La cannella, spezia ricavata dalla corteccia interna degli alberi del genere Cinnamomum, è apprezzata in cucina e nella preparazione di dolci.
Nota per le sue proprietà antiossidanti, può potenzialmente dare sollievo dai disturbi gastrointestinali e i livelli di zucchero nel sangue, oltre a essere considerata un rilassante naturale.
Cos’è la cannella?
La cannella è una spezia. Viene utilizzata molto nella cucina italiana e non solo, soprattutto per la preparazione di dolci. Si ricava dalla corteccia interna degli alberi appartenenti al genere Cinnamomum.
Ne esistono diverse varietà, ma le più diffuse sono:
- La Cannella di Ceylon, originaria dello Sri Lanka e più pregiata;
- La Cannella Cassia, originaria del territorio cinese, tendenzialmente più economica.
Cannella in polvere o stecche di cannella?
Quando occorre utilizzare la cannella ci si trova spesso in dubbio: utilizzare la spezia in polvere, oppure le stecche?
La scelta dipende da diversi fattori:
- La cannella in stecche viene solitamente considerata di qualità maggiore. Dunque, tendenzialmente, costa di più rispetto alla spezia in polvere;
- Le stecche tendono a “conservarsi” meglio, e a mantenere più a lungo il loro aroma;
- Le stecche possono essere utilizzate intere (ad esempio per preparare degli infusi), oppure venire macinate per ottenere la spezia in polvere.
- La polvere è tendenzialmente più comoda da utilizzare, poiché “già” pronta e più facilmente reperibile.
Di seguito, proponiamo una tabella riassuntiva:
Caratteristica | Cannella in Stecche | Cannella in Polvere |
Qualità | Considerata di qualità superiore | Considerata di qualità inferiore |
Costo | Generalmente più costosa | Generalmente meno costosa |
Conservazione | Si conserva meglio, mantenendo più a lungo il proprio aroma | Meno efficace nel mantenere l’aroma a lungo |
Modalità d’uso | Può essere usata intera o macinata | Già pronta all’uso, più facilmente reperibile |
Praticità | Meno pratica da preparare se non si usa intera | Più pratica poiché è già pronta all’uso |
I valori nutrizionali
I valori nutrizionali di 100 grammi di cannella, in media, sono ripartiti come segue:
Nutriente | Quantità |
Calorie | 247 kcal |
Acqua | 11 g |
Proteine | 4 g |
Lipidi | 1.2 g |
Carboidrati | 81 g |
Fibre | 53 g |
Zuccheri | 2.2 g |
Calcio | 1002 mg |
Ferro | 8.3 mg |
Magnesio | 60 mg |
Fosforo | 64 mg |
Potassio | 431 mg |
Sodio | 10 mg |
Zinco | 1.8 mg |
Vitamina C | 3.8 mg |
Tiamina (B1) | 0.02 mg |
Riboflavina (B2) | 0.04 mg |
Niacina (B3) | 1.3 mg |
Vitamina B6 | 0.16 mg |
Acido folico (B9) | 6 µg |
Vitamina A | 15 µg |
Vitamina E | 2.3 mg |
Vitamina K | 31.2 µg |
Le proprietà e i benefici della cannella
Tra le diverse proprietà della cannella possiamo evidenziare il fatto che sia ricca di alcune vitamine e nutrienti essenziali per il benessere dell’organismo. Tra questi:
- La vitamina C e la vitamina B1;
- Alcuni minerali come il ferro, il calcio, il selenio;
- Fibre e antiossidanti.
A cosa fa bene la cannella?
Alla cannella vengono attribuiti diversi possibili benefici per la salute umana. In particolare:
- Viene ritenuta potenzialmente utile per alleviare alcuni disturbi gastrointestinali, come il gonfiore addominale e il bruciore di stomaco;
- Alcuni studi sostengono possa migliorare, potenzialmente, i livelli di zucchero nel sangue e la sensibilità all’insulina, il che la rende potenzialmente utile per chi soffre di diabete. Tuttavia ad oggi queste ipotesi non sono ancora state validate scientificamente;
- Per via degli antiossidanti presenti al suo interno si ritiene possa combattere lo stress ossidativo e le infezioni batteriche e fungine;
- Viene considerata un rilassante e un afrodisiaco naturale.
Tuttavia, occorre specificare che i benefici dati dall’assunzione di un alimento si ottengono prima di tutto attraverso un’alimentazione equilibrata e variegata, che prevede il consumo di diversi tipi di cibi nelle quantità e frequenze appropriate.
Possibili controindicazioni
Tuttavia, è necessario tenere presente anche quelle che sono delle possibili controindicazioni del consumo di cannella. Tra queste:
- Può causare reazioni allergiche;
- Poiché contiene cumarina, dannosa per il fegato e per i reni, è controindicata in caso si soffra di problemi o malattie che interessano tali organi;
- Può causare problemi gastrointestinali, tachicardia o sudorazione;
- Può potenzialmente interferire con il corretto funzionamento dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- Può interferire con il corretto funzionamento dei farmaci antidiabetici;
- Andrebbe evitata in gravidanza.
La cannella in gravidanza
È consigliabile evitare l’uso (e l’abuso) di cannella in gravidanza, poiché a dosaggi elevati può potenzialmente stimolare le contrazioni uterine.
La cannella e i farmaci per diabetici
Questa spezia può interferire con il corretto funzionamento di diversi farmaci per trattare il diabete. Dunque, prima di consumarla è opportuno consultare il proprio medico o il proprio diabetologo di fiducia.
Usi nell’alimentazione
La cannella viene ampiamente utilizzata nell’alimentazione, e soprattutto per preparare:
- Infusi e tisane;
- Per aromatizzare piatti di carne;
- Dolci, soprattutto dolci tipici del periodo relativo alle feste natalizie.
Gli infusi
La cannella viene spesso utilizzata come base per tisane e infusi rilassanti, da sola o accompagnata ad altri ingredienti, come:
- Frutta, come arance e mele;
- Miele;
- Zenzero;
- Semi di finocchio.
Per preparare un infuso semplice alla cannella è solitamente sufficiente mettere a bollire dell’acqua e inserirvi una o più stecche di cannella, o lasciarvi sciogliere (o mettere, appunto, come infuso) la spezia in polvere. Zuccherare poi a piacere e consumare caldo.
La cannella nei dolci
La cannella può essere un ingrediente chiave di molti dolci, soprattutto relativi alle feste natalizia o comunque al periodo invernale. Viene impiegata:
- Nei cinnamon rolls, delle specie di “girelle” a base di cannella, appunto;
- Come ingrediente nel pan pepato;
- All’interno di biscotti e torte;
- Per aromatizzare le mele cotte;
Per aromatizzare alcune bevande come il vin brulè.
Fonti:
- Błaszczyk, N., Rosiak, A., & Kałużna-Czaplińska, J. (2021). The potential role of cinnamon in human health. Forests, 12(5), 648. https://doi.org/10.3390/f12050648
- Hajimonfarednejad, M., Ostovar, M., Raee, M. J., Hashempur, M. H., Mayer, J. G., & Heydari, M. (2018). Cinnamon: A systematic review of adverse events. Clinical Nutrition, 38(2), 594–602. https://doi.org/10.1016/j.clnu.2018.03.013
- Vasconcelos, N., Croda, J., & Simionatto, S. (2018). Antibacterial mechanisms of cinnamon and its constituents: A review. Microbial Pathogenesis, 120, 198–203. https://doi.org/10.1016/j.micpath.2018.04.036
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.