La colite è una patologia infiammatoria a carico del colon, parte terminale dell’intestino che precede il retto e l’ano.
La colite include una serie di sintomi e può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando le attività quotidiane e il benessere generale della persona che ne soffre.
Cos’è la colite
La colite è un’infiammazione del colon, che può essere acuta o cronica.
Questa condizione rientra nel gruppo delle malattie digestive e può manifestarsi con una varietà di sintomi e segni clinici che variano in base al fattore scatenante.
Tipi di colite
Esistono diversi tipi di colite:
Le IBD
Le malattie infiammatorie croniche intestinali, o IBD, sono disturbi complessi e multifattoriali che possono manifestarsi a qualsiasi età e colpiscono sia i persone di sesso femminile che maschile.
Rientrano in queste la malattia di Crohn (MC), la colite ulcerosa (CU) e la colite indeterminata (CI). Queste patologie sono caratterizzate da un’infiammazione cronica della mucosa intestinale. diarrea cronica e presenza di sangue nelle feci (più comune nella colite ulcerosa);
Il decorso di queste malattie è cronico e recidivante, e le terapie attuali mirano a ottenere una remissione a lungo termine.
In particolare possiamo definire:
- la colite ulcerosa: Una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’intestino crasso, interessando inizialmente il retto e poi estendendosi al colon. È caratterizzata da fasi di attività e remissione.
- il Morbo di Crohn: Un’altra malattia infiammatoria intestinale che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, spesso portando alla colite.
- la colite indeterminata In circa il 10-20% dei casi, la colite presenta caratteristiche sia della malattia di Crohn che della colite ulcerosa, rendendo difficile una classificazione precisa.
- la colite microscopica: un tipo di colite in cui il colon appare normale ad occhio nudo, osservato tramite colonscopia, ma presenta infiammazione a livello microscopico.
La colite microscopica viene diagnosticata tramite prelievo ed esame istologico e si suddivide in:
- Colite linfocitica: Caratterizzata da un aumento del numero di linfociti (un tipo di globuli bianchi) nel rivestimento del colon. I sintomi includono diarrea acquosa cronica, dolore addominale e perdita di peso.
- Colite collagenosica: Contraddistinta dalla presenza di uno strato spesso di collagene (una proteina fibrosa) sotto il rivestimento del colon. Anche in questo caso, i sintomi principali sono diarrea cronica, dolore addominale e perdita di peso.
- Colite ischemica: Causata da un’insufficiente apporto di sangue al colon. Questo tipo di colite è più comune in persone over 60 e con severe problematiche a carico dell’apparato cardiocircolatorio, di coagulazione o a seguito di interventi chirurgici vascolari.
- Colite infettiva: Provocata da microrganismi patogeni, come batteri, virus o parassiti che si manifesta spesso su un quadro di alterata flora batterica intestinale. Ne è un esempio l’infezione dovuta al batterio Clostridium difficile che si diffonde per via oro-fecale e provoca infiammazione del colon. Altri patogeni comuni che si riscontrano, soprattutto a seguito da contaminazioni alimentari sono l’Escherichia coli e la Salmonella.
- Colite nervosa o spastica: Conosciuta anche come sindrome dell’intestino irritabile o IBS è un disordine funzionale molto diffuso che non produce cambiamenti nell’anatomia dell’intestino o lesioni, a differenza delle IBD. La Colite da stress, o sindrome dell’intestino irritabile,si verifica poiché il colon, sede di molte terminazioni nervose, viene sollecitato da stati di ansia e stress, soprattutto se protratti nel tempo.
- Colite da diversione: La colite da diversione è un’infiammazione che si verifica nella parte del colon che viene bypassata dopo un intervento di stomia, come una ileostomia o una colostomia. Questo tipo di colite si sviluppa perché la sezione del colon esclusa dal flusso fecale non riceve più i nutrienti necessari. La colite da diversione è spesso trattata con la ricanalizzazione, cioè il ripristino del normale flusso fecale attraverso il colon.
Sintomi: dove fa male quando si ha la colite
Tra i sintomi più comuni vi sono:
- Dolore addominale: Spesso localizzato nella parte inferiore dell’addome, può essere lieve o grave e può essere alleviato dopo la defecazione o l’espulsione di gas.
- Diarrea
- Incontinenza fecale
- Flatulenza e gonfiore
- Affaticamento
- Perdita di appetito e di peso
Se l’infiammazione dovesse devolvere in stati febbrili, presenza di sangue nelle feci o disidratazione è bene rivolgersi subito ad un medico.
Diagnosi: come capire se si ha la colite
La diagnosi si basa su una combinazione di storia medica, esami fisici e test di laboratorio. I principali metodi diagnostici includono:
Anamnesi: Il medico inizia raccogliendo informazioni dettagliate sulla tua storia clinica, inclusi i sintomi attuali (come le caratteristiche del dolore addominale, diarrea, stipsi, presenza di muco nelle feci), la loro durata e frequenza, e eventuali fattori scatenanti o allevianti.
Esame addominale: Il medico esamina l’addome palpando delicatamente per individuare aree di dolore, tensione o gonfiore.
