Skyr: caratteristiche, valori nutrizionali e benefici
Lo skyr è un latticino islandese a base di latte scremato fermentato. Ha consistenza cremosa ed è particolarmente proteico.

Lo skyr è un latticino tipico dell’Islanda ottenuto dal latte scremato fermentato. Ha un elevato contenuto proteico, e negli ultimi anni è divenuto particolarmente popolare anche nel resto dell’Europa.
Cos'è lo skyr?
Lo skyr è un prodotto caseario di origine islandese. Ricorda lo yogurt, ma possiede una consistenza più densa e cremosa. Viene ricavato dal latte a cui viene tolta la parte grassa, scaldato e poi arricchito con delle colture batteriche vive.
Fa dunque parte di quelli che vengono comunemente chiamati cibi fermentati.
Successivamente viene filtrato per eliminare il siero, ottenendo così un alimento magro, compatto e ricco di nutrienti.
Oggi è possibile trovarlo in commercio in numerose varianti: al naturale, oppure con aggiunta di frutta o aromi.

Le origini e la preparazione
Si stima che lo skyr abbia origini antichissime, risalenti addirittura a quando i Vichinghi introdussero in Islanda le tecniche di fermentazione del latte.
In quell’epoca veniva preparato con latte di pecora e divenne subito un alimento cardine per la popolazione, al punto che ancora oggi è considerato un simbolo della tradizione culinaria islandese, e fa parte della dieta quotidiana di molte famiglie.
Sebbene sia per molti versi simile allo yogurt, la sua preparazione richiede un procedimento più lungo e, per certi versi, più complesso.
Dopo aver scremato il latte, ovvero dopo averlo privato del grasso, lo si riscalda e si aggiungono ceppi specifici di batteri lattici, tra cui probiotici e prebiotici. Questi trasformano il lattosio in acido lattico, conferendo al prodotto il tipico sapore acidulo, simile a quello dello yogurt greco.
La massa così ottenuta viene lasciata addensare e poi filtrata, in modo da separare il siero e ottenere.
Il risultato è un latticino cremoso, magro e ad alto contenuto proteico.
Quali sono i valori nutrizionali dello skyr?

I valori nutrizionali medi per 100 grammi di skyr sono ripartiti come segue:
| Nutriente | Quantità per 100 g |
| Calorie | 64 kcal |
| Proteine | 11 g |
| Carboidrati | 4 g |
| Grassi | 0 g |
Benefici e proprietà dello skyr
La principale proprietà dello skyr sta nel fatto che ha un alto contenuto di proteine, nonché un buon contenuto di calcio e fosforo. Da qui, i suoi possibili benefici. In particolare:
- Grazie al contenuto di calcio e fosforo, minerali che formano la struttura dei tessuti ossei, lo skyr può potenzialmente contribuire a mantenere una buona densità minerale e a ridurre il rischio di sviluppare disturbi come l’osteoporosi.
- Anche il sistema cardiovascolare può beneficiarne, potenzialmente favorendo il controllo della pressione sanguigna e la riduzione del rischio di sviluppare disturbi cardiaci;
- Può, potenzialmente, aiutare a mantenere stabile la glicemia;
- Grazie all’alto contenuto proteico aumenta il senso di sazietà e aiuta a preservare la massa muscolare.
Attenzione, però: lo skyr non è un alimento “miracoloso”, e i suoi possibili benefici si possono ottenere inserendolo all’interno di una dieta sana e bilanciata, con il supporto di un professionista.
Skyr, kefir, yogurt e yogurt greco: cos'è meglio?
Partiamo da un presupposto, ovvero: non esiste un alimento “migliore” tra skyr, kefir, yogurt e yogurt greco. Si tratta infatti di alimenti con valori nutrizionali differenti, che possono essere più “utili” in alcune diete e in determinate quantità rispetto ad altri.
- Lo skyr si differenzia dagli altri latticini fermentati soprattutto per quanto riguarda il contenuto proteico. A parità di quantità, infatti, fornisce circa 11 g di proteine ogni 100 g.
- Lo yogurt tradizionale è più leggero e meno denso. Contiene infatti più acqua, meno proteine e una quota variabile di grassi a seconda della lavorazione;
- Lo yogurt greco si avvicina di più allo skyr, soprattutto per quanto riguarda la densità e il sapore, ma resta meno concentrato per quanto riguarda i suoi nutrienti;
- Il kefir è invece l’alimento più diverso dallo skyr, sia per consistenza, sia per caratteristiche nutrizionali. È più liquido e apporta una maggiore varietà di fermenti lattici e lieviti, risultando dunque più ricco dal punto di vista probiotico. Rispetto allo skyr, contiene meno proteine.
Insomma, cosa mangiare e in quali quantità dipende dalla costituzione della propria dieta.
Le possibili controindicazioni: chi non dovrebbe consumare lo skyr?
Consumare lo skyr, in alcuni casi, può avere delle controindicazioni. In particolare si tratta di un derivato del latte, dunque chi ha allergia alle proteine del latte non dovrebbe consumarlo, per via delle possibili reazioni. Anche piccole quantità infatti possono potenzialmente causare reazioni gravi che possono arrivare addirittura all’anafilassi.
Diverso è il discorso per chi ha intolleranza al lattosio. Molte persone con intolleranza, infatti, riescono a consumarlo senza particolari problemi, poiché gran parte del lattosio viene eliminata durante la produzione. Tuttavia, è sempre bene valutare la tolleranza individuale.
Lo skyr fa ingrassare?
No, lo skyr non fa ingrassare (né fa dimagrire) di per sé, purché venga inserito in quantità adeguate all’interno di una dieta sana e bilanciata.
Come mangiare lo skyr?
Lo skyr che può essere consumato da solo o usato come ingrediente.
Tradizionalmente in Islanda veniva servito con un po’ di latte e zucchero, tuttavia oggi viene utilizzato in maniera simile al kefir e allo yogurt, come parte di una colazione proteica. Alcuni possibili alimenti da abbinare allo skyr comprendono:
- Frutta fresca tagliata a pezzi, ottima soprattutto per una colazione estiva;
- Marmellata in piccole quantità;
- Frutta secca o semi oleosi;
- Miele, da usare come dolcificante naturale;
- Cereali da colazione, muesli, avena o granola.
Si tratta, in questo senso, di una scelta popolare per quanto riguarda la colazione a dieta.
Ma non solo. Lo skyr può essere utilizzato anche in cucina come ingrediente all’interno di diverse ricette, ad esempio per preparare dolci come torte e pancakes, ma anche come ingrediente per le ricette salate, in particolare per sostituire i formaggi spalmabili.