Home > Blog Nutrizione > Dieta per diverticolite: consigli e raccomandazioni

Dieta per diverticolite: consigli e raccomandazioni

La dieta per diverticolite è un regime alimentare pensato per alleviare i sintomi della diverticolite e prevenire la sua insorgenza.

La dieta per diverticolite è un regime alimentare pensato per alleviare i sintomi della diverticolite e contribuire alla prevenzione della sua insorgenza.

Cosa sono i diverticoli?

I diverticoli sono delle ernie che si formano all’interno della mucosa intestinale, solitamente all’altezza del colon. Hanno dimensioni variabili tra tre e i dieci millimetri circa, ma in rari casi possono raggiungere una grandezza di circa quattro centimetri. 

Di per sé i diverticoli non sono pericolosi né fastidiosi, e anzi, la maggior parte dei soggetti che li sviluppano sono asintomatici e possono arrivare a non accorgersene per tutta la vita. Questa condizione innocua viene chiamata diverticolosi.
In una minoranza di casi, invece, lo sviluppo di diverticoli è accompagnato da sintomi tra cui gonfiore e dolore addominale – solitamente nel lato sinistro dell’addome, ove i diverticoli sono presenti – e disturbi del tratto gastrointestinale, come anormale produzione di gas. In questi casi si parla piuttosto di malattia diverticolare, ed è spesso confusa con la sindrome del colon irritabile per via dei sintomi molto simili. Non si tratta di una condizione grave, ma in questi casi occorre rivolgersi ad un medico, che valuterà il caso nel suo complesso e prescriverà una terapia adatta.

Infine, parliamo di diverticolite quando i diverticoli si infiammano. Si tratta in questo caso di una vera e propria patologia gastrointestinale che può avvenire a causa di:

  • Microperforazioni o piccoli strappi sulla parete del diverticolo;
  • Proliferazione nell’intestino di alcuni ceppi di batteri.

I diverticoli possono sparire in autonomia? La risposta è no. Occorre sottoporsi ad un intervento chirurgico, ma nella maggior parte dei casi – ovvero in tutti i soggetti asintomatici – ciò non è necessario.

Diverticolite: sintomi

La sintomatologia della diverticolite è, come accennato, molto simile a quella della sindrome del colon irritabile, il che può causare delle difficoltà nell’individuarla soprattutto nelle fasi iniziali.

Tra i sintomi più diffusi ricordiamo:

  • Nausea persistente e diminuzione dell’appetito;
  • Dolore addominale, spesso localizzato nella parte sinistra, all’altezza del colon – ove sono presenti i diverticoli;
  • Meteorisimo;
  • Diarrea o stipsi, talvolta alternate;
  • Febbre.

Va inoltre evidenziato che a seguito di una diverticolite, alcuni pazienti possono sviluppare intolleranza al lattosio temporanea. In questo caso il medico curante potrebbe ritenere necessario effettuare un test per le intolleranze, e indicare una dieta adatta che non vada ad aggravare eventuali disturbi. Solitamente gli alimenti contenenti lattosio possono essere reintegrati in maniera graduale dopo un po’ di tempo dalla guarigione.

Cosa causa la diverticolite?

Sebbene gli studi non siano del tutto concordi, sembra che anche la dieta giochi un ruolo importante nell’insorgere della diverticolite.

Infatti, anche adottare diete particolarmente restrittive o sbilanciate, come la dieta plank e alcune tipologie di dieta low-carb effettuata senza controllo medico potrebbero favorire l’infiammazione dei diverticoli

Al contrario, una alimentazione vegana ben bilanciata, a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di fibre potrebbe rappresentare una buona dieta per i diverticoli, prevenendone l’infiammazione. 

Ulteriori fattori di rischio sono:

  • La predisposizione genetica;
  • L’età. Più si invecchia, più si rischia di incorrere nella formazione di diverticoli. Generalmente, dai quarant’anni in su;
  • Obesità, sovrappeso, stile di vita sedentario;
  • Forte assunzione di farmaci antinfiammatori.

