Home > Blog Nutrizione > Velocità di eritrosedimentazione: cos’è e quando preoccuparsi

Velocità di eritrosedimentazione: cos’è e quando preoccuparsi

La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test di laboratorio utilizzato per rilevare la presenza di infiammazioni nell’organismo. Questo esame misura il tempo necessario affinché i globuli rossi si separino dal plasma e si depositino sul fondo di una provetta.

La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test di laboratorio utilizzato per rilevare la presenza di infiammazioni nell’organismo. Questo esame misura il tempo necessario affinché i globuli rossi si separino dal plasma e si depositino sul fondo di una provetta.
Una sedimentazione più rapida rispetto ai valori normali è spesso indicativa di una risposta infiammatoria, trauma o patologia in corso.

Cos’è la velocità di eritrosedimentazione?

La velocità di eritrosedimentazione (VES) è un test utilizzato per individuare la presenza di infiammazioni all’interno dell’organismo.

Più nello specifico, la VES valuta il tempo che viene impiegato dai globuli rossi per separarsi dal plasma e a depositarsi sul fondo della provetta.
Una sedimentazione accelerata rispetto ai valori considerati normali è spesso indicativa di infiammazioni o condizioni patologiche.

Prova il percorso di nutrizione online di Serenis. Il primo colloquio è gratuito.

Come si misura la velocità di eritrosedimentazione?

La velocità di eritrosedimentazione si misura a seguito di un prelievo di sangue. Il materiale raccolto viene inserito all’interno di un tubicino o di una provetta dalla forma lunga e sottile, lasciando che i globuli rossi si separino dal plasma e si depositino sul fondo

L’esame misura la distanza che i globuli rossi percorrono all’interno del tubo nel giro di un’ora di tempo.

Alla base vi è il fatto che, se è in atto una risposta infiammatoria da parte del corpo, i globuli rossi tendono ad aggregarsi tra loro, formando dei gruppi più pesanti del normale, e dunque “percorrendo” più spazio rispetto a dei globuli rossi prelevati da un organismo non infiammato.

Come si svolge l’esame?

L’esame si svolge tramite un prelievo di sangue

Non vi sono norme preparatorie specifiche per svolgerlo, tuttavia poiché talvolta viene svolto assieme ad altre analisi del sangue, può capitare che il medico suggerisca di presentarsi a digiuno da almeno 8 – 12 ore. 

Si tratta di un esame non invasivo e indolore, sebbene alcuni soggetti più sensibili possono provare un leggero fastidio nella zona in cui viene inserito l’ago.

Valori normali

I valori normali della velocità di eritrosedimentazione sono pari a:

  • 0 – 15 mm/h negli uomini fino a 50 anni;
  • 0 – 20 mm/h negli uomini dai 50 ai 70 anni;
  • 0 – 20 mm/h nelle donne fino a 50 anni;
  • 0 – 30 mm/h nelle donne dai 50 ai 70 anni.

Si tratta, ovviamente, di valori medi, che possono variare leggermente anche a seconda del laboratorio in cui vengono effettuate le analisi. Per interpretare correttamente i valori, dunque, consigliamo di affidarsi sempre al proprio medico di riferimento.

Inoltre, si stima che la VES sia leggermente più alta, fisiologicamente, andando avanti con l’età.

velocità di eritrosedimentazione

VES alta

Parliamo di VES leggermente alta quando i valori superano leggermente quelli considerati normali. In alcuni casi un leggero aumento viene considerato fisiologico, ad esempio durante una gravidanza o durante le mestruazioni. Anche l’uso di alcuni farmaci può contribuire ad un leggero innalzamento dei valori.

Tuttavia, se il valore supera di molto questo riferimento, è probabile che nel corpo sia in atto un’infiammazione, un trauma o sia presente un tumore se il valore è estremamente elevato (oltre i 100 mm/h).

Va detto che, ad oggi, la sola misurazione della  velocità di eritrosedimentazione non viene, di solito, considerata sufficiente per effettuare diagnosi, ma viene accompagnata da ulteriori test e analisi.

I sintomi

I sintomi non sono legati tanto alla velocità di eritrosedimentazione alta, quanto alla causa. Tuttavia, sebbene siano aspecifici, alcuni sintomi possono includere:

  • Febbre o febbricola persistente;
  • Senso di malessere generale;
  • Dolore articolare, talvolta accompagnato a rigidità e difficoltà di movimento;
  • Perdita di peso apparentemente ingiustificata;
  • Perdita di appetito;
  • Mal di testa persistenti.

Le cause 

Le cause di una VES alta possono essere diverse, ma sono generalmente legate a processi infiammatori, anche cronici, o traumi. 

Questo poiché in caso di risposta infiammatoria da parte dell’organismo i globuli rossi, o eritrociti, tendono ad aggregarsi, formando dei “gruppetti” più pesanti del normale, che dunque tendono a sedimentarsi più rapidamente.

Le patologie associate

Dei valori alti di velocità di eritrosedimentazione possono essere legati a diversi disturbi e patologie di natura infiammatoria.

Tra queste:

  • Artrite, ovvero infiammazione delle articolazioni;
  • Vasculite sistemica, ovvero infiammazione dei vasi sanguigni;
  • Malattie infiammatorie intestinali;
  • Infezioni;
  • Alcuni tipi di tumore;
  • Polimialgia reumatica;
  • Infarto;
  • Lupus;
  • Arterite a cellule giganti, ovvero infiammazione delle arterie;
  • Alcune malattie a carico dei reni o del cuore.

Come detto, l’esame della VES non è considerato sufficiente per diagnosticare tali disturbi, tuttavia può essere un buon modo per indagare alcuni sintomi aspecifici, e un discreto punto di partenza per individuarne le cause.

Quando preoccuparsi?

Come abbiamo visto, valori alti di VES possono essere specchio di patologie o disturbi anche molto seri. 

Come accennato, bisogna tenere conto del fatto che, sebbene l’esame della velocità di eritrosedimentazione può aiutare ad effettuare una diagnosi, non è considerata sufficiente per indicare la presenza di una determinata patologia. Dunque, è fondamentale rivolgersi al proprio medico e seguire le sue indicazioni.

Hai letto l’articolo ma ti sono rimasti dei dubbi?

Invia qui la tua domanda. I nostri professionisti sono pronti a risponderti.

VES bassa

Anche una velocità di eritrosedimentazione eccessivamente bassa può essere indice della presenza di problemi o patologie. In particolare, a causare dei valori bassi possono essere:

  • Alcuni disturbi a carico delle cellule del sangue, come l’anemia, la leucocitosi o la policitemia;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Problemi a carico dei reni o del fegato;
  • Malnutrizione.

Va tuttavia tenuto conto del fatto che valori bassi sono tendenzialmente meno comuni, sebbene possano anch’essi fornire al medico delle informazioni utili soprattutto se rapportati al quadro di salute generale del paziente.