Diarrea in gravidanza: cause, rimedi e quando preoccuparsi
La diarrea in gravidanza è un disturbo comune che può avere diverse cause nei vari trimestri. Conoscere sintomi, fattori scatenanti e quando rivolgersi al medico aiuta a gestirla.

La diarrea in gravidanza può presentarsi in forme e momenti diversi, dal primo al terzo trimestre.
Può dipendere da infezioni, cambiamenti ormonali o modifiche dell’alimentazione. Vista la pluralità di cause possibili, sapere come riconoscerla e gestirla permette di ridurre gli eventuali rischi e capire quando è necessario rivolgersi ad un medico.
La diarrea in gravidanza: è pericolosa?
La diarrea in gravidanza è un disturbo abbastanza frequente, e nella maggior parte dei casi non rappresenta un pericolo. Tuttavia può diventarlo (o rappresentare un campanello di allarme) se si prolunga per più giorni o se si accompagna ad altri sintomi.
Durante la gestazione il corpo attraversa numerosi cambiamenti a livello fisico e a livello ormonale, che possono influenzare la funzione intestinale, in maniera lieve o più grave.
Il rischio principale legato alla diarrea in gravidanza è la disidratazione.
L’organismo perde liquidi ed elettroliti, aumentando il rischio di affaticamento, cali di pressione e, nei casi più gravi, complicazioni per la salute materna e del feto.
Alcuni segnali che richiedono un controllo medico immediato includono: presenza di sangue nelle feci, febbre alta, urine molto scure, dolori addominali intensi e vomito persistente.
Quali sono le cause principali della diarrea in gravidanza?
Le cause più comuni della diarrea in gravidanza possono essere di natura:
- Infettiva;
- Alimentare;
- Legata ai cambiamenti ormonali e alle abitudini della gestante. S
Andando più nello specifico, spesso la diarrea è provocata da:
- Infezioni virali, batteriche o parassitarie. In particolare possono essere causate da rotavirus, norovirus, Salmonella o Escherichia coli. In gravidanza il sistema immunitario è più vulnerabile, rendendo più facile contrarre infezioni gastrointestinali;
- Cambiamenti ormonali. Questo avviene soprattutto nelle prime settimane e nel primo trimestre. Questi cambiamenti possono influenzare la motilità intestinale. In alcune donne possono causare stitichezza in gravidanza, mentre in altre, al contrario, diarrea;
- Modifiche nella dieta. Spesso, dopo aver scoperto di essere incinte, molte donne cambiano le proprie abitudini alimentari, eventualmente sotto consiglio di un nutrizionista. Aumentando l’assunzione di fibre, frutta o integratori, si può alterare l’equilibrio intestinale e, di conseguenza, c’è il rischio di sviluppare diarrea;
- Nuove sensibilità alimentari. Non è raro che in gravidanza si possa sviluppare una temporanea intolleranza al latte o a cibi ad alto contenuto di grassi. L’alimentazione in gravidanza può, infatti, necessitare qualche cambiamento;
- L’assunzione di vitamine o farmaci specifici, che possono irritare l’apparato digerente causando una temporanea diarrea.
La diarrea nei diversi trimestri della gravidanza
Nel corso della gravidanza, la comparsa di diarrea può assumere caratteristiche diverse a seconda del trimestre in cui ci si trova, sia per frequenza che per cause scatenanti. In particolare:
- Nel primo trimestre di gravidanza, la diarrea può comparire in risposta ai cambiamenti ormonali e alle nuove abitudini alimentari. Mal di pancia e diarrea inizio gravidanza sono disturbi piuttosto comuni;
- Nel secondo trimestre, è spesso legata a una maggiore sensibilità intestinale;
- Nel terzo, può presentarsi come evento fisiologico in prossimità del parto.
La diarrea nel primo trimestre di gravidanza: cambiamenti ormonali e nuove abitudini alimentari
Durante le prime settimane di gestazione, i cambiamenti ormonali influenzano il funzionamento dell’apparato digerente, motivo per cui si sperimenta spesso nausea in gravidanza. In particolare, l’aumento del progesterone può causare piedi gonfi in gravidanza e alterare la motilità intestinale.
In alcune persone ciò rallenta la digestione, mentre in altre, al contrario, può causare transito accelerato e diarrea, di conseguenza.
Alla componente ormonale si somma spesso un cambio repentino dell’alimentazione.
Dopo aver scoperto di essere incinte, molte donne modificano il proprio regime alimentare per adattarlo alle nuove esigenze nutrizionali, aumentando il consumo di fibre, frutta o alimenti integrali.
Anche l’introduzione di integratori vitaminici può provocare diarrea in gravidanza. In generale, sia per una maggiore sicurezza, sia per evitare la diarrea, è opportuno rivolgersi ad un nutrizionista.
Dobbiamo poi sottolineare che il primo trimestre della gravidanza è anche un momento in cui il sistema immunitario si “adatta” alla nuova condizione, diventando più vulnerabile a infezioni di origine alimentare. Per questo, bisogna prestare particolare attenzione agli alimenti e alla loro sicurezza.
La diarrea nel secondo trimestre di gravidanza: i possibili disturbi digestivi
Nel secondo trimestre di gravidanza, la diarrea tende a essere meno frequente. Tuttavia, può comunque comparire in presenza di infezioni gastrointestinali, intolleranze alimentari o consumo di alimenti mal conservati.
