Home > Blog Nutrizione > Dieta priva di scorie: cos’è e perché farla?

Dieta priva di scorie: cos’è e perché farla?

La dieta priva di scorie limita o esclude le fibre presenti nella frutta e nella verdura. È adottata in casi particolari come una patologia intestinale, una diarrea acuta o in vista di una visita specifica.

La dieta priva di scorie non va confusa con un regime detox o dimagrante. Essa non mira infatti alla perdita di peso, bensì alla pulizia dell’intestino in vista di una visita (ecografia dell’addome o colonscopia) o in presenza di una malattia intestinale infiammatoria. 

Cos’è la dieta priva di scorie

La dieta priva di scorie è il termine usato per indicare una dieta povera di fibre alimentari, che in alcuni casi vengono eliminate del tutto. Le scorie alimentari si riferiscono alla fibra che troviamo in frutta, verdura e cibi integrali. 

Possiamo distinguere tra fibre solubili (si sciolgono in acqua e possono essere assorbite dall’intestino) e fibre insolubili. Queste ultime favoriscono la peristalsi intestinale ma non possono essere assimilate dal nostro organismo, quindi vengono espulse con le feci. 

I cibi ricchi di fibre aumentano il volume fecale e spesso causano gonfiore e irritazione, come nel caso di patologie tra cui: 

  • diverticolite; 
  • morbo di Chron; 
  • sindrome dell’intestino irritabile. 

La dieta priva di scorie permette di ridurre al minimo il gonfiore causato da questi alimenti e di mantenere l’intestino libero e pulito.

Prova il percorso di nutrizione online di Serenis. Il primo colloquio è gratuito.

Quando fare una dieta senza scorie

La dieta priva di scorie deve essere fatta esclusivamente su precise indicazioni del medico, che la prescrive in alcuni contesti tra cui: 

  • patologie infiammatorie intestinali; 
  • ecografia dell’addome o colonscopia; 
  • in vista di un’operazione chirurgica. 

È importante inoltre adottarla per un periodo di tempo limitato. Solitamente la durata è di tre, quattro giorni, fino a un massimo di una settimana, perché a lungo andare può causare gravi carenze. Per tale motivo non bisogna fare la dieta autonomamente o con l’obiettivo di dimagrire. 

Benefici di una dieta priva di scorie

Possibili benefici

Come abbiamo visto, la dieta priva di scorie viene adottata in casi estremamente particolari; se si hanno altri intenti, come perdere peso, è possibile rivolgersi a un dietologo o a un biologo nutrizionista. Possiede comunque alcuni benefici, tra cui: 

  • riduzione del gonfiore addominale;
  • riequilibrio della flora batterica in caso di grave diarrea; 
  • apporto ridotto di lattosio, spesso responsabile di gonfiore; 
  • depurazione dell’intestino dalle sostanze di rifiuto accumulate. 

Si tratta in ogni caso di un regime privo di evidenze scientifiche e che, più che lati positivi, possiede diversi effetti collaterali. 

Quali alimenti consumare in una dieta priva di scorie 

In una dieta per la colonscopia è fondamentale scegliere alimenti facilmente digeribili e privi di fibre. La frutta e la verdura si possono assumere solo se private della buccia o dei semi (come nel caso delle zucchine o della mela cotta), mentre altre devono essere eliminate del tutto. 

Tra gli alimenti consentiti in una dieta priva di scorie troviamo: 

  • yogurt bianco magro, possibilmente senza lattosio; 
  • pane, pasta e in generale prodotti da forno realizzati con farine bianche e raffinate;
  • uova, pollame e carni rosse magre; 
  • bresaola e prosciutto crudo senza grasso; 
  • patate senza buccia, idealmente al vapore; 
  • olio d’oliva.

Bisogna evitare qualsiasi tipo di condimento elaborato e usare l’olio d’oliva a crudo. Gli alimenti si possono bollire o cuocere al vapore, astenendosi assolutamente dalla frittura. 

Cosa mangiare in una dieta priva di scorie?

Cibi da evitare in una dieta priva di scorie

I cibi senza fibre assunti per la colonscopia sono fondamentali anche in caso di diverticolite: la dieta per questa patologia è infatti totalmente priva di scorie. Le fibre insolubili, come i semi e la buccia di frutta e verdura, possono peggiorare lo stato infiammatorio. 

In una dieta priva di scorie troviamo quindi tra gli alimenti da evitare i legumi, responsabili di gonfiore addominale anche in pazienti sani e privi di patologie, oltre alla pasta e il pane integrali. Questi ultimi infatti sono ricchi di fibre che, se da un lato favoriscono il transito intestinale, dall’altro possono causare gonfiore e dolore (Aguilera-Lizarraga, J.,2022). 

Il latte e i latticini durante questa fase, a eccezione dello yogurt bianco, devono essere evitati, perché lenti da digerire e potenzialmente infiammatori. Lo stesso vale per i semi oleosi e la frutta secca, la cui consistenza legnosa potrebbe lasciare residui e di conseguenza fastidi durante la digestione. 

Infine, dovranno essere eliminate tutte le verdure a foglia, ricche di fibre non assorbibili dall’intestino. 

Hai letto l’articolo ma ti sono rimasti dei dubbi?

Invia qui la tua domanda. I nostri professionisti sono pronti a risponderti.

Rischi e controindicazioni di una dieta priva di scorie

Per quanto possieda alcuni benefici, la dieta priva di scorie è adottata solo in casi eccezionali e in lassi di tempo brevi a causa dei rischi che comporta per la nostra salute. 

L’eliminazione totale, o quasi, di frutta e verdura dal nostro piano alimentare può infatti provocare nel lungo periodo delle importanti carenze di vitamine e minerali. Inoltre, il consumo di fibre consente di tenere sotto controllo l’indice glicemico, fondamentale per i pazienti affetti da diabete. 

L’eliminazione delle fibre significa lasciare digiuni i batteri presenti nel nostro intestino. Questa può essere una soluzione in contesti drastici come un eccessivo gonfiore, una patologia intestinale o una diarrea acuta, ma non può funzionare nel lungo periodo. 

Al contrario, i batteri buoni ricavano da quelle stesse fibre alcune vitamine fondamentali per il nostro organismo, utili a rafforzare il nostro sistema immunitario. 

Per i motivi appena elencati, quando si segue una dieta priva di scorie è fondamentale infine bere molta acqua, per compensare i liquidi che non assumiamo con la frutta e la verdura.

Se ti capita spesso di soffrire di disturbi intestinali di cui non riesci a individuare la causa, rivolgerti ai nutrizionisti di Serenis può essere una scelta valida per fare chiarezza sulla tua situazione.

Fonti