Il gonfiore addominale è un problema fastidioso e piuttosto comune, che può avere cause diverse.
Quando si parla di gonfiore addominale?
Il gonfiore addominale è una condizione le cui caratteristiche sono un accumulo anomalo di gas all’interno dell’intestino e dello stomaco. Questo accumulo di gas può causare sensazione di “pancia gonfia” e talvolta leggero dolore o fastidio.
Di solito si tratta di una condizione passeggera, che tende a risolversi nel giro di qualche ora a seconda della causa. Degli episodi di gonfiore addominale sono infatti del tutto normali e comuni, ad esempio dopo aver fatto un pasto più abbondante e “disordinato” rispetto al solito, oppure aver consumato delle bevande gassate.
Se, invece, il gonfiore addominale diventa cronico, oppure è accompagnato da una sintomatologia importante, diviene opportuno indagarne e risolverne le cause con l’aiuto di un professionista.
I sintomi del gonfiore addominale
I sintomi del gonfiore addominale sono diversi, primo dei quali appunto una sensazione di pancia gonfia o “piena”, talvolta accompagnata da fastidio o dolore, oppure brevi episodi di diarrea.
La presenza di altri sintomi è, generalmente, indice di un problema più grave, per il quale è opportuno rivolgersi ad un professionista.
Tra questi, ricordiamo in particolare:
- Dolore persistente al petto e nella zona toracica;
- Diarrea che tende a non passare;
- Presenza di sangue nelle feci;
- Perdita di peso apparentemente ingiustificata.
Le cause del gonfiore addominale
Le cause del gonfiore addominale sono, solitamente, aver mangiato cibi particolari, aver mangiato troppo o troppo in fretta, oppure aver bevuto bevande gassate.
Si tratta delle cause più comuni, e in questi casi la condizione tende a passare nel giro di qualche ora.
Altre cause di gonfiore addominale comprendono:
- Stress o ansia;
- Abitudine di fare uso di gomme da masticare;
- Tabagismo.
Generalmente, una volta eliminate queste abitudini, il gonfiore tende a non ripresentarsi, oppure a ripresentarsi con meno frequenza.
Bisogna però tenere presente che degli episodi di gonfiore ogni tanto sono del tutto normali, e se non collegati a dolori forti o persistenti non devono destare preoccupazione.
Patologie connesse al gonfiore addominale
Come accennavamo, il gonfiore addominale può essere anche spia di alcune patologie, soprattutto se si presenta in maniera cronica o con una sintomatologia importante.
Alcune patologie o condizioni connesse al gonfiore addominale comprendono:
- Intolleranze alimentari;
- Celiachia;
- Appendicite o peritonite;
- Colon irritabile;
- Occlusione intestinale;
- Cirrosi epatica;
- Gastroenterite.
Nei casi più gravi può inoltre indicare la presenza di alcuni tipi di tumore o di ulcere.
Quando rivolgersi al medico?
È opportuno rivolgersi ad un medico se, assieme alla presenza del gonfiore addominale, si riscontrano sintomi gravi come dolori forti e persistenti, presenza di sangue nelle feci, perdita di peso ingiustificata.
In generale, come accennavamo, se il gonfiore diviene cronico è comunque opportuno rivolgersi ad un medico per indagarne le cause attraverso degli esami appositi.
Rimedi per il gonfiore addominale: come ridurlo?
Se il gonfiore addominale non è causato da patologie, nella maggior parte dei casi è dovuto ad uno stile di vita e/o ad un’alimentazione che tendono a favorirlo.
In questi casi effettuare dei cambiamenti mirati, con il sostegno di un professionista della nutrizione, tende a risolvere il problema nel giro di relativamente poco tempo.
L’alimentazione per il gonfiore addominale
Per gestire il gonfiore addominale in mancanza di patologie associate, solitamente il primo passo da fare è effettuare dei cambiamenti mirati nell’alimentazione.
Alcuni alimenti, infatti, favoriscono l’accumulo di gas nell’intestino e nello stomaco, oppure tendono ad essere poco digeribili – soprattutto se ci si trova in presenza di intolleranze.
