Caffè: effetti, benefici e controindicazioni
Il caffè è una bevanda ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi della pianta Coffea. Originario delle regioni tropicali, è oggi apprezzato in tutto il mondo per le sue proprietà stimolanti, dovute alla caffeina, e per il suo gusto intenso.

Il caffè è una bevanda ottenuta dalla torrefazione e macinazione dei semi della pianta Coffea. Originario delle regioni tropicali, è oggi apprezzato in tutto il mondo per le sue proprietà stimolanti, dovute alla caffeina, e per il suo gusto intenso.
Cos’è il caffè?
Con “caffè”intendiamo la bevanda che viene ottenuta dalla torrefazione - un particolare processo di tostatura - e macinazione dei semi della pianta omonima, appartenente al genere Coffea della famiglia delle Rubiacee.
Si tratta di una pianta originaria delle regioni tropicali ed equatoriali, in particolare Africa, Sud America e Sud-est asiatico.
Il caffè è, comunque, una bevanda consumata apprezzata in tutto il mondo, soprattutto per via delle sue proprietà stimolanti, dovute in particolare alla presenza di caffeina.
Ne esistono diverse varietà, tra cui ricordiamo le due più comuni:
- L’arabica, che si stima essere la più venduta e apprezzata;
- La robusta, ottenuta da chicchi più amari.
Le proprietà nutrizionali del caffè
Le proprietà nutrizionali per 100 grammi di caffè macinato sono ripartite come segue:
Componente | Quantità per 100g |
Calorie | 287 kcal |
Acqua | 4 g |
Proteine | 10 g |
Lipidi | 15 g |
Carboidrati | 28 g |
Calcio | 130 mg |
Ferro | 4 mg |
Fosforo | 160 mg |
Potassio | 2020 mg |
Sodio | 74 mg |
Vitamina B2 (Riboflavina) | 0.2 mg |
Vitamina B3 (Niacina) | 10 mg |
Occorre tenere presente che per ottenere una tazzina di espresso vengono utilizzati circa 6-7 grammi di prodotto macinato.
Quanto caffè consumare al giorno?
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) raccomanda di non consumare più di 4-5 tazzine di caffè al giorno.
Tuttavia, anche queste dosi potrebbero creare effetti indesiderati in persone predisposte o particolarmente sensibili: in tal caso, è bene autoregolarsi ed evitare di consumarne sopra una certa quantità.
Inoltre, è raccomandato non somministrare caffè ai minori di dodici anni.
Gli effetti del caffè
Tra i principali effetti del consumo di questa bevanda ricordiamo che:
- Riduce il senso di sonnolenza;
- Fa aumentare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, poiché favorisce il rilascio di alcuni ormoni eccitanti, come l’adrenalina;
- Favorisce la diuresi.
Il caffè ha tutta una serie di benefici, ma anche potenziali rischi e controindicazioni, dovuti principalmente alle proprietà stimolanti della caffeina. Per questo occorre consumarlo con moderazione, eventualmente chiedendo consiglio ad un medico o a un nutrizionista.
Per inserire il caffè nella propria dieta quotidiana è possibile chiedere consiglio ai nutrizionisti di Serenis, nell’ambito di un percorso nutrizionale ben strutturato.
I benefici
Il caffè “fa bene”, potenzialmente e per alcuni versi, poiché nelle “giuste” dosi aiuta a:
- Stimolare l’umore, potenzialmente migliorandolo, grazie alla stimolazione nella produzione di dopamina e noradrenalina;
- Aumentare la concentrazione;
- Ridurre il senso di stanchezza e sonnolenza.
Secondo alcuni studi avrebbe, inoltre, degli effetti neuroprotettivi grazie alla presenza di antiossidanti.
Le possibili controindicazioni: chi non dovrebbe consumare caffè?
Tra gli effetti negativi e le possibili controindicazioni ricordiamo:
- Aumento della temperatura corporea;
- Difficoltà a rilassarsi;
- Irritabilità;
- Ansia;
- Disidratazione;
- Tachicardia, per cui si potrebbe sentire il bisogno di abbassare i battiti cardiaci;
- Mal di testa;
- Difficoltà di concentrazione;
- Disturbi gastrointestinali, tra cui crampi, diarrea e bruciore di stomaco.
Si stima che un consumo eccessivo di caffè possa avere un impatto negativo sul ritmo del sonno - motivo per cui è solitamente consigliato non consumarne oltre le 15 - 16 del pomeriggio - e che, in particolare per le donne in menopausa, possa compromettere la densità ossea, aumentando il rischio di osteoporosi.
Inoltre le donne in gravidanza e in allattamento dovrebbero limitarne il consumo.
Fonti:
- Butt, M. S., & Sultan, M. T. (2011). Coffee and its Consumption: Benefits and Risks. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 51(4), 363–373. https://doi.org/10.1080/10408390903586412
- De Melo Pereira, G. V., De Carvalho Neto, D. P., Júnior, A. I. M., Prado, F. G. D., Pagnoncelli, M. G. B., Karp, S. G., & Soccol, C. R. (2020). Chemical composition and health properties of coffee and coffee by-products. Advances in Food and Nutrition Research, 65–96. https://doi.org/10.1016/bs.afnr.2019.10.002
- Spiller, M. A. (2019). The chemical components of coffee. CRC Press eBooks, 97–161. https://doi.org/10.1201/9780429126789-6
- Surma, S., & Oparil, S. (2021). Coffee and arterial hypertension. Current Hypertension Reports, 23(7). https://doi.org/10.1007/s11906-021-01156-3