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Dieta mima digiuno: cos’è e come funziona

Dieta mima digiuno

La dieta mima digiuno è un regime alimentare dalla durata limitata a cinque giorni, che punta a mimare, appunto, gli effetti di un digiuno sull’organismo per portare al dimagrimento.

Cos’è la dieta mima digiuno?

La dieta mima digiuno, o FMD (Fast-mimicking-diet) è un regime alimentare elaborato da Valter Longo, professore della USC Leonard Davis School. 

La mima digiuno è una dieta dalla durata limitata – tendenzialmente cinque giorni al massimo -, ipocalorica e progettata per imitare quelli che sarebbero gli effetti di un digiuno, portando così alla perdita di peso.

Sebbene il corpo venga comunque alimentato, spiegano i promotori della dieta, scegliendo alcune tipologie di cibi rispetto ad altri i risultati sarebbero simili a quelli di un vero e proprio digiuno di 5 giorni.

Come funziona la dieta mima digiuno?

La dieta mima digiuno di Valter Longo prevede di consumare unicamente alimenti di origine vegetale per la durata di cinque giorni, diminuendo progressivamente le calorie introdotte. Già durante il primo giorno si dà il via ad un deficit calorico importante, consumando circa 1100 – 1150 calorie. Dal secondo giorno le calorie consumate vengono ulteriormente ridotte, arrivando a circa 800, un apporto decisamente basso per qualunque individuo in buona salute.

In questo modo l’organismo si troverebbe in uno stato di restrizione calorica pilotata ed estremamente repentina, e soprattutto in una situazione in cui non vengono assunti proteine animali e zuccheri. Andrebbe dunque “in allerta”, consumando quindi le riserve di grasso. 

Cosa si mangia con la dieta mima digiuno?

Con la dieta mima digiuno si mangiano prevalentemente proteine di origine vegetale, come accennato, evitando dunque sostanzialmente la carne e i latticini .
Questo renderebbe la dieta mima digiuno adatta anche alle persone intolleranti al lattosio oppure che seguono una dieta vegana.

Questo perché, spiega Longo, il consumo di proteine non animali “inibirebbe” l’ormone della crescita contenuto in eccesso all’interno del corpo umano, rendendolo più resistente alle malattie e diminuendo il rischio dell’insorgenza di alcuni disturbi cronici.

Conseguenze della dieta mima digiuno sulla salute

Si suppone che l’alimentazione mima digiuno potrebbe fortificare l’organismo: credendo di “dover” digiunare per brevi periodi il corpo diventerebbe più robusto, e meno soggetto alle malattie. Inoltre si ipotizza che questo tipo di alimentazione possa avere degli effetti positivi per quanto riguarda le patologie cardiovascolari e la sindrome metabolica. Diminuirebbe inoltre i fattori di rischio legati all’insorgenza del cancro.

Occorre comunque dire che tali ipotesi sono, appunto, attualmente ipotesi prive di vere e proprie sperimentazioni sugli esseri umani.

Piuttosto, alcune conseguenze a breve termine comprendono senso di fame, stanchezza, irritabilità, senso di debolezza persistente.
Vale inoltre la pena ricordare che periodi di digiuno, se non accompagnati da una dieta sana e bilanciata, possono risultare del tutto inutili nel lungo periodo, con il recupero del peso perso durante il periodo di dieta – come accade per la dieta plank e le diete low-carb non prescritte da professionisti qualificati.

La dieta mima digiuno fa dimagrire?

La dieta mima digiuno può far perdere peso, a causa del forte deficit calorico cui il corpo viene sottoposto per diversi giorni.
Tuttavia come accennato nella maggior parte dei casi la perdita di peso è solo momentanea, e viene seguita da un recupero dello stesso con conseguente frustrazione del paziente; frustrazione che nei casi più gravi può sfociare in veri e propri disturbi del comportamento alimentare.

Basi scientifiche del digiuno controllato

Valter Longo ha studiato alcune popolazioni particolarmente longeve, che, spiega, tenderebbero ad adottare diete principalmente vegetariane.

