Mysimba - naltrexone, bupropione: cos'è e come si assume
Mysimba è un farmaco che combina i principi attivi naltrexone e bupropione, e che viene utilizzato per la gestione del peso.

Mysimba è un medicinale orale a rilascio prolungato che combina i principi attivi naltrexone e bupropione e che viene utilizzato per la gestione del peso in adulti con obesità o sovrappeso con comorbidità.
Cos'è Mysimba?
Mysimba è un farmaco utilizzato per il controllo del peso. Al suo interno si trovano due principi attivi: naltrexone e bupropione. Questi due principi attivi agiscono su specifiche aree del cervello coinvolte nel controllo dell’appetito e nel senso di “piacere” associato al cibo.
La formulazione è “compresse a rilascio prolungato” contenenti 8 mg naltrexone HCl (equivalenti a 7,2 mg naltrexone base) e 90 mg bupropione HCl (equivalenti a ~78 mg bupropione base). La dose massima giornaliera è di naltrexone HCl/bupropione HCl 32 mg/360 mg, ovvero due compresse due volte al giorno.
Può essere prescritto solo dada medici specialisti cardiologi, internisti, endocrinologi, specialisti in scienza dell’alimentazione e su ricetta non ripetibile. Deve essere utilizzato solo in concomitanza ad un regime ipocalorico stilato da un nutrizionista, collegato ad eventuali aggiustamenti nello stile di vita.

Come agisce Mysimba?
Mysimba agisce su specifiche aree del cervello che regolano l’appetito, il bilancio energetico e il senso di gratificazione legato al cibo. L’obiettivo è ridurre la sensazione di fame e il desiderio di mangiare, andando così a causare un minore introito calorico complessivo.
I suoi due principi attivi, naltrexone e bupropione, lavorano in combinazione:
Il bupropione è un inibitore selettivo del reuptake della noradrenalina (NAd) e della dopamina (DA), due neurotrasmettitori chiave coinvolti nella regolazione dell’umore, della motivazione e del comportamento alimentare. Somministrato a dosaggi approvati per il trattamento dell’obesità, il bupropione aumenta i livelli sinaptici di NAd e DA soprattutto a livello del nucleo arcuato dell’ipotalamo, una regione cruciale per l’integrazione dei segnali energetici e la regolazione dell'appetito.
Nel nucleo arcuato, il bupropione attiva i neuroni POMC (Pro-opiomelanocortina), un gruppo di neuroni anoressizzanti che, una volta stimolati, rilasciano alfa-MSH (melanocyte-stimulating hormone). L’alfa-MSH agisce a livello dei recettori MC4R (melanocortin-4 receptors) in altre aree del sistema nervoso centrale, inibendo l’assunzione di cibo e aumentando la spesa energetica. Tuttavia, i neuroni POMC rilasciano anche β-endorfine, che attivano in modo retrogrado i recettori µ-oppioidi (MOR) presenti sugli stessi neuroni POMC, innescando un meccanismo di autoinibizione (feedback negativo) che limita la durata e l’efficacia della loro attivazione.
Il naltrexone, un antagonista competitivo dei recettori oppioidi (soprattutto MOR), blocca questa autoinibizione indotta dalla β-endorfina, potenziando e prolungando l’attività dei neuroni POMC indotta dal bupropione. Inoltre, il naltrexone inibisce l’attività oppioidergica nelle aree del cervello coinvolte nel circuito della ricompensa edonistica (es. l’area tegmentale ventrale e il nucleo accumbens), riducendo l’iperattivazione dopaminergica associata all’assunzione compulsiva di cibo ricco in zuccheri e grassi.
Questo meccanismo d’azione sinergico tra bupropione e naltrexone consente non solo di sopprimere lo stimolo della fame fisiologica (tramite POMC e MC4R), ma anche di modulare i comportamenti disfunzionali legati al craving e alla gratificazione alimentare, che spesso rappresentano un ostacolo alla riuscita di interventi dietetici nel trattamento dell’obesità.
Il farmaco non va considerato un trattamento per dimagrire velocemente, e non funziona come soppressore improvviso della fame, ma piuttosto come modulatore dei segnali neurochimici coinvolti nella regolazione del comportamento alimentare.
A cosa serve?
Mysimba serve a favorire la perdita di peso in persone adulte con obesità o sovrappeso associato a complicanze mediche.
Non è un farmaco per l’obesità senza ricetta: va prescritto regolarmente da un medico specialista. La prescrizione non è ripetibile.
