Quali esami fare per il gonfiore addominale?
Gli esami da fare per il gonfiore addominale aiutano a individuare le cause di questo disturbo, che può derivare da intolleranze, allergie o patologie gastrointestinali di vario genere. Tra i test più comuni ricordiamo esami del sangue, breath test per il lattosio, ecografia addominale, gastroscopia e colonscopia.

Punti chiave:
- Esami per il gonfiore addominale: gli esami utili includono analisi del sangue, esami delle feci, test per intolleranze e allergie (come il breath test) ed esami strumentali come ecografia addominale, gastroscopia e colonscopia. Servono a escludere infezioni, infiammazioni e patologie gastrointestinali.
- Cause del gonfiore addominale: le cause possono essere alimentari (pasti abbondanti, bevande gassate, intolleranze), funzionali (stress, ansia, colon irritabile) o patologiche (celiachia, infezioni, occlusioni intestinali). È importante osservare la frequenza e la presenza di altri sintomi.
- A chi rivolgersi per il gonfiore addominale: il primo riferimento è il gastroenterologo, che valuta i sintomi e prescrive gli esami. In seguito, può essere utile il supporto di un nutrizionista per modificare l’alimentazione in base ai risultati, evitando restrizioni alimentari fai-da-te.
Gli esami da fare per il gonfiore addominale aiutano a individuare le cause di questo disturbo, che può derivare da intolleranze, allergie o patologie gastrointestinali di vario genere.
Tra i test più comuni ricordiamo esami del sangue, breath test per il lattosio, ecografia addominale, gastroscopia e colonscopia.
Gonfiore addominale: cos'è e come riconoscerlo
Prima di parlare degli esami da fare se si ha gonfiore addominale, è fondamentale riconoscerlo.
Il gonfiore addominale è una condizione caratterizzata da accumulo anomalo di gas nello stomaco e nell’intestino. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un disturbo temporaneo che si risolve spontaneamente in poche ore, a seconda della causa. È normale, ad esempio, avere la pancia gonfia dopo i pasti, se questi ultimi sono particolarmente abbondanti, ad alto contenuto di fibre, oppure se si bevono bevande gassate. Insomma, non avere la pancia piatta subito dopo mangiato non deve, generalmente, destare preoccupazione.
Se, però, il gonfiore diventa frequente o si associa a sintomi più intensi, diviene necessario indagarne le cause.
Bisogna inoltre distinguere il gonfiore, condizione passeggera, dalla presenza di grasso addominale.
Scopri cosa rivelano sulla tua salute e adotta le giuste strategie alimentari.
- Trova il nutrizionista migliore per te
- Il primo colloquio è gratuito
- Fai le visite da casa, o da dove vuoi
Sintomi e cause del gonfiore addominale
I sintomi del gonfiore addominale possono variare, ma il più comune è la sensazione di pancia gonfia o “piena”, a volte accompagnata da fastidio, dolore o episodi di diarrea.
Se compaiono altri sintomi, potrebbe trattarsi di un problema più serio, per cui è consigliabile consultare un professionista. In particolare, è bene prestare attenzione a:
- Dolore persistente al petto o nella zona toracica
- Diarrea che non si risolve nel tempo
- Presenza di sangue nelle feci
- Perdita di peso senza una causa apparente
In questi casi diviene più che mai fondamentale sottoporsi ad alcuni esami per il gonfiore addominale.
Gli esami per il gonfiore addominale permettono anche di identificarne le cause, che possono essere le più disparate.
Il gonfiore addominale è spesso causato da fattori legati all'alimentazione, come aver mangiato cibi specifici, aver consumato pasti abbondanti o troppo velocemente, o aver bevuto bevande gassate. Queste cause comuni di solito provocano un gonfiore transitorio che svanisce in poche ore. Anche lo stress, l'ansia, l'abitudine di masticare gomme o il fumo possono contribuire al gonfiore. Eliminando queste abitudini, il problema tende a risolversi o a manifestarsi meno frequentemente.