Allo stesso tempo, ha osservato soggetti affetti da Sindrome di Laron: una condizione in cui l’organismo è privo dei ricettori dell’ormone della crescita. Tali soggetti, pur nei casi in cui seguano diete per ingrassare non bilanciate o poco salutari, risultano statisticamente più resistenti e a contrarre in misura minore cancro e diabete.

Longo ha dunque ipotizzato una correlazione tra le due cose: mancata ricezione dell’ormone della crescita e alimentazione priva di proteine animali – che, quindi, porterebbe a una diminuzione dell’ormone nell’organismo.

Ancora una volta tuttavia occorre ricordare che i risultati di tali ricerche sono piuttosto limitati, e che effettuare il mini digiuno intermittente potrebbe portare ad effetti indesiderati anche gravi, qualora non venga effettuato con il supporto di un professionista qualificato.

Esempio di dieta mima digiuno

Un esempio di dieta con restrizione calorica può prevedere, eventualmente, il consumo di appositi pasti confezionati adatti allo scopo e integratori alimentari.

Qualora si acquistino i pasti confezionati, sarebbe buona norma sottoporsi in primo luogo ad un test per le intolleranze, per evitare di assumere alimenti che potrebbero creare disagi.

Chi dovrebbe evitare la dieta mima digiuno?

In generale la dieta mima digiuno andrebbe evitata sempre se effettuata in autonomia: occorre piuttosto chiedere un consulto ad un professionista della nutrizione qualificato.

Inoltre, è controindicata per:

  • Bambini e adolescenti;
  • Donne in stato interessante;
  • Chi soffra di reflusso gastroesofageo e ulteriori disturbi del tratto gastrointestinale;
  • I soggetti in sottopeso, anche non grave;
  • Pazienti anemici;
  • Coloro che soffrono di disturbi del comportamento alimentare;
  • Diabetici insulinodipendenti;
  • Chi, in generale, soffra di malattie croniche.

In generale, lo ricordiamo ancora una volta, non andrebbe mai effettuata senza aver consultato un medico. 

Controindicazioni dell’alimentazione mima digiuno

Come accennato la dieta mima digiuno di Valter Longo può causare effetti collaterali fastidiosi ed essere addirittura pericolosa per alcuni soggetti.

Sebbene alcuni studi confermerebbero i potenziali benefici per la salute qualora si effettui il digiuno controllato limitandosi a pochi giorni l’anno, va inoltre ricordato che non esistono ancora vere e proprie basi scientifiche e sufficienti studi che confermerebbero le presunte proprietà benefiche di questa tipologia di dieta.

Fonti:

  • Wei, M., Brandhorst, S., Shelehchi, M., Mirzaei, H., Cheng, C. W., Budniak, J., Groshen, S., Mack, W. J., Guen, E., Di Biase, S., Cohen, P., Morgan, T. E., Dorff, T., Hong, K., Michalsen, A., Laviano, A., & Longo, V. D. (2017). Fasting-mimicking diet and markers/risk factors for aging, diabetes, cancer, and cardiovascular disease. Science Translational Medicine, 9(377). https://doi.org/10.1126/scitranslmed.aai8700
  • Blaževitš, O., Di Tano, M., & Longo, V. D. (2023). Fasting and fasting mimicking diets in cancer prevention and therapy. Trends in Cancer, 9(3), 212–222. https://doi.org/10.1016/j.trecan.2022.12.006
  • Caffa, I., Spagnolo, V., Vernieri, C., Valdemarin, F., Becherini, P., Wei, M., Brandhorst, S., Zucal, C., Driehuis, E., Ferrando, L., Piacente, F., Tagliafico, A., Cilli, M., Mastracci, L., Vellone, V. G., Piazza, S., Cremonini, A. L., Gradaschi, R., Mantero, C., . . . Nencioni, A. (2020). Fasting-mimicking diet and hormone therapy induce breast cancer regression. Nature, 583(7817), 620–624. https://doi.org/10.1038/s41586-020-2502-7