Tipologie di diverticolite

Di solito si distingue tra diversi tipi di diverticolite:

  • Diverticolosi, già citata. I diverticoli sono presenti, ma non vi sono sintomi di alcun tipo. Si stima che i diverticoli si formino principalmente nel colon sinistro. In questa situazione, non è necessario alcun trattamento.
  • Malattia diverticolare non complicata. Si manifestano alcuni sintomi non gravi, tra cui gonfiore, dolori addominali nella parte sinistra del ventre, disturbi intestinali.
  • Diverticolite acuta. Si sviluppa in media nel 10% dei pazienti con diverticolosi. In questa tipologia i diverticoli si infiammano e iniziano ad apparire sintomi più evidenti. Tra questi, febbre anche alta, forti dolori addominali, nausea, inappetenza, diarrea e/o stipsi. Qualora ci troviamo in presenza di peritonite, ascessi o sanguinamento, si parla di diverticolite acuta complicata.
  • Diverticolosi con colite. Accade in una percentuale abbastanza ridotta di pazienti con diverticolosi. Avviene quando la mucosa del colon, all’altezza dei diverticoli, si infiamma.

Trattamento e cura dei diverticoli

Di per sé non esiste una vera e propria “cura” che faccia sparire spontaneamente i diverticoli. Premettendo che nei casi asintomatici non sarebbe comunque necessaria – molti individui con diverticoli lo scoprono casualmente -, l’unico modo di rimuoverli è l’asportazione chirurgica.

In caso di infiammazione, invece, si può agire in due modi:

  • Tramite la dieta, qualora la diverticolite non insorga in maniera particolarmente grave o pesante. Difatti, secondo diversi studi l’alimentazione svolge un ruolo importante nel prevenire l’infiammazione o nello “sfiammare” i diverticoli;
  • Tramite medicinali e antibiotici, ovviamente esclusivamente sotto prescrizione e controllo medico.

Qualora gli attacchi di diverticolite siano particolarmente forti e/o frequenti, sarà il medico stesso a suggerire, eventualmente, la chirurgia.

Dieta per la diverticolite

Nonostante la correlazione tra dieta e formazione di diverticoli sia ancora oggetto di dibattito, diversi studi suggerirebbero che seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, oltre a promuovere il benessere generale dell’organismo, potrebbe svolgere un ruolo significativo nell’evitare o limitare l’insorgenza della diverticolite (Lemes e Galdino, 2021).

In alcune situazioni, in caso di dieta per i diverticoli, il medico potrebbe ritenere necessario prescrivere l’assunzione di appositi integratori alimentari per garantire un corretto apporto di fibre.

Ad ogni modo, prima di intraprendere una dieta per diverticolite è necessario richiedere un consulto ad un professionista della nutrizione, che possa stilare una dieta ad alto contenuto di fibre ma allo stesso tempo bilanciata. Senza disporre di adeguate conoscenze, infatti, si rischia non solo di peggiorare la situazione, ma anche di incorrere in disturbi più o meno gravi, come la sindrome metabolica o il reflusso gastroesofageo.

Alimenti consentiti

Dunque cosa mangiare con i diverticoli?

I diverticoli sono di per sé innocui, ma occorre prendere alcuni accorgimenti per limitare per quanto possibile l’insorgere di infiammazioni. La buona notizia è che una dieta Mediterranea bilanciata prevede già di per sé un apporto di fibre tale da garantire la buona salute dell’intestino, diminuendo le probabilità che si formino diverticoli e che, di conseguenza, si infiammino.

Stesso discorso per quanto riguarda l’apporto di grassi.

Nella dieta per diverticolite in fase acuta occorre, invece, limitare l’assunzione di questi alimenti, che potrebbero aggravare i sintomi:

  • Caffè;
  • Alcolici;
  • Cacao e cioccolata;
  • Carni rosse, insaccati, carni lavorate, pesce dalla carne grassa;
  • Bibite gassate;
  • Latte e latticini.

E, in generale, andrebbero evitati alimenti dall’alto contenuto di grassi saturi, che andrebbero ad irritare ulteriormente il tratto gastrointestinale, peggiorando la sintomatologia.

Tuttavia, in maniera apparentemente controintuitiva, durante le fasi acute dell’infiammazione è altrettanto necessario limitare le assunzioni di fibre, soprattutto frutta come le pere e le mele, e i legumi. Un’assunzione troppo elevata di tali alimenti potrebbe infatti portare a “sforzare” ulteriormente il tratto gastrointestinale, peggiorando ulteriormente l’infiammazione. 

