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Pressione bassa: quando preoccuparsi e rimedi per alzarla

La pressione bassa è una condizione in cui la forza con cui il sangue “preme” sulle pareti arteriose risulta inferiore al normale.

Pressione bassa

La pressione bassa è una condizione in cui la forza con cui il sangue “preme” sulle pareti arteriose risulta inferiore al normale.

Cosa intendiamo per pressione bassa

La pressione bassa viene anche chiamata ipotensione. Si tratta di una condizione in cui la forza con cui il sangue “preme” sulle pareti arteriose risulta inferiore, o molto inferiore a quanto considerato normale. La pressione arteriosa viene misurata in mmHg, ovvero millimetri di mercurio, e tendenzialmente parliamo di ipotensione quando i valori della pressione sanguigna sono inferiori a 90 mmHg per la “massima” e 60 mmHg per la “minima”.
Va però tenuto presente che questi valori possono variare, anche a seconda delle condizioni fisiche del singolo.

Nella maggior parte dei casi l’ipotensione è una condizione passeggera e innocua, che va però tenuta sotto controllo qualora si manifesti in maniera frequente.

I diversi tipo di ipotensione

Esistono diverse tipologie di ipotensione che possono verificarsi. Alcune di esse sono:

  • Ipotensione ortostatica, anche detta posturale. Si verifica quando si cambia velocemente posizione, ad esempio da sdraiati a seduti;
  • Ipotensione postprandiale. Si manifesta dopo i pasti, poiché il flusso sanguigno viene “richiamato” dall’intestino e dallo stomaco, per via dei processi digestivi;
  • Ipotensione neuro-mediata. Avviene quando cuore e cervello non “comunicano” in maniera efficace, e può comparire soprattutto in bambini e giovani, dopo essere stati in piedi troppo a lungo e/o in ambienti eccessivamente caldi, oppure a seguito di situazioni emotivamente forti.

Valori che indicano la pressione bassa

I valori che indicano una pressione minima e massima bassa sono, come accennato, attorno ai 90/60 mmHg. I valori considerati regolari, in media, sono attorno ai 120 mmHg per quanto riguarda la massima, e 80 mmHg per quanto riguarda la minima. Ricordiamo che con “pressione massima” e “pressione minima” intendiamo:

  • Pressione sistolica, o “massima”. È la “forza” con cui il cuore, contraendosi, pompa il sangue all’interno delle arterie;
  • Pressione diastolica, o “minima”. È la pressione che si verifica quando, tra una contrazione e l’altra, il cuore è a riposo.

Per la pressione bassa, 100/60 mmHg viene considerato un valore “al limite” tra pressione regolare ipotensione. Ricordiamo tuttavia che tali valori possono differire leggermente da individuo a individuo.

Cause della pressione bassa

L’ipotensione può essere causata da fattori differenti. Alcune sono temporanee, e tendono potenzialmente a risolversi da sole. Altre, invece, potrebbero richiedere dei trattamenti medici più o meno importanti. Alcune cause comuni della pressione bassa sono:

  • Disidratazione, causata ad esempio da diarrea, vomito oppure sudorazione eccessiva, senza che vi sia un opportuno reintegro dei liquidi;
  • Gravidanza;
  • Stress, forte ansia o situazioni emotivamente provanti;
  • Perdite di sangue, a causa di ferite, epistassi o flusso mestruale particolarmente abbondante;
  • Infezioni;
  • Reazioni allergiche;
  • Problemi del sistema endocrino;
  • Malattie cardiache o malfunzionamenti del sistema cardiocircolatorio;
  • Carenza di nutrienti, come ad esempio il ferro;
  • Uso di particolari farmaci.

Sintomi della pressione bassa

I più comuni sintomi della pressione bassa comprendono:

  • Capogiro, o sensazione di “testa leggera”. Si tratta di un sintomo particolarmente comune per quanto riguarda l’ipotensione posturale;
  • Svenimento, per via della compromissione – per quanto lieve e breve, nella maggior parte dei casi – dell’afflusso di sangue al cervello;
  • Visione offuscata;
  • Senso persistente di malessere, affaticamento o confusione;
  • Nausea.

Qualora tuttavia il calo della pressione sanguigna fosse particolarmente forte, possono verificarsi sintomi più importanti, come:

  • Tachicardia;
  • Sudori freddi;
  • Debolezza del battito cardiaco;
  • Respirazione accelerata.

In questi casi ci si trova di fronte ad un potenziale shock, ed è necessario allertare immediatamente il medico.

