Lipedema alle gambe: sintomi, diagnosi e cura

Il lipedema alle gambe è una condizione cronica che provoca accumulo di grasso sottocutaneo nella parte inferiore del corpo. Spesso risulta ostico da diagnosticare e purtroppo non esiste una cura definitiva.

lipedema gambe

Il lipedema alle gambe è una condizione cronica che provoca accumulo di grasso sottocutaneo nella parte inferiore del corpo. Spesso risulta ostico da diagnosticare e purtroppo non esiste una cura definitiva.

Cos'è il lipedema?

Il lipedema è una condizione cronica e progressiva che si manifesta con un accumulo anomalo e simmetrico di grasso sottocutaneo. Quest’ultimo interessa soprattutto la parte inferiore del corpo, ovvero glutei, fianchi, cosce e gambe, sebbene in genere non interessi anche i piedi. In alcuni casi, più rari, può coinvolgere anche le braccia, ma non le mani.

Statisticamente colpisce quasi esclusivamente le donne. 

Si tratta di una patologia spesso sottodiagnosticata, in particolare perché confusa con obesitàritenzione idricalinfedema
Le gambe con lipedema possono assumere una forma a tipica, “a colonna” e presentare un aspetto irregolare.

I diversi tipi di lipedema

Esistono diversi tipi di lipedema, che vengono classificati in base alla localizzazione dell’accumulo di grasso sottocutaneo. In particolare, ne distinguiamo cinque diversi tipi:

  • Nel tipo 1, l’eccesso adiposo si concentra tra ombelico e fianchi;
  • Nel tipo 2, interessa l’area compresa tra bacino e ginocchia;
  • Il tipo 3 coinvolge la zona che va dal bacino fino alle caviglie, escludendo però i piedi;
  • Il tipo 4 colpisce la parte superiore del corpo, in particolare quella delle braccia, compresa tra spalle e polsi. Le mani, in genere, sono escluse;
  • Il tipo 5 è caratterizzato da un accumulo tra ginocchia e caviglie.

Le persone con lipedema possono comunque presentare più tipologie contemporaneamente. 

Le cause e i fattori di rischio del lipedema

Purtroppo ad oggi le cause precise che portano alla formazione del lipedema non sono ancora del tutto chiare. Tuttavia si ritiene possano giocare un ruolo determinante una serie di fattori genetici e ormonali

La patologia colpisce quasi esclusivamente donne e tende a manifestarsi in momenti della vita legati a importanti cambiamenti ormonali, e in particolare:

  • Pubertà:
  • Gravidanza;
  • Menopausa.

Anche l’uso della pillola anticoncezionale è stato associato a un possibile peggioramento del quadro clinico.

Tra i fattori di rischio principali che sono stati individuati possiamo invece ricordare:

  • Familiarità con la malattia;
  • L’appartenenza al sesso femminile, sebbene raramente possa colpire anche gli uomini;
  • Un indice di massa corporea (BMI) superiore a 35. Tuttavia, anche chi ha le gambe magre ed è normopeso può sviluppare il lipedema

I sintomi del lipedema alle gambe

I principali sintomi del lipedema alle gambe includono un accumulo anomalo e simmetrico di grasso sottocutaneo che tende ad estendersi dai fianchi alle caviglie, senza interessare i piedi.
A tutto questo si accompagnano ulteriori sintomi, tra cui:

  • Dolore persistente, o provocato dalla pressione;
  • Sensazione di gambe pesanti, con senso di tensione o affaticamento;
  • Gonfiore, che tende a divenire più evidente nelle ore serali o durante i periodi caldi;
  • Formicolii;
  • Pelle fredda al tatto;
  • Noduli sottocutanei palpabili e pelle con fossette o dall’aspetto spugnoso;
  • Ematomi spontanei, anche in assenza di traumi;
  • Resistenza alla perdita di peso nelle zone colpite, nonostante dieta ed esercizio fisico.

Gli stadi della malattia

Il lipedema tende ad evolvere nel tempo attraversando diversi stadi. In particolare, ne possiamo distinguere quattro:

  • Nel primo stadio, la pelle appare ancora liscia, ma al tatto si percepiscono dei noduli sottocutanei piccoli e tondeggianti, simili a delle palline;
  • Nel secondo stadio, compaiono irregolarità cutanee e il classico aspetto a buccia d’arancia, che può essere confuso con la cellulite. I noduli aumentano di dimensione,, e possono comparire ematomi e dolore;
  • Nel terzo stadio, la pelle perde elasticità e i noduli diventano più grandi e duri. Si manifestano formicoliidifficoltà nei movimenti, che possono perfino compromettere la deambulazione;
  • Infine, nel quarto stadio si parla di lipolinfedema. Si aggiungono segni di linfedema secondario, con blocco della circolazione linfatica, ulteriore aumento del gonfiore e peggioramento generale della condizione, con sintomi che diventano più gravi o addirittura invalidanti.

lipedema gambe

Come riconoscere il lipedema, e come viene diagnosticato?

