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Cistifellea: quali funzioni ha?

Essenziale nel processo digestivo, la cistifellea può essere colpita da malattie che influiscono significativamente sulla salute

Cistifellea

La cistifellea, pur essendo un organo di dimensioni relativamente piccole, svolge un ruolo cruciale nel processo digestivo, immagazzinando e rilasciando la bile per facilitare la digestione dei grassi. Problemi come i calcoli biliari e il tumore della cistifellea possono compromettere gravemente la funzione di questo organo, con conseguenze significative sulla salute generale e sul benessere complessivo. La diagnosi precoce e un trattamento adeguato sono fondamentali per prevenire complicazioni e mantenere un buon equilibrio digestivo. Una buona funzionalità della cistifellea, infatti, favorisce una migliore assimilazione dei nutrienti e un corretto assorbimento di vitamine essenziali.

Cos’è la cistifellea o colecisti?

La cistifellea, nota anche con il nome di colecisti, è un piccolo organo cavo di forma ovoidale lungo circa 7-10 cm, che si trova sotto il fegato e svolge un ruolo fondamentale nel processo digestivo. La sua principale funzione è quella di immagazzinare la bile, una sostanza prodotta dal fegato, che ha una funzione cruciale nella digestione dei grassi. Anche se piccola, la cistifellea ha un’importanza vitale per il processo digestivo, sebbene non sia essenziale per la vita. Senza di essa, il processo digestivo risulterebbe più lungo e meno efficiente, compromettendo l’assimilazione di nutrienti vitali.  In caso di malattia o altre problematiche, la cistifellea può essere rimossa, ma la bile continuerà comunque a essere prodotta dal fegato, anche se il processo digestivo potrebbe essere meno efficiente.

La bile che si accumula nella cistifellea viene rilasciata nel duodeno, la prima parte dell’intestino tenue, quando il cibo entra nel tratto digestivo. Questo processo aiuta ad emulsionare i grassi, facilitandone la digestione e l’assorbimento.

Dove si trova

La cistifellea si trova nella parte superiore destra dell’addome, proprio sotto il fegato. Ha una forma simile a una piccola sacca e si trova a contatto con il fegato, da cui riceve la bile. La sua posizione è strategica per il suo ruolo nel sistema digestivo, in quanto facilita la bile a fluire direttamente nel duodeno attraverso il dotto biliare comune, quando il corpo è pronto a digerire i grassi.

Cistifellea dove si trova

Funzioni della cistifellea

La cistifellea svolge due funzioni principali: immagazzinamento e rilascio della bile. Entrambe le funzioni sono essenziali per una digestione sana e per l’assorbimento dei grassi. Senza la cistifellea, la bile prodotta dal fegato non sarebbe immagazzinata in modo efficiente, il che potrebbe compromettere la digestione dei grassi.

  1. Immagazzinamento della bile: il fegato produce la bile continuamente, ma la cistifellea agisce come un “serbatoio” temporaneo per la bile. Quando il corpo non è in fase digestiva, la bile prodotta dal fegato viene conservata nella cistifellea, dove diventa più concentrata. Questa bile concentrata è più efficace nel digerire i grassi quando viene rilasciata nel duodeno. L’immagazzinamento della bile consente al corpo di regolare il flusso della bile a seconda delle necessità, ottimizzando il processo digestivo durante i pasti.
  2. Rilascio della bile: quando si mangiano cibi contenenti grassi, la cistifellea si contrae e rilascia la bile concentrata attraverso il dotto biliare comune nel duodeno. Lì, la bile emulsiona i grassi, ovvero li suddivide in piccole particelle, rendendo possibile l’assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili (A, D, E e K) nell’intestino tenue. Senza un’adeguata quantità di bile, il corpo potrebbe non riuscire a digerire correttamente i grassi, il che potrebbe portare a difficoltà digestive e malassorbimento. Inoltre, un rilascio insufficiente di bile può portare a gonfiore addominale, sensazione di pesantezza e altri disturbi digestivi.

