Il cortisolo, oltre a regolare la risposta del nostro organismo allo stress, svolge un ruolo fondamentale in numerose funzioni corporee. La sua produzione, stimolata dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, influisce su diversi organi, modulando il metabolismo, l’infiammazione, la pressione sanguigna, la glicemia e il ciclo sonno-veglia.
Livelli ottimali sono essenziali per il nostro benessere, ma squilibri di questo ormone possono causarci qualche problema, tra cui problemi legati all’aumento di peso. Vediamo quindi se esiste un legame tra cortisolo basso e obesità.
Cosa succede se il cortisolo è troppo basso?
Il deficit di cortisolo si manifesta con una vasta gamma di sintomi. Tra i disturbi più comuni troviamo:
- Problemi metabolici come l’ipoglicemia (bassi livelli di zucchero nel sangue) che spesso si manifesta con stanchezza, debolezza, vertigini e fame.
- Disturbi muscoloscheletrici come dolori articolari e fibromialgia, dovuti alla ridotta azione antinfiammatoria del cortisolo.
- Compromissione del sistema immunitario: aumento della suscettibilità a infezioni, allergie e malattie autoimmuni, a causa dell’alterazione della risposta immunitaria.
Altri sintomi frequenti includono:
- Affaticamento cronico;
- Disturbi dell’umore, con depressione e cambiamenti d’umore;
- Difficoltà di concentrazione e “nebbia mentale”;
- Disturbi del sonno;
- Sintomi gastrointestinali, come diarrea o stitichezza;
- Ipersensibilità al freddo.
Il profilo tipico di chi ha il cortisolo basso prevede mattinate difficili, con stanchezza e apatia al risveglio che migliorano nel corso della giornata, e cambiamenti nell’appetito, come voglie di salato e frequenti spuntini. Queste fluttuazioni energetiche e i disturbi generali possono significativamente impattare sulla qualità della vita.

Perché il cortisolo è basso?
Bassi livelli di cortisolo possono dipendere da:
- Malattie autoimmuni
- Alimentazione inadeguata
- Farmaci
In alcuni casi, il deficit è legato a un vero e proprio esaurimento delle ghiandole surrenali, causato da uno stress prolungato e intenso. In altri può essere il risultato di un meccanismo di regolazione fisiologica, in cui il cervello e l’ipotalamo riducono la produzione di cortisolo per proteggere l’organismo da effetti dannosi a lungo termine.
Quando il cortisolo fa ingrassare?
Quindi, esiste un legame tra cortisolo basso e obesità?
Quando il nostro corpo percepisce una carenza di cortisolo, può attivare un meccanismo compensatorio che porta a:
- Aumento dell’appetito: il nostro organismo cerca fonti energetiche alternative per compensare la mancanza di energia fornita dal cortisolo.
- Desiderio di cibi ad alto contenuto calorico: il cortisolo basso ci spinge a cercare cibi ricchi di zuccheri e grassi per ottenere rapidamente energia.
- Diminuzione della massa muscolare: il cortisolo è coinvolto nel metabolismo delle proteine. Un deficit di cortisolo può portare a una perdita muscolare, riduce ulteriormente il metabolismo basale e favorisce l’accumulo di grasso corporeo, soprattutto nell’addome. Il cortisolo determina perciò un aumento della massa grassa.
Legame tra cortisolo basso e obesità
Quando il cortisolo è cronicamente basso, il nostro corpo può rispondere con una ridotta capacità di gestire lo stress metabolico. Questo meccanismo può provocare un rallentamento del metabolismo e quindi causare un aumento del peso.
Il cortisolo basso può anche influenzare negativamente l’equilibrio di altri ormoni coinvolti nella regolazione del peso, come la grelina e la leptina. Lo squilibrio di questi ormoni può interferire con la capacità del corpo di bruciare calorie in modo efficace: in pratica, accumuliamo grasso, anche in assenza di un eccesso calorico evidente.
Cosa fare con il cortisolo basso?
Se sospettiamo di avere livelli di cortisolo bassi, il primo passo che dobbiamo fare è quello di consultare un medico specialista, come un endocrinologo, per eseguire una serie di test che includono la misurazione dei livelli di cortisolo nel sangue o nella saliva, oltre a un’ analisi completa della funzionalità surrenalica. Questo è il punto di partenza soprattutto in caso di obesità endocrine e in caso di obesità infantile.
Gestire lo stress è fondamentale per mantenere un sano equilibrio dei livelli di cortisolo nel nostro corpo. Sviluppare strategie efficaci per affrontare lo stress quotidiano, come tecniche di respirazione, meditazione, attività fisica regolare e la creazione di routine quotidiane che includono momenti di relax sono ingredienti che possono fare la differenza.
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è particolarmente utile nella gestione dello stress perché ci aiuta a comprendere le distorsioni cognitive che possono amplificare le reazioni emotive negative. La CBT ci permette di identificare e modificare i pensieri disfunzionali che possono aumentare i nostri livelli di stress; questo processo non solo migliora la consapevolezza delle emozioni, di ciò che proviamo ma fornisce anche strumenti concreti per affrontare situazioni difficili in modo più efficace e funzionale.
Se hai bisogno di supporto in questo percorso, puoi rivolgerti ai professionisti di Serenis, che offrono strumenti e tecniche personalizzate per aiutarti a gestire la propria alimentazione.
Obesità e cortisolo basso: cosa mangiare quando si ha il cortisolo basso?
Per contrastare il deficit di cortisolo attraverso l’alimentazione, è fondamentale seguire alcune abitudini come non saltare la colazione, preferendo alimenti ricchi di carboidrati, grassi e proteine; fare spuntini regolari a base di frutta, frutta secca, yogurt per stabilizzare la glicemia e prevenire attacchi di fame; privilegiare alimenti a basso indice glicemico come frutta, verdura, cereali integrali e legumi; includere nella dieta acidi grassi Omega 3, vitamine del gruppo B e C, potassio e magnesio, presenti in abbondanza in cibi come pesce, avocado, frutta secca, legumi e frutta fresca.
Questi nutrienti aiutano a ridurre l’infiammazione, a contrastare l’azione dello stress e a favorire il rilassamento. È consigliabile limitare il consumo di cibi processati, grassi e ricchi di caffeina, che possono aumentare i livelli di stress.
Fonti:
- Linee guida ESE su aspetti endocrinologici nell’obesità. (n.d.). Associazione Medici Endocrinologi. https://www.associazionemediciendocrinologi.it/images/pubblicazioni/AMEFlash/2020/AME_Flash-24-ottobre-2020.pdf
- Sandrelli, F. (2023). Fattori genetici e ambientali dell’obesità. https://thesis.unipd.it/handle/20.500.12608/70615
- Van Rossum, E. F. (2017). Obesity and cortisol: New perspectives on an old theme. Obesity, 25(3), 500–501. https://doi.org/10.1002/oby.21774

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