Home > Blog Nutrizione > Cosa sono e come abbassare i trigliceridi

Cosa sono e come abbassare i trigliceridi

Dei valori eccessivamente alti di trigliceridi sono un potenziale pericolo per la salute: in questo articolo vedremo cosa sono e come abbassarli, e quali farmaci e integratori è possibile usare per abbassare il colesterolo.

Come abbassare i trigliceridi

Dei valori eccessivamente alti di trigliceridi sono un potenziale pericolo per la salute: in questo articolo vedremo cosa sono e come abbassarli.

Cosa sono i trigliceridi?

I trigliceridi sono dei grassi (anche chiamati lipidi) presenti nel sangue e nel tessuto adiposo. Si stima costituiscano circa il 90% dei grassi totali presenti all’interno del cibo, e la maggior parte dei grassi presenti nel corpo umano.

Servono principalmente come “riserva energetica” per l’organismo.

A cosa servono i trigliceridi?

I trigliceridi hanno tre funzioni principali

  • La prima, come già accennato, è il ruolo di riserva energetica. Si accumulano infatti all’interno del tessuto adiposo, e, nei momento di bisogno – ad esempio durante un periodo di digiuno -, l’organismo li utilizza per produrre energia;
  • La seconda è il preservamento della temperatura corporea. Il grasso, infatti, funge da isolante termico, prevenendo quindi la dispersione del calore;
  • Infine, svolgono una funzione protettiva degli organi interni. Sotto la cute vi è infatti uno strato, una sorta di “cuscinetto” che protegge gli organi da lesioni o urti.

I trigliceridi non vanno quindi demonizzati, e in quantità adeguate sono essenziali per il nostro benessere. I problemi iniziano quando le quantità tendono ad essere troppo elevate. In questi casi, si rischia di incorrere in problemi anche piuttosto gravi, ad esempio maggiore probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari.

Come si misurano i valori dei trigliceridi?

I valori dei trigliceridi si misurano con un esame del sangue, detto trigliceridemia, il quale, appunto, “misura” le quantità di grassi presenti nel sangue.
Si tratta di un esame sostanzialmente indolore, non invasivo, e molto breve.

Solitamente la trigliceridemia viene effettuata al mattino, a digiuno – essenziale non mangiare per circa 12 ore prima dell’esame, ed evitare di assumere alcolici nelle 24 ore precedenti.

Come si leggono i risultati della trigliceridemia?

Se si effettua l’esame del sangue è naturale chiedersi come si leggano i risultati della trigliceridemia, e quali sono i valori che indicano se i trigliceridi siano eccessivamente alti.

I valori di riferimento per i trigliceridi nel sangue, per una persona adulta, sono i seguenti:

Valori normali/desiderabili150 mg/dl (1,7 mmol/L) o inferiori
Valori ai limiti della norma, ma non ancora altitra 150 e 199 mg/dl (1,7-2,2 mmol/L)
Valori altitra 200 e 499 mg/dl (2,3-5,6 mmol/L) 
Valori molto alti500 mg/dl (5,6 mmol/L) o superiori

È molto importante sottoporsi ad esami periodici per tenere sotto controllo i livelli di grassi nel sangue, e poter agire tempestivamente qualora risultino troppo alti.

Trigliceridi bassi

Non è solo rischioso avere dei valori eccessivamente alti: anche i trigliceridi eccessivamente bassi (potrigliceridemia) possono costituire un potenziale rischio per la salute, o essere specchio di malattie o condizioni che è necessario curare.

Le cause principali dei trigliceridi bassi sono, solitamente:

  • Diete sbilanciate, eccessivamente povere di carboidrati e grassi, appunto;
  • Ipertiroidismo;
  • Malattie del metabolismo;
  • Malassorbimento o malattie che lo causano – ad esempio celiachia;
  • Sovrallenamento.

Rischi e sintomi

Raramente dei trigliceridi eccessivamente bassi rappresentano un pericolo, ma occorre tenerli monitorati, e tenere monitorata attentamente la propria salute, poiché potrebbero essere segno che qualcosa non funziona come dovrebbe. 

Tra i sintomi dei trigliceridi bassi ricordiamo:

  • Stanchezza apparentemente ingiustificata;
  • Debolezza muscolare;
  • Diarrea e crampi addominali;
  • Perdita di peso ingiustificata;
  • Irritabilità;
  • Difficoltà di concentrazione.

La prima cosa da fare è valutare se i valori siano dovuti ad una dieta sbilanciata. In questo caso è possibile rivolgersi ad un biologo nutrizionista, per la valutazione del proprio piano alimentare e riceverne uno “corretto”, salutare e bilanciato.
È buona norma fare ciò anche in caso di trigliceridi alti o, comunque, in caso di valori preoccupanti dalle analisi.

Serenis offre un servizio di consulenza, completamente online, flessibile e con biologi nutrizionisti qualificati.

Prova il percorso di nutrizione online di Serenis. Il primo colloquio è gratuito.

Trigliceridi alti

I trigliceridi alti rappresentano poi un rischio importante per la salute. Si tratta di una condizione detta ipertrigliceridemia, ed è necessario trattarla tempestivamente per evitare di sviluppare disturbi potenzialmente gravi.

