Cosa mangiare con la gastrite? Alimenti consigliati, alimenti da evitare ed esempio di menù
Gestire la gastrite è possibile con una dieta equilibrata: scopri cosa mangiare e cosa evitare per ridurre i sintomi. L'intervento di un nutrizionista può aiutarti a capire quali alimenti consumare e quali invece evitare per non peggiorare i sintomi.

La gastrite è un’infiammazione della mucosa dello stomaco che può causare sintomi fastidiosi come bruciore, dolore addominale, gonfiore, nausea e difficoltà digestive. Un altro disturbo che può accompagnare la gastrite è il reflusso gastroesofageo, un fenomeno in cui gli acidi gastrici risalgono nell’esofago, causando irritazione e bruciore. Una delle prime strategie per gestirla è modificare l’alimentazione: sapere cosa mangiare con la gastrite e cosa evitare è fondamentale per ridurre l’irritazione e favorire la guarigione.
Vediamo insieme quali sono gli alimenti consigliati, quelli da evitare e un esempio di menu adatto a chi soffre di questo disturbo.
Dieta per la gastrite: indicazioni generali per ridurre i sintomi
La dieta per chi soffre di gastrite deve avere un triplice obiettivo: proteggere la mucosa gastrica, ridurre la produzione di acidi, favorire la digestione e minimizzare i sintomi. Per farlo, è importante seguire alcune indicazioni di base:
- mangiare pasti piccoli e frequenti: fare 5-6 piccoli pasti al giorno permette di non sovraccaricare lo stomaco e mantenere la secrezione acida costante ma non eccessiva;
- mangiare ad orari regolari;
- non saltare i pasti;
- masticare lentamente e a lungo: la masticazione rappresenta la prima fase della digestione e farlo lentamente "riduce" il lavoro dello stomaco;
- evitare pasti troppo caldi o troppo freddi, che possono irritare ulteriormente la mucosa;
- preferire cotture leggere: al vapore, al forno o alla griglia;
- evitare il digiuno prolungato e i pasti abbondanti;
- evitare alimenti irritanti.
Una dieta ben bilanciata può contribuire in modo significativo al miglioramento dei sintomi e alla prevenzione delle recidive.
Anche abitudini e stile di vita incidono profondamente sui sintomi della gastrite. Ad esempio, il fumo di sigaretta è un potente stimolatore della secrezione acida e rallenta la guarigione.
Cosa mangiare e cosa evitare con la gastrite
Una dieta bilanciata ed equilibrata comprende tutte le categorie di alimenti e macronutrienti e non esistono cibi che facciano bene o male a prescindere e di per sé. Non è quindi mai buona cosa eliminare del tutto una categoria di alimenti senza consultare un professionista.
Tuttavia esistono cibi che potrebbero migliorare i sintomi della gastrite e altri che potrebbero invece peggiorarli. Vediamo più nel dettaglio quali sono.

Cosa mangiare con la gastrite? Cibi consigliati per ridurre l'irritazione
Quando si soffre di gastrite, la scelta degli alimenti è cruciale per non irritare ulteriormente la mucosa gastrica e per favorire una corretta digestione. Gli alimenti ideali sono quelli che non stimolano la produzione eccessiva di succhi gastrici e che, al contrario, aiutano a calmare e proteggere lo stomaco. Una dieta adatta deve essere leggera, ma comunque bilanciata e nutriente.
In generale, si raccomanda di consumare alimenti facilmente digeribili, che riducano l’irritazione gastrica e apportino nutrienti necessari per il corpo senza sovraccaricare lo stomaco. Ecco una lista dettagliata di cibi consigliati:
- Verdure cotte: zucchine, carote, patate, finocchi, zucca. È meglio evitarle crude, almeno nelle fasi acute;
- Cereali raffinati: riso bianco, pasta, pane bianco, cracker, fette biscottate;
- Frutta non acida e ben matura: mele (cotte o grattugiate), banane, pere;
- Carni magre: pollo, tacchino, coniglio, preferibilmente cotti al vapore o alla griglia;
- Pesce magro: merluzzo, sogliola, nasello, platessa;
- Latticini leggeri: ricotta fresca, yogurt magro, fiocchi di latte;
- Olio extravergine d’oliva: da usare a crudo, in piccole quantità;
- Tisane calmanti: camomilla, malva, finocchio.
Anche l’acqua è importante: meglio bere a piccoli sorsi durante il giorno, evitando le bevande fredde o gassate.

