Anguria: caratteristiche, stagionalità e benefici
L’anguria è un frutto di grandi dimensioni, ricco in acqua e povero di calorie. Si raccoglie prevalentemente nella stagione estiva, e può apportare diversi benefici alla nostra salute purché inserito in un piano alimentare equilibrato.

L’anguria è un frutto di grandi dimensioni, ricco in acqua e povero di calorie. Si raccoglie prevalentemente nella stagione estiva, e può apportare diversi benefici alla nostra salute purché inserito in un piano alimentare equilibrato.
Cos'è l'anguria?
L’anguria, o cocomero, è il frutto della pianta Citrullus lanatus, appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee. È originaria dell’Africa meridionale e tropicale.
Possiede una buccia dura di colore verde brillante, spesso striata o maculata, e una polpa interna rossa contenente nella maggior parte dei casi dei semi neri, giallastri o bianchi. La scorza non è commestibile, e può essere più o meno “spessa”.
Si chiama anguria o cocomero?
Il nome di questo frutto dipende dalla regione.
Il termine anguria viene utilizzato prevalentemente nelle regioni settentrionali italiane, mentre cocomero è diffuso soprattutto al Centro-Sud.
Entrambe queste denominazioni affonderebbero le radici nell’antichità:
- Il termine cocomero deriva dal latino cucumis;
- Il termine anguria, invece, deriverebbe dal greco antico angurion.
Entrambi i termini andrebbero a definire il cetriolo.
Le caratteristiche dell'anguria
La pianta dell’anguria presenta un fusto rampicante o strisciante che può superare i dieci metri di lunghezza. Le foglie sono grandi, pelose e trilobate, mentre i fiori, che si distinguono in esemplari maschili ed esemplari femminili, sono di colore giallo.
Il frutto dell’anguria è invece “famoso” per via delle sue dimensioni massicce, che possono raggiungere anche i 20 chili.
La forma è generalmente tondeggiante o ovale, mentre la polpa è particolarmente zuccherina, molto ricca di acqua (parliamo del 90% circa della sua composizione) e di colore rosso acceso, anche se esistono varietà a polpa gialla. I semi, distribuiti all'interno della polpa, possono essere neri, giallastri o bianchi e possiedono una forma tipica, “a goccia”.
La stagionalità dell'anguria
L’anguria è un frutto tipicamente collegato alla stagione estiva. In Italia, la sua raccolta avviene soprattutto nei mesi di luglio e agosto, periodo in cui raggiunge la piena maturazione e il massimo della qualità. Fa dunque parte della frutta estiva.
Viene molto apprezzata nel periodo estivo soprattutto per la sua alta quantità di acqua, che contribuisce a reintegrare i liquidi persi nei periodi caldi, favorendo quindi l’idratazione.
I valori nutrizionali dell'anguria
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di anguria - chiaramente la parte edibile, ovvero la polpa - sono suddivisi come segue:
Componente | Quantità per 100 g di parte edibile |
Calorie | 16 kcal |
Acqua | 95,3 g |
Proteine | 0,4 g |
Zuccheri solubili | 3,7 g |
Fibre totali | 0,2 g |
Fibra solubile | 0,02 g |
Fibra insolubile | 0,2 g |
Grassi | 0,1-0,2 g |
Potassio | 112-280 mg |
Fosforo | 2-11 mg |
Calcio | 7 mg |
Magnesio | 10 mg |
Sodio | 3 mg |
Ferro | 0,2 mg |
Vitamina C | 8 mg |
Vitamina A (retinolo eq.) | 37 µg |
Niacina (Vitamina B3) | 0,1 mg |
Riboflavina (Vitamina B2) | 0,02 mg |
Tiamina (Vitamina B1) | 0,02 mg |
Le proprietà e i benefici dell'anguria
L’anguria possiede tutta una serie di proprietà potenzialmente benefiche per la salute. In particolare:
- Ha un contenuto di acqua superiore al 93% e fornisce pochissime calorie. Viene dunque spesso classificata tra i cibi che fanno dimagrire e sgonfiare, sebbene contribuisca “solo” a contrastare la ritenzione idrica;
- È una fonte di vitamine A, C e del gruppo B, oltre che di sali minerali come potassio, fosforo e magnesio;
- Contiene carotenoidi, licopene e composti che svolgono un’azione antiossidante, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi. L’assunzione di frutti ricchi di licopene, come appunto l’anguria, è stata associata ad una migliore salute cardiovascolare e ossea.
Detto questo, occorre ricordare che i potenziali benefici dell’anguria si ottengono non tanto consumandola in maniera “indiscriminata”, ma piuttosto all’interno di un’alimentazione equilibrata e di uno stile di vita sano.
Le controindicazioni
L’anguria è generalmente ben tollerata e consumarla in quantità moderate non presenta particolari controindicazioni, anzi. Tuttavia in alcuni casi potrebbero esservi alcune controindicazioni.
- A causa del contenuto di zuccheri, un'assunzione eccessiva di anguria potrebbe contribuire ad aumentare rapidamente i livelli di glucosio nel sangue;
- Il contenuto elevato in acqua può comportare un aumento della diuresi. In soggetti con particolari condizioni renali;
Non sono note invece interazioni alimentari o farmacologiche rilevanti associate al consumo di anguria.
Chi non dovrebbe mangiarla?
L’anguria può essere consumata senza problemi dalla maggior parte delle persone.
Tuttavia, il suo consumo andrebbe limitato:
- In presenza di diabete. Sebbene gli zuccheri siano presenti in quantità moderate, il consumo di anguria dovrebbe essere limitato nelle persone affette da diabete, come avviene per altri tipi di frutta zuccherina, come le prugne e la frutta primaverile;
- Da parte di chi soffre di condizioni o patologie renali, per via della capacità di stimolare la diuresi a causa dell’alto contenuto di acqua;
In generale, in presenza di patologie specifiche o qualora si abbiano dubbi riguardanti le proprie condizioni di salute, è consigliabile rivolgersi a un biologo nutrizionista per valutare se e come inserire il consumo di anguria all’interno della propria dieta.
L’anguria fa ingrassare?
No. L’anguria è un frutto ricco di acqua e poco calorico e, se inserito all’interno di una dieta equilibrata e in quantità adeguate, il suo consumo non è associato ad un aumento del grasso corporeo.
Fonti:
- Volino-Souza, M., Oliveira, G. V. de, Conte-Junior, C. A., Figueroa, A., & Alvares, T. S. (2022). Current Evidence of Watermelon (Citrullus lanatus) Ingestion on Vascular Health: A Food Science and Technology Perspective. Nutrients, 14(14), 2913. https://doi.org/10.3390/nu14142913
- Maoto, M. M., Beswa, D., & Jideani, A. I. O. (2019). Watermelon as a potential fruit snack. International Journal of Food Properties, 22(1), 355–370. https://doi.org/10.1080/10942912.2019.1584212