Il kefir è un latticino fermentato noto per il suo contenuto di probiotici e proteine.
Sebbene venga spesso pubblicizzato per i suoi effetti positivi sulla salute intestinale e sulla digestione del lattosio, non è un alimento miracoloso, e i suoi benefici variano da persona a persona.
Cos’è il kefir?
Il kefir è un latticino ricavato dalla fermentazione del latte. Si stima sia originario della Russia o della Turchia, ma ad oggi, sebbene meno conosciuto rispetto ad altri prodotti caseari, viene comunque consumato in più o meno tutto il mondo.
Viene particolarmente apprezzato, al pari dello yogurt greco, poiché altamente proteico e ricco di probiotici potenzialmente utili per la salute intestinale.
Il kefir contiene lattosio?
Sì, il kefir contiene lattosio, ma in quantità minori rispetto ad altri latticini. Dunque, se si soffre di intolleranza, a seconda della gravità di quest’ultima e della sensibilità al lattosio potrebbe essere possibile assumerlo senza che si riscontrino problemi.
Vale inoltre la pena evidenziare che secondo alcuni studi, questo latticino potrebbe, addirittura, migliorare la digestione e la tolleranza al lattosio negli adulti che non riescono a digerirlo (Hertzler & Clancy, 2003).
Consigliamo, comunque, di procedere con cautela assumendone delle piccole dosi e valutando la presenza di eventuali effetti collaterali. Inoltre, occorre tenere presente che sul mercato è possibile acquistare il kefir senza lattosio.
Il kefir fatto in casa
Preparare il kefir in casa è piuttosto facile. Tutto ciò che occorre è un litro di latte, che può essere anche vegetale, e dei grani di kefir. Questi ultimi possono essere acquistati, oppure presi da chi già prepara il kefir in casa e ne avesse “in eccesso”.
Il procedimento non è difficile. Bisogna anzitutto scolare i grani, versare il latte in un barattolo o in una brocca e aggiungervi i grani mescolando per qualche minuto.
Coprire il tutto con un canovaccio pulito e lasciar fermentare: la temperatura ideale non deve essere inferiore a 18°, né superiore a 30°. Dopo 24-48 ore a seconda della temperatura il kefir sarà pronto. Tutto ciò che occorre fare è separare nuovamente il liquido – la bevanda vera e propria dai grani, che possono essere a loro volta riutilizzati per prepararne altro.
I valori nutrizionali del kefir
In media, 100 grammi di kefir di latte hanno i seguenti valori nutrizionali:
Componente | Quantità per 100g |
Calorie | 41 kcal |
Acqua | 90,07 g |
Proteine | 3,79 g |
Lipidi | 0,93 g |
Grassi saturi | 0,658 g |
Grassi monoinsaturi | 0,310 g |
Grassi polinsaturi | 0,053 g |
Grassi trans | 0,037 g |
Colesterolo | 5 mg |
Carboidrati | 4,48 g |
Vitamina A | 569 UI |
Vitamina C | 0,2 mg |
Niacina | 0,150 mg |
Riboflavina | 0,135 mg |
Vitamina B6 | 0,058 mg |
Tiamina | 0,03 mg |
Vitamina E | 0,02 mg |
Folati | 13 µg |
Vitamina D | 1 µg (41 UI) |
Vitamina B12 | 0,29 µg |
Vitamina K | 0,1 µg |
Potassio | 164 mg |
Calcio | 130 mg |
Fosforo | 105 mg |
Questi ultimi possono tuttavia variare a seconda del latte che viene utilizzato per prepararlo.
Le proprietà del kefir
Alcune proprietà di questo alimento comprendono:
- Il fatto che, grazie alla presenza di batteri e lieviti, sia considerato un vero e proprio probiotico naturale;
- Il fatto che contenga numerosi composti bioattivi che possono contribuire ad eventuali benefici sulla salute.
I benefici
Al kefir vengono attribuiti diversi benefici, tra cui:
- Attività antimicrobica, essendo potenzialmente in grado di inibire la crescita di alcuni batteri patogeni;
- Il miglioramento della digestione del lattosio;
- La riduzione del “colesterolo cattivo” LDL;
- Il miglioramento della salute della flora intestinale.
- Alcuni studi suggeriscono possa potenzialmente contribuire a prevenire il cancro.
Viene molto apprezzato come parte di una colazione proteica.
Vale tuttavia la pena sottolineare che, sebbene il kefir presenti questi potenziali benefici per la salute, i risultati possono variare da persona a persona. Non esistono alimenti miracolosi, né tantomeno alimenti con proprietà “medicinali” Inoltre, è fondamentale considerare che il consumo di kefir, come ogni altro alimento, dovrebbe essere inserito in un contesto di dieta equilibrata e varia, stilata da un biologo nutrizionista.

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Insomma, sebbene gli studi sul kefir siano promettenti, è importante non affidarsi unicamente a un singolo alimento per ottenere risultati significativi in termini di miglioramento della propria salute.
Controindicazioni: il kefir è pericoloso?
No, il kefir non è pericoloso, ma non andrebbe consumato, o consumato con cautela – meglio se dopo essersi consultati con un medico – in caso di:
- Intolleranza o allergia alle proteine del latte;
- Alcuni casi di intolleranza al lattosio;
- Intolleranza all’istamina;
- Compromissione del sistema immunitario;
- Assunzione di alcune tipologie di farmaci, tra cui gli immunosoppressori.
In linea più generale, alcuni effetti collaterali del consumo di questo latticino possono comprendere:
- Crampi addominali;
- Costipazione o diarrea;
- Gonfiore;
- Flatulenza.
Fonti:
- Hertzler, S. R., & Clancy, S. M. (2003). Kefir improves lactose digestion and tolerance in adults with lactose maldigestion. Journal of the American Dietetic Association, 103(5), 582–587. https://doi.org/10.1053/jada.2003.50111
- Machado, A., Antonio, M., Peixoto, R. S., Rosado, A. S., Silva, J. T., & Margaret, V. (2013). Microbiological, technological and therapeutic properties of kefir: a natural probiotic beverage. Brazilian Journal of Microbiology, 44(2), 341–349. https://doi.org/10.1590/s1517-83822013000200001
- Murat AÇIK, Funda Pınar ÇAKIROĞLU, ALTAN, M., & Tuğçe BAYBO. (2020). Alternative source of probiotics for lactose intolerance and vegan individuals: sugary kefir. Food Science and Technology, 40(3), 523–531. https://doi.org/10.1590/fst.27919

Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.