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Dieta Oncologica Veronesi: quali sono i benefici?

La dieta oncologica Veronesi è un approccio alimentare raccomandato dalla Fondazione Umberto Veronesi che offre diversi benefici per i pazienti oncologici in trattamento con chemioterapia e radioterapia.

dieta oncologica veronesi

La dieta oncologica Veronesi, approccio alimentare raccomandato dalla Fondazione Umberto Veronesi, offre diversi benefici per i pazienti oncologici in trattamento con chemioterapia e radioterapia. 

Ecco i principali vantaggi di una buona dieta durante la terapia oncologica:

  • aiuta ad attenuare gli effetti collaterali che solitamente si riscontrano durante la terapia come nausea, vomito, infiammazioni delle mucose e gastrite
  • aiuta a mantenersi in forze, grazie all’apporto bilanciato di tutti i macronutrienti essenziali per l’organismo (carboidrati, proteine e grassi); 
  • facilita il processo di digestione e aiuta a ridurre il rischio di problemi gastrointestinali;
  • aiuta a mantenere un peso corporeo sano, evitando sia la perdita che l’aumento di peso eccessivi;
  • supporta il sistema immunitario riducendo il rischio di infezioni, grazie all’apporto adeguato di micronutrienti, come le vitamine e i minerali;
  • facilita il recupero post trattamento.

Alimentazione durante le terapie oncologiche

Un corretto piano alimentare durante le cure può aiutare a mantenere un’adeguata forma fisica, ridurre il rischio di ricadute e mantenere buoni livelli di energia. 

Studi recenti dimostrano che l’aderenza ad una dieta mediterranea sia associata ad un minor rischio di cancro, assieme ad altre abitudini sane come, ad esempio, l’astinenza dal fumo di sigaretta e la forte limitazione del consumo di carne rossa.

Questo stile alimentare, abbinato ad un’adeguata attività fisica, è spesso consigliato durante la chemioterapia indipendentemente dal peso iniziale, adattato alle esigenze e alla fase in cui la singola persona si ritrova. 

Alimenti da preferire e da evitare

Tra gli alimenti da preferire secondo la dieta oncologica Veronesi rientrano: 

  • Frutta e Ortaggi di stagione ben lavati, consumati anche sotto forma di succhi e frullati per favorire l’assimilazione dei nutrienti e facilitare il contatto con la mucosa orale ed esofagea, che possono risultare più sensibili e infiammate durante le terapie.
  • Cereali integrali ben cotti, da preferire le cotture semplici e leggere, favorendo le tipologie di cereali più digeribili come, ad esempio, l’avena o il kamut.
  • Legumi, preferibilmente decorticati che favoriscono la digeribilità, limitano il senso di gonfiore addominale e rendono più biodisponibili alcuni nutrienti contenuti al loro interno.
  • Pesce, da preferire varianti ricche di acidi grassi essenziali omega-3 come semi, noci o pesce azzurro e salmone.
  • I cibi fermentati come il miso forniscono supporto alla flora batterica intestinale, aiutando a contrastare il rischio di infezioni.

Da evitare invece:

  • Carni rosse, soprattutto se lavorate (salumi, insaccati)
  • Formaggi a elevato contenuto di sale e grassi
  • Zuccheri e cibi a base di farine raffinate o altri amidi ad alto indice glicemico, quali patate e mais. 
  • Fibre di cereali, specie se cotte al forno (croste di pane integrale o pizza), perché possono produrre irritazioni meccaniche se a contatto con le mucose del primo tratto gastrointestinale.

Dieta veronesi per pazienti oncologici

Nella costruzione di un piano alimentare per pazienti oncologici i professionisti della nutrizione che si affidano alla dieta oncologica Veronesi solitamente stilano una dieta a tappe che possa agire in sinergia al processo di cura, al fine di prevenire o gestire al meglio gli effetti collaterali dei farmaci e delle terapie.

1° TAPPA: Prima della cura

La dieta in questa fase deve preparare l’organismo, in particolare l’intestino, a ricevere la chemioterapia o radioterapia. Gli alimenti devono essere scelti in base alla loro azione protettiva contro possibili disturbi intestinali, squilibri metabolici e ormonali. 

