Riso basmati: origine, cottura e caratteristiche
Il riso basmati è un riso a chicco lungo originario di India e Pakistan. È particolarmente apprezzato in cucina per la sua versatilità e le sue caratteristiche nutrizionali.

Il riso basmati è un riso a chicco lungo originario di India e Pakistan. È particolarmente apprezzato in cucina per la sua versatilità e le sue caratteristiche nutrizionali.
Cos'è il riso basmati?
Il riso basmati è una varietà di riso a chicco lungo, originaria dell'India e del Pakistan, caratterizzata da un aroma intenso e una fragranza naturale.
Rispetto ad altre varietà, i chicchi del riso basmati sono più sottili e allungati, e una volta cotti risultano “soffici” e ben separati.
È disponibile sia nella versione bianca, più lavorata e leggera, sia nella versione integrale, che conserva il germe e la crusca, offrendo un maggior apporto di fibre e micronutrienti.
Le origini del riso basmati
Il riso basmati è originario del subcontinente indiano, in particolare India e Pakistan.
Le prime coltivazioni di varietà a chicco lungo, probabilmente “antenate” del riso basmati, risalgono a un periodo compreso tra il 2000 e il 1600 a.C.
Il termine "basmati" deriva dalla parola sanscrita vasmati, che significa "profumato", richiamando la caratteristica distintiva di questa tipologia di riso.
Le differenze con il riso normale
Il riso basmati si distingue dal riso comune per alcune caratteristiche.
Anzitutto, presenta chicchi più lunghi e sottili, che dopo la cottura rimangono ben separati, risultando maggiormente morbidi e leggeri. Possiede poi un sapore tipico, spesso descritto come "nocciolato".
Dal punto di vista nutrizionale, rispetto al riso bianco tradizionale, il riso basmati ha un indice glicemico inferiore.
Di seguito, una tabella riassuntiva con le principali differenze tra riso bianco e riso basmati:
Caratteristica | Riso Basmati | Riso bianco (“normale”) |
Forma dei chicchi | Lunga e sottile | Più corta e arrotondata |
Aroma | Intenso, vagamente simile al popcorn | Quasi neutro |
Consistenza dopo la cottura | Soffice, con chicchi separati | Più colloso e compatto |
Indice glicemico | Medio (56-69) | Medio-alto |
Contenuto di arsenico | Inferiore (specialmente da India, Pakistan, California) | Superiore |
Il riso basmati in cucina: come cuocerlo e come abbinarlo
Il riso basmati viene particolarmente apprezzato in cucina. Si tratta infatti di un ingrediente versatile e semplice da preparare.
Prima della cottura è consigliabile risciacquarlo più volte sotto l’acqua corrente, per eliminare l’amido in eccesso e ottenere chicchi più separati e meno compatti una volta cotti.
Dopo aver portato l’acqua a ebollizione, si copre la pentola, si abbassa la fiamma e si lascia cuocere a fuoco lento per 15-20 minuti, fino a completo assorbimento. È importante lasciarlo riposare qualche minuto prima di sgranarlo con una forchetta.
Il riso basmati si presta bene ad accompagnare piatti della tradizione asiatica e mediorientale, come curry, stufati e, in linea generale, pietanze speziate. Tuttavia nulla vieta di utilizzarlo come base all’interno di insalate di riso o piatti a base di verdure, legumi e/o proteine come pollo e tofu.
Il riso basmati si abbina particolarmente bene anche a preparazioni dolci come il pudding di riso, grazie alla sua capacità di assorbire i diversi sapori mantenendo una consistenza morbida ma non collosa.
I valori nutrizionali del riso basmati
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di riso basmati sono ripartiti come segue:
Componente | Quantità per 100 g |
Energia | 367 kcal |
Proteine | 9,0 g |
Lipidi | 1,9 g |
Carboidrati disponibili | 82,9 g |
– di cui amido | 74,4 g |
Fibra totale | 1,3 g |
Potassio | 114 mg |
Magnesio | 32 mg |
Fosforo | 131 mg |
Ferro | 0,8 mg |
Zinco | 1,48 mg |
Manganese | 0,8 mg |
Le proprietà del riso basmati
Il riso basmati è un alimento ricco di proprietà interessanti dal punto di vista nutrizionale. Contiene una buona quantità di carboidrati complessi, utili come fonte di energia, e fornisce un discreto apporto di proteine vegetali. Tra i micronutrienti principali in esso contenuti troviamo folati, tiamina, selenio, niacina, ferro, zinco e magnesio. In particolare, il riso basmati integrale fornisce anche più fibre, vitamina E e potassio rispetto alla versione bianca.
Una delle principali proprietà del riso basmati è il suo indice glicemico relativamente basso rispetto ad altre varietà di riso: il basmati cotto si colloca in una fascia media (56-69), a differenza del riso bianco comune che raggiunge valori tendenzialmente più elevati.
Inoltre, il riso basmati è naturalmente privo di glutine, risultando idoneo anche per l’alimentazione delle persone con celiachia o con intolleranza al glutine.
Le controindicazioni
Il riso basmati è generalmente ben tollerato, ed essendo privo di glutine, risulta adatto anche a chi è celiaco o intollerante al glutine.
Tuttavia, trattandosi di un cereale raffinato, il riso basmati bianco ha subito la rimozione della crusca e del germe durante il processo di lavorazione, perdendo così una parte significativa di fibre e micronutrienti.
Inoltre, si tratta di un alimento ad elevato contenuto calorico, dunque il suo consumo andrebbe moderato soprattutto all’interno di regimi alimentari ipocalorici per persone con obesità o sovrappeso.
Per il resto, purché consumato in quantità adeguate e all’interno di una dieta equilibrata stilata da un nutrizionista, e seguendo uno stile di vita sano, non presenta particolari controindicazioni.