Scopriamo quali sono i rischi dell’obesità in gravidanza, i consigli per una dieta bilanciata e il ruolo del supporto emotivo e psicologico per la futura mamma.
Come affrontare la gravidanza in caso di sovrappeso?
Se sei una donna in sovrappeso in gravidanza, è fondamentale che tu prenda alcune precauzioni per vivere un’attesa il più possibile tranquilla e sicura per te e per il tuo bambino. Il primo passo è consultare il proprio medico e lavorare con un team di esperti, tra cui un ginecologo, un dietologo o un nutrizionista e, possibilmente, uno psicologo, per affrontare non solo gli aspetti fisici, ma anche quelli emotivi e mentali dell’attesa. Intanto ti diamo alcuni consigli di natura generale.
Mantieni una dieta sana
Durante la gravidanza, è fondamentale adottare un’alimentazione bilanciata e varia per soddisfare i bisogni nutrizionali della madre e del bambino in crescita, senza però cadere nel mito del “mangiare per due”. I professionisti della salute raccomandano di concentrarsi su qualità e varietà, anziché sulla quantità di cibo.
I principali gruppi alimentari da includere nella dieta sono:
- Frutta e verdura
- Cereali integrali
- Latte e latticini
- Proteine magre
- Grassi sani
Adotta uno stile di vita attivo
L’esercizio fisico moderato, ti permette di ottenere numerosi benefici: migliora l’umore, aiuta a prevenire un eccessivo aumento di peso e a ridurre il rischio di complicazioni come il diabete gestazionale o la preeclampsia. Se non hai fatto molto esercizio prima di rimanere incinta, chiedi al tuo medico come puoi aumentare lentamente l’attività. Intanto prova a concederti delle lunghe passeggiate, fai le scale a piedi, sfrutta ogni occasione possibile per camminare.
Rilassati
La gravidanza può essere un periodo emotivamente intenso. Rilassarsi e dormire aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, che, se elevato, può influenzare negativamente la gravidanza e contribuire all’aumento di peso. Uno stato di rilassamento promuove una salute mentale stabile, riducendo il rischio di ansia e depressione. Se hai bisogno di aiuto per imparare a gestire lo stress e regolare le tue emozioni, puoi contattare i professionisti di Serenis: siamo un centro medico autorizzato a cui puoi rivolgerti sia per il percorso con uno psicoterapeuta sia per quello con un nutrizionista.
Rischi per la mamma e per il bambino
Numerosi studi concordano nell’affermare che le donne in sovrappeso od obese prima o all’inizio della gravidanza sono esposte a un rischio maggiore di sviluppare patologie come ipertensione arteriosa, preeclampsia e diabete gestazionale. Questi rischi non riguardano solo la madre, ma, come vedremo, anche la salute del feto e del neonato. Le donne con un indice di massa corporea (BMI) superiore a 30-35 presentano un rischio raddoppiato di morte fetale intrauterina e neonatale rispetto a donne di peso normale.
I rischi aumentano anche in presenza di un incremento di peso significativo tra due gravidanze consecutive (incremento ponderale intergravidico).
I risultati di uno studio condotto in Svezia e pubblicato su The Lancet indicano che un moderato aumento di peso (6-11 kg) tra la prima e la seconda gravidanza è associato a un incremento del rischio di morte in utero e nel primo anno di vita del bambino. Il rischio aumenta ulteriormente per le donne che guadagnano oltre 11 kg tra le due gravidanze.
L’obesità materna durante la gravidanza comporta rischi significativi per la salute del bambino, tra cui:
- Macrosomia
Un neonato macrosomico è caratterizzato da un peso superiore alla norma al momento del parto. Nelle madri obese o con diabete gestazionale, il rischio di avere un bambino macrosomico è elevato e questo può complicare il travaglio e il parto, rendendo spesso necessario un taglio cesareo. Inoltre, i bambini macrosomici sono più inclini a problemi respiratori, ipoglicemia, ittero e malformazioni congenite, condizioni difficili da trattare.
- Difetti del tubo neurale
I bambini nati da madri obese hanno un rischio maggiore di sviluppare difetti del tubo neurale, come spina bifida e anencefalia. L’assunzione di acido folico da parte della madre prima della gravidanza può ridurre significativamente questi rischi.