Gli esperti suggeriscono:

Colazione: Alternare il latte vaccino con varianti vegetali come bevanda di soia, di mandorla, riso o avena, mescolati con muesli o cereali. 

Accompagnare con pane integrale morbido con composte e marmellate di frutta e burro di frutta secca.

Pranzo: Una zuppa o passato di verdure e miso (un condimento derivato dalla soia gialla) con pasta o riso integrale con verdure.

Cena: Scegliere tra cereali integrali (grano, farro, orzo) e legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave, tofu, azuki) o pesce. 

Uova o carne bianca si dovrebbero consumare più raramente. 

Preferire la ricotta tra i formaggi, accompagnando sempre con verdure o zuppa di verdure.

Consumare la frutta negli spuntini per evitare fermentazioni che rallentano la digestione. 

2° TAPPA: Durante la cura

L’obiettivo è impostare una dieta che possa prevenire, contenere o combattere gli effetti collaterali:

Da preferire: Pesce azzurro per il contenuto di omega-3, proteine vegetali raffinate (creme di cereali o legumi), alimenti proteici vegetali ricchi di amminoacidi e in alcuni casi yogurt in modeste quantità.

Da evitare: Fibre di cereali cotte al forno (pane integrale e pizza), proteine animali (carne rossa e carni processate), latte (soprattutto in caso di infiammazioni intestinali), zucchero e farine raffinate, amidi ad alto indice glicemico (patate e mais), dolci.

In genere in questa fase si consiglia di fare più pasti meno abbondanti, idealmente tre pasti principali e due spuntini favorendo in questi ultimi la frutta fresca.

3° TAPPA: Dopo la cura

Alla fine della chemioterapia, per garantire un apporto nutritivo adeguato e prevenire l’aumento di peso, la dieta dovrebbe ritornare a un equilibrio tra verdure e cereali poco raffinati, e pesce, evitando alimenti ad alto indice glicemico o ad alto contenuto di grassi che favoriscono l’aumento di peso e l’obesità.

Cosa non devono mangiare i malati oncologici secondo la dieta oncologica Veronesi?

In generale, gli alimenti vietati in chemioterapia sono: 

  • I fritti: possono aumentare l’infiammazione nel corpo, sovraccaricare il fegato per la presenza di elevati livelli di grassi e sono poco digeribili.
  • L’alcol: L’alcol può interferire con l’efficacia dei farmaci chemioterapici e aumentare il rischio di effetti collaterali come nausea, vomito e danni al fegato.
  • I cibi cotti sulla brace: La cottura alla brace può produrre sostanze potenzialmente cancerogene come le ammine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici che andrebbero a remare contro il processo di cura.
  • I cibi ricchi di zuccheri raffinati, grassi saturi e sale: Questi alimenti possono contribuire all’infiammazione e all’aumento di peso, che possono influire negativamente sulla salute generale e sulla risposta al trattamento.
  • I cibi speziati o piccanti: Gli alimenti molto speziati o piccanti possono irritare il tratto gastrointestinale, che è già più sensibile a causa delle terapie, causando disagio e peggiorando sintomi come nausea e diarrea.

Cosa mangiare per ridurre un tumore?

La sola dieta non è sufficiente per la riduzione di un tumore già esistente. 

Una dieta varia ed equilibrata ricca di alimenti freschi e poco processati, unita ad un’adeguata attività fisica e una corretta idratazione agiscono in sinergia alla terapia medica, elemento essenziale al fine di ridurre un tumore.

Quali sono i latticini da evitare?

Per latte e derivati ad oggi non vi sono evidenze scientifiche a favore o contrarie al loro consumo, tuttavia, come suggerisce il modello di dieta mediterraneo, sarebbero da limitare, favorendo invece verdura e frutta freschi, cereali integrali, legumi e pesce azzurro.

Oggi il mercato offre innumerevoli alternative al latte, come, ad esempio, le bevande vegetali a base di frutta secca o cereali e alcuni yogurt e “formaggi” a base vegetale (da preferire i prodotti fermentati che supportano la salute della flora batterica intestinale).

