esploreremo le principali misure antropometriche, spiegando come vengono prese e quali strumenti sono utilizzati.
Peso e altezza
Il peso corporeo rappresenta la misura della massa totale del corpo e si rileva utilizzando una bilancia, che può essere digitale o meccanica. Per ottenere una misurazione precisa, è consigliabile pesarsi al mattino, a digiuno e senza indossare abiti pesanti.
L’altezza, invece, misura la distanza tra il suolo e il punto più alto della testa quando si è in posizione eretta. Per rilevarla correttamente, si utilizza uno stadiometro o un altimetro, assicurandosi di essere a piedi nudi e con la schiena ben dritta durante la misurazione.
Questi due dati sono essenziali per calcolare indici come il BMI (indice di massa corporea) e per monitorare sia la crescita nei bambini che i cambiamenti di peso negli adulti, offrendo informazioni utili sulla salute e la composizione corporea.
BMI (Body Mass Index)
Il BMI (Body Mass Index), o indice di massa corporea, è uno strumento ampiamente utilizzato per valutare lo stato di peso di una persona in relazione alla sua altezza. Il suo scopo principale è quello di offrire una stima generica del peso corporeo sano o meno, classificando le persone in una delle seguenti categorie: sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso. La formula per calcolarlo è semplice e si basa sul rapporto tra peso e altezza:
BMI = Peso (kg) / Altezza (m²)
Questo metodo richiede l’utilizzo di strumenti come bilance e stadiometri per rilevare il peso e l’altezza della persona.
Tuttavia, il BMI presenta alcune limitazioni. Una delle principali è che non è in grado di distinguere tra massa grassa e massa magra (muscolare). Questo può portare a imprecisioni, specialmente in atleti o individui particolarmente muscolosi, che possono avere un peso elevato a causa della massa muscolare, ma non necessariamente un eccesso di grasso corporeo. In tali casi, il BMI potrebbe classificare erroneamente una persona come sovrappeso o obesa, quando invece la composizione corporea è sana. Per ottenere una valutazione più precisa, sono spesso necessarie misure complementari, come la percentuale di grasso corporeo o la valutazione della massa magra.
Circonferenze corporee
Le circonferenze corporee si concentrano sulla misurazione del perimetro di specifiche aree del corpo, offrendo informazioni preziose sulla distribuzione del grasso corporeo e sui rischi per la salute. Tra le misure principali troviamo:
- Circonferenza vita, utilizzata per stimare il rischio cardiovascolare;
- Circonferenza fianchi, spesso combinata con la circonferenza vita per calcolare il rapporto vita-fianchi (WHR). Questo indicatore è particolarmente utile per valutare il rischio metabolico e cardiovascolare, poiché un WHR elevato è associato a un aumento del rischio per queste condizioni;
- Circonferenza braccio e coscia, che aiutano a determinare la quantità di massa muscolare e grasso sottocutaneo.
Per eseguire queste misurazioni, si utilizza un nastro metrico flessibile, posizionato delicatamente senza comprimere la pelle. Questo accorgimento consente di ottenere rilevazioni accurate e riproducibili.
Plica cutanea
La misurazione delle pliche cutanee stima la quantità di grasso sottocutaneo in diverse aree del corpo, come tricipite, addome e scapola. Lo strumento che utilizzato è un il plicometro, uno strumento a pinza che misura lo spessore della piega cutanea in millimetri.
Due delle pliche cutanee più comunemente utilizzate sono la plica cutanea tricipitale e la plica cutanea sottoscapolare.
Questa tecnica richiede una certa esperienza per ottenere misurazioni accurate, ma offre una valutazione più approfondita rispetto al semplice calcolo del BMI.
Secondo una recente review (Carrión-Martínez A. et al. 2022), le misurazioni delle pliche cutanee, così come il rapporto vita fianchi, potrebbero rappresentare predittori anche più affidabili del rischio cardiovascolare.
Diametri ossei
I diametri ossei sono utili per valutare la struttura scheletrica e stimare la costituzione fisica di una persona. Misurare queste dimensioni aiuta a ottenere informazioni sulla struttura corporea e può essere impiegato in vari ambiti, come l’antropologia, l’ergonomia o la medicina.
Ad esempio, il diametro biacromiale misura la larghezza delle spalle, mentre il diametro bicrestale valuta la larghezza delle creste iliache del bacino.
Queste misurazioni vengono fatte utilizzando strumenti specifici come i calibri antropometrici, che consentono di rilevare la distanza tra due punti ossei in modo preciso.
A cosa serve prendere le misure antropometriche
Le misure antropometriche sono essenziali in numerosi ambiti, tra cui salute, sport e ricerca scientifica. Ecco alcune delle loro applicazioni principali:
- Valutazione dello stato nutrizionale: le misurazioni aiutano a individuare condizioni come obesità, malnutrizione o sarcopenia (perdita di massa muscolare), permettendo di intervenire con piani alimentari o terapeutici adeguati.
- Monitoraggio della crescita: nei bambini, le misure antropometriche consentono di seguire lo sviluppo fisico e identificare eventuali problemi di crescita.
- Personalizzazione degli allenamenti: nell’ambito sportivo, conoscere la composizione corporea aiuta a progettare programmi di allenamento su misura, mirati a migliorare la performance o modificare la composizione corporea. In questo caso, potrebbe essere particolarmente utile il contributo di un nutrizionista per la palestra, che può effettuare direttamente le misurazioni antropometriche. Un nutrizionista online, invece, pur non potendo eseguire misurazioni dirette a causa della distanza, può fornire supporto basandosi sui dati raccolti autonomamente dall’utente o da altri professionisti.
- Prevenzione delle malattie: misure come la circonferenza vita o il rapporto vita-fianchi sono predittori di patologie cardiovascolari e metaboliche.
- Ricerca scientifica ed ergonomia: nella ricerca, l’antropometria è utilizzata per studiare le caratteristiche fisiche delle popolazioni, mentre in ergonomia aiuta a progettare spazi, strumenti e dispositivi adattati alle dimensioni umane.
FONTI:
- Padilla, C. J., Ferreyro, F. A., & Arnold, W. D. (2021). Anthropometry as a readily accessible health assessment of older adults. Experimental Gerontology, 153, 111464. https://doi.org/10.1016/j.exger.2021.111464
- Madden, A. M., & Smith, S. (2016). Body composition and morphological assessment of nutritional status in adults: A review of anthropometric variables. Journal of Human Nutrition and Dietetics, 29(1), 7–25. https://doi.org/10.1111/jhn.12278
- Carrión-Martínez, A., et al. (2022). Anthropometric measures and risk of cardiovascular disease: Is there an opportunity for non-traditional anthropometric assessment? A review. Reviews in Cardiovascular Medicine, 23(12), 414. https://doi.org/10.31083/j.rcm2312414
Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.