Home > Blog Nutrizione > La dieta alcalina fa davvero bene? Cosa dice la scienza

La dieta alcalina fa davvero bene? Cosa dice la scienza

La dieta alcalina, priva di evidenza scientifica, prevede il consumo di alimenti alcalini (frutta, verdura e frutta secca) capaci di agire sul pH del sangue. Comporta invece la riduzione o l’eliminazione totale di carne, derivati animali e cereali.

Dieta alcalina

La dieta alcalina, priva di evidenza scientifica, si basa sull’assunzione di cibi alcalini che sembrerebbero in grado di influire sul pH del sangue. Questo favorirebbe il rafforzamento del nostro organismo, riducendo il rischio di contrarre gravi malattie come il cancro o l’osteoporosi. 

In realtà, parliamo dell’ennesima dieta che mette al centro alimenti già noti per i loro benefici (la frutta e la verdura ne sono un esempio), ma che nulla hanno a che vedere con il bilanciamento del pH. 

Cos’è la dieta alcalina

La dieta alcalina prevede il consumo di cibi alcalinizzanti in grado di influenzare positivamente il pH del sangue, il cui valore standard oscilla tra i 7,35 e i 7,45, quindi leggermente alcalino. Questo regime mira a mantenere il suo livello nella norma, evitando gli alimenti che lo acidificano. 

Per capire meglio il significato di alcalino (o basico) e la differenza con il suo opposto (acido) è utile sapere che: 

  • da 0 a 7: acido; 
  • da 7 a 14: basico.

A cosa servirebbe quindi l’alcalinizzazione?  Si sostiene che possa rafforzare il nostro organismo, proteggendoci dall’attacco di virus e batteri e dall’insorgere di alcune malattie. 

Prova il percorso di nutrizione online di Serenis. Il primo colloquio è gratuito.

Quando fare una dieta alcalina? 

La dieta alcalina è utile in contesti in cui si assume una quantità eccessiva di cibi acidi. Questi non solo andrebbero ad acidificare il sangue, ma comporterebbero anche la perdita di vitamine e minerali essenziali.

Una carenza vitaminica, come un ridotto apporto di calcio, favorirebbe l’indebolimento delle ossa e, di conseguenza, lo sviluppo dell’osteoporosi

Adottare una dieta alcalina significa basare la propria alimentazione su tutti quegli alimenti utili ad alcalinizzare il sangue e a migliorare il nostro stato di salute. Inoltre, secondo i suoi sostenitori, sarebbe in grado di favorire il dimagrimento, grazie al consumo di frutta e verdura e alla riduzione di carboidrati, proteine e latticini. 

Presunti effetti benefici

Come accennato, la dieta alcalina sembrerebbe avere degli effetti benefici sul nostro organismo, grazie a un abbondante apporto di vitamine, minerali e antiossidanti che troviamo nella frutta e nella verdura. 

Inoltre, il consumo ridotto (se non l’esclusione totale) di latticini, carne e cereali dovrebbe metterci al riparo dal sovrappeso e da patologie più gravi, come il cancro o l’osteoporosi. 

Se leggiamo tra le righe, è facile scoprire che una dieta alcalina, in termini di apporto di fibre, somiglia a una dieta vegetariana. I benefici del consumo di frutta e verdura non sono diversi da quelli di qualsiasi altro regime alimentare.

Cosa mangiare in una dieta alcalina

La dieta alcalina funziona? 

La risposta è no, la dieta alcalina è del tutto priva di evidenze scientifiche, e non sarà mai consigliata da un nutrizionista. Non è in grado di prevenire patologie come quelle citate, né tanto meno di influenzare il pH del sangue. 

L’equilibrio acido-base del nostro organismo è infatti un processo che il corpo svolge in autonomia. Questi produce ogni giorno, con la funzione metabolica, quantità variabili di acidi che vengono neutralizzati principalmente dalle attività respiratoria e renale (Zamora-García e colleghi, 2022). 

I polmoni eliminano o trattengono l’acido carbonico sotto forma di anidride carbonica, mentre i reni espellono con le urine gli acidi in eccesso. Infine, i succhi gastrici presenti nello stomaco neutralizzano o acidificano gli alimenti. 

Questo significa che, a prescindere da ciò che introduciamo nella dieta, il nostro organismo svolge da sé tutto il lavoro, senza che gli alimenti possano in alcun modo influire sul pH. 

