L’apparato digerente è un sistema di organi che collabora per “trasformare” il cibo in nutrienti assorbibili ed eliminare gli scarti.
Questo processo inizia nella bocca con la masticazione, prosegue con la digestione nello stomaco e l’assorbimento nell’intestino, terminando con l’eliminazione delle feci.
Cos’è l’apparato digerente?
L’apparato digerente è costituito da tutti quegli organi e il cui compito principale è occuparsi dell’ingestione, della trasformazione e dell’assimilazione dei nutrienti, e dell’espulsione delle sostanze non digerite.
Da cosa è formato l’apparato digerente?
L’apparato digerente è formato da diversi organi e diverse strutture, in particolare da:
- La bocca, compresi i denti, la lingua e l’epiglottide;
- La faringe;
- L’esofago;
- Lo stomaco;
- Il fegato;
- La cistifellea;
- Il pancreas;
- L’intestino tenue;
- L’intestino crasso.
Schema: StudiaRapido.it
La bocca, i denti e l’epiglottide
La bocca è il punto di partenza dell’apparato digerente: è da qui che il processo digestivo ha inizio. Si tratta, di fatto, dell’apertura esterna del canale digerente.
All’esterno è delimitata dalle labbra, ed è sostenuta da due arcate scheletrica: la mascella, superiore, e la mandibola, inferiore. Sono entrambe dotate di denti, in totale 32, essenziali per la masticazione, il processo di “frantumazione” del cibo da parte appunto dei denti.
All’interno della bocca è presente la lingua, un muscolo il cui compito è mescolare il cibo masticato con la saliva, formando il cosiddetto bolo che viene poi inghiottito. La saliva è a sua volta prodotta da delle ghiandole specifiche dette ghiandole salivari, e oltre ad ammorbidire il cibo contiene degli enzimi che iniziano la digestione.
Alla base della lingua troviamo l’epiglottide, una valvola cartilaginea elastica necessaria per “chiudere” il passaggio alle vie aeree durante la deglutizione. In questo modo, cibo, acqua e saliva evitano di entrare nelle vie aeree.
La faringe
La faringe è un condotto muscolo-mucoso situato nella parte posteriore della cavità orale e nasale. Ha una forma simile a quella di un imbuto, ed è lungo una quindicina di centimetri in media.
È composta da:
- Rinofaringe. Si tratta della parte superiore, che comunica con le cavità nasali;
- Orofaringe. È la parte “mediana”, quella che chiamiamo anche gola. È separata dalla rinofaringe da una struttura muscolare situata nella parte posteriore del cavo orale, detta palato molle, o velo palatino;
- Ipofaringe. La parte più bassa. È collegata all’esofago e alla laringe.
Come organo dell’apparato digerente, la faringe consente, tramite una serie di contrazioni muscolari, il passaggio del bolo alimentare all’esofago durante la deglutizione, a seguito dell’apertura o rilassamento di una valvola detta sfintere esofageo superiore.
L’esofago
L’esofago è un tubo muscolo-mucoso lungo una trentina di centimetri, il cui compito è trasportare il bolo alimentare dalla faringe allo stomaco attraverso una serie di contrazioni muscolari.
Una volta giunto a destinazione, il bolo entra nello stomaco a seguito dell’apertura dello sfintere esofageo inferiore, anche detto cardias, una sorta di valvola che mette in comunicazione esofago e stomaco.
Questi sfinteri sono fondamentali anche per prevenire il reflusso gastroesofageo, contribuendo a mantenere i contenuti gastrici all’interno dello stomaco.
Lo stomaco
Quando pensiamo all’apparato digerente, è naturale ci venga immediatamente in mente lo stomaco. È situato nella parte superiore sinistra dell’addome, ed è composto da tre parti:
- Il fondo, la parte superiore che corrisponde all’apertura dell’esofago;
- Il corpo, la parte centrale e più ampia, a forma di sacchetto;
- L’antro pilorico, la parte inferiore collegata all’intestino tenue.
Lo stomaco partecipa alla digestione la secrezione di succhi gastrici che comprendono acidi ed enzimi di varia natura.
Grazie a questi, il cibo viene trasformato nel cosiddetto chimo una massa che viene poi spinta nell’intestino tenue tramite l’apertura di una valvola inferiore detta sfintere pilorico.
