Esami del sangue: quando e perché farli
Gli esami del sangue sono analisi di laboratorio per valutare lo stato di salute e diagnosticare eventuali patologie, o valutare l’andamento di eventuali terapie. Si eseguono tramite prelievo venoso e richiedono di essere effettuati a digiuno.

Gli esami del sangue sono analisi di laboratorio per valutare lo stato di salute e diagnosticare eventuali patologie, o valutare l’andamento di eventuali terapie. Si eseguono tramite prelievo venoso e richiedono di essere effettuati a digiuno.
Cosa sono gli esami del sangue?
Gli esami del sangue sono delle analisi di laboratorio che vengono effettuate per valutare lo stato di salute del paziente.
Vengono eseguiti prelevando un campione di sangue venoso, e consentono di analizzare le componenti del sangue per diagnosticare la presenza o meno di alcune patologie, oppure per monitorare il corretto funzionamento di alcuni organi.
Come funzionano?
Gli esami del sangue sono dei test minimamente invasivi e praticamente indolori. In genere si consiglia di effettuarli durante le prime ore del mattino, dopo il digiuno notturno.
Una volta fatto accomodare il paziente il tecnico sanitario disinfetta l’area e applica un laccio emostatico sopra il sito del prelievo. In questo modo la vena va a gonfiarsi leggermente, rendendo più facile individuarla. L’ago viene quindi inserito per prelevare il sangue. A seconda della sensibilità individuale, in questa fase si potrebbe sentire un leggero pizzicore o un leggero fastidio, tuttavia non si prova dolore.
Il sangue viene quindi raccolto in provette, e al termine l’ago viene rimosso e sul sito della puntura viene applicato un batuffolo di cotone, in modo da fermare il sanguinamento. Il paziente viene quindi invitato a mantenerlo in posizione per qualche minuto.
Le tempistiche per ottenere i risultati possono variare a seconda del laboratorio di analisi in cui si effettua l’esame, tuttavia in media vanno da un paio di giorni a una settimana.
Perché fare gli esami del sangue?
Fare gli esami del sangue è fondamentale per diagnosticare o prevenire eventuali malattie, e monitorare lo stato di salute in generale.
Sono inoltre necessari per valutare il corretto funzionamento di diversi organi, o valutare l’andamento di alcuni tipi di terapie farmacologiche.
Dunque, non è necessario effettuarli solamente se si sospetta la presenza di qualche patologia; anzi, è buona norma effettuarli a cadenza più o meno regolare, in accordo con il medico.
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Esami del sangue: quali sono?
Vediamo nel dettaglio quali sono gli esami del sangue più comuni.
Emocromo
L’emocromo è un'analisi di laboratorio che esamina le cellule principali del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo esame fornisce un quadro dettagliato sulla loro quantità e qualità, aiutando a valutare la salute generale. Viene prescritto per diagnosticare condizioni come l'anemia, le infezioni o le malattie autoimmuni, oppure per monitorare l'efficacia delle terapie in corso. Il medico interpreta i risultati in base al contesto clinico del paziente, dato che valori anomali, sia alti che bassi, possono indicare problemi di salute o carenze nutrizionali.
Glicemia
La glicemia misura la quantità di glucosio presente nel sangue, fonte essenziale di energia. Viene misurata con un semplice prelievo per monitorare la salute e diagnosticare condizioni come il diabete. Mantenere i valori nella norma, tra 70 e 100 mg/dL a digiuno, è fondamentale. Valori troppo alti (iperglicemia) o troppo bassi (ipoglicemia) possono causare sintomi come stanchezza, sete eccessiva o tremori, richiedendo attenzione medica.
Trigliceridi
I trigliceridi sono lipidi costituiti da una molecola di glicerolo esterificata con tre acidi grassi, e rappresentano la principale riserva energetica dell'organismo, stoccata nel tessuto adiposo. L'ipertrigliceridemia, una condizione caratterizzata da valori ematici superiori a 150 mg/dL, aumenta significativamente il rischio di patologie cardiovascolari, quali aterosclerosi, epatopatie e pancreatite. La diagnosi avviene tramite esame ematico a digiuno, mentre il trattamento si basa su modifiche nutrizionali e dello stile di vita, con l'eventuale supporto di farmaci come fibrati o statine in casi di ipertrigliceridemia severa.
Colesterolo
Il colesterolo è un lipide cruciale per l'organismo, componente delle membrane cellulari e precursore di ormoni. Si distingue in:
- colesterolo LDL ("cattivo"), che trasporta i lipidi ai tessuti;
- colesterolo HDL ("buono"), che li riporta al fegato.