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Patologie della cistifellea

Nonostante le sue piccole dimensioni, la cistifellea è suscettibile a diverse patologie che possono compromettere la sua funzione e causare sintomi dolorosi e invalidanti:

  • Una delle più comuni è la colecistite acuta, un’infiammazione improvvisa causata da un blocco del dotto biliare, spesso dovuto alla presenza di calcoli biliari. I sintomi principali di questa condizione includono dolore intenso nell’addome superiore destro, febbre, nausea e vomito. Se non trattata tempestivamente, la colecistite acuta può portare a gravi complicazioni.
  • Un’altra patologia rilevante è la colecistite cronica, una forma di infiammazione di lunga durata che si sviluppa generalmente in seguito a episodi ricorrenti di calcoli biliari o infezioni ripetute. Con il tempo, questa condizione può causare danni permanenti alla cistifellea, portando alla formazione di cicatrici e alla perdita di funzionalità dell’organo.
  • La disfunzione della cistifellea è un altro disturbo che si verifica quando la cistifellea non riesce a contrarsi correttamente per rilasciare la bile nel duodeno, il che può ostacolare la digestione dei grassi e causare sintomi come gonfiore, nausea e dolore addominale, soprattutto dopo i pasti. Queste condizioni, se non adeguatamente diagnosticate e trattate, possono interferire gravemente con il processo digestivo e compromettere la salute generale del paziente, rendendo essenziale un intervento medico tempestivo per evitare complicazioni più gravi.

Tuttavia, le due principali patologie che colpiscono la cistifellea sono i calcoli biliari e il tumore della cistifellea.

Calcoli alla cistifellea

Calcoli alla cistifellea o calcoli biliari

I calcoli biliari sono piccole pietre che si formano all’interno della cistifellea. Questi calcoli si sviluppano quando ci sono squilibri nella composizione della bile, come un eccesso di colesterolo o bilirubina. I calcoli possono variare in dimensione, da piccole particelle a grandi pietre che ostruiscono i dotti biliari.

Le persone che soffrono di calcoli biliari possono non avere alcun sintomo, in particolare se i calcoli sono piccoli e non bloccano il flusso della bile. Tuttavia, quando i calcoli bloccano un dotto biliare, possono causare forti dolori addominali, nausea e vomito. Questo episodio è noto come “colica biliare“. Se i calcoli biliari non vengono trattati, possono provocare complicazioni gravi come la pancreatite o l’infezione della colecisti (colecistite).

I fattori di rischio per lo sviluppo di calcoli biliari includono l’obesità, una dieta ricca di grassi e povera di fibre, l’età avanzata, la gravidanza, la predisposizione genetica e condizioni di salute come il diabete e la cirrosi epatica. Una dieta sana, esercizio fisico regolare e il monitoraggio dei livelli di colesterolo sono misure preventive efficaci contro i calcoli biliari. Il trattamento per i calcoli biliari può variare: nei casi più lievi, si può raccomandare una dieta a basso contenuto di grassi, mentre nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la cistifellea, noto come colecistectomia.

Tumore della cistifellea

Il tumore della cistifellea è una patologia rara ma aggressiva. La maggior parte dei tumori che si sviluppano nella cistifellea sono adenocarcinomi, un tipo di cancro che ha origine nelle cellule ghiandolari. Purtroppo, i tumori della cistifellea spesso non mostrano sintomi nelle fasi iniziali, rendendo la diagnosi difficile fino a quando il tumore non è in uno stadio avanzato.

I sintomi di un tumore della cistifellea possono includere dolore addominale, ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi), perdita di peso inspiegabile, nausea e vomito. Questi sintomi sono simili a quelli di altre malattie della cistifellea, come la colecistite, e possono essere facilmente confusi con altre condizioni.

Poiché il tumore della cistifellea è difficile da diagnosticare precocemente, spesso viene rilevato solo quando è già in una fase avanzata della malattia, il che riduce le possibilità di un trattamento efficace. Un monitoraggio regolare e una diagnosi tempestiva sono possono, quindi, essere cruciali per aumentare le probabilità di successo terapeutico. Il trattamento di questa patologia può includere chirurgia, chemioterapia e radioterapia, ma le prospettive di guarigione dipendono dallo stadio del tumore al momento della diagnosi.

FONTI:

  1. Housset, C., et al. (2016). Functions of the Gallbladder. Comprehensive Physiology, 6(3), 1549-1577. https://doi.org/10.1002/cphy.c150050
  2. Lam, R., et al. (2021). Gallbladder Disorders: A Comprehensive Review. Disease Monographs, 67(7), 101130. https://doi.org/10.1016/j.disamonth.2021.101130