- Obesità infantile e rischio di diabete
I bambini nati con un peso superiore alla norma hanno maggiori probabilità di sviluppare obesità e diabete di tipo 2. Studi dimostrano che la predisposizione all’obesità si manifesta già durante l’infanzia e l’adolescenza, aumentando il rischio di sviluppare malattie croniche.
- Lesioni durante il parto
Le madri obese spesso incontrano difficoltà durante il travaglio, con spinte inefficaci che prolungano la durata del parto. Questo può aumentare il rischio di sofferenza fetale e lesioni neonatali.
La prevenzione e la gestione del peso prima e durante la gravidanza sono essenziali per ridurre questi rischi e garantire una gravidanza più sicura per madre e figlio.
Quando parliamo di obesità in caso di gravidanza?
L’obesità si misura generalmente attraverso l’Indice di Massa Corporea (BMI), uno strumento che ci aiuta a classificare il peso corporeo e che si calcola dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza in metri.
Secondo i parametri stabiliti dall’OMS, un BMI pari o superiore a 30 indica una condizione di obesità, mentre un BMI compreso tra 25 e 29,9 corrisponde al sovrappeso.
Aumento di peso corretto in gravidanza
L’aumento di peso durante la gravidanza è un processo fisiologico naturale, essenziale per sostenere la crescita del bambino. Oltre al peso del feto, contribuiscono a questo aumento, ad esempio, l’utero, la placenta, il liquido amniotico.
L’aumento di peso ideale in gravidanza varia da donna a donna e dipende principalmente da due fattori:
- Indice di Massa Corporea (BMI)
- Tipo di gravidanza
In caso di obesità, l’aumento di peso deve oscillare tra i 5 e i 9 chili.
Come dimagrire in gravidanza?
La gravidanza non è certamente il periodo ideale per perdere peso perché un dimagrimento potrebbe compromettere la salute del bambino. Tuttavia, è fondamentale valutare la situazione individuale, tenendo conto dell’indice di massa corporea (BMI) della donna all’inizio della gravidanza.
Nel caso in cui la perdita di peso fosse necessaria per motivi di salute, sarà il ginecologo a valutare, insieme ad altri specialisti, il quadro clinico complessivo. È molto importante che una donna non intraprenda mai diete fai da te durante la gravidanza, che possono portarti a escludere nutrienti essenziali per noi e per il feto.
Meglio il cesareo in caso di obesità?
Il parto cesareo è spesso considerato un passaggio quasi obbligatorio per le donne obese a causa dell’aumentato rischio di complicazioni durante il parto vaginale. La decisione però non è scontata e soprattutto dipende dal singolo caso.
Le donne con obesità presentano un rischio maggiore di infezioni post-operatorie, trombosi e complicanze anestesiologiche dopo un cesareo. D’altra parte, un parto vaginale può comportare distocia delle spalle, travaglio prolungato e sofferenza fetale.
La scelta del parto più appropriato dipende da una valutazione attenta della salute della madre e del bambino, tenendo conto di fattori come la presenza di altre patologie (diabete gestazionale, preeclampsia) e l’andamento del travaglio.
Fonti:
- Pregnancy and obesity: Know the risks. (2022, December 2). Mayo Clinic. https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/pregnancy-week-by-week/in-depth/pregnancy-and-obesity/art-20044409#:~:text=Having%20a%20high%20BMI%20during%20pregnancy%20has%20been%20linked%20to,Growth%20problems
- Kim, J., & Ayabe, A. (2023, August 8). Obesity in pregnancy. StatPearls – NCBI Bookshelf. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK572113/
- Website, N. (2023, February 24). Obesity and pregnancy. nhs.uk. https://www.nhs.uk/pregnancy/related-conditions/existing-health-conditions/overweight/
Sono Digital Marketing Intern in Serenis e mi occupo, tra le altre cose, della gestione di alcuni articoli del blog attraverso il quale miriamo a condividere conoscenze preziose e offrire supporto a coloro che cercano aiuto e comprensione nel loro percorso di crescita e di guarigione.