Cause dei trigliceridi alti

Le cause dei trigliceridi alti sono diverse, e comprendono:

  • Dieta poco equilibrata, con un eccesso in particolare di grassi saturi e zuccheri;
  • Consumo eccessivo di bevande alcoliche;
  • Sovrappeso o obesità;
  • Sedentarietà;
  • Familiarità e predisposizione genetica;
  • Alcune malattie, come il diabete di tipo 2 non trattato adeguatamente, malattie del metabolismo o malattie della tiroide;
  • Disfunzioni ormonali;
  • Uso prolungato di alcuni farmaci.

Rischi e conseguenze dei trigliceridi alti

L’ipertrigliceridemia può causare disturbi e malattie anche piuttosto gravi, per questo è importante sottoporsi ad esami frequenti – soprattutto in presenza di uno o più fattori di rischio -, e lavorare tempestivamente per risolvere il problema.

Tra i rischi e le conseguenze associate a valori preoccupanti ed eccessivi di trigliceridi ricordiamo:

  • Malattie cardiovascolari, come l’aterosclerosi (la formazione di placche all’interno delle arterie), a sua volta fattore di rischio per infarti e ictus, e insufficienza cardiaca;
  • Steatosi epatica non alcolica, che può, se non trattata tempestivamente, evolvere in cirrosi, steatoepatite o fibrosi epatica;
  • Pancreatite;
  • Malattie del metabolismo;
  • Rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete;
  • Rischio di sviluppare alcune tipologie di cancro (Yarla et al., 2021).

Cosa fare per abbassare i trigliceridi?

Supponiamo adesso che avete ritirato le vostre analisi del sangue, e sono emersi dei valori eccessivi di trigliceridi: cosa si può fare per abbassarli?

Fortunatamente, esistono diversi modi che nella maggior parte dei casi comprendono dei cambiamenti potenzialmente importanti nella dieta e nello stile di vita. Solo nei casi più gravi potrebbe essere necessario ricorrere a dei farmaci specifici.

Dieta

Per abbassare le quantità di grassi nel sangue è necessario seguire una dieta sana ed equilibrata, a basso contenuto di grassi.

In particolare, è buona norma:

  • Consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura ogni giorno;
  • Prediligere i grassi “sani”, come quelli contenuti nell’olio extravergine d’oliva e la frutta secca. Si tratta comunque di alimenti fortemente calorici, quindi è necessario non esagerare;
  • Prediligere i cereali integrali;
  • Limitare il consumo di dolci e bibite zuccherate, o comunque il consumo di zuccheri;
  • Limitare il consumo di alimenti contenenti grassi saturi;
  • Limitare fortemente, o evitare, il consumo di alcolici.

La cosa migliore, tuttavia, è evitare il fai da te e rivolgersi ad un professionista della nutrizione, che potrà valutare il caso specifico e fornire un piano alimentare adeguato.

Stile di vita

Oltre ad una dieta bilanciata, è necessario avere uno stile di vita altrettanto sano, evitando il più possibile la sedentarietà.
Generalmente è buona norma effettuare almeno due o tre ore di attività fisica al giorno, ovviamente adeguatamente alla propria età e al proprio stato di salute. 

Anche alcune piccole abitudini possono aiutare: prendere le scale invece dell’ascensore, andare a piedi per le piccole distanze invece di utilizzare la macchina e così via.

È poi essenziale effettuare dei controlli periodici per valutare le quantità di grassi presenti nel sangue.

Integratori per abbassare il colesterolo

In alcuni casi, assumere integratori per abbassare il colesterolo può essere una scelta opportuna, che tuttavia andrebbe valutata assieme al proprio medico curante e al proprio nutrizionista di riferimento

Alcuni integratori potrebbero infatti interferire con eventuali farmaci, o peggiorare condizioni di salute preesistenti.

Inoltre, gli integratori non sono delle “pillole magiche” che consentono di abbassare il colesterolo senza fare altro, ma vanno, necessariamente, accompagnati ad uno stile di vita sano e ad una dieta adeguata.

Farmaci per abbassare i trigliceridi

In caso di ipertrigliceridemia grave, il medico potrebbe decidere di prescrivere dei farmaci appositi che aiutino, in combinazione a cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, ad abbassare i trigliceridi nel sangue

I farmaci più utilizzati sono:

  • I fibrati;
  • Le statine;
  • Alcuni composti degli omega-3.

Anche in questi casi è assolutamente essenziale consultare il proprio medico, e seguire attentamente le sue indicazioni per evitare di incorrere in problemi potenzialmente molto gravi.

Fonti:

  • Yarla, N., Madka, V., & Rao, C. (2021). Targeting triglyceride metabolism for colorectal cancer prevention and therapy. Current Drug Targets, 23(6), 628–635. https://doi.org/10.2174/1389450122666210824150012
  • Bazarbashi, N., & Miller, M. (2022). Triglycerides. Medical Clinics of North America, 106(2), 299–312. https://doi.org/10.1016/j.mcna.2021.11.006