L’obiettivo del trattamento con Mysimba è ridurre il peso corporeo quando la sola dieta e l’esercizio fisico non sono sufficienti.
Non agisce bruciando direttamente i grassi, ma aiuta a controllare l’appetito e a migliorare l’aderenza a un piano alimentare ipocalorico, rendendo più “gestibile” il percorso di dimagrimentoIl meccanismo d’azione centrale della combinazione naltrexone/bupropione lo differenzia da Orlistat che riduce l’assorbimento dei grassi o dagli agonisti del recettore GLP-1 come Semaglutide (. Wegovy) o Liraglutide (Saxenda) o Tirzepatide (Mounjaro), che agiscono anche tramite il rallentamento dello svuotamento gastrico, l’incremento della sazietà post-prandiale e efficientando il metabolismo glucidico,
Ad ogni modo, Mysimba è, e deve essere solo una parte di un trattamento più ampio. Infatti, la sua efficacia è legata a modifiche mirate allo stile di vita e all’alimentazione.
Prescrizione: requisiti e criteri
Mysimba viene in genere prescritto a persone adulte:
- con obesità, ovvero con un indice di massa corporea (BMI) ≥ 30 kg/m²;
- con sovrappeso (indice di massa corporea (BMI) ≥ 27kg/m² e <30kg/m²) se in presenza di condizioni correlate, come prediabete, diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa purchè ben controllata, , dislipidemia
Il trattamento è riservato, in particolare, a chi non ha ottenuto risultati sufficienti con dieta ed esercizio fisico da soli.
La prescrizione spetta esclusivamente al medico specialista, che valuta la presenza dei criteri clinici e l’assenza di controindicazioni prima di iniziare la terapia. Non può essere utilizzato come supporto generico al dimagrimento in soggetti normopeso o in sovrappeso senza complicanze.
Per ridurre il rischio di effetti collaterali, la terapia deve essere interrotta nei pazienti che non hanno perso almeno il 5% del loro peso iniziale entro 16 settimane, o che non tollerano il trattamento.
Come si assume Mysimba?
Mysimba si assume per via orale sotto forma di compresse a rilascio prolungato contenenti naltrexone 7,2 mg e bupropione 78 mg.
Nel corso del trattamento, la dose viene incrementata nel corso di 4 settimane:
- settimana 1: una compressa al mattino
- settimana 2: una compressa al mattino e una compressa la sera
- settimana 3: due compresse al mattino e una compressa la sera
- settimana 4 in poi: due compresse al mattino e due compresse la sera
La dose giornaliera massima raccomandata di Mysimba è due compresse due volte al giorno per una dose totale di 32 mg di naltrexone cloridrato e 360 mg di bupropione cloridrato. La necessità di continuare il trattamento deve essere valutata dopo 16 settimane dall’avvio della terapia e, successivamente, rivalutata periodicamente.
Le compresse devono essere assunte preferibilmente durante i pasti per ridurre il rischio di disturbi gastrointestinali.

I benefici di Mysimba
Mysimba aiuta a perdere peso riducendo il senso dell’appetito e modulando la sensazione di piacere legata all’assunzione di cibo.
Può dunque rappresentare un valido supporto nel percorso di dimagrimento per chi soffre di obesità o sovrappeso legato a complicanze.
Quanti kg si perdono con Mysimba?
Non è semplice definire quanti kg si perdono con Mysimba in senso assoluto, poiché i risultati possono variare da paziente a paziente.
Nei principali studi clinici controllati l’uso di naltrexone/bupropione ha mostrato una perdita di peso addizionale rispetto a placebo di circa 2,5 kg (≈2-3 % del peso corporeo) dopo circa 1 anno; tuttavia, in real-world setting è stata osservata una perdita mediana del 7-11% dopo 6-12 mesi.
Se dopo 16 settimane (≈4 mesi) non è stata raggiunta una perdita ≥ 5% del peso corporeo iniziale o un miglioramento clinicamente significativo, il trattamento non dovrebbe essere continuato. Inoltre, l’uso oltre 12 mesi richiede rivalutazione annuale del rischio cardiovascolare.
I rischi e le controindicazioni di mysimba
Mysimba presenta alcuni rischi e controindicazioni che vanno considerati e valutati attentamente dal medico prima di iniziare la terapia.
In particolare, Mysimba non è adatto a chi soffre di:
- Ipertensione arteriosa non controllata;
- Gravi problemi renali o epatici;
- Disturbi psichiatrici.