Il sistema immunitario resta, comunque, più suscettibile rispetto al periodo precedente alla gravidanza, e basta una contaminazione batterica o virale per causare un episodio diarroico.
Alcune donne, in questa fase, sviluppano una maggiore sensibilità a cibi ricchi di grassi o proteine animali.
Comunque, anche in questo caso se la diarrea è lieve e si risolve nel giro di un paio di giorni, non deve essere motivo di preoccupazione.
Tuttavia, se compare associata a febbre, sangue nelle feci o forte dolore addominale, è fondamentale chiamare il proprio medico o recarsi in pronto soccorso.

Il terzo trimestre di gravidanza: la diarrea come sintomo frequente e a volte pre-parto
Nel terzo trimestre, la comparsa di diarrea in gravidanza è piuttosto comune e può essere legata (anche) ai “preparativi” fisiologici del corpo in vista del parto.
Alcune donne sperimentano scariche più frequenti e di consistenza liquida o semi-liquida già nelle settimane precedenti alla data presunta del parto. In altri casi, invece, la diarrea si manifesta nelle ore che precedono l’inizio del travaglio.
Questo fenomeno non rappresenta necessariamente un pericolo o un motivo di preoccupazione: può infatti indicare “semplicemente” che l’organismo si sta preparando al parto. Tuttavia non è un segnale affidabile né sufficiente per prevedere l’inizio delle contrazioni.
Detto ciò, anche in questo caso se l’episodio compare associato a forte disidratazione, contrazioni precoci o perdite anomale, è opportuno rivolgersi tempestivamente al proprio medico o al proprio ginecologo.
Cosa fare in caso di diarrea in gravidanza?
In caso di diarrea in gravidanza, gli obiettivi principali sono:
- Evitare la disidratazione;
- Limitare l’irritazione intestinale.
Questo può avvenire anzitutto attraverso una dieta leggera e temporanee modifiche delle abitudini alimentari.
Tuttavia, occorre anche assicurarsi che la diarrea non sia causata da intossicazioni o tossinfezioni per cui può essere necessario rivolgersi al medico.
L’idratazione e la dieta leggera
La prima misura da adottare in caso di diarrea, in gravidanza e non, è mantenere una buona idratazione.
La perdita di liquidi attraverso le feci può essere rapida e significativa, con conseguente rischio di spossatezza, vertigini e calo della pressione sanguigna (la pressione bassa in gravidanza è, infatti, un altro problema comune).
È quindi consigliabile bere acqua a piccoli sorsi e con continuità.
Sul piano alimentare, è preferibile scegliere cibi facili da digerire e a basso contenuto di fibre.
Gli alimenti comunemente suggeriti in queste situazioni includono:
- Riso bianco;
- Banane mature;
- Mela cotta o in purea;
- Patate lesse o al vapore;
- Pane tostato;
- Cracker non salati;
- Fiocchi d’avena ben cotti.
Anche lo yogurt può essere consumato, se tollerato, per il suo potenziale effetto riequilibrante sulla flora intestinale grazie alla presenza di probiotici.
Questi alimenti aiutano a “normalizzare” la consistenza delle feci e a fornire un apporto calorico minimo senza irritare ulteriormente l’intestino.
Gli alimenti da evitare in caso di diarrea in gravidanza
Durante un episodio di diarrea in gravidanza, è opportuno evitare cibi che possano peggiorare il transito intestinale o aumentare l’irritazione della mucosa gastrointestinale.
Tra questi possiamo ricordare:
- Alimenti fritti o molto grassi;
- Spezie piccanti o molto “forti”;
- Dolciumi e bevande ad alto contenuto di zuccheri;
- Latticini, soprattutto se si sospetta una temporanea intolleranza al lattosio;
- Bevande gassate, caffè e tè non deteinato;
- Frutta e verdura crude;
- Alimenti ricchi di fibre insolubili, come pane integrale, legumi e cereali integrali.
Quando rivolgersi al medico in caso di diarrea in gravidanza?
In gravidanza, è consigliabile consultare il medico se la diarrea:
- Dura più di 48 ore senza segni di miglioramento;
- È accompagnata da febbre, crampi addominali o sangue nelle feci;
- Si associa a vomito persistente che impedisce di trattenere liquidi;
- Provoca segni evidenti di disidratazione, come urine scure, bocca secca, stanchezza intensa, vertigini o ridotta frequenza urinaria;
- Si manifesta nel primo trimestre in maniera grave;
- È accompagnata da perdita di peso;
- Si sospetta possa essere causata da una tossinfezione, ad esempio la toxoplasmosi.
Sarà il medico, e solo lui, a indicare cosa prendere in caso di diarrea in gravidanza. L’automedicazione è, tassativamente, da evitare.
Inoltre, consigliamo di rivolgersi ad un nutrizionista per avere indicazioni chiare su cosa mangiare in gravidanza e cosa non mangiare in gravidanza, a prescindere dalla presenza o meno di disturbi gastrointestinali.
Fonti:
- Menees, S. B., Lembo, A., & Charabaty, A. (2022). Fecal Incontinence and Diarrhea During Pregnancy. The American Journal of Gastroenterology, 117(10S), 26–32. https://doi.org/10.14309/ajg.0000000000001964