Amilasi: cos'è, a cosa serve e quando viene prescritto l'esame
L’amilasi è un enzima prodotto principalmente dal pancreas e dalle ghiandole salivari, coinvolto nella digestione dei carboidrati. Vediamo che ruolo ricopre nel corpo umano.

Punti chiave:
- Esame dell'amilasi: l'amilasi è un enzima cruciale per la digestione dei carboidrati, prodotto principalmente dal pancreas e dalle ghiandole salivari. L'esame per misurarne i livelli nel sangue (amilasemia) o nelle urine (amilasuria) viene richiesto dal medico per indagare su possibili problemi al pancreas, specialmente in presenza di sintomi come dolori addominali o perdita di peso.
- Amilasi basse: livelli di amilasi inferiori alla norma possono indicare una disfunzione o un danno a carico del pancreas. Tra le cause più comuni di amilasi bassa si riscontrano la cirrosi epatica e alcune disfunzioni renali, che influiscono sulla produzione e sull'eliminazione di questo enzima.
- Amilasi alte: valori elevati di amilasi (superiori a 100 U/L) sono spesso un segnale di malattie pancreatiche come la pancreatite o un tumore. Possono anche essere causati da altre condizioni, tra cui infezioni delle ghiandole salivari, ostruzioni intestinali, ulcere, calcoli o fibrosi cistica, richiedendo ulteriori accertamenti medici.
L’amilasi è un enzima prodotto principalmente dal pancreas e dalle ghiandole salivari, coinvolto nella digestione dei carboidrati. La sua concentrazione nel sangue e nelle urine fornisce informazioni sulla salute del pancreas e, in misura minore, di altri organi.
Amilasi: cos'è e tipologie
L’amilasi è un enzima prodotto in prevalenza da pancreas e ghiandole salivari. È necessaria soprattutto poiché prende parte alla digestione dei carboidrati. Si distinguono quindi due tipi di amilasi:
- le amilasi salivari;
- le amilasi pancreatiche.
Misurare l'amilasi può essere importante poiché, in caso vi siano danni al pancreas o alle ghiandole salivari, la concentrazione di questo enzima all’interno del sangue e delle urine tende ad aumentare. La misurazione delle amilasi, comunque, viene usata soprattutto per la diagnosi delle malattie relative al pancreas, e il monitoraggio delle eventuali cure.
Scopri cosa rivelano sulla tua salute e adotta le giuste strategie alimentari.
- Trova il nutrizionista migliore per te
- Il primo colloquio è gratuito
- Fai le visite da casa, o da dove vuoi
Esame dell'amilasi
L'esame dell'amilasi misura i livelli di questo enzima nel sangue (amilasemia) o nelle urine (amilasuria) con l'obiettivo di diagnosticare e monitorare condizioni patologiche che interessano il pancreas o le ghiandole salivari.
Quando viene prescritto l’esame dell’amilasi?
L’esame delle amilasi non fa parte degli esami del sangue di routine, ma è piuttosto un esame specifico che viene richiesto dal medico in caso si sospetti la presenza di una malattia del pancreas.
Tra i sintomi che solitamente vengono considerati “sospetti” ricordiamo:
- Perdita di peso apparentemente ingiustificata;
- Difficoltà digestive spesso accompagnate da nausea;
- Febbre o febbricola persistenti;
- Dolori o crampi addominali e nella zona lombare.
Come viene effettuato il test?
Il test delle amilasi viene effettuato tramite analisi delle urine (in questo caso parliamo di amilasuria) oppure tramite prelievo di sangue venoso (amilasemia).
Si tratta di un test non doloroso e non invasivo, sebbene alcuni soggetti più sensibili possano provare un leggero fastidio al momento del prelievo di sangue.
Preparazione all'esame
Solitamente questo test viene effettuato a digiuno, al mattino. Le urine devono essere prelevate preferibilmente al mattino, e consegnate entro 24 ore.
Analisi dei risultati
Come accennato, le quantità di amilasi presenti nel sangue e nelle urine in presenza di malattie a carico del pancreas (e, in misura minore, altri organi) tendono ad essere più elevate rispetto ai valori considerati normali.