Auscultazione: Utilizzando uno stetoscopio, il medico ascolta i suoni o borborigmi per valutare la motilità intestinale. Suoni anomali possono indicare problemi come ostruzioni o infiammazioni.
Esami di laboratorio: Possono essere richiesti esami ematici per verificare segni di infiammazione, anemia o infezioni. Anche l’esame delle feci può essere utile per rilevare sangue occulto, infezioni o parassiti.
Esami strumentali: A seconda dei risultati dell’esame fisico e dei sintomi, il medico può richiedere ulteriori indagini come una colonscopia, una TAC addominale o un’ecografia per visualizzare meglio l’interno del colon e identificare eventuali anomalie.
Esami:
- Esami del sangue: Per controllare l’anemia e altri segni di infiammazione.
- Coltura delle feci: Per identificare eventuali infezioni batteriche o parassitarie.
- Imaging medico: Come la tomografia computerizzata (TC) addominale e le radiografie addominali.
- Endoscopia: Sigmoidoscopia o colonscopia per esaminare l’interno del colon e prelevare campioni di tessuto per la biopsia.
- La biopsia è particolarmente importante per determinare la causa dell’infiammazione e l’entità del danno intestinale.
Cause della colite
Le cause della colite possono essere molteplici e includono:
- Infezioni: Batteriche, virali o parassitarie.
- Malattie infiammatorie intestinali: Come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.
- Insufficiente apporto di sangue: Come nella colite ischemica.
- Reazioni allergiche: A determinati alimenti o farmaci.
- Esposizione a radiazioni: Utilizzate in trattamenti medici.
Possibili cure
Il trattamento della malattia viene indicato dal medico e si basa sulla causa e la gravità dei sintomi.
Le principali opzioni terapeutiche includono:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei: Come la mesalazina possono ridurre l’infiammazione data dalle malattie croniche intestinali.
- Antibiotici: Per trattare le infezioni batteriche.
- Immunosoppressori: Per ridurre la risposta immunitaria nelle malattie autoimmuni.
- Corticosteroidi: Per ridurre l’infiammazione acuta.
- Interventi chirurgici: Nei casi più gravi.
Inoltre, modifiche dietetiche e uno stile di vita sano possono aiutare a gestire i sintomi e prevenire le ricadute.
La dieta per la colite
Gestire la colite e il colon irritabile attraverso la dieta può fare una grande differenza nel migliorare i sintomi e prevenire le ricadute. Ecco alcuni consigli utili:
Tra i cibi indicati per gestire la colite troviamo:
- Cibi fermentati: Yogurt e kefir possono aiutare a mantenere un equilibrio sano della flora intestinale.
- Proteine magre: Pollo, tacchino e pesce sono più facili da digerire rispetto alle carni rosse.
- Verdure e frutta cotti: Mele passate, zucchine, carote e spinaci cotti al vapore sono meno irritanti per l’intestino rispetto alle verdure crude.
Tra i cibi da evitare:
- Alimenti ad alto contenuto di grassi: Fritti, fast food e cibi ricchi di grassi saturi possono aggravare i sintomi.
- Latticini: Per alcune persone, i latticini, in particolar modo se stagionati e ricchi di grassi, possono essere difficili da digerire e possono peggiorare i sintomi.
- Cibi piccanti e speziati: Possono irritare ulteriormente l’intestino.
- Bevande gassate e alcoliche: Possono causare gonfiore e disagio.
Stile di vita
Oltre alla dieta, uno stile di vita attivo è fondamentale per gestire la colite:
- Esercizio fisico regolare: Attività a basso impatto come camminare o yoga possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare la salute intestinale.
- Gestione dello stress: Tecniche di rilassamento e di respirazione possono essere molto utili per indurre il rilassamento.
- Evitare il fumo: Il fumo può aggravare i sintomi e aumentare il rischio di complicazioni.
- Idratazione: Bere acqua, specialmente tra un pasto e l’altro, è essenziale per mantenere una consistenza ottimale delle feci e prevenire l’alternanza di diarrea e stitichezza.
Fonti:
- Cos’è la colite ulcerosa o rettocolite ulcerosa? (n.d.). M.I.Cro ETS- Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. https://www.microibd.it/colite-ulcerosa-o-rettocolite-ulcerosa/
- Monnier, A. L., Zahar, J., & Barbut, F. (2014). Update on Clostridium difficile infections. Médecine Et Maladies Infectieuses, 44(8), 354–365. https://doi.org/10.1016/j.medmal.2014.04.002
- Gotfried, J. (2023, June 7). Gastroenterite da E. Coli. Manuale MSD, Versione per I Pazienti. https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/disturbi-digestivi/gastroenterite/gastroenterite-da-e-coli
Giulia D’Amato è una copywriter con una forte passione per salute e il benessere della persona.
Sin dai tempi dell’università, ha sviluppato un interesse per le strategie di promozione della salute, focalizzandosi su alimentazione a base vegetale, esercizio fisico, benessere mentale e crescita personale. Giulia eccelle nel comunicare questi temi attraverso il web, combinando le sue competenze in copywriting con la sua dedizione al benessere.