Cosa sia meglio non mangiare se si soffre di colite è una domanda che le persone affette da questo disturbo si pongono spesso. In questo articolo esploreremo i cibi che sarebbe opportuno da escludere dalla dieta e forniremo consigli utili per gestire al meglio questo fastidioso disturbo.
Cosa è la colite e come influisce l’alimentazione?
Chi soffre di colite si chiede spesso cosa non mangiare per evitare di aggravare i sintomi, oppure cosa può mangiare senza temere ripercussioni.
Ma anzitutto occorre chiarire cos’è la colite.
La colite è un disturbo che colpisce il colon, ovvero la seconda parte dell’intestino crasso. In realtà con il termine “colite” vengono definite molte patologie della sintomatologia simile. Ricordiamo in particolare la colite nervosa, anche detta sindrome del colon irritabile.
Si tratta di un disturbo cosiddetto funzionale, ovvero una particolare condizione che si verifica quando una parte del corpo non funziona come dovrebbe, pur in assenza di alterazioni anatomiche o fisiologiche visibili. In particolare la colite nervosa o spastica non provoca lesioni, come invece accade, ad esempio, con la colite ulcerosa.
Solitamente la colite nervosa o colite da stress è legata a fattori come lo stress – da cui il nome -, oppure emozioni intense e negative. Non è del tutto chiaro cosa, esattamente, inneschi l’insorgere del disturbo, ma l’ipotesi più accreditata è che lo stress, soprattutto se prolungato, acceleri il transito intestinale causando l’aumento delle secrezioni intestinali, che dunque andrebbero ad irritare il colon (Pellissier & Bonaz, 2017). Vi sarebbero inoltre delle correlazioni tra l’insorgere della colite e altri disturbi del sistema gastroesofageo, come il reflusso (De Bortoli, 2018).
L’alimentazione giocherebbe un ruolo piuttosto importante, sia nel caso di colite nervosa, sia per quanto riguarda altre tipologie di colite. Difatti, alcuni alimenti risultano maggiormente irritanti per il colon, e dunque andrebbero a contribuire ad un peggioramento dei sintomi anche importante (Cozma-Petruţ et al., 2017b). Ci sono dunque alimenti che è meglio non mangiare qualora si soffra di colite.
I sintomi della colite
Tra i sintomi della colite, spastica e non, che possono essere aggravati da determinati cibi, ricordiamo in particolare:
- Dolore addominale anche forte o sensazione di bruciore. Ma in particolare dove fa male quando si ha la colite nervosa? Il dolore sarebbe localizzato in particolar modo nella zona inferiore e leggermente spostato a destra, dove si trova il colon appunto, da non confondere quindi con il bruciore allo stomaco;
- Cambiamenti importanti nella mobilità intestinale, con episodi di diarrea e/o stipsi, talvolta alternate;
- Gonfiore addominale e flatulenza;
- A volte, presenza di muco all’interno delle feci.
Il ruolo della dieta nella colite
Sapere cosa non mangiare con la colite e cosa, invece, poter mangiare senza particolari problemi è importante per chi soffre di colite.
Questo perché, come accennato, la dieta svolge un ruolo importante nella sintomatologia della colite, a prescindere da quali siano i fattori scatenanti, e può aiutare sia nella prevenzione, sia nella gestione dei sintomi una volta apparsi.
Cosa non mangiare in caso di colite
Quando si elenca cosa non mangiare con la colite, al primo posto vi sono tutti quegli alimenti che contribuiscono ad irritare la mucosa intestinale, o che aumentano la fermentazione all’interno dell’intestino.
Tra questi, ricordiamo:
- I legumi;
- Cereali ad alto contenuto di glutine;
- Alcune verdure, come cavoli, broccoli, verze e verdure crucifere in generale;
- Latte e derivati, soprattutto qualora si sia intolleranti al lattosio. Qualora i sintomi della colite si aggravino in seguito all’assunzione di questi alimenti, è opportuno sottoporsi al test del respiro;
- Alcuni frutti, come mele, pere, prugne e albicocche;
- Alimenti e bevande contenenti caffeina o teina;
- Cibi particolarmente speziati, e in particolar modo molto piccanti;
- Bevande alcoliche;
- Bevande gassate e/o molto zuccherate.
In generale, con la colite sarebbe opportuno non mangiare cibi ad alto contenuto di grassi e/o di zuccheri, adottando piuttosto diete magre e prive di condimenti eccessivamente grassi o elaborati.
Cosa mangiare per gestire la colite
Ora che sappiamo cosa non mangiare con la colite, cosa possiamo invece mangiare per gestirla e non aggravare i sintomi?