In caso di diverticolite acuta è dunque assolutamente necessario rivolgersi ad un medico prima di apportare qualunque modifica alla propria dieta poiché alcuni cambiamenti, anche fatti “in buona fede” potrebbero causare più danni che benefici.

Cosa mangiare quando i diverticoli sono infiammati?

Quando i diverticoli sono infiammati è necessario seguire una dieta magra, priva di grassi saturi e con un apporto di fibre adeguato. Per questo, chi segue una dieta per ingrassare potrebbe essere costretto a sospenderla temporaneamente, per evitare di acutizzare i sintomi.

Alcune buone pratiche da seguire sulla corretta dieta per diverticolite sono le seguenti:

  • Si consiglia di consumare brodi magri, ad esempio di pollo, che oltre ad essere nutrienti contribuiscono anche all’idratazione dell’organismo, senza tuttavia andando a “stressare” l’intestino. Il liquido caldo, se ingerito lentamente, potrebbe inoltre attenuare temporaneamente la sensazione di dolore tipica della diverticolite.
  • Consumare tè, senza esagerare, e tisane. Eccezione fatta per il tè deteinato, che “irriterebbe” meno le pareti dell’intestino e può quindi essere consumato in quantità leggermente più elevate;
  • Evitare le carni rosse e, in generale, le carni grasse, prediligendo le carni bianche e magre.
  • Evitare salse e, in generale, condimenti grassi o dall’alto contenuto di sale;
  • Evitare il consumo di pasti preconfezionati, e cucinare prediligendo cotture magre, ai ferri o al vapore.
  • Limitare l’uso di spezie;
  • È consigliabile mangiare alimenti ricchi di fibre, ma, come accennato in precedenza, evitando di eccedere nelle dosi. Qualora non si sia abituati a consumare fibre, si consiglia di aggiungerle gradualmente alla propria alimentazione, un giorno alla volta.
  • Inoltre, è necessario rimanere ben idratati, consumando almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno. 

Qualora i diverticoli fossero particolarmente infiammati, e dunque i sintomi particolarmente forti e/o fastidiosi, il medico potrebbe ritenere necessario prescrivere una dieta esclusivamente liquida per qualche giorno, a base di brodi, zuppe e succhi privi di grassi e zuccheri aggiunti. Nella maggior parte dei casi, tale regime alimentare dura per una manciata di giorni e per massimo una settimana, a seconda della gravità in cui versa il paziente. 

Ancora una volta, tuttavia, ricordiamo l’importanza di rivolgersi ad un professionista che possa prescrivere un trattamento adeguato ed efficace previa l’analisi della sintomatologia del paziente.

Fonti:

  • Strate, L. L., & Morris, A. M. (2019). Epidemiology, pathophysiology, and treatment of diverticulitis. Gastroenterology, 156(5), 1282-1298.e1. https://doi.org/10.1053/j.gastro.2018.12.033
  • Van De Wall, B. J. M., Draaisma, W. A., Van Iersel, J. J., Van Der Kaaij, R., Consten, E. C. J., & Broeders, I. a. M. J. (2013). Dietary restrictions for acute diverticulitis: evidence-based or expert opinion? International Journal of Colorectal Disease, 28(9), 1287–1293. https://doi.org/10.1007/s00384-013-1694-9
  • Dahl, C., Crichton, M., Jenkins, J., Nucera, R., Mahoney, S., Marx, W., & Marshall, S. (2018). Evidence for Dietary fibre Modification in the recovery and Prevention of reoccurrence of acute, uncomplicated diverticulitis: a systematic literature review. Nutrients, 10(2), 137. https://doi.org/10.3390/nu10020137
  • Stam, M. a. W., Draaisma, W. A., Van De Wall, B. J. M., Bolkenstein, H. E., Consten, E. C. J., & Broeders, I. a. M. J. (2017). An unrestricted diet for uncomplicated diverticulitis is safe: results of a prospective diverticulitis diet study. Colorectal Disease, 19(4), 372–377. https://doi.org/10.1111/codi.13505
  • Lemes, V. B., Galdino, G. G., Romão, P., & Reis, S. T. (2021). THE RELATION BETWEEN THE DIET AND THE DIVERTICULITIS PATHOPHYSIOLOGY: AN INTEGRATIVE REVIEW. Arquivos De Gastroenterologia, 58(3), 394–398. https://doi.org/10.1590/s0004-2803.202100000-66