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Come alzare subito la pressione bassa

Per alzare subito la pressione qualora sia bassa o, comunque, alleviare i sintomi è possibile fare alcune cose, tra cui:

  • Bere un bicchiere d’acqua. Come accennato, spesso un abbassamento della pressione è dovuto a disidratazione. Dunque, bere un po’ d’acqua può dare sollievo immediato;
  • Sdraiarsi con le gambe sollevate, per favorire il flusso sanguigno verso il cuore;
  • Bere del caffè;
  • Mangiare un alimento salato o uno snack.

Ovviamente, in caso di episodio di ipotensione, è necessario sedersi oppure mettersi in posizione al più presto facendo ampi respiri, in attesa che la pressione torni a livelli normali.

Quando preoccuparsi per la pressione bassa

Generalmente l’ipotensione non rappresenta un problema, e in molti sperimentano un calo di pressione di tanto in tanto. Tuttavia, qualora gli episodi diventino frequenti, è necessario rivolgersi ad un medico, oppure ad un biologo nutrizionista qualora le possibili cause vadano ricercate nella dieta.

In particolare, occorre chiedere un parere medico qualora si verifichino frequenti sensazioni di svenimento, o svenimenti, ci si senta spesso affaticati, nauseati o si abbia difficoltà a concentrarsi.

Come accennato, richiede invece immediato intervento medico lo stato di shock, caratterizzato da pallore, sudori freddi, debolezza del battito cardiaco e tachicardia.

Prevenire la pressione bassa

Per prevenire l’ipotensione è possibile mettere in atto alcune abitudini, che possono aiutare molto qualora la pressione bassa non sia causata da malattie o condizioni che richiedano intervento medico.

In primis, occorre mantenersi adeguatamente idratati, soprattutto qualora l’ambiente in cui ci si trovi sia particolarmente caldo. Bere almeno due litri di acqua ogni giorno è fondamentale. Anche la dieta è particolarmente importante, e un’alimentazione sana, ricca di frutta e verdura con il corretto apporto di sali minerali può aiutare a regolarizzare la pressione sanguigna. Affidarsi ad un biologo nutrizionista è cruciale, per avere la consapevolezza di star seguendo una giusta alimentazione, e ricevere consigli mirati.

L’alcol va evitato, o comunque va limitato fortemente, poiché vasodilatatore.

Occorre poi prendere l’abitudine di alzarsi lentamente, oppure evitare di rimanere in piedi per lunghi periodi qualora si soffra di episodi di ipotensione posturale o neuromediata.

Rimedi per la pressione bassa

Cosa fare in caso di pressione bassa?
Oltre ai suggerimenti del paragrafo precedente, è possibile avvalersi di diversi rimedi, che possono essere naturali, oppure terapie farmacologiche qualora necessario.
Tali rimedi andrebbero concordati con il supporto di un medico.

Farmaci e terapie per la pressione bassa

Tra i farmaci più utilizzati per trattare l’ipotensione vi sono i farmaci cosiddetti vasocostrittori. Tuttavia, tali terapie vanno valutate strettamente dal medico.

Occorre, inoltre, lavorare sulle eventuali cause sottostanti la pressione bassa, trattandole in maniera adeguata.

Rimedi naturali per l’ipotensione

Esistono infine diversi rimedi naturali per la gestione e il trattamento dell’ipotensione, per prevenirla e alleviare i sintomi. Ricordiamo, tuttavia, che in caso di episodi frequenti è comunque cruciale allertare un medico, per indagarne le cause e trattarle in maniera mirata.
Ad ogni modo, alcuni rimedi naturali comprendono:

  • Il consumo di liquirizia. Quest’ultima, infatti, aumenterebbe i livelli di cortisolo nel sangue, portando ad un aumento della pressione arteriosa;
  • Assunzione di sodio, e di quantità adeguate di sale con l’alimentazione. È tuttavia fondamentale consultare un biologo nutrizionista prima di apportare cambiamenti alla propria alimentazione;
  • Effettuare pasti piccoli e frequenti, tendenzialmente tre pasti principali e due o tre spuntini. In questo modo, non si “sposteranno” grandi quantità di sangue verso lo stomaco e l’intestino durante la digestione;
  • Assumere sali minerali e vitamine, eventualmente tramite l’assunzione di integratori appositi.

Fonti:

  • Sharma, S., Hashmi, M. F., & Bhattacharya, P. T. (2023, February 19). Hypotension. StatPearls – NCBI Bookshelf. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK499961/