Mounjaro®: il nuovo trattamento farmacologico per l'obesità

Mounjaro è un farmaco iniettabile utilizzato per il trattamento dell’obesità, o del sovrappeso collegato a patologie. Può essere acquistato solo previa regolare prescrizione medica.

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Mounjaro

Mounjaro® è un medicinale iniettabile a base di tirzepatide utilizzato per la gestione del diabete di tipo 2 e il trattamento dell’obesità o del sovrappeso collegato a patologie in pazienti adulti in associazione a dieta ed esercizio fisico. 

Cos'è Mounjaro®?

Mounjaro® è un farmaco iniettabile per la gestione dell’obesità e del sovrappeso, se associato a patologie, che viene prodotto dall'azienda Eli Lilly

Gli studi clinici hanno mostrato che la terapia con tirzepatide è associata a una significativa riduzione del grasso viscerale e miglioramenti nei parametri metabolici e cardiovascolari, sebbene queste evidenze derivino da sottostudi e non costituiscano necessariamente un’indicazione approvata specifica.

Scheda informativa su Mounjaro®

Come funziona Mounjaro®?

Il funzionamento di Mounjaro® è, di per sé, piuttosto complesso . Si tratta come accennato di un farmaco iniettabile, che va somministrato una volta a settimana per via sottocutanea. In particolare, può essere iniettato in zone come l’addome, la coscia, oppure la parte posteriore del braccio.

Contiene tirzepatide, una molecola che agisce su due recettori ormonali, ovvero GIP e GLP-1: questa doppia azione aiuta ad aumentare il senso di sazietà e ridurre la sensazione di fame, aumentare la lipolisi e migliorare una serie di parametri cardio-metabolici. 

Ne risulta quindi non solo una riduzione dell’assunzione calorica e un maggiore senso di sazietà, ma anche un miglior controllo del metabolismo.

A cosa serve? Trattamento del diabete e dell'obesità

Mounjaro® viene utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2 e per il trattamento dell’obesità. 

In particolare, Mounjaro® è indicato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2:

  • come unico farmaco, quando l’uso di metformina è considerato controindicato o non tollerato ;
  • in associazione ad altri ipoglicemizzanti o insulina

In entrambi i casi, l'efficacia di Mounjaro® dipende dall'associazione della terapia farmacologica ad una alimentazione adatta (equilibrata) e all'attività fisica regolare.

Requisiti e criteri per la prescrizione per il trattamento dell’eccesso di peso

Mounjaro® viene prescritto ad adulti con

  • un indice di massa corporea (BMI) ≥ 30 kg/m²;
  • un indice di massa corporea (BMI) ≥ 27kg/m² e <30kg/m² con almeno una comorbilità correlata all’obesità (prediabete, diabete di tipo 2ipertensione arteriosadislipidemiaapnea ostruttiva del sonno, malattia cardiovascolare).

Chi lo può prescrivere?

Mounjaro® può essere prescritto anche dal medico di famiglia, purché valuti attentamente l’idoneità del paziente alla terapia. Non è necessario si tratti di uno specialista ma è preferibile che abbia esperienza nella gestione dell’obesità o delle patologie correlate al sovrappeso, in particolare del diabete di tipo 2

Può essere prescritto anche da un dietologo o da un endocrinologo.

Somministrazione e dosaggio

Somministrazione e dosaggio di Mounjaro®

La dose iniziale di tirzepatide è 2,5 mg una volta a settimana. Dopo 4 settimane, la dose deve essere aumentata a 5 mg una volta a settimana. 

Se necessario, è possibile aumentare la dose con incrementi di 2,5 mg dopo un minimo di 4 settimane con la dose in uso. 

Le dosi di mantenimento raccomandate sono 5 mg, 10 mg e 15 mg.

Ogni penna preriempita di Mounjaro® contiene quattro dosi, sufficienti per quattro settimane di trattamento. 

Mounjaro® deve essere iniettato per via sottocutanea nell’addome, nella coscia o nella parte posteriore del braccio. Il farmaco può essere somministrato in qualsiasi momento della giornata, indipendentemente dai pasti, purché sempre nello stesso giorno della settimana.

L’iniezione può essere eseguita autonomamente, ma è importante alternare il punto della somministrazione per ridurre il rischio di irritazioni cutanee. Se il paziente si inietta anche insulina, deve iniettare Mounjaro® in un punto diverso. 

