L’alanina aminotransferasi (ALT), nota anche come GPT, è un enzima presente in diversi organi, in particolare nel fegato, dove è coinvolto nel metabolismo degli amminoacidi. Quando il fegato subisce un danno, l’ALT viene rilasciata nel sangue, aumentando i suoi livelli rispetto ai valori normali.
Cos’è l’alanina aminotransferasi (ALT)?
L’alanina aminotransferasi, o glutammato piruvato transaminasi (GPT) è un enzima presente all’interno di diversi organi, e in particolar modo nel fegato, necessario per metabolizzare gli amminoacidi.
Quando il fegato viene danneggiato questo enzima viene rilasciato nel sangue, aumentandone le quantità rispetto ai valori considerati “normali”.
Per questo, la misurazione dell’alanina aminotransferasi nel sangue è un test fondamentale per valutare la salute del fegato o la presenza di eventuali patologie a suo carico.
Perché va misurata?
L’alanina aminotransferasi va misurata perché è un importante indicatore della salute del fegato. Questo enzima infatti tende ad accumularsi all’interno dell’organo, che lo rilascia quando viene danneggiato, causandone l’accumulo all’interno del sangue.
Solitamente quindi il test viene effettuato quando si sospettano danni o patologie a carico del fegato, e spesso viene inserito all’interno delle analisi “di routine”.
Come si misura l’ALT?
L’esame dei valori di alanina aminotransferasi viene effettuato tramite un prelievo di sangue venoso. Non è necessaria una preparazione particolare, se non evitare di mangiare nelle 8-12 ore precedenti al prelievo, motivo per cui viene solitamente svolto al mattino dopo il digiuno notturno.
È inoltre consigliato evitare di svolgere attività fisica intensa nella giornata precedente il prelievo.
La procedura dura solitamente pochi minuti, e il campione di sangue che viene prelevato viene poi analizzato in laboratorio per determinare la quantità di enzima presente nel sangue.
Il test di misurazione dell’ALT è doloroso?
No, il test non è doloroso né pericoloso, e non è invasivo. I soggetti più sensibili possono avvertire un leggero pizzicore o fastidio al momento dell’inserimento dell’ago nell’avambraccio.
L’interpretazione dei risultati
Dunque, quando preoccuparsi in caso di alanina aminotransferasi alta? Diviene in questo caso fondamentale interpretare correttamente i risultati delle analisi.
Poiché i risultati possono variare leggermente a seconda del laboratorio di analisi in cui vengono effettuati, diviene fondamentale rivolgersi al proprio medico per interpretarli correttamente.
Valori normali
I valori normali di ALT sono leggermente diversi tra uomini e donne, e in particolare:
- Tra gli 8 e i 55 U/l negli uomini;
- Tra gli 8 e i 45 U/l nelle donne.
Valori anomali: ALT alta, e ALT bassa, le cause
Talvolta dei valori anomali possono essere fisiologici e temporanei. Ad esempio, alcune pazienti riportano dei valori di alanina aminotransferasi alta in gravidanza, senza che a ciò siano associate delle patologie. Tuttavia tali anomali possono anche essere specchio di patologie, infezioni o complicanze, e per questo è sempre opportuno rivolgersi al medico per indagarne a fondo le cause.
Tendenzialmente, valori elevati di alanina aminotransferasi (maggiori di 55 o 45 U/l a seconda del sesso) possono evidenziare la presenza di:
- Ipotiroidismo;
- Danni epatici causati da malattie come l’epatite, oppure dall’uso di alcuni farmaci;
- Malattie a carico del fegato;
- Danni a carico del cuore o dei reni;
- Danni causati dall’abuso di alcol;
- Traumi muscolari;
- Cirrosi epatica;
- Mononucleosi.
Valori di ALT bassi (minori di 8 U/l) sono, invece, più rari. Tuttavia, anch’essi vanno indagati con l’aiuto di un medico, poiché potrebbero mettere in evidenza la presenza di carenze vitaminiche.
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.