Agretti: cosa sono e come si cucinano
Gli agretti sono ortaggi primaverili ampiamente consumati nella cucina mediterranea. Possono essere consumati crudi o cotti, e risultano essere particolarmente versatili.

Cosa sono gli agretti?
Gli agretti, anche chiamati barba di frate, sono piante edibili, ortaggi appartenenti alla famiglia delle Chenopodiacee.
Le caratteristiche e il sapore
Gli agretti sono piante dalle foglie filiformi, di colore verde scuro che possono raggiungere lunghezze fino a 60-70 cm. Il loro sapore ricorda vagamente quello degli spinali, è acre e acidulo, ma leggermente più piccante rispetto questi ultimi.
Le loro caratteristiche li rendono particolarmente versatili in cucina. Possono essere consumati sia crudi, sia cotti, e vengono particolarmente apprezzati come farcitura per pizze ripiene, focacce e torte salate.
La stagionalità degli agretti
Gli agretti sono verdure primaverili, e vengono raccolti nel periodo che va da fine marzo a fine maggio.
Tuttavia, grazie alle coltivazioni in serra è possibile trovarli sul mercato durante tutto il corso dell’anno.
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I valori nutrizionali degli agretti
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di agretti cotti sono ripartiti come segue:
Componente | Quantità per 100 g |
Calorie | 45 kcal |
Acqua | 79,4 g |
Proteine | 4,8 g |
Lipidi | 0,5 g |
Carboidrati | 5,6 g |
Zuccheri solubili | 5,6 g |
Fibra totale | 2,3 g |
Fibra solubile | 0,41 g |
Fibra insolubile | 1,88 g |
Le proprietà degli agretti
Gli agretti sono piante ricche di fibre, che possono quindi:
- Favorire il senso di sazietà;
- Favorire la digestione e il transito intestinale.
Sono inoltre ricchi di:
- Acqua, e dunque possono contribuire a favorire l'idratazione;
- Minerali come il calcio, il potassio, il fosforo e il magnesio;
- Vitamine, come la vitamina A e la vitamina C.
Tuttavia, è bene ricordare che non esistono alimenti “miracolosi”, e che i benefici dati dal loro consumo possono essere ottenuti anzitutto inserendoli in quantità adeguate all’interno di una dieta bilanciata. In questo senso, è fondamentale il supporto di un professionista, come i biologi nutrizionisti messi a disposizione dal servizio di consulenza di Serenis.
Ci sono controindicazioni al consumo degli agretti?
No, non ci sono particolari controindicazioni al consumo degli agretti. Alcuni soggetti potrebbero manifestare delle reazioni allergiche, ma non sono particolarmente comuni. In questo caso, è bene astenersi dal consumo di questi ortaggi.
Inoltre, alcune persone non abituate a consumare fibre potrebbero sperimentare sintomi come:
- Gonfiore addominale;
- Crampi addominali;
- Flatulenza;
- Diarrea.
Per quanto si tratti di sintomi fastidiosi, sono passeggeri e non devono destare particolare preoccupazione.
Come si cucinano gli agretti?
Gli agretti possono essere cucinati in molti modi:
- Bolliti;
- Saltati in padella;
- Cotti al vapore;
- Stufati.
Possono, inoltre, venire consumati crudi, purché dopo essere stati lavati con cura per evitare eventuali contaminazioni.
- Per bollirli è sufficiente immergerli in acqua bollente per 5-10 minuti. Al termine è consigliabile immergerli in acqua fredda, in modo che mantengano il colore e la consistenza soda. Se si desidera renderli più teneri si può invece mantenerli in acqua per qualche minuto aggiuntivo;
- Possono essere saltati in padella per qualche minuto, con l’aggiunta di un condimento o di un soffritto. Generalmente, vengono molto apprezzati quando saltati con un po’ di olio, dell'aglio, un poco di limone e del peperoncino. Tuttavia, in questo senso è possibile sbizzarrirsi anche secondo i propri gusti;
- Si possono cuocere al vapore per 15-20 minuti. Si tratta di un’ottima opzione per consumarli cotti senza tuttavia alterarne la consistenza.
- Per stufarli è possibile metterli in una casseruola con del brodo di verdure, confezionato o fatto in casa.
Come pulire gli agretti?
Pulire gli agretti è un procedimento noioso, ma necessario per prepararli al meglio. Non è difficile, occorre solo seguire alcuni passaggi:
- Rimuovere le radici, che si distinguono dal resto della pianta per via del colore rosato. È possibile spezzarle con le mani, oppure tagliarle via con il coltello;
- Eliminare, se necessario, eventuali estremità che possono risultare troppo spesse o troppo secche, per far sì di mantenere solo le parti tenere e appetitose delle piante. Alcune persone consigliano di eliminare anche l’anima interna della pianta, che alcuni giudicano eccessivamente dura. In questo senso, potete procedere come preferite;
- Passare gli agretti sotto acqua corrente, strofinando delicatamente per rimuovere le tracce di terra;
- Inserirli all’interno di uno scolapasta, quindi asciugarli con delicatezza per rimuovere l’acqua in eccesso.
Con cosa accompagnarli?
Gli agretti vengono solitamente utilizzati come accompagnamento per diversi piatti. Sono infatti piuttosto versatili, e possono essere un contorno per:
- Piatti a base di carne, in particolare carne bianca come il pollo e il tacchino. Sono tuttavia ottimi anche se accompagnati alle salsicce o alla pancetta;
- Piatti a base di pesce, come il salmone.
Possono però essere utilizzati anche:
- Come condimento per la pasta;
- Come farcitura per focacce, polpettoni o torte salate;
- All’interno di insalate o piatti a base di verdura.
Posso conservarli in frigo?
Sì. Dopo la cottura è possibile conservare gli agretti fino a tre giorni, purché inseriti all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente.
Per una conservazione più lunga, si possono congelare all’interno di un contenitore adatto, mantenendoli fino a tre mesi senza che perdano in sapore e consistenza.