Bilirubina alta: esami, sintomi e cause

La bilirubina è una sostanza giallo-arancione derivante dalla degradazione dell'emoglobina nei globuli rossi, principalmente nella milza. È un indicatore importante per quanto riguarda la salute epatica, con livelli anomali spesso associati a problemi del fegato o delle vie biliari. 

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Esame della bilirubina

Punti chiave:

  • Cos'è la bilirubina: la bilirubina è una sostanza di colore giallo-arancione prodotta dalla degradazione dell’emoglobina nei globuli rossi. Viene metabolizzata dal fegato ed è un indicatore utile per valutare la salute epatica.
  • Bilirubina alta: livelli elevati di bilirubina (iperbilirubinemia) possono causare ittero, urine scure, feci chiare e affaticamento. Le cause più comuni includono problemi al fegato, ostruzioni biliari o distruzione anomala dei globuli rossi.
  • Come abbassare la bilirubina: per ridurre i livelli di bilirubina è necessario individuarne la causa. Nei casi lievi può bastare una dieta sana, idratazione e attività fisica. In presenza di patologie epatiche, serve una terapia prescritta dal medico.

 

La bilirubina è una sostanza giallo-arancione derivante dalla degradazione dell'emoglobina nei globuli rossi, principalmente nella milza. 
È un indicatore importante per quanto riguarda la salute epatica, con livelli anomali spesso associati a problemi del fegato o delle vie biliari. 

Cos’è la bilirubina?

La bilirubina è una sostanza di colore giallo-arancione presente all’interno della bile. È il prodotto della degradazione dell’emoglobina durante la distruzione dei globuli rossi. Si tratta di un processo che avviene soprattutto all’interno della milza.

Si tratta di un indicatore molto importante per la salute epatica, ed è dunque opportuno misurarla qualora si sospettino malfunzionamenti o malattie del fegato.

Tipologie di bilirubina 

La bilirubina si divide in tre “tipi”: diretta, indiretta e totale.

  • Diretta. Viene anche chiamata coniugata, e tende a formarsi all’interno del fegato dopo la metabolizzazione della bilirubina indiretta;
  • Indiretta. Viene anche chiamata non coniugata, e si forma a seguito della degradazione dell’emoglobina durante la distruzione dei globuli rossi. Viene convertita in bilirubina coniugata all’interno del fegato;
  • Totale. È la “somma” delle due tipologie, presente nel sangue.
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Esame della bilirubina: quando farlo?

Misurare questa sostanza è importante soprattutto per valutare la corretta funzionalità epatica. In particolare:

  • In caso di sintomi riconducibili alla presenza di ittero;
  • Qualora si sospettino patologie a carico del fegato, come l’epatite;
  • Per valutare la presenza o meno di anemia;
  • In caso di sospetta ostruzione delle vie biliari.

Come funziona l'esame della bilirubina?

La bilirubina viene misurata tramite un prelievo di sangue venoso. Si tratta di un test non doloroso (sebbene per alcuni soggetti possa risultare leggermente fastidioso), non invasivo e non pericoloso. Solitamente si effettua dopo il digiuno notturno, e dura pochi minuti.

I test possono essere effettuati anche nei neonati. In questo caso, di solito si preleva una goccia di sangue dal tallone.

Analisi e interpretazione dei risultati: valori normali di bilirubina

I valori di bilirubina considerati normali in un adulto sano sono i seguenti:

  • bilirubina totale: 0,2 - 1,1 mg/dL;
  • bilirubina diretta: < 0,3 mg/dL;
  • bilirubina coniugata: < 0,8 mg/dL.
Valori della bilirubina

Bilirubina alta: sintomi e cause

Se ci troviamo di fronte a valori alti di bilirubina, anche detta iperbilirubinemia, è probabile che il fegato non funzioni correttamente. Tuttavia, vanno come sempre valutati attentamente dal medico, in quanto anche alcuni farmaci o condizioni temporanee possono alzare i livelli nel sangue anche in maniera consistente.