Efficacia, benefici e risultati di Mounjaro®

Mounjaro®, se utilizzato sotto sorveglianza medica e unito a cambiamenti nel proprio stile di vita e nella propria alimentazione, può favorire una significativa perdita di peso e migliorare diversi parametri metabolici legati all’obesità o alle malattie legate al sovrappeso.

Negli studi clinici, il trattamento con tirzepatide ha portato a una riduzione soddisfacente del peso corporeo soprattutto se associato a cambiamenti nello stile di vita. I pazienti hanno inoltre mostrato un miglioramento a tutto tondo, maggiore energia e minore stress nella gestione del peso.

Un altro beneficio osservato è la riduzione del grasso viscerale, che, se non trattata rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. 

Questi effetti, nel complesso, rendono Mounjaro® una terapia efficace per la gestione dell’obesità e delle sue eventuali complicanze metaboliche.

Gli studi clinici hanno dimostrato che Mounjaro® è efficace, purché venga utilizzato sotto stretto controllo medico e in aggiunta a cambiamenti nell’alimentazione e nello stile di vita.

Possibili effetti collaterali

Gli effetti collaterali più frequenti di Mounjaro sono nausea, diarreavomito. Dolore addominale, stitichezza e riduzione dell’appetito.

Questi sintomi si manifestano in genere nelle prime settimane di trattamento e tendono a diminuire nel tempo. In alcuni casi, possono provocare disidratazione. È dunque consigliabile aumentare l’assunzione di liquidi. 

Altri effetti collaterali comuni includono: 

  •   difficoltà digestive con dolo o fastidio allo stomaco (dispepsia)Gonfiore addominale e tensione;
  • Reflusso gastroesofageo;
  • Eruttazioni frequenti;
  • Flatulenza;
  • Senso di stanchezza persistente e spossatezza;
  • Vertigini e capogiri; ipotensione
  • Perdita di capelli
  • Aumento della frequenza cardiaca.

In pazienti con diabete, l’associazione della tirzepatide con insulina o altri antidiabetici può aumentare il rischio di ipoglicemia. In questo caso i sintomi che possono presentarsi sono: 

  • Sudorazione intensa;
  • Senso intenso e improvviso di fame;
  • Tremori;
  • Senso di confusione;
  • Debolezza e/o spossatezza improvvise. 

Possono inoltre comparire delle reazioni cutanee nel punto di iniezione, come rossore, gonfiore  o prurito.

Effetti più rari, ma gravi e che richiedono immediata attenzione medica comprendono:

  • Pancreatite acuta e colecistite, con dolore persistente e intenso nell’area dello stomaco e della schiena;
  • Reazioni allergiche, con gonfiore del volto e/o delle labbra e della lingua e difficoltà respiratorie. In questi casi è necessario contattare subito i soccorsi.

Chi assume la tirzepatide farmaco deve essere seguito dal medico per monitorare eventuali sintomi e valutare eventuali aggiustamenti terapeutici. 

 

Una cosa importante

Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo divulgativo, e non sostituiscono il parere di un medico. Ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci, e questo vale anche per gli eventuali effetti collaterali.

Per capire cosa è meglio per te, parla con un medico e leggi bene il foglietto illustrativo.

Se hai ancora dei dubbi, puoi trovare una risposta alle tue domande direttamente nel libretto illustrativo di Mounjaro®.

Farmaci per dimagrire: un confronto per classi

La terapia farmacologica dell’obesità ha compiuto negli ultimi anni un salto qualitativo notevole. Dai farmaci ad azione centrale e dagli inibitori dell’assorbimento si è passati a molecole che agiscono su meccanismi ormonali profondi, modulando appetito e metabolismo.
Nonostante l’efficacia crescente, nessun farmaco può sostituire la terapia comportamentale e nutrizionale, che rimane la base di ogni percorso di riduzione ponderale.

L’approccio più corretto consiste nel selezionare il principio attivo in base al profilo metabolico, alle comorbidità e alla sostenibilità del trattamento.

  • Agonisti incretinici (GLP-1 e GIP)

Principi attivi: Liraglutide, Semaglutide, Tirzepatide

Meccanismo d’azione:
Mimano l’azione degli ormoni intestinali GLP-1 (e nel caso di tirzepatide anche GIP), che regolano la secrezione insulinica, lo svuotamento gastrico e il senso di sazietà. Riducendo l’appetito e migliorando il controllo glicemico, favoriscono la perdita di peso in modo fisiologico.

Efficacia comparativa:

  • Liraglutide (Saxenda®): perdita media 6–8% del peso corporeo.
  • Semaglutide (Wegovy®): perdita media 12–15% (trial STEP).
  • Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®): fino al 26% (SURMOUNT-1 e SURMOUNT-5).