- Epilessia
- Neoplasie del sistema nervoso centrale
- Anoressia nervosa o bulimia pregressa o in atto
- Dipendenza da oppiacei o antagonisti di oppiacei (es. metadone)
- Sindrome da astinenza da oppiacei
- Malattie cardiache severe
- Malattia cerebrovascolare
Mysimba non può essere assunto da chi è in terapia con
- altri farmaci a base di bupropione o naltrexone, per rischio di sovradosaggio
- oppiacei il cui effetto viene ridotto dal naltrexone
- inibitori della monoamino ossidasi (IMAO), farmaci usati per trattare depressione e il morbo di Parkinson, che agiscono, analogamente al bupropione, sulle vie catecolaminergiche. Se associati potrebbero causare una ipercatecolaminergia acuta.
Inoltre l’associazione tra bupropione e farmaci serotoninergici non è assolutamente controindicata, ma richiede cautela perché:
- Interazione farmacocinetica → inibizione CYP2D6 → ↑ livelli SSRI/SNRI.
- Interazione farmacodinamica indiretta → sovraeccitazione delle reti monoaminergiche.
- Rischio aumentato di convulsioni.
- Possibile (raro ma possibile) contributo alla sindrome serotoninergica in politerapia ad alto dosaggio.
- Rischio di iperattivazione centrale in soggetti sensibili
Infine l’utilizzo del farmaco deve essere limitato alle persone tra i 18 e 75 anni e non può essere utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento.
Può, inoltre, causare effetti indesiderati. I più comuni includono:
- Nausea;
- Vomito;
- Costipazione;
- Capogiri e vertigini
- Secchezza delle fauci.
- Leucopenia
- Orticaria, prurito
- Ansia, irritabilità, depressione,
- Insonnia
- Cefalea
- Aumento della lacrimazione
- Palpitazioni e ipertensione arteriosa
- Vampate di calore, sudorazione, brividiu
- Dolore toracico e assominale
- Dolori articolari e muscolari
- Eiaculazione ritardata
In caso di comparsa di effetti collaterali gravi o un aumento della pressione sanguigna, la terapia deve essere interrotta.
Per tutti questi motivi è fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e non utilizzare Mysimba senza controllo professionale.

Se non hai trovato la risposta in questo articolo, non esitare a contattare un professionista, anche online, per chiarire tutti i tuoi dubbi riguardo alla terapia farmacologica per la gestione del peso. Ricorda che la prescrizione di eventuali farmaci, come quelli citati nell'articolo, è sempre subordinata a una valutazione medica specialistica completa.
Una cosa importante
Le informazioni che trovi in questo articolo hanno uno scopo divulgativo, e non sostituiscono il parere di un medico. Ogni persona reagisce in modo diverso ai farmaci, e questo vale anche per gli eventuali effetti collaterali.
Per capire cosa è meglio per te, parla con un medico e leggi bene il foglietto illustrativo.
Se hai ancora dei dubbi, puoi trovare una risposta alle tue domande direttamente nel foglio illustrativo di Mysimba.
Farmaci per dimagrire: un confronto per classi
La terapia farmacologica dell’obesità ha compiuto negli ultimi anni un salto qualitativo notevole. Dai farmaci ad azione centrale e dagli inibitori dell’assorbimento si è passati a molecole che agiscono su meccanismi ormonali profondi, modulando appetito e metabolismo.
Nonostante l’efficacia crescente, nessun farmaco può sostituire la terapia comportamentale e nutrizionale, che rimane la base di ogni percorso di riduzione ponderale.
L’approccio più corretto consiste nel selezionare il principio attivo in base al profilo metabolico, alle comorbidità e alla sostenibilità del trattamento.
1. Agonisti incretinici (GLP-1 e GIP)
Principi attivi: Liraglutide, Semaglutide, Tirzepatide
Meccanismo d’azione:
Mimano l’azione degli ormoni intestinali GLP-1 (e nel caso di tirzepatide anche GIP), che regolano la secrezione insulinica, lo svuotamento gastrico e il senso di sazietà. Riducendo l’appetito e migliorando il controllo glicemico, favoriscono la perdita di peso in modo fisiologico.
Efficacia comparativa:
- Liraglutide (Saxenda®): perdita media 6–8% del peso corporeo.
- Semaglutide (Wegovy®): perdita media 12–15% (trial STEP).
- Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®): fino al 26% (SURMOUNT-1 e SURMOUNT-5).
Effetti collaterali: nausea, vomito, diarrea, stipsi, raramente pancreatite o colelitiasi.