Livelli elevati di colesterolo totale e, in particolare, di LDL aumentano il rischio di aterosclerosi e malattie cardiovascolari. La misurazione avviene tramite analisi del sangue, e per abbassarne i valori è fondamentale uno stile di vita sano, che include una dieta equilibrata e attività fisica regolare. In casi specifici, possono essere prescritti integratori o farmaci.
Creatinina
L’esame della creatinina valuta la corretta funzionalità renale, poiché la creatinina viene solitamente eliminata dai reni. Un valore elevato nel sangue, spesso accompagnato da un valore basso nelle urine, suggerisce che i reni non stanno filtrando correttamente. L'esame è di routine, viene spesso richiesto anche prima di esami diagnostici come la TAC che prevedono l'uso di mezzi di contrasto potenzialmente dannosi per i reni. Il test si esegue con un prelievo di sangue a digiuno.
L'esame della creatinina misura la concentrazione di questa sostanza, un prodotto di scarto della creatina muscolare, nel sangue (creatininemia) o nelle urine (creatininuria).
I valori normali si attestano tra 0,8 e 1,2 mg/dL, con lievi differenze tra uomini e donne. Un livello di creatinina superiore a questo intervallo può indicare insufficienza renale, infezioni o ipertensione.
Azotemia
Anche l’azotemia è un esame spesso usato per la funzionalità renale, poiché misura la quantità di azoto non proteico - in particolare l’urea - presente nel sangue e dato che i reni sono responsabili della sua filtrazione ed eliminazione.
Un livello elevato di azotemia, chiamato iperazotemia, può essere legato a diverse condizioni, tra cui una ridotta perfusione sanguigna ai reni (azotemia pre-renale), un danno diretto al tessuto renale (azotemia intra-renale) o un'ostruzione delle vie urinarie (azotemia post-renale). Le cause possono essere disidratazione, insufficienza renale, diabete o calcoli renali. I valori normali si attestano tra 15 e 50 mg/dL.
Omocisteina
L’omocisteina è un amminoacido che, in concentrazioni elevate, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e trombosi.
L'omocisteina è un aminoacido prodotto dall'organismo dal metabolismo della metionina, una proteina. I suoi livelli sono importanti per valutare lo stato nutrizionale, in particolare l'apporto di vitamine del gruppo B e acido folico, essenziali per il suo corretto metabolismo.
Un livello di omocisteina superiore a 16 µmol/L è considerato alto. Le cause principali di iperomocisteinemia sono le carenze di vitamine B6, B12 e folati, ma anche la genetica, lo stile di vita (fumo, alcol, sedentarietà), e alcune patologie come il diabete e l'ipotiroidismo possono influenzare i suoi livelli.
Amilasi
L’amilasi è un enzima prodotto principalmente dal pancreas e dalle ghiandole salivari. L'esame dell'amilasi misura i livelli di questo enzima nel sangue (amilasemia) o nelle urine (amilasuria).
L'esame non fa parte dei test di routine, ma viene richiesto quando si sospettano problemi pancreatici, come in caso di dolori addominali, nausea o perdita di peso.
I valori normali si attestano tra 28 e 100 U/L nel sangue.
Livelli elevati di amilasi (superiori a 100 U/L) possono indicare malattie pancreatiche come la pancreatite o un tumore, ma anche altre condizioni come calcoli, ostruzioni intestinali o infezioni. Al contrario, valori inferiori alla norma possono segnalare danni al pancreas, cirrosi epatica o disfunzioni renali. Per qualsiasi anomalia, è fondamentale consultare il medico per una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo.
Ferritina
Il ferro è necessario per la sintesi dell'emoglobina e il trasporto dell'ossigeno ai tessuti, ma livelli troppo alti o troppo bassi possono essere indice di disturbi ed essere potenzialmente dannosi per la salute.
La ferritina è una proteina che immagazzina il ferro e l’esame misura questa riserva per valutare la quantità di ferro disponibile nel corpo.
Livelli alti di ferritina possono indicare un eccesso di ferro, spesso legato a infiammazioni croniche, malattie del fegato o genetiche come l'emocromatosi, che, se non trattato, può danneggiare organi come il cuore e il fegato.
Valori bassi di ferritina sono invece la causa più comune di anemia sideropenica.
Transferrina
La transferrina è una proteina presente nel plasma, che si occupa principalmente di trasportare il ferro nel sangue.
L’esame della transferrina consiste in un prelievo di sangue venoso, a seguito del quale viene misurata non solo la quantità di transferrina circolante, ma anche la sua effettiva capacità di legare il ferro.