Il gonfiore addominale però può anche essere un segnale di condizioni mediche più serie, specialmente se è cronico o accompagnato da sintomi importanti. Tra le patologie associate al gonfiore addominale troviamo:
- Intolleranze alimentari (come la celiachia)
- Sindrome del colon irritabile
- Gastroenterite
- Condizioni più gravi come appendicite, peritonite, occlusione intestinale, cirrosi epatica e, in rari casi, tumori o ulcere.
Se il gonfiore è persistente, grave o associato ad altri sintomi preoccupanti, è consigliabile consultare un medico che prescriverà gli esami necessari per una diagnosi accurata.
Quali sono gli esami da fare per il gonfiore addominale?
Per chi soffre di gonfiore addominale e pancia gonfia, i test che si consigliano sono:
- Esami del sangue;
- Analisi delle feci;
- Esami per intolleranze e allergie
- Esami strumentali, come colonscopia con biopsie, radiografia o ecografia addominale, endoscopia ed esofago-gastroduodenoscopia.
Vediamo più nel dettaglio quali sono gli esami per il gonfiore addominale più comuni.
Esami del sangue
Tra i primi esami da fare per il gonfiore addominale vi sono gli esami del sangue. Si tratta del primo passo per individuare la presenza di un problema di salute. Solitamente in questo specifico caso vengono misurati:
- La velocità di eritrosedimentazione - anche se non è un esame specifico per il gonfiore addominale, un aumento della VES può indicare diverse condizioni, tra cui infezioni, malattie infiammatorie croniche, tumori o malattie autoimmuni che possono causare gonfiore addominale come il morbo di Crohn o la sindrome dell'intestino irritabile;
- La proteina C - un aumento della proteina c reattiva, infatti, può evidenziare la presenza di un'infiammazione a livello intestinale;
- La procalcitonina, che pur non essendo un esame specifico per il gonfiore addominale, può essere utile per individuare un'infezione batterica sistemica che potrebbe causare gonfiore o altri sintomi addominali;
- I leucociti e i globuli rossi, tramite l'emocromo - un aumento dei globuli bianchi è segno di infezione, che potrebbe essere correlata al gonfiore addominale mentre un livello basso di globuli rossi può indicare anemia, che può essere associata a problemi intestinali di vario tipo.
Si tratta di esami necessari in particolare ad escludere o a confermare la presenza di malattie infiammatorie intestinali, che possono appunto causare gonfiore addominale.
Esami delle feci
Gli esami delle feci sono particolarmente utili per identificare le cause del gonfiore addominale. Solitamente vengono prescritti l'esame completo delle feci, la ricerca di sangue occulto, la calprotectina fecale e la coprocoltura.
- l'esame completo delle feci è un'analisi ad ampio spettro che può rivelare infezioni e infiammazioni a livello intestinale o problemi di malassorbimento dei nutrienti.
- la ricerca di sangue occulto nelle feci è un test che individua tracce di sangue non visibili a occhio nudo che potrebbero indicare infiammazioni, polipi o altre problematiche intestinali.
- la calprotectina fecale misura una proteina rilasciata dai globuli bianchi (neutrofili) durante un'infiammazione intestinale.
- la coprocoltura è un esame microbiologico che identifica specifici batteri patogeni nelle feci che potrebbero essere responsabili di infezioni intestinali.
Esami per intolleranze e allergie
Il secondo passo è valutare la presenza di intolleranze o allergie. Si tratta di esami da fare se il gonfiore addominale si presenta in particolare dopo aver consumato determinati alimenti.
In particolare, ricordiamo esami come:
- Esami del sangue specifici, necessari per individuare specifiche immunoglobuline nel sangue, che indicano una reazione immunitaria a un allergene. Sono usati soprattutto per diagnosticare allergie alimentari;
- Breath test o test del respiro, utile in particolare per individuare un’intolleranza al lattosio che è estremamente comune e ha, tra i suoi sintomi principali, una sensazione di gonfiore addominale costante dopo aver consumato prodotti contenenti lattosio.