In media, la digestione all’interno dello stomaco dura circa 3-4 ore, ma questa durata può variare a seconda della natura e della quantità di cibo ingeriti.
Il fegato
Il fegato è una ghiandola dell’apparato digerente, ed è la più grande ghiandola dell’organismo umano. Si trova nella parte superiore destra dell’addome.
Una delle sue funzioni principali è la produzione e secrezione della bile, fondamentale per la corretta digestione dei grassi. La bile viene poi immagazzinata nella cistifellea e rilasciata all’interno del duodeno, ovvero la prima parte dell’intestino tenue.
Tuttavia il fegato gestisce anche altri processi metabolici, tra cui:
- Il metabolismo delle proteine;
- Il metabolismo dei lipidi;
- La sintesi del glucosio.
Altre funzioni del fegato comprendono:
- Il filtraggio del sangue, andando a neutralizzare sostanze potenzialmente dannose al suo interno;
- L’immagazzinamento di sostanze come il ferro, il glicogeno e alcune vitamine.
La cistifellea
La cistifellea è un organo dell’apparato digerente. Si trova sotto il fegato, e si occupa principalmente dell’immagazzinamento e del rilascio della bile prodotta da quest’ultimo.
Si stima che la cistifellea possa contenere una quantità di bile pari a circa 50 millilitri.
Il pancreas
Il pancreas è una ghiandola endocrina che tuttavia “lavora” anche per l’apparato digerente, svolgendo una funzione esocrina.
Si trova dietro lo stomaco, nella parte superiore dell’addome.
Come ghiandola esocrina, il pancreas produce il cosiddetto succo pancreatico, che contiene una serie di enzimi necessari alla digestione di diversi nutrienti. In particolare:
- Amilasi, necessario alla digestione dei carboidrati;
- Lipasi, necessario alla scomposizione dei grassi;
- Proteasi, per la digestione delle proteine.
Il succo pancreatico, insieme alla bile, viene poi riversato nel duodeno.
La funzione endocrina del pancreas viene invece svolta da un gruppo di cellule dette isole di Langerhans, le cui:
- Cellule alfa producono il glucagone, necessario per alzare i livelli di glucosio all’interno del sangue;
Cellule beta producono l’insulina, necessaria per abbassare i livelli di glucosio; - Cellule delta producono la somatostatina, un ormone che si occupa di regolare le attività delle alfa e delle beta.
L’intestino tenue e l’intestino crasso
Intestino tenue e crasso rappresentano l’ultima porzione dell’apparato digerente.
L’intestino tenue è la parte più lunga dell’apparato gastrointestinale: in media è lungo circa sei metri. È suddiviso in tre parti:
- Duodeno, dove confluiscono la bile e il succo pancreatico;
- Digiuno, la parte centrale dove vengono assorbiti la maggior parte dei nutrienti;
- Ileo, collegato all’intestino crasso tramite la valvola ileo-cecale.
Si occupa principalmente di assorbire i nutrienti che non sono già stati assorbiti nelle fasi digestive precedenti.
L’intestino crasso è invece molto meno lungo (si parla di poco più di un metro in media), ed è diviso in:
- Intestino cieco, la parte iniziale che include l’appendice vermiforme;
- Colon;
- Retto, l’ultima parte, che termina con l’orifizio anale, attraverso cui le feci vengono espulse dal corpo.
L’intestino crasso si occupa principalmente di:
- Assorbire l’acqua e gli elettroliti presenti negli “scarti” dell’intestino tenue;
- Fermentare i residui non digeribili;
- Accumulare questi ultimi, preparandoli per l’espulsione.
Le funzioni dell’apparato digerente
In sintesi, gli organi dell’apparato digerente lavorano in sinergia per svolgere tutte le sue funzioni. Tra queste ricordiamo in particolare:
- L’assunzione del cibo, che avviene attraverso la bocca;
- La digestione, che inizia all’interno della bocca tramite la masticazione e termina con l’espulsione delle sostanze di scarto;
- L’assorbimento dei nutrienti, che avviene principalmente nell’intestino tenue, ma inizia già all’interno dello stomaco;
- L’eliminazione delle sostanze rimanenti, gli “scarti”, tramite l’accumulo e l’espulsione delle feci.
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.