Residuo fisso: cos'è? Come cambia?
Il residuo fisso è un parametro che misura la quantità di sali minerali presenti nell’acqua. Viene influenzato dal tipo di terreno, dalla temperatura dell’acqua e da altre condizioni di quest’ultima.

Il residuo fisso è un parametro che misura la quantità di sali minerali presenti nell’acqua. Viene influenzato dal tipo di terreno, dalla temperatura dell’acqua e da altre condizioni di quest’ultima.
Cos'è il residuo fisso?
Il residuo fisso è un parametro che misura la quantità di sali minerali e oligoelementi disciolti all’interno di un litro di acqua dolce. Viene espresso in milligrammi per litro (mg/L), e solitamente è indicato sulle etichette delle acque minerali.
Si tratta di un valore che viene ottenuto tramite evaporazione dell’acqua a 180 gradi. In questo modo, evaporano tutti i componenti volatili dell’acqua, mantenendo solamente gli elementi solidi.
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I fattori che possono influenzarlo
Il residuo fisso dell’acqua viene influenzato da diversi fattori, che possono determinare la quantità e la tipologia di sali minerali in essa disciolti. In particolare, possiamo ricordare:
- Il tipo di terreno che viene attraversato dall’acqua e la sua composizione chimica;
- Il tempo di contatto con le rocce;
- La temperatura dell’acqua;
- Altri fattori ambientali.
Il tipo di terreno
La tipologia di terreno che viene attraversata dall’acqua è uno dei fattori che contribuisce al suo residuo fisso. Difatti l’acqua tende ad entrare in contatto con vari tipi di sedimenti e rocce, da cui “assorbe” i vari minerali - in particolare calcio, magnesio, sodio e potassio.
Terreni ricchi di rocce sedimentarie o calcaree tendono ad aumentare la quantità di minerali.
Il tempo di contatto con le rocce
Tendenzialmente, un tempo di contatto prolungato tra acqua e rocce favorisce l’”assorbimento” dei minerali da parte dell’acqua stessa, andando dunque ad aumentarne la quantità.
In genere, acque che scorrono rapidamente - ad esempio quelle montane - tendono ad essere più “leggere”.
La temperatura dell’acqua
Una temperatura elevata tende ad accelerare eventuali reazioni chimiche, andando ad aumentare la quantità di sali minerali in essa disciolti.
In genere, quindi, le acque prelevate in zone fredde tendono ad avere meno minerali.
Fattori ambientali aggiuntivi
L'inquinamento può rilasciare nell'acqua metalli pesanti, come piombo e mercurio, o contaminanti chimici, tra cui pesticidi e PFAS.
Queste sostanze possono aumentare il residuo fisso, ma non apportano benefici alla salute. Tuttavia, le acque che vengono messe in commercio e considerate potabili sono sottoposte a controlli rigorosi in questo senso.
La classificazione dell'acqua in base al residuo fisso
L’acqua minerale viene classificata in base alla concentrazione di residuo fisso, ovvero in base alla quantità di sali minerali ed oligoelementi contenuta in un litro di essa. Possiamo distinguere acque:
- Minimamente mineralizzate. Anche dette “meteoriche”. Hanno un residuo fisso inferiore a 80 milligrammi per litro. Sono acque considerate “leggere”, che tendono a favorire la diuresi;
- Oligominerali. La quantità di oligoelementi è superiore a 80, ma inferiore a 200 milligrammi per litro. Sono, in particolare, a basso contenuto di sodio, e sono le acque solitamente utilizzate per il consumo quotidiano;
- Medio minerali. Hanno un contenuto di oligominerali compreso tra 200 e 1000 milligrammi per litro;
- Ricche di sali minerali. Possiedono una quantità di minerali superiore a 1000 milligrammi per litro. Sono dunque particolarmente ricche di sali minerali, e vengono solitamente utilizzate per reintegrare efficacemente i liquidi persi durante i periodi caldi e durante l’attività sportiva. Vengono anche chiamate acque minerali;
- Salate. Hanno un contenuto di minerali superiore a 30000 milligrammi per litro, e non sono adatte per il consumo umano.

La classificazione dell’acqua: una tabella riassuntiva
Di seguito, una tabella riassuntiva della classificazione delle acque in base al residuo fisso:
Quali sono i minerali più comuni presenti nel residuo fisso?
I minerali più comuni presenti nell’acqua sono:
- Calcio;
- Magnesio;
- Sodio;
- Potassio;
- Bicarbonati;
- Solfati;
- Nitrati;
- Cloruri.
Come conoscere il residuo fisso dell’acqua?
Il residuo fisso dell’acqua viene indicato sull’etichetta.
Qual è il residuo fisso consigliato?
In genere il residuo fisso consigliato si colloca tra i 40-50 milligrammi per litro e i 1000-1500 milligrammi per litro.
L’impatto sulla salute: come influisce nell’organismo umano?
Il residuo fisso dell'acqua potabile è spesso al centro di dibattiti sulla salute, e occorre mettere in evidenza che molte affermazioni influenzate non tanto da prove scientifiche, quanto da scelte di marketing.
Uno dei principali timori riguarda la formazione di calcoli renali che, si suppone, potrebbe essere favorita dall’assunzione di acque ad alto contenuto di minerali. Tuttavia, non esistono prove scientifiche a favore di questa ipotesi: al contrario, il fattore più importante per la prevenzione è, oltre ad una dieta adeguata, un’adeguata idratazione, indipendentemente dalla composizione minerale dell’acqua.
Anche per neonati e persone con insufficienza renale non ci sono prove che evidenzino un impatto significativo. Le principali fonti di minerali nella dieta derivano infatti dall’alimentazione nel suo complesso, e non dall’acqua.
Infine, l’idea che un’acqua con poco sodio possa prevenire ritenzione idrica o cellulite è infondata. Il bilancio idrico del nostro organismo dipende, infatti, dall’assunzione complessiva di liquidi e dal metabolismo individuale.
Detto questo, la presenza di minerali nell’acqua potrebbe, teoricamente, avere un impatto di qualche tipo sulla nostra salute. Tuttavia quest’ultimo è ancora oggetto di studi.
Alto o basso: qual è meglio?
Risulta evidente che non vi sia un’opzione migliore, quando parliamo di acque con residuo fisso alto o basso.
Come accennato, ma come ripetiamo, ad oggi non esistono prove scientifiche che individuino come “migliore” o “peggiore” un’acqua con maggiore o minore quantità di sali minerali.
Il residuo fisso delle principali marche di acqua
Di seguito, proponiamo una tabella con il residuo fisso delle principali marche di acqua:
Marca | Residuo fisso a 180°C (mg/L) |
Eva | 45 |
Ferrarelle | 1290 |
Fiuggi | 145 |
Guizza | 250 |
Lauretana | 14 |
Lete | 900 |
Levissima | 83 |
Panna | 139 |
Rocchetta | 182 |
San Benedetto | 144 |
Sant’Anna | 50 |
Santa Croce | 170 |
Uliveto | 741 |
Vera | 162 |
Vitasnella | 402 |
Occorre però tenere presente che si tratta di valori indicativi, che possono variare a seconda della fonte in cui l’acqua viene imbottigliata.