Controindicazioni (EMA/AIFA) con qualche distinzione a seconda della molecola:
- Gravidanza e allattamento
- Ipersensibilità a principio attivo o eccipienti
- Pancreatite acuta o pregressa
- Grave insufficienza epatica o renale
- Malattie gastrointestinali gravi (es. IBD, gastroparesi)
- Età <12 anni
Nota FDA: carcinoma midollare tiroideo e MEN2 citati come boxed warning negli USA, non presenti come controindicazioni nelle schede tecniche europee.
Punti di forza: efficacia elevata, miglioramento del profilo metabolico e cardiovascolare.
Criticità: costo elevato, terapia di lunga durata, somministrazione iniettabile.
Ruolo clinico: prima scelta nei pazienti con obesità associata a diabete, insulino-resistenza o sindrome metabolica.
2. Farmaci antiassorbitivi
Principio attivo: Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®)
Meccanismo d’azione:
Inibisce le lipasi gastrointestinali riducendo l’assorbimento di circa il 30% dei grassi alimentari.
Efficacia: perdita media 3–5% del peso corporeo, spesso utile nel mantenimento.
Effetti collaterali: steatorrea, urgenza fecale, flatulenza, deficit di vitamine liposolubili (A, D, E, K).
Controindicazioni: sindromi da malassorbimento cronico, colestasi, gravidanza, allattamento.
Punti di forza: profilo di sicurezza cardiovascolare eccellente, azione locale non sistemica.
Limiti: scarsa aderenza per disturbi gastrointestinali; efficacia dipendente da dieta ipolipidica.
Ruolo clinico: opzione “low-risk” o di mantenimento nei pazienti che non tollerano altre classi.
3. Farmaci ad effetto centrale (azione sul SNC)
Principi attivi: Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia® – non approvato in UE)
Meccanismo d’azione:
Agiscono sui circuiti ipotalamici e dopaminergici della fame e della ricompensa.
- Bupropione/Naltrexone: potenzia la dopamina e la noradrenalina riducendo il craving alimentare.
- Fentermina/Topiramato: combina effetto anoressizzante e modulazione GABAergica (solo USA).
Efficacia: perdita media 5–10% del peso corporeo.
Effetti collaterali: insonnia, ansia, nausea, cefalea, aumento della pressione arteriosa, parestesie.
Controindicazioni:
- Ipertensione arteriosa non controllata
- Epilessia o storia di convulsioni
- Disturbi psichiatrici maggiori
- Gravidanza e allattamento
- Uso concomitante di oppioidi o sospensione recente di alcol/benzodiazepine
Nota regolatoria:
- Mysimba® è approvato in Europa e in Italia.
- Fentermina/Topiramato non è autorizzato in UE.
Ruolo clinico: utile in soggetti con alimentazione compulsiva e craving, previa valutazione psichiatrica e cardiovascolare accurata.
Tabella comparativa per classi farmacologiche
| Classe | Principi attivi (nome commerciale) | Meccanismo d’azione | Perdita media peso | Via di somministrazione | Controindicazioni principali (EMA/AIFA) | Status regolatorio (UE) | Note cliniche |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Agonisti incretinici (GLP-1/GIP) | Liraglutide (Saxenda®), Semaglutide (Wegovy®), Tirzepatide (Mounjaro®/Zepbound®) | Stimolano recettori incretinici → ↑ sazietà, ↓ appetito, ↑ secrezione insulinica | 8–26% | Iniezione SC (giornaliera o settimanale) | Gravidanza, allattamento, pancreatite, insufficienza epatica/renale grave, patologie GI gravi, età <12 aa | Approvati EMA/AIFA | Classe più efficace; monitoraggio per GI e pancreas |
| Antiassorbitivi | Orlistat (Xenical®, Alli®, Beacita®) | Inibizione lipasi → ↓ assorbimento grassi | 3–5% | Orale (TID con pasti) | Malassorbimento, colestasi, gravidanza, allattamento | Approvato EMA/AIFA | Sicuro, economico, disturbi GI frequenti |
| Centrali (SNC) | Bupropione/Naltrexone (Mysimba®), Fentermina/Topiramato (Qsymia®) | Modulano dopamina, noradrenalina, GABA → ↓ craving e appetito | 5–10% | Orale | Ipertensione non controllata, epilessia, disturbi psichiatrici, gravidanza, uso di oppioidi | Mysimba® approvato EMA/AIFA; Qsymia® solo USA | Efficace nei pazienti con fame compulsiva; richiede valutazione CV e psichiatrica |
Fonti:
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