Controindicazioni

A dispetto di ciò che la dieta alcalina predica, escludere tante categorie di alimenti può causare l’effetto opposto, esponendoci a un’importante carenza di nutrienti. 

Eliminare la carne, per esempio, porta spesso a una carenza di vitamina B12, riscontrabile anche in un piano alimentare vegano. Per tale motivo, spesso è necessario ricorrere a integratori specifici per compensare questa mancanza. 

Inoltre, l’eccesso di fibre non sempre è un bene. Ne sono un esempio i pazienti colpiti dalla sindrome dell’intestino irritabile: in alcuni casi, consumare troppe fibre (in particolare quelle insolubili) può provocare gonfiore e diarrea. 

Infine, una dieta a base principalmente vegetale è controindicata nei pazienti che soffrono di malattie renali, a causa dell’elevato contenuto di potassio. 

Menù della dieta alcalina

Quali alimenti consumare

Il menu di una dieta alcalina si può paragonare all’alimentazione dei nostri antenati, prima della scoperta della caccia. 

I cibi alcalini elencati nella tabella sono quelli più consumati in questo regime alimentare: 

FruttaLimoni, kiwi, anguria, banane, albicocche, uva, mele, pere
Verdura e tuberiSpinaci, zucchine, cetrioli, carote, melanzane, patate, carote, cavolfiore
Legumi Lenticchie, piselli, ceci, fave, fagioli
CerealiQuinoa, miglio, amaranto
Frutta seccaNoci, mandorle, nocciole, fichi secchi

Inoltre, è fondamentale il consumo di acqua alcalina, che troviamo nella maggior parte dell’acqua in bottiglia; bisogna evitare invece l’acqua di rubinetto. 

Hai letto l’articolo ma ti sono rimasti dei dubbi?

Invia qui la tua domanda. I nostri professionisti sono pronti a risponderti.

Quali alimenti evitare

La dieta alcalina somiglia per certi versi alla dieta antinfiammatoria, che esclude i cibi contenenti glutine e i latticini, potenzialmente irritanti per il nostro intestino: nella tabella vediamo quali alimenti evitare. 

CerealiPasta, pane, avena, segale
Carne e pesceMaiale, tonno, manzo, crostacei
Derivati animaliUova, formaggi stagionati, latte
BevandeCaffè, alcolici

Quando si decide di seguire un percorso alimentare, è sempre meglio evitare il fai da te e affidarsi a un professionista. Se hai bisogno di correggere o reimpostare la tua dieta, i nutrizionisti di Serenis possono darti una mano a indirizzarti verso ciò che è più adatto a te.

Fonti

  • Hanley, D. A., & Whiting, S. J. (2013). Does a high dietary acid content cause bone loss, and can bone loss be prevented with an alkaline diet? Journal of Clinical Densitometry, 16(4), 420–425. https://doi.org/10.1016/j.jocd.2013.08.014
  • Europe PMC. (n.d.). Europe PMC. https://europepmc.org/article/NBK/nbk507807
  • Fenton TR, Huang TSystematic review of the association between dietary acid load, alkaline water and cancerBMJ Open 2016;6:e010438. https://bmjopen.bmj.com/content/6/6/e010438.short
  • Zamora-García, J., & Muñoz, R. (2022). Systemic regulation of Acid-Base metabolism. In Springer eBooks (pp. 1–24).
  • Harikrishnan, S., Kaushik, D., Kumar, M., Kaur, J., Oz, E., Proestos, C., Elobeid, T., Karakullukcu, O. F., & Oz, F. (2024). Vitamin B12: prevention of human beings from lethal diseases and its food application. Journal of the Science of Food and Agriculture, 105(1), 10–18.
  • Rondanelli M, Faliva MA, Miccono A, et al. Food pyramid for subjects with chronic pain: foods and dietary constituents as anti-inflammatory and antioxidant agents. Nutrition Research Reviews. 2018;31(1):131-151. 
  • Rondanelli, M., Faliva, M. A., Miccono, A., Naso, M., Nichetti, M., Riva, A., Guerriero, F., De Gregori, M., Peroni, G., & Perna, S. (2018). Food pyramid for subjects with chronic pain: foods and dietary constituents as anti-inflammatory and antioxidant agents. Nutrition Research Reviews, 31(1), 131–151.