Occorre tenere presente che i valori possono differire leggermente di laboratorio in laboratorio, e per questo è fondamentale affidarsi al proprio medico per interpretarli correttamente.
In media i valori normali dell’amilasi si attestano
- tra 28 - 100 U/L se parliamo dell'esame del sangue;
- tra 47 - 460 U/L se parliamo dell'esame delle urine.
In entrambi i casi, il range di normalità dei valori dell'amilasi è uguale per uomini e donne.
Amilasi alte: cosa significa?
Parliamo di valori alti di amilasi quando questi ultimi superano i 100 U/L. Tra le cause principali ricordiamo:
- Malattie a carico del pancreas, tra cui pancreatite o tumori;
- Infezioni a carico delle ghiandole salivari;
- Ostruzioni intestinali;
- Ulcere;
- Calcoli;
- Fibrosi cistica.
In caso di fibrosi cistica, i livelli di amilasi sono spesso bassi a causa dell'insufficienza pancreatica. La terapia nutrizionale è un pilastro fondamentale della gestione della malattia. L'obiettivo è prevenire la malnutrizione, che ha un impatto diretto sulla funzionalità polmonare. Un percorso nutrizionale personalizzato include una dieta ad alto contenuto calorico e l'uso di enzimi pancreatici sostitutivi.
Va tenuto presente che un aumento nei valori di amilasi potrebbe essere registrato anche in presenza di una gravidanza extrauterina.
Inoltre, qualora l’aumento sia causato dalla presenza di pancreatite acuta, tendenzialmente si osserva anche un aumento nella concentrazione dell’enzima lipasi.
Cosa fare in caso di amilasi alte?
Qualora dagli esami del sangue emergano valori alti di amilasi è necessario rivolgersi al proprio medico e, se necessario, svolgere ulteriori esami.
Difatti, sebbene siano solitamente indice della presenza di problemi al pancreas, come abbiamo visto dei valori elevati possono anche indicare la presenza di altre patologie. Diviene dunque essenziale indagarle e trattarle opportunamente, a seconda della causa scatenante. In caso di pancreatite, la dieta è un elemento terapeutico fondamentale. Un nutrizionista può elaborare un piano alimentare specifico per ridurre il carico sul pancreas e prevenire il malassorbimento. Un nutrizionista specializzato in patologie pancreatiche può aiutarti a:
- Strutturare una dieta a basso contenuto di grassi.
- Suddividere i pasti in porzioni piccole e frequenti.
- Integrare gli enzimi pancreatici se necessario.
- Assicurare un adeguato apporto di nutrienti per evitare la malnutrizione.
Se vuoi rivolgerti ad un nutrizionista, puoi trovare il professionista più adatto a te su Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online dove puoi trovare un team di professionisti esperti. Compila il questionario e prenota il primo colloquio gratuito.
Amilasi basse
I valori relativi all’amilasi nel siero e/o nelle urine tendono invece a diminuire in caso di cirrosi epatica, danni a carico di alcune cellule del pancreas o disfunzioni dei reni. Questo significa che c'è una ridotta produzione o secrezione di questo enzima.
Se si riscontrano livelli di amilasi bassi, è fondamentale consultare il proprio medico. Un professionista potrà infatti valutare i risultati dell'esame del sangue o delle urine e prescrivere esami diagnostici più approfonditi, necessari per identificare la causa sottostante e strutturare un trattamento adeguato alla patologia che ha abbassato i livelli dell'amilasi.
Fonti:
- Ismail, O. Z., & Bhayana, V. (2017). Lipase or amylase for the diagnosis of acute pancreatitis? Clinical Biochemistry, 50(18), 1275–1280. https://doi.org/10.1016/j.clinbiochem.2017.07.003
- Moyano, J., Abondano, D., & Echavarria, V. (2021). A review of acute pancreatitis. JAMA, 325(23), 2402. https://doi.org/10.1001/jama.2021.6009
- Rompianesi, G., Hann, A., Komolafe, O., Pereira, S. P., Davidson, B. R., & Gurusamy, K. S. (2017). Serum amylase and lipase and urinary trypsinogen and amylase for diagnosis of acute pancreatitis. Cochrane Library, 2018(3). https://doi.org/10.1002/14651858.cd012010.pub2