Ginkgo biloba: proprietà e possibili controindicazioni
Il ginkgo biloba viene utilizzato all’interno degli integratori per anziani e per contrastare i disturbi della circolazione, tuttavia può provocare diverse controindicazioni.

Il ginkgo biloba viene utilizzato all’interno degli integratori per anziani e per contrastare i disturbi della circolazione, tuttavia può provocare diverse controindicazioni.
Cos'è il ginkgo biloba
Il ginkgo biloba è una pianta originaria dell’Asia orientale, spesso impiegata all’interno degli integratori alimentari e, più anticamente, della medicina tradizionale.
Si tratta di una pianta particolarmente longeva, in grado di raggiungere un’altezza pari anche a 30 o 40 metri.
Il nome “ginkgo” deriverebbe dal giapponese yin-kuo (“albicocca d’oro”), mentre “biloba” farebbe invece riferimento alla forma “a due lobi” delle foglie.
In Europa è arrivato nel XVIII secolo come pianta ornamentale, divenendo poi un ingrediente per gli integratori alimentari.
Caratteristiche del ginkgo biloba
Le foglie del Ginkgo biloba sono particolarmente larghe e bilobate, e tendono ad assumere un colore verde brillante in estate e giallo intenso in autunno.
La pianta è, cosiddetta, dioica: ne esistono infatti esemplari maschili ed esemplari femminili. Gli esemplari femminili del ginkgo biloba sono le uniche a produrre dei semi, che sono a loro volta racchiusi all’interno di un frutto carnoso dall’odore sgradevole e dalla polpa potenzialmente tossica.
Le foglie sono l’unica parte della pianta utilizzata negli integratori, e che possiamo consumare sotto forma di estratto.
Le foglie del ginkgo biloba sarebbero, in effetti, ricche di sostanze potenzialmente utili per la salute, come i flavonoidi e i terpeni, che avrebbero proprietà antiossidanti e vasoprotettrici.
A cosa serve l’integratore di ginkgo biloba
Gli integratori di ginkgo biloba promettono diversi benefici, e verrebbero impiegati in particolare per sostenere la memoria e la concentrazione. L’effetto potenziale sarebbe effettivamente legato all’aumento del flusso sanguigno a livello cerebrale, che a sua volta migliorerebbe l’apporto di ossigeno e nutrienti. Per questo motivo possiamo trovarlo come ingrediente principale o secondario all’interno di numerosi integratori per anziani.
Oltre alle funzioni cognitive, può essere utilizzato per:
- Contrastare alcuni disturbi della circolazione periferica, in particolare legati alla ritenzione idrica;
- Contrastare l’ansia lieve, gli acufeni, le vertigini e la sindrome premestruale. Tuttavia in merito sono ancora in corso degli studi approfonditi, che non hanno ancora fornito risultati definitivi.
Come si assume il ginkgo biloba?
Il ginkgo biloba si assume sotto forma di integratore, solitamente in capsule, compresse o gocce contenenti estratti delle foglie.
Generalmente, l’integratore di ginkgo biloba si assume una o due volte al giorno per via orale, preferibilmente lontano dai pasti.
È tuttavia importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate in etichetta, senza superare le dosi consigliate.
L’assunzione deve sempre essere valutata caso per caso da un medico, in quanto un uso errato dell’integratore, oppure un suo utilizzo in concomitanza con terapie farmacologiche potrebbe causare danni anche gravi.
Proprietà e benefici del ginkgo biloba
Gli estratti e gli integratori del ginkgo biloba vengono apprezzati per le loro proprietà antiossidanti, dovute al contenuto di flavonoidi, e per l’azione vasoprotettiva che invece viene esercitata dai cosiddetti terpeni.
Questi composti possono potenzialmente contribuire nel proteggere le cellule dallo stress ossidativo e a migliorare il microcircolo, soprattutto a livello cerebrale.
È proprio questa azione sul sistema vascolare che rende il ginkgo biloba utile per supportare le funzioni cognitive, rallentare il decadimento mentale e migliorare la memoria e l’attenzione.
In particolare, la sua integrazione può essere indicata negli anziani o nei soggetti con disturbi legati alla circolazione, che possono causare a loro volta ritenzione idrica o, di conseguenza, la cellulite.
Alcuni studi ne suggeriscono un possibile beneficio anche in presenza di:
- Ansia;
- Sindrome premestruale;
- Problemi visivi legati al diabete;
- Vertigini;
- Acufeni.
Tuttavia, non vi sono ancora conferme cliniche in merito.
Va tuttavia sempre ricordato che la “mera” assunzione di un integratore non può in alcun modo sostituire uno stile di vita sano.
L’estratto di ginkgo biloba può potenzialmente rappresentare un supporto per la salute, ma solo purché inserito all’interno di una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’assunzione di ginkgo biloba non è, purtroppo, priva di controindicazioni. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi, e comprendono:
- Mal di testa;
- Disturbi gastrointestinali;
- Capogiri;
- Costipazione;
- Diarrea;
- Gonfiore;
- Flatulenza;
- Reazioni cutanee dolorose o pruriginose.
Ad essere maggiormente pericolosa è, piuttosto, l’ingestione dei frutti o dei semi può essere pericolosa, a causa della presenza della cosiddetta ginkgotossina. In questi casi le reazioni vanno dalle convulsioni alla perdita di coscienza, fino allo shock anafilattico. Tuttavia, in questo senso gli integratori alimentari sono considerati sicuri, poiché non prodotti a partire dai frutti e dai semi.
L’assunzione di integratori di ginkgo biloba va inoltre evitata in caso di:
- Gravidanza;
- Allattamento;
- Disturbi della coagulazione;
- Interventi chirurgici - in questi casi l’assunzione va sospesa per almeno due settimane prima dell’operazione.
Il ginkgo può, infine, interferire con l’azione numerosi farmaci tra cui:
- Anticoagulanti;
- Antiaggreganti;
- Antidepressivi;
- Antinfiammatori e altri.
È quindi fondamentale informare il proprio medico prima di iniziare l’assunzione.
Posso assumere il ginkgo biloba in gravidanza?
No. L’assunzione di ginkgo biloba è sconsigliata durante la gravidanza e durante l’allattamento.
Fonti:
- Barbalho, S. M., Direito, R., Laurindo, L. F., Marton, L. T., Elen Landgraf Guiguer, Ricardo, Tofano, R. J., Carvalho, A., Prync, A., Capelluppi, A., Rucco, C., Bueno, S., Raul, & Adriano Cressoni Araújo. (2022). Ginkgo biloba in the Aging Process: A Narrative Review. Antioxidants, 11(3), 525–525. https://doi.org/10.3390/antiox11030525
- Biernacka, P., Adamska, I., & Felisiak, K. (2023). The Potential of Ginkgo biloba as a Source of Biologically Active Compounds—A Review of the Recent Literature and Patents. Molecules, 28(10), 3993. https://doi.org/10.3390/molecules28103993
- Chen, Y., Fu, C., Wu, Z., Xu, H., Liu, H., Schneider, H., & Lin, J. (2021). Ginkgo biloba. Trends in Genetics, 37(5), 488–489. https://doi.org/10.1016/j.tig.2021.01.009