Riconoscere il lipedema alle gambe può risultare complesso, poiché viene spesso confuso con obesitàlinfedema
Tuttavia, presenta caratteristiche specifiche che possono aiutare nella distinzione:

  • Il grasso si accumula in modo simmetrico dagli arti inferiori verso l’alto, escludendo i piedi;
  • Tale accumulo si accompagna a doloreematomi frequentiresistenza alla perdita di peso nelle zone colpite.

La diagnosi è di tipo clinico e si basa su anamnesi dettagliataosservazione diretta dei segni tipici della malattia. 
Purtroppo attualmente non esistono degli esami del sangue o dei test specifici per identificarlo con certezza. 
In alcuni casi, il medico può richiedere degli accertamenti da effettuare tramite risonanza magneticascansione DEXA, o TAC.

È poi estremamente importante la cosiddetta diagnosi differenziale, che permette di distinguere il lipedema da condizioni simili escludendo altre cause. 

Come capisco se ho un lipedema?

Capire se si soffre di lipedema alle gambe non è semplice, ma ci sono alcuni segnali che possono aiutare a riconoscerlo. 
In genere, si nota un accumulo di grasso simmetrico dalla vita in giù, che non coinvolge i piedi, e che può causare dolore spontaneo o alla pressionegonfiore e una facilità a sviluppare lividi

Un altro campanello d’allarme è la resistenza alla perdita di peso nelle aree colpite, nonostante dieta ed esercizio fisico.
Al tatto si possono percepire noduli sottocutanei e la pelle può sembrare spugnosa o presentare delle irregolarità.

Lipedema e cellulite sono la stessa cosa?

No, lipedema e cellulite non sono la stessa cosa.

  • La cellulite è una condizione estetica caratterizzata dal classico effetto a “buccia d’arancia” della pelle, localizzato soprattutto su cosce e glutei. Non è una malattia e non provoca dolore;
  • Il lipedema alle gambe, invece, è una patologia cronica che comporta un accumulo anomalo e simmetrico di grasso soprattutto negli arti inferiori e, in alcuni casi, nelle braccia. A differenza della cellulite, il tessuto adiposo nel lipedema è doloroso al tatto, tende a peggiorare, non risponde a dieta ed esercizio fisico, e si accompagna spesso a lividi e gonfiore persistente.

Possibili complicazioni e conseguenze

Il lipedema alle gambe, se non riconosciuto e gestito correttamente, può portare a diverse complicazioni. In particolare:

  • A lungo andare, l’accumulo progressivo di tessuto adiposo può compromettere la mobilità, rendendo difficoltoso camminare, salire le scale o rimanere in piedi per lunghi peirodi di tempo;
  • Tra le complicanze fisiche più gravi vi è lo sviluppo di un linfedema secondario (lipolinfedema), con ristagno di linfa e ulteriore aumento del gonfiore;
  • Possono comparire anche dolori articolaripiedi piattiproblemi al sistema venoso degli arti inferiori;
  • Dal punto di vista psicologico, i cambiamenti estetici e la difficoltà nel trovare abiti adatti possono causare disagio e bassa autostima, o addirittura sfociare in ansia e depressione.

Come accennato, in alcuni casi il lipedema può diventare invalidante, andando a causare impatto significativo (e negativo) sulla qualità della vita di chi ne è affetto. 

La cura e il trattamento

Attualmente, purtroppo, non esiste una cura risolutiva per il lipedema alle gambe. Tuttavia è possibile gestire i sintomi e rallentarne la progressione. Il trattamento  per il lipedema può includere sia strategie non invasive, sia interventi più invasivi, a seconda della gravità.

Tra i rimedi non invasivi rientrano:

  • L’adozione di una dieta equilibrata;
  • Attività fisica regolare, possibilmente a basso impatto. Vengono spesso consigliate attività come nuoto, camminata o acquagym;
  • L’uso di calze compressive;
  • Linfodrenaggio manuale;

Infine, un eventuale supporto psicologico può essere potenzialmente utile per affrontare e ridurre l’impatto emotivo causato dalla patologia.

La prognosi del lipedema

La prognosi del lipedema dipende da diversi fattori, tra cui lo stadio della malattia, la tempestività della diagnosi e l’efficacia nella gestione dei sintomi
In alcune persone la condizione può progredire rapidamente, mentre in altre può rimanere stabile per lunghi periodi.

Il lipedema è una malattia cronica e attualmente senza cura definitiva, quindi richiede un monitoraggio costante e strategie a lungo termine per poterla gestire in maniera soddisfacente.

Prevenire il lipedema alle gambe: è possibile?

Non essendo ancora note con certezza le cause del lipedema, al momento non esistono strategie di prevenzione efficaci e che possono garantire con certezza di non sviluppare la malattia. 
Tuttavia, in presenza di familiarità o altri fattori di rischio, è possibile adottare alcune misure utili a ridurre la probabilità che la condizione si presenti o si aggravi.

In particolare:

  • Mantenere un peso corporeo stabile;
  • Seguire una dieta equilibrata;
  • Praticare attività fisica regolare.

Tutto questo può aiutare a evitare l’associazione tra lipedema e sovrappeso, che tende a peggiorare i sintomi

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