Cosa non mangiare con la gastrite? Alimenti da ridurre o evitare
Al contrario, esistono molti alimenti che possono irritare la mucosa gastrica e stimolare una produzione eccessiva di succhi gastrici, peggiorando i sintomi della gastrite. È importante evitarli, specialmente durante le fasi acute della malattia, quando lo stomaco è già vulnerabile e infiammato.
Ecco una lista di alimenti da evitare per prevenire l’aggravamento della gastrite:
- Alcolici e superalcolici: aumentano l’acidità e l’irritazione gastrica;
- Caffè e tè nero: contengono sostanze che stimolano la secrezione acida;
- Bibite gassate e zuccherate: irritano la mucosa e gonfiano lo stomaco;
- Cibi fritti o molto grassi: rallentano la digestione e appesantiscono lo stomaco;
- Spezie piccanti e condimenti forti: come pepe, peperoncino, curry, senape;
- Agrumi e frutta acida: arance, pompelmi, limoni, kiwi;
- Pomodoro e salsa di pomodoro: molto acidi, soprattutto se cotti a lungo;
- Cioccolato e dolci industriali: ricchi di zuccheri e grassi difficili da digerire;
- Formaggi stagionati e salumi: troppo saporiti e ricchi di grassi saturi;
- Pane integrale, cereali integrali e legumi interi: contengono molte fibre che possono risultare irritanti in fase acuta.
Anche il fumo di sigaretta va evitato, poiché aumenta la secrezione acida e rallenta la guarigione della mucosa gastrica.
Esempio di dieta per la gastrite
Ecco un esempio di menu giornaliero adatto a chi soffre di gastrite, pensato per offrire pasti leggeri, nutrienti e facilmente digeribili.
| Esempio di menù giornaliero per la gastrite | |
|---|---|
| Colazione |
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| Spuntino |
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| Pranzo |
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| Merenda |
|
| Cena |
|
È importante ricordare che ogni caso di gastrite è unico, quindi l’alimentazione deve essere adattata alle esigenze specifiche e alla tolleranza individuale. In presenza di sintomi persistenti o se la condizione peggiora, è fondamentale consultare un specialista per una valutazione accurata.
Per un supporto più comodo e personalizzato, è possibile rivolgersi anche al servizio online di Serenis Nutrizione, dove professionisti qualificati possono elaborare un piano alimentare su misura per le proprie necessità.
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La gastrite può avere andamento acuto o cronico, ed è importante adattare la dieta alle fasi in cui si trova la persona: in caso di riacutizzazioni è meglio limitarsi a cibi molto semplici e ben cotti, mentre nella fase di mantenimento è possibile reintrodurre gradualmente altri alimenti, sempre sotto controllo medico.
Il ruolo del nutrizionista nella gestione della gastrite
La gastrite richiede un approccio alimentare mirato e personalizzato perché la tolleranza individuale gioca un ruolo chiave: gli alimenti che vengono ben tollerati da un paziente, possono non esserlo da un'altra. Per questo motivo risulta fondamentale affidarsi a un professionista della nutrizione.
Un nutrizionista può infatti aiutare il paziente a identificare i cibi trigger specifici, a elaborare un piano alimentare bilanciato, completo e adatto ai suoi sintomi ma anche a gestire il reflusso e i disturbi associati portando non solo a un miglioramento dei sintomi della gastrite ma anche della qualità della vita in generale.
Se i sintomi della gastrite persistono o se hai bisogno di un approccio personalizzato e più strutturato per gestire i sintomi della gastrite, puoi provare il nostro servizio di nutrizione online.
Fonti:
- Azer, S. A., Awosika, A. O., & Akhondi, H. (2024, June 22). Gastritis. In StatPearls [Internet]. StatPearls Publishing. Available from https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK544250/
- Li, Y., et al. (2020, July 9). Association of symptoms with eating habits and food preferences in chronic gastritis patients: A cross-sectional study. Evid Based Complement Alternat Med, 2020, 5197201.