Tra gli esami per le intolleranze e le allergie da fare in caso di gonfiore addominale, ricopre particolare importanza ai fini della diagnosi il test per la celiachia che, mediante un semplice prelievo di sangue, indaga i livelli di anticorpi specifici (anticorpi anti transglutaminasi (tTGA), anticorpi anti-endomisio (EMA) e anticorpi antigliadina (AGA)) nei confronti di una proteina che si trova nel glutine.
Gli esami strumentali
Tra gli esami da fare per il gonfiore addominale ricordiamo poi i cosiddetti esami strumentali, e in particolare:
- L'ecografia addome completo, o ecografia addominale, un esame diagnostico non invasivo che utilizza ultrasuoni per ottenere immagini degli organi interni dell’addome.
Viene impiegata per individuare e monitorare diverse patologie che possono potenzialmente causare gonfiore addominale, soprattutto a carico dell’apparato gastrointestinale, del fegato e dei reni; - La gastroscopia, un esame da fare per diagnosticare alcune patologie che possono causare gonfiore addominale, in particolare a carico dell’apparato gastrointestinale. Consente di osservare l’interno del tratto digestivo superiore, includendo esofago, stomaco e duodeno;
- La colonscopia, che consente di esaminare l’ultimo tratto dell’intestino. Anche questo è un esame da fare in caso di gonfiore addominale, poiché alcune patologie a carico del colon-retto possono causare la “pancia gonfia”.
Altri esami per il gonfiore addominale
Qualora nessuno di questi esami non dovesse dare esiti certi o definitivi, occorrerà effettuare altri test per la pancia gonfia. Sarà dunque più che mai opportuno, qualora non lo si sia già fatto, rivolgersi ad uno specialista per il gonfiore addominale.
A chi rivolgersi per il gonfiore addominale?
In caso di pancia gonfia in maniera persistente è necessario rivolgersi ad un gastroenterologo. Si tratta di un professionista medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle malattie dell’apparato gastrointestinale.
In grado, dunque, di indicare eventuali esami da fare in presenza di gonfiore addominale.
Gastroenterologo per il gonfiore addominale: quanto costa?
In media la visita da un gastroenterologo con eventuali esami da fare per la pancia gonfia ha un costo compreso tra i 60 e i 100 euro. Tuttavia questo range di prezzo può variare sensibilmente a seconda del professionista, dello studio o laboratorio in cui si effettua la visita, e a seconda della zona.
Nutrizionista per il gonfiore addominale
Quando si affronta il gonfiore addominale può essere utile rivolgersi ad un nutrizionista per modificare la propria dieta in modo tale da ridurre i sintomi.
Una volta che sono state indagate le cause del gonfiore addominale grazie ai test per il gonfiore addominale è possibile parlare con un nutrizionista che, guardando il referto degli esami e le eventuali indicazioni del medico curante, potrà costruire una dieta su misura per il paziente, riducendo gli alimenti che più incidono sulla sensazione di gonfiore addominale.
Togliere o ridurre drasticamente intere categorie di alimenti in autonomia può essere dannoso per la salute: il rischio di incorrere in carenze alimentari importanti è infatti elevato.
Se desideri parlare con un nutrizionista per migliorare il tuo gonfiore alimentare, puoi farlo con Serenis Nutrizione. Potrai fare un primo colloquio gratuito con uno dei nostri nutrizionisti online e, se ti troverai bene, prenotare la prima visita.
Con Serenis puoi trovare il nutrizionista online adatto alle tue esigenze.
- Trova il nutrizionista migliore per te
- Il primo colloquio è gratuito
- Primi risultati dopo 3 incontri
Fonti:
- Mari, A., Backer, F. A., Mahamid, M., Amara, H., Carter, D., Boltin, D., & Dickman, R. (2019). Bloating and abdominal distension: Clinical approach and management. Advances in Therapy, 36(5), 1075–1084.