Questo esame serve a valutare la capacità dell’organismo di trasportare il ferro, nonché a individuare eventuali squilibri legati al suo metabolismo. In genere viene prescritto quando si sospetta una possibile carenza o un eccesso di ferro, oppure per controllare lo stato di salute del fegato.
Pacchetti di esami del sangue: quali sono i più diffusi?
Il più delle volte gli esami del sangue non vengono svolti singolarmente, ma in pacchetti di esami accomunati dalla capacità di indagare particolari patologie o il funzionamento di una o più funzioni dell'organismo.
Vediamo nei prossimi paragrafi quali sono i pacchetti di esami più comuni.
Esami per la funzionalità renale
Gli esami del sangue per la funzionalità renale sono:
- creatinina;
- azotemia;
- acido urico;
- eGFR.
Esami del sangue per il metabolismo
Tra gli esami del sangue per il metabolismo troviamo solitamente:
- colesterolo totale, colesterolo HDL, colesterolo LDL e trigliceridi
- transaminasi GPT e gamma GT;
- azotemia e acido urico;
- curva glicemica;
- esami che valutano la concentrazione di alcuni ormoni, come il cortisolo o l’insulina;
- test che valutano la carenza di vitamine e minerali come la vitamina D o il ferro.
Esami per la funzionalità epatica
Tra gli esami per la salute del fegato troviamo:
- birilubina;
- gamma GT;
- lattato deidrogenasi;
- aspartato aminotransferasi (AST o SGOT);
- alanina aminotransferasi (ALT o SGPT);
- fosfatasi alcalina (ALP);
- albumina;
- tempo di protrombina (PT).
Esami del sangue per la tiroide
Tra gli esami che indagano la funzionalità tiroidea ci sono il TSH, l'FT3, l'FT4 e gli anticorpi tiroidei.
Esami del sangue per il gonfiore addominale
Gli esami richiesti per il gonfiore addominale sono solitamente:
- la velocità di eritrosedimentazione:
- la proteina C;
- la procalcitonina;
- i leucociti e i globuli rossi, tramite l'emocromo.
Oltre agli esami del sangue, vengono solitamente svolti alcuni esami strumentali per identificare eventuali patologie intestinali.
Domande comuni sugli esami del sangue
Nonostante siano esami, appunto, di routine, è normale avere dei dubbi. Di seguito, risponderemo alle domande che vengono effettuate più spesso.
Serve una preparazione?
Sì, serve una preparazione per effettuare gli esami del sangue, ovvero:
- Occorre essere a digiuno da almeno 8-10 ore circa;
- È possibile bere solamente acqua, in quantità non eccessive;
- È opportuno evitare di effettuare attività fisica intensa nelle 12-24 ore precedenti il prelievo;
- È opportuno evitare di fumare e assumere alcolici nelle 24 ore precedenti il prelievo.
Queste accortezze sono necessarie per evitare alterazioni della composizione sanguigna, che possono quindi andare ad alterare i risultati delle analisi.
Serve una ricetta o una prescrizione medica?
Non sempre.
Molti laboratori di analisi offrono la possibilità di effettuare queste analisi senza ricetta o prescrizione. Solitamente queste ultime sono però necessarie in caso di esami specifici, oppure qualora si desideri effettuare l’esame in una struttura pubblica.
Insomma, la situazione può variare da caso a caso. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il proprio medico, prima e dopo aver effettuato le analisi.
Dove si possono fare gli esami del sangue?
Gli esami del sangue si possono fare presso:
- Laboratori pubblici o privati;
- Alcuni centri prelievi convenzionati;
- Ambulatori, poliambulatori o ospedali;
- Punti prelievo locali. Ad esempio, alcune farmacie offrono la possibilità di effettuare esami del sangue presso le loro strutture.
Quanto spesso fare gli esami del sangue?
Anche in questo caso: dipende. La frequenza con cui effettuare gli esami del sangue completi dipende da età, stato di salute e storia clinica.
In generale, viene consigliato ad un adulto sano senza patologie pregresse di effettuare gli esami del sangue almeno una volta l’anno. Se invece si soffre di patologie, o si hanno esigenze particolari, è il medico stesso a indicare una cadenza con la quale effettuarli.
Gli esami del sangue sono dolorosi?
Assolutamente no, fare gli esami del sangue non è doloroso. Tuttavia, alcune persone più sensibili possono percepire fastidio al momento della penetrazione dell’ago.
In generale, comunque, si tratta di una procedura sicura, indolore e rapida.