Quale frutta può mangiare un malato oncologico?

La frutta fresca, a basso indice glicemico e di stagione è da favorire, preferibilmente sotto forma di macedonie o , ancor meglio, tramite frullati o sorbetti di sola frutta per facilitarne l’assunzione.

Ecco alcune opzioni di frutta che sono generalmente consigliate:

  • Frutti di bosco: come mirtilli, fragole, lamponi e more. Sono ricchi di antiossidanti che possono aiutare a combattere i radicali liberi.
  • Agrumi: come arance, limoni e pompelmi. Sono una buona fonte di vitamina C, che può aiutare a rafforzare il sistema immunitario.
  • Mele: contengono fibre e vari fitonutrienti che possono avere effetti benefici sulla salute. 
  • Banane: sono facili da digerire e forniscono energia grazie al loro contenuto di carboidrati.
  • Melograno: ha proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

È sempre consigliabile consultare un nutrizionista o un medico per inserire la frutta in dieta, in base alle esigenze specifiche del paziente.

Quale alimento aumenta la proliferazione del tumore?

Le cellule tumorali si nutrono e, di conseguenza, si replicano, quando assimilano glucosio libero nel sangue, presente in elevate quantità quando si ingeriscono alimenti contenenti zuccheri raffinati.

Le bibite zuccherate, le merendine confezionate e i cibi fast food che uniscono zuccheri, grassi e sale sarebbero da limitare per questo motivo.

Chi ha un tumore può mangiare dolci?

I dolci in generale per le persone con tumori sarebbero da limitare, favorendo cibi ricchi di nutrienti, ma non occorre eliminarli del tutto dalla propria dieta, specie se in contesti sociali di convivialità, salvo diverse prescrizioni mediche.

Soprattutto se non si ha specifiche esigenze come la perdita di peso, mangiare inserendo in maniera dosata e consapevole i cibi preferiti aiuta a mantenere un approccio sano con la dieta e mantenere anche un buon tono dell’umore.

Chi fa la chemio può mangiare le uova?

Sì, chi sta facendo la chemioterapia e si tollera il gusto si può mangiare le uova, ma è importante farlo con moderazione e seguendo le indicazioni del proprio medico o nutrizionista. 

Le uova sono un alimento che apporta molti nutrienti di elevata qualità, sono una buona fonte di proteine e altre componenti essenziali, che possono essere utili per mantenere la forza e l’energia e mantenere la struttura e tono dei tessuti durante il trattamento.

Cosa bere per smaltire la chemioterapia?

L’acqua e, in generale, una corretta idratazione sono fondamentali per smaltire a livello renale ed epatico i metaboliti tossici accumulati a seguito delle chemioterapie.

È importante assumere liquidi tramite acqua, magari da alternare a infusi, acqua aromatizzata con frutta fresca e tisane, più piacevoli da bere rispetto all’acqua da sola.

È sicuramente un plus aggiungere con l’idratazione preziose vitamine e minerali in forma liquida tramite succhi a base di agrumi, frutta e verdura in estratto, senza zuccheri aggiunti.

Morelli, F. (2014b, January 9). Dieta a tappe durante la chemioterapia e radioterapia. Fondazione Umberto Veronesi. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-tappe-durante-chemio-e-radioterapia#:~:text=Sono%20sconsigliati%20carne%20e%20formaggi,molto%20speziati%2C%20fritti%20e%20dolci.

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-tappe-durante-chemio-e-radioterapia#:~:text=Sono%20sconsigliati%20carne%20e%20formaggi,molto%20speziati%2C%20fritti%20e%20dolci.

Redazione. (2020, September 24). I consigli per mangiare bene durante le cure oncologiche. Fondazione Umberto Veronesi. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/i-consigli-per-mangiare-bene-durante-le-cure-oncologiche

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/i-consigli-per-mangiare-bene-durante-le-cure-oncologiche

Scialo, T. E., Pace, C. M., & Abrams, D. I. (2024). The dairy and cancer controversy: Milking the evidence. Current Oncology Reports, 26(3), 191–199. https://doi.org/10.1007/s11912-024-01496-8

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38289521