Cosa mangiare con la gastrite?
Gestire la gastrite è possibile con una dieta equilibrata: scopri cosa mangiare e cosa evitare per ridurre i sintomi.

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco che può causare sintomi fastidiosi come bruciore, dolore addominale, gonfiore, nausea e difficoltà digestive. Un altro disturbo che può accompagnare la gastrite è il reflusso gastroesofageo, un fenomeno in cui gli acidi gastrici risalgono nell’esofago, causando irritazione e bruciore. Una delle prime strategie per gestirla è modificare l’alimentazione: sapere cosa mangiare con la gastrite e cosa evitare è fondamentale per ridurre l’irritazione e favorire la guarigione.
Vediamo insieme quali sono gli alimenti consigliati, quelli da evitare e un esempio di menu adatto a chi soffre di questo disturbo.
Dieta per la gastrite
La dieta per chi soffre di gastrite deve avere obiettivi precisi: proteggere la mucosa gastrica, ridurre la produzione di acidi, favorire la digestione e minimizzare i sintomi. Per farlo, è importante seguire alcune indicazioni di base:
- Mangiare pasti piccoli e frequenti (5-6 al giorno), per non sovraccaricare lo stomaco;
- Mangiare ad orari regolari senza saltare i pasti;
- Masticare lentamente e a lungo;
- Evitare pasti troppo caldi o troppo freddi;
- Preferire cotture leggere: al vapore, al forno o alla griglia;
- Evitare il digiuno prolungato e i pasti abbondanti;
- Evitare alimenti irritanti
Una dieta ben bilanciata può contribuire in modo significativo al miglioramento dei sintomi e alla prevenzione delle recidive.
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Cosa mangiare con la gastrite?
Quando si soffre di gastrite, la scelta degli alimenti è cruciale per non irritare ulteriormente la mucosa gastrica e per favorire una corretta digestione. Gli alimenti ideali sono quelli che non stimolano la produzione eccessiva di succhi gastrici e che, al contrario, aiutano a calmare e proteggere lo stomaco. Una dieta adatta deve essere leggera, ma comunque bilanciata e nutriente.
In generale, si raccomanda di consumare alimenti facilmente digeribili, che riducano l’irritazione gastrica e apportino nutrienti necessari per il corpo senza sovraccaricare lo stomaco. Ecco una lista dettagliata di cibi consigliati:
- Verdure cotte: zucchine, carote, patate, finocchi, zucca. È meglio evitarle crude, almeno nelle fasi acute;
- Cereali raffinati: riso bianco, pasta, pane bianco, cracker, fette biscottate;
- Frutta non acida e ben matura: mele (cotte o grattugiate), banane, pere;
- Carni magre: pollo, tacchino, coniglio, preferibilmente cotti al vapore o alla griglia;
- Pesce magro: merluzzo, sogliola, nasello, platessa;
- Latticini leggeri: ricotta fresca, yogurt magro, fiocchi di latte;
- Olio extravergine d’oliva: da usare a crudo, in piccole quantità;
- Tisane calmanti: camomilla, malva, finocchio.
Anche l’acqua è importante: meglio bere a piccoli sorsi durante il giorno, evitando le bevande fredde o gassate.
Cosa non mangiare con la gastrite
Al contrario, esistono molti alimenti che possono irritare la mucosa gastrica e stimolare una produzione eccessiva di succhi gastrici, peggiorando i sintomi della gastrite. È importante evitarli, specialmente durante le fasi acute della malattia, quando lo stomaco è già vulnerabile e infiammato.
Ecco una lista di alimenti da evitare per prevenire l’aggravamento della gastrite:
Alimenti sconsigliati con la gastrite
- Alcolici e superalcolici: aumentano l’acidità e l’irritazione gastrica;
- Caffè e tè nero: contengono sostanze che stimolano la secrezione acida;
- Bibite gassate e zuccherate: irritano la mucosa e gonfiano lo stomaco;
- Cibi fritti o molto grassi: rallentano la digestione e appesantiscono lo stomaco;
- Spezie piccanti e condimenti forti: come pepe, peperoncino, curry, senape;
- Agrumi e frutta acida: arance, pompelmi, limoni, kiwi;
- Pomodoro e salsa di pomodoro: molto acidi, soprattutto se cotti a lungo;
- Cioccolato e dolci industriali: ricchi di zuccheri e grassi difficili da digerire;
- Formaggi stagionati e salumi: troppo saporiti e ricchi di grassi saturi;
- Pane integrale, cereali integrali e legumi interi: contengono molte fibre che possono risultare irritanti in fase acuta.
Anche il fumo di sigaretta va evitato, poiché aumenta la secrezione acida e rallenta la guarigione della mucosa gastrica.
Esempio dieta per la gastrite
Ecco un esempio di menu giornaliero adatto a chi soffre di gastrite, pensato per offrire pasti leggeri, nutrienti e facilmente digeribili.
Colazione |
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Spuntino |
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Pranzo |
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Merenda |
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Cena |
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È importante ricordare che ogni caso di gastrite è unico, quindi l’alimentazione deve essere adattata alle esigenze specifiche e alla tolleranza individuale. In presenza di sintomi persistenti o se la condizione peggiora, è fondamentale consultare un specialista per una valutazione accurata. Per un supporto più comodo e personalizzato, è possibile rivolgersi anche al servizio online di Serenis, dove professionisti qualificati possono elaborare un piano alimentare su misura per le proprie necessità.
La gastrite può avere andamento acuto o cronico, ed è importante adattare la dieta alle fasi in cui si trova la persona: in caso di riacutizzazioni è meglio limitarsi a cibi molto semplici e ben cotti, mentre nella fase di mantenimento è possibile reintrodurre gradualmente altri alimenti, sempre sotto controllo medico.
Fonti:
- Azer, S. A., Awosika, A. O., & Akhondi, H. (2024, June 22). Gastritis. In StatPearls [Internet]. StatPearls Publishing. Available from https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK544250/
- Li, Y., et al. (2020, July 9). Association of symptoms with eating habits and food preferences in chronic gastritis patients: A cross-sectional study. Evid Based Complement Alternat Med, 2020, 5197201.