Tra i sintomi collegati a valori elevati di bilirubina ci sono:

  • Ingiallimento della pelle, anche chiamato ittero;
  • Sensazione di affaticamento ingiustificato e persistente;
  • Colore scuro delle urine;
  • Colore chiaro delle feci;
  • Problemi gastrointestinali, tra cui vomito e nausea persistenti, oppure crampi addominali;
  • Prurito cutaneo.

Tra le cause principali di iperbilirubinemia ricordiamo in particolare:

  • Produzione eccessiva, dovuta a condizioni che influenzano la sintesi dell'emoglobina o provocano una distruzione accelerata e anomala dei globuli rossi;
  • Problemi nel trasporto, tra cui accumuli nel sangue per via di malfunzionamenti del fegato, o malattie genetiche di varia natura;
  • Ostruzioni delle vie biliari, come presenza di calcoli, infiammazioni o tumori.

Bilirubina e ittero

Quando vi è una concentrazione eccessivamente elevata di bilirubina nel sangue insorge l’ittero, ovvero una colorazione giallastra del bianco degli occhi e della pelle, proprio a causa dell’accumulo di questa sostanza nell’organismo.

Solitamente diviene evidente quando i valori nel sangue superano i 2,5 - 3 mg/dL.

Negli adulti l’ittero è quasi sempre indice di patologie sottostanti anche piuttosto gravi, e il suo trattamento dipende, appunto, dalla causa che l’ha scatenato. 

Bilirubina alta sintomi e cause

Rimedi e trattamento per la bilirubina alta: come abbassarla?

Se il tuo esame del sangue mostra valori di bilirubina diretta fuori norma, il passo successivo è consultare il medico per capire se sono necessari approfondimenti o se si tratta di una variazione temporanea.

Una volta compresa la causa dell'innalzamento dei valori della bilirubina è possibile comprendere come agire. 

Se la bilirubina alta è dovuta ad una patologia legata al fegato, è necessario intervenire con il supporto di un medico che potrà prescrivere ulteriori esami e accertamenti e, se necessario, prescrivere una terapia farmacologica. 

I valori della bilirubina possono variare temporaneamente. Se l'alterazione è lieve e non ci sono sintomi, il medico potrebbe suggerire di ripetere l'esame dopo qualche settimana per controllare se i valori sono tornati normali.

In alcuni casi, quindi, può essere sufficiente mettere in atto cambiamenti nella propria dieta, tra cui, solitamente:

  • seguire una dieta equilibrata con frutta e verdura e cibi a basso contenuto di grassi saturi
  • ridurre, o meglio, evitare l'alcol, che incide negativamente sulla salute del fegato;
  • mantenersi idratati bevendo almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno poiché questo aiuta il flusso biliare;
  • fare attività fisica regolare.

Modificare la propria dieta in maniera autonoma però può essere pericoloso e, nei casi peggiori, aumentare ulteriormente i valori già alterati. Per esigenze specifiche, come quella di abbassare i valori della bilirubina, si consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista della nutrizione, che sia un dietologo o un nutrizionista. 

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Bilirubina bassa: è preoccupante?

No, solitamente valori bassi della bilirubina non indicano condizioni preoccupanti. Per questo motivo, solitamente non vengono monitorati. 

Se necessario, tuttavia, è sempre buona cosa chiedere un parere al proprio medico curante.

 

 

Fonti:

  • Hamoud, A., Weaver, L., Stec, D. E., & Hinds, T. D. (2018). Bilirubin in the Liver–Gut signaling axis. Trends in Endocrinology and Metabolism, 29(3), 140–150.
  • Suh, S., Cho, Y. R., Park, M. K., Kim, D. K., Cho, N. H., & Lee, M. (2018). Relationship between serum bilirubin levels and cardiovascular disease. PLoS ONE, 13(2), e0193041.
  • Bilirubin test - Mayo Clinic. (n.d.). https://www.mayoclinic.org/tests-procedures/bilirubin/about/pac-20393041 
Alcune domande che potresti avere