Mani gonfie: cause e quando preoccuparsi

Quello delle mani gonfie è un problema piuttosto comune, spesso causato da cambiamenti di temperatura, disidratazione o immobilità prolungata.

mani gonfie

Quello delle mani gonfie è un problema piuttosto comune, spesso causato da cambiamenti di temperatura, disidratazione o immobilità prolungata. 

In alcuni casi tuttavia è opportuno rivolgersi ad un medico in quanto può indicare la presenza di patologie, ad esempio se il gonfiore è accompagnato da dolore o difficoltà di movimento.

Le mani gonfie

Quella delle mani gonfie è una condizione relativamente comune, causata da un gonfiore innaturale, anche detto edema, delle mani che può essere più o meno esteso. 

Tendenzialmente la causa è un accumulo di liquidi, che può, a sua volta, essere dovuto a diversi fattori.

Mani e dita gonfie al mattino: è normale?

Avere mani e dita gonfie al mattino è una condizione piuttosto comune e passeggera, che non deve destare particolare preoccupazione e che tende a risolversi nel giro di poche ore, o addirittura pochi minuti.

Infatti, il restare fermi per molte ore durante il sonno può causare un accumulo di liquidi nei tessuti delle mani, gonfiandole appunto, soprattutto durante i mesi caldi. 
Non è raro che al mattino sia difficoltoso mettere o togliere gli anelli, ad esempio.

In questi casi, massaggiare brevemente le mani, oppure fare qualche minuti di esercizi di stretching alle braccia, può dare un sollievo immediato e aiutare a ridurre più rapidamente il gonfiore.

Le cause del gonfiore a mani e dita

Le cause delle mani gonfie possono essere diverse, ma in particolare:

  • Alimentazione errata, con un consumo eccessivo di sale;
  • Disidratazione, o comunque assunzione insufficiente di liquidi;
  • Gravidanza, che causa spesso accumulo di liquidi soprattutto a mani e piedi;
  • Immobilità prolungata, ad esempio durante il sonno;
  • Assunzione di alcune tipologie di farmaco. Tra questi, alcuni contraccettivi possono causare gonfiore di mani e dita;
  • Infortuni;
  • Cambiamenti di temperatura improvvisi, in particolare con temperature elevate;
  • Punture d’insetto;
  • Coaguli di sangue o problemi circolatori;
  • Infezioni;
  • Alcune patologie.

mani gonfie

Foto di Kei Hendry su Flickr.

Quando preoccuparsi?

Occorre preoccuparsi per le mani gonfie se il gonfiore è improvviso, persistente o accompagnato da altri sintomi come dolore, formicolii o difficoltà nei movimenti.

Nella maggior parte dei casi, un leggero gonfiore delle mani e delle dita non deve destare particolare preoccupazione, in quanto si tratta di una condizione fisiologica, temporanea e che tende a risolversi da sola nel giro di poche ore o addirittura di pochi minuti.

In alcuni casi è tuttavia importante consultare un medico, e in particolare:

  • Se il gonfiore è improvviso e non si risolve né diminuisce nel giro di qualche ora;
  • Se si presentano altri sintomi, come insensibilità o formicolii;
  • Se il gonfiore alle mani e/o alle dita non consente di svolgere normalmente le proprie attività quotidiane;
  • Se è accompagnato da rossore o sensazione di calore;
  • Se è accompagnato da dolore;
  • Se si sospetta la presenza di una condizione medica, come una patologia o un’infezione.

Le mani gonfie in gravidanza

Le mani gonfie in gravidanza sono causate principalmente dalla ritenzione idrica, a sua volta causata dai cambiamenti nei livelli ormonali ed, eventualmente, dalla poca o ridotta mobilità.

In gravidanza è abbastanza comune sperimentare gonfiore alle mani. Questo perché, durante questa fase di vita, avvengono diversi cambiamenti nelle abitudini e nei livelli ormonali, che vanno inevitabilmente a condizionare l’organismo.

Tuttavia, anche in questo caso, se il gonfiore delle mani è persistente e significativo, oppure se è accompagnato da ulteriori sintomi come dolore, difficoltà nei movimenti, forte nausea o mal di testa, è essenziale consultare un medico per escludere la presenza di eventuali patologie.

Le possibili patologie associate alle mani gonfie

Tra le patologie che possono causare gonfiore alle mani e alle dita possiamo ricordare:

  • Patologie o problematiche relative all’apparato cardiocircolatorio;
  • Obesità:
  • Alcune malattie croniche a carico del cuore, dei polmoni o dei reni;
  • Allergie;
  • Infezioni;
  • Lebbra, sebbene ormai sia una malattia molto rara nella maggior parte del mondo;
  • Artrite; 
  • Artrosi.

I rimedi e il trattamento

Rimedi e trattamento per le mani gonfie dipendono dalle cause sottostanti. 

Se il gonfiore alle dita delle mani e alle mani stesse è dovuto da motivi non gravi e fisiologici, alcuni possibili rimedi comprendono:

  • Applicare degli impacchi freddi;
  • Fare stretching alle mani e alle braccia, soprattutto al mattino appena svegli;
  • Fare degli esercizi e dei massaggi per facilitare la circolazione sanguigna;
  • Bere almeno due litri di acqua ogni giorno.

Il medico, in caso di dubbio, potrebbe prescrivere alcuni esami del sangue per valutare la possibile presenza di patologie o infezioni

Il costo degli esami del sangue è variabile, a seconda del laboratorio o dell’esame specifico da effettuare, e può andare in media dai 10 ai 50 euro.

Come prevenire il gonfiore alle mani

Si può prevenire il gonfiore alle mani se causato da alcuni fattori, come dieta squilibrata o immobilità prolungata. In particolare è possibile:

  • Rivolgersi ad un biologo nutrizionista per valutare la propria alimentazione. Un consumo eccessivo di sale può infatti favorire il gonfiore alle mani;
  • Assicurarsi di idratarsi in maniera adeguata, bevendo almeno due litri di acqua ogni giorno;
  • Ridurre, qualora sia possibile, l’esposizione delle mani a temperature molto elevate o molto basse. Se necessario, utilizzare delle protezioni adeguate;
  • Evitare di indossare indumenti o guanti molto stretti;
  • Prestare attenzione alla propria posizione durante il sonno. Evitare di posizionare le mani sotto il corpo quando si dorme;
  • Sfilare anelli e bracciali prima di dormire.

Fonti:

  • Gupta, K., & Mahajan, A. (2023). Swollen hands and feet syndrome: a rare occurrence. Reumatologia/Rheumatology, 61(1), 80–82. https://doi.org/10.5114/reum/157590
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