Effetti collaterali: nausea, vomito, diarrea, stipsi, raramente pancreatite o colelitiasi.

Controindicazioni (EMA/AIFA) con qualche distinzione a seconda della molecola:

  • Gravidanza e allattamento
  • Ipersensibilità a principio attivo o eccipienti
  • Pancreatite acuta o pregressa
  • Grave insufficienza epatica o renale
  • Malattie gastrointestinali gravi (es. IBD, gastroparesi)
  • Età <12 anni

Nota FDA: carcinoma midollare tiroideo e MEN2 citati come boxed warning negli USA, non presenti come controindicazioni nelle schede tecniche europee.

Punti di forza: efficacia elevata, miglioramento del profilo metabolico e cardiovascolare.
Criticità: costo elevato, terapia di lunga durata, somministrazione iniettabile.
Ruolo clinico: prima scelta nei pazienti con obesità associata a diabete, insulino-resistenza o sindrome metabolica.

 

  • Farmaci antiassorbitivi

Principio attivo: Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)

Meccanismo d’azione:
Inibisce le lipasi gastrointestinali riducendo l’assorbimento di circa il 30% dei grassi alimentari.
Efficacia: perdita media 3–5% del peso corporeo, spesso utile nel mantenimento.
Effetti collaterali: steatorrea, urgenza fecale, flatulenza, deficit di vitamine liposolubili (A, D, E, K).
Controindicazioni: sindromi da malassorbimento cronico, colestasi, gravidanza, allattamento.
Punti di forza: profilo di sicurezza cardiovascolare eccellente, azione locale non sistemica.
Limiti: scarsa aderenza per disturbi gastrointestinali; efficacia dipendente da dieta ipolipidica.
Ruolo clinico: opzione “low-risk” o di mantenimento nei pazienti che non tollerano altre classi.

 

  • Farmaci ad effetto centrale (azione sul SNC)

Principi attivi: Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia® – non approvato in UE)

Meccanismo d’azione:
Agiscono sui circuiti ipotalamici e dopaminergici della fame e della ricompensa.

  • Bupropione/Naltrexone: potenzia la dopamina e la noradrenalina riducendo il craving alimentare.
  • Fentermina/Topiramato: combina effetto anoressizzante e modulazione GABAergica (solo USA).

Efficacia: perdita media 5–10% del peso corporeo.
Effetti collaterali: insonnia, ansia, nausea, cefalea, aumento della pressione arteriosa, parestesie.
Controindicazioni:

  • Ipertensione arteriosa  non controllata
  • Epilessia o storia di convulsioni
  • Disturbi psichiatrici maggiori
  • Gravidanza e allattamento
  • Uso concomitante di oppioidi o sospensione recente di alcol/benzodiazepine


Nota regolatoria:

  • Mysimba® è approvato in Europa e in Italia.
  • Fentermina/Topiramato non è autorizzato in UE.

Ruolo clinico: utile in soggetti con alimentazione compulsiva e craving, previa valutazione psichiatrica e cardiovascolare accurata.

Tabella comparativa per classi farmacologiche

ClassePrincipi attivi (nome commerciale)Meccanismo d’azionePerdita media pesoVia di somministrazioneControindicazioni principali (EMA/AIFA)Status regolatorio (UE)Note cliniche
Agonisti incretinici (GLP-1/GIP)Liraglutide (Saxenda®), Semaglutide (Wegovy®), Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®)Stimolano recettori incretinici → ↑ sazietà, ↓ appetito, ↑ secrezione insulinica8–26%Iniezione SC (giornaliera o settimanale)Gravidanza, allattamento, pancreatite, insufficienza epatica/renale grave, patologie GI gravi, età <12 aaApprovati EMA/AIFAClasse più efficace; monitoraggio per GI e pancreas
AntiassorbitiviOrlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)Inibizione lipasi → ↓ assorbimento grassi3–5%Orale (TID con pasti)Malassorbimento, colestasi, gravidanza, allattamentoApprovato EMA/AIFASicuro, economico, disturbi GI frequenti
Centrali (SNC)Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia®)Modulano dopamina, noradrenalina, GABA → ↓ craving e appetito5–10%OraleIpertensione non controllata, epilessia, disturbi psichiatrici, gravidanza, uso di oppioidiMysimba® approvato EMA/AIFA; Qsymia® solo USAEfficace nei pazienti con fame compulsiva; richiede valutazione CV e psichiatrica

 

 

Fonti:

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