In generale, andrebbero limitati alimenti come:
- Broccoli;
- Cavolfiori;
- Grandi quantità di legumi;
- Carciofi;
- Frutta molto matura.
Il consumo di verdura andrebbe privilegiato previa cottura, in quanto quest’ultima la rende più digeribile.
Il nutrizionista per la prevenzione del gonfiore
Per prevenire o trattare il gonfiore addominale può essere opportuno rivolgersi ad un nutrizionista.
Effettuando in autonomia dei cambiamenti nell’alimentazione si rischia, infatti, di:
- Sbilanciare la propria dieta;
- Peggiorare il problema.
Il supporto di un professionista è quanto mai opportuno in presenza di condizioni come il colon irritabile che richiedono delle diete specifiche.
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FODMAPs e gonfiore
I FODMAP (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides, And Polyols) sono dei carboidrati a catena corta che possono causare gonfiore addominale, soprattutto in chi soffre di particolari disturbi come il colon irritabile.
Questi alimenti vengono digeriti e assorbiti con difficoltà e, una volta nel colon, fermentano grazie all’azione dei batteri intestinali, producendo gas e causando, appunto, gonfiore.
Una dieta a basso contenuto di questi alimenti può, effettivamente, alleviare il gonfiore addominale, soprattutto negli individui che soffrono di intestino irritabile.
Tuttavia, è opportuno rivolgersi ad un nutrizionista, evitando di prendere iniziative che potrebbero, paradossalmente, peggiorare la situazione.
Lo stile di vita
Lo stile di vita può inoltre favorire o alleviare il gonfiore addominale. Tra i comportamenti da evitare, ricordiamo:
- Alimentazione sbilanciata, ad alto contenuto di carboidrati fermentabili (FODMAPs);
- Pasti eccessivamente abbondanti;
- Masticazione rapida;
- Stile di vita sedentario;
- Stress o ansia non adeguatamente trattati;
- Scarsa idratazione.
Trattamento farmacologico
I trattamenti farmacologici per il gonfiore addominale vanno decisi da un medico in caso di patologie sottostanti, ed è assolutamente necessario non procedere in autonomia.
I farmaci, infatti, vanno utilizzati solamente se vi è un bisogno effettivo. Abusandone, o facendone un uso errato, si rischia non solo di peggiorare la situazione, ma anche di sviluppare problemi di salute potenzialmente gravi.
Discorso simile per quanto riguarda l’uso di integratori. L’uso di probiotici, ad esempio, può migliorare la condizione di gonfiore, ma andrebbe effettuato solo dopo essersi consultati con un medico o un nutrizionista, per assicurarsi di trattare anche le cause “alla base” della condizione.
Prevenire il gonfiore addominale
Per prevenire il gonfiore addominale è possibile, comunque, seguire una serie di strategie che comprendono stile di vita, gestione dello stress e alimentazione.
Alcuni comportamenti da mettere in atto per prevenire il gonfiore comprendono:
- Evitare di saltare i pasti;
- Consumare pasti frequenti con porzioni adeguate, per favorire la digestione;
- Evitare le “abbuffate”;
- La digestione inizia dalla masticazione: masticare lentamente e con calma aiuta poi l’assimilazione del cibo all’interno dello stomaco, e aiuta a prevenire l’ingestione di aria;
- Limitare cibi che causano “naturalmente” gonfiore, come i cavoli, alimenti contenenti dolcificanti artificiali, oppure grosse quantità di legumi;
- Limitare l’alcol e le bevande gassate;
- Evitare di utilizzare gomme da masticare;
- Evitare di coricarsi subito dopo mangiato;
- Assicurarsi di bere almeno due litri di acqua ogni giorno;
- Effettuare attività fisica in maniera regolare, e adeguata rispetto alla propria età e stato di salute;
- Assicurarsi di gestire adeguatamente lo stress e l’ansia, chiedendo aiuto ad un professionista qualora necessario.
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.