Tra gli alimenti consigliati ricordiamo:
- Pesci e carni magre, prediligendo cotture alla griglia, ai ferri o al vapore e senza eccedere nei condimenti. Evitare le salse e gli intingoli eccessivamente grassi o speziati;
- Cereali e derivati;
- Yogurt, eventualmente integrato con probiotici o altri integratori alimentari positivi sulla flora intestinale;
- Formaggi stagionati, che in quantità limitate possono essere consumati in piccole quantità, ad esempio per dare sapore alle pietanze;
- Alimenti ricchi di fibre, come frutta e verdura, ma senza eccedere nelle quantità. Difatti, sebbene siano fondamentali per la mobilità dell’intestino, un consumo eccessivo potrebbe peggiorare la sintomatologia, i dolori e gli episodi di diarrea.
Occorre inoltre mantenersi ben idratati, consumando almeno due litri di acqua al giorno, e soprattutto in caso di episodi diarroici, per reintegrare i liquidi persi.
Piani alimentari e raccomandazioni per la colite
Oltre a tenere presente cosa è meglio non mangiare con la colite, è opportuno tenere presente anche altre raccomandazioni utili.
In primis, evitare di seguire diete di moda e/o sbilanciate, povere in determinati macronutrienti (come le diete low-carb o la dieta plank ad esempio) e piani alimentari non stilati da un professionista della nutrizione.
Il supporto di figure professionali è infatti essenziale per evitare di fare danni, mangiare in maniera inappropriata e aggravare i sintomi della colite. Inoltre, una dieta sbilanciata può favorire l’insorgere di problematiche più gravi, come malattie del metabolismo.
Ancor più necessario se si desiderano seguire piani alimentari particolari, come la dieta vegana, oppure se si ha necessità di mettere su peso.
Strategie per prevenire e alleviare i sintomi della colite
Per prevenire o alleviare i sintomi della colite è possibile sfruttare alcune strategie. Tra queste:
- In primis, seguire una dieta bilanciata, che garantisca un corretto apporto di fibre e favorisca la naturale mobilità intestinale;
- Evitare di eccedere nel consumo di alimenti grassi, speziati e/o contenenti zucchero;
- Mantenere comportamenti sani, non solo nell’alimentazione. Ad esempio, evitare di fumare e svolgere attività fisica regolarmente, compatibilmente alla propria età e al proprio stato di salute;
- Non trascurare il proprio benessere psicologico, cruciale soprattutto per quanto riguarda l’insorgere della colite nervosa;
- Prediligere metodi di cottura senza aggiunta di grandi quantità di grassi, come le fritture. Prediligere la cottura al vapore o ai ferri;
- Consumare i pasti a tavola, masticando lentamente;
- Evitare di saltare i pasti ed evitare i periodi di digiuno più o meno prolungato, per quanto possibile. Oltre ai tre pasti principali, è buona norma effettuare almeno due spuntini tra gli stessi, magari a base di frutta e/o verdura.
Fonti:
- Cozma-Petruţ, A., Loghin, F., Miere, D., & Dumitraşcu, D. L. (2017). Diet in irritable bowel syndrome: What to recommend, not what to forbid to patients! World Journal of Gastroenterology, 23(21), 3771. https://doi.org/10.3748/wjg.v23.i21.3771
- Halmos, E. P., Power, V. A., Shepherd, S. J., Gibson, P. R., & Muir, J. G. (2014b). A diet low in FODMAPs reduces symptoms of irritable bowel syndrome. Gastroenterology, 146(1), 67-75.e5. https://doi.org/10.1053/j.gastro.2013.09.046
- Friedman, G. (1991). Diet and the irritable bowel syndrome. Gastroenterology Clinics of North America, 20(2), 313–324. https://doi.org/10.1016/s0889-8553(21)00553-7
- Böhn, L., Störsrud, S., Liljebo, T., Collin, L., Lindfors, P., Törnblom, H., & Simrén, M. (2015b). Diet low in FODMAPs reduces symptoms of irritable bowel syndrome as well as traditional dietary advice: a randomized controlled trial. Gastroenterology, 149(6), 1399-1407.e2. https://doi.org/10.1053/j.gastro.2015.07.054
- Thomas, A., & Quigley, E. M. M. (2015). Diet and irritable bowel syndrome. Current Opinion in Gastroenterology, 31(2), 166–171. https://doi.org/10.1097/mog.0000000000000158
- Ng, Q. X., Soh, A. Y. S., Loke, W., Venkatanarayanan, N., Lim, D. Y., & Yeo, W. (2018). Systematic review with meta-analysis: The association between post-traumatic stress disorder and irritable bowel syndrome. Journal of Gastroenterology and Hepatology, 34(1), 68–73. https://doi.org/10.1111/jgh.14446
- Pellissier, S., & Bonaz, B. (2017). The place of stress and emotions in the irritable bowel syndrome. Vitamins and Hormones, 327–354. https://doi.org/10.1016/bs.vh.2016.09.005
- De Bortoli, N. (2018). Gastroesophageal reflux disease, functional dyspepsia and irritable bowel syndrome: common overlapping gastrointestinal disorders. Annals of Gastroenterology. https://doi.org